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LIII Facoltà di Lettere e Filosofia
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eum edizioni università di macerata isbn 978-88-6056-379-8 di
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eum > annali della facoltà di lettere e filosofia
Università di Macerata
Facoltà di Lettere e Filosofia
Annali
XLII-XLIII 2009-2010
eum
Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Macerata
Direttore: Gianfranco Paci
Comitato di redazione: Roberto Mancini (coordinatore), Luciana Gentilli,
Roberto Lambertini, Claudio Micaelli
Comitato di lettura: Giovanna Maria Fabrini, Luciana Gentilli,
Roberto Lambertini, Roberto Mancini, Laura
Melosi, Claudio Micaelli, Michele Millozzi
isbn 978-88-6056-379-8
Prima edizione: novembre 2013
©2013 eum edizioni università di macerata
Centro Direzionale, via Carducci 63/a – 62100 Macerata
[email protected]
http://eum.unimc.it
Sommario
Prima sezione: Archeologia
Silvia Maria Marengo
9 Nerantus di Ateste
Valeria Tubaldi
17 L’olla: pentola e non solo. Analisi dei suoi usi attraverso le fonti lettera-
rie romane
Seconda sezione: Filosofia
Omero Proietti
33 Johannes Buxtorf, Spinoza e la sintassi dell’ebraico
Mauro Peroni
57 Morte, speranza, felicità: il respiro di Elias Canetti
Terza sezione: Psicologia
Paola Nicolini
75 La comunicazione interpersonale in contesti lavorativi: competere o ne-
goziare?
Quarta sezione: Italianistica
Valentina Piccioni
91 Alfieri tragico nell’Ortis
6 SOMMARIO
Costanza Geddes da Filicaia
119 Scandagliando il crinale della modernità: le figure femminili in Piccolo
mondo antico
Caterina Melappioni
131 Le novelle di Federigo Tozzi fra psicologia e misticismo. Osservazioni
sulla novella La madre
Quinta sezione: Lingue e letterature del mondo
Patrizia Oppici
159 La trama del presente: Histoire contemporaine di Anatole France
Nuria Pérez Vicente
171 La formación del traductor literario: dificultades de traducción rela-
cionadas con los aspectos comunicativos, pragmáticos y semióticos del
contexto en el género narrativo
Clara Ferranti
201 Mondo commentato e mondo narrato: alcune questioni teoriche sulla
“marcatezza” del presente storico
Sesta sezione: Storia
Luana Montesi
217 Risorse on line per la ricerca storica contemporanea (II)
Settima sezione: Note
Dalila Curiazi
229 Matrici odissiache nella tradizione letteraria
Prima sezione: Archeologia
Silvia Maria Marengo
Nerantus di Ateste
Tra i materiali archeologici del Museo Nazionale Atestino1 si conserva
un bel monumento funerario costituito da un’edicola, sostenuta da pilastri
a doppio ordine di capitelli tuscanici, sormontata da un leggero frontone ad
arco culminante in una palmetta (Fig. 1). Nella nicchia è disegnata una conchi-
glia che racchiude a sua volta il busto di un giovane uomo togato2, dall’aria
intenta e assorta; a terra, al di sotto dell’iscrizione, accucciato sul basamento
dell’edicola, è raffigurato un cane. L’animale, rivolto verso destra, è in posi-
zione di riposo; il musetto punta in basso, la coda è sollevata; il collarino, ben
disegnato, lo denota come il cane di casa.
1 Inv. 1521. Ringrazio la Direzione del Museo per la fotografia dell’edicola funeraria e per
l’autorizzazione a pubblicarla. La prima edizione del monumento è di Alfonso Alfonsi, Scoperte
archeologiche nella necropoli atestina del nord, riconosciuta nel fondo Rebato, «Not.Scavi», s. V,
19, 1922, p. 35 e fig. 32 che descrive anche la sottostante base nella quale si apre la cavità cineraria
(cm. 28 x 45 x 41); questa «conteneva poche esili ossa combuste ed una lucernetta fittile mancante del
beccuccio con cratere stampato nell’infundibolo» corrispondente alla fig. 16h di p. 15; la prima linea
del testo epigrafico è trascritta erroneamente NERANTS/////S; in forma corretta l’iscrizione si legge nella
più recente edizione di Maria Silvia Bassignano, Ateste, in Supplemente Italica, n.s. 15, Roma, Quasar,
1997, pp. 265-266, n. 138 con bibliografia completa e datazione all’età augustea («per tipologia è
databile alla prima metà del I sec. d.C., ma probabilmente è di età augustea»); sull’iconografia del
monumento si possono consultare Maria Luisa Rinaldi, in Arte e civiltà romana nell’Italia settentrionale
dalla Repubblica alla Tetrarchia. Catalogo della mostra biennale di arte antica 20 settembre-22
novembre 1964, Bologna, Palazzo dell’Archiginnasio, Bologna, Alfa, 1964-1965, II, pp. 174-175, n.
249 («non prima della seconda metà del II sec. d.C.» datazione ritenuta errata da Gabelmann, cit.
infra, p. 90, nota 78); Hanns Gabelmann, Die Typen der römischen Grabstelen am Rhein, «Bonner
Jahrbücher», 172, 1972, p. 89, fig. 13 e pp. 90-91 (cita a confronto la stele dei Cartorii a Padova nella
quale l’acconciatura della donna in alto a sinistra è ancora di tipo tardo repubblicano); Hermann Pflug,
Römische Porträtstelen in Oberitalien. Untersuchungen zur Chronologie, Typologie und Ikonographie,
Mainz am Rhein, Von Zabern, 1989, p. 246, fig. 227 e tavv. 33, 1 e 34, 4 (secondo quarto del I
sec. d.C.); vd. anche Ann. épigr. 1997, 671. Secondo l’Alfonsi il defunto «tiene nella mano destra un
uccelletto» particolare che non viene riferito né da Rinaldi né da Bassignano e che non risulta dall’esame
della fotografia.
2 L’età dell’uomo ritratto ha diviso gli studiosi: «bambino paludato e palliato» per Alfonsi (cit.
supra a nota 1, p. 35), «Kind» per Gabelmann (cit. supra a nota 1, p. 91), «Knabe» per Pflug (cit. supra
a nota 1, p. 246), «persona adulta» per Bassignano (cit. supra nota 1, p. 265; cfr. anche Ann. épigr.
1997, 671).
Description:59 Antonietta Dosi, François Schnell, I Romani in cucina, Roma, Edizioni Quasar, .. Een uitgave van Balthazar Huydecopers aantekeningen uit de.