Table Of ContentL'Ucraina oggi è protagonista di uno straordinario
esperimento geopolitico in vivo: nella sua vicenda storica
si esprimono і rapporti fra Est e Ovest.
9 788895 324098 € 24,00 (VA ASSOLTA DALL’EDI lOKt:
L’Ucraina oggi è protagonista di uno straordinario
esperimento geopolitico in vivo che merita
attenzione. Inoltre la sua vicenda storica è tale
da riservare al lettore italiano interessanti sorprese.
Nel 1991 l’Ucraina ha proclamato l’indipendenza
e, nel dicembre del 2004, nel corso di quella prova
di democrazia popolare che è stata chiamata
“la Rivoluzione arancione”, ha dimostrato al mondo
di avere una coscienza politica vigile e responsabile,
che affonda le sue radici nel movimento nazionale
ucraino del XIX secolo. Ma come si è arrivati
a questo momento? In che cosa si differenzia
l’Ucraina da altri paesi vicini dell'ex blocco sovietico?
Da sempre "terra di confine” tra Europa e Asia,
l’Ucraina è, per storia e tradizioni culturali,
estremamente ricca di aspetti differenti.
Grazie alla particolare posizione geografica,
questo paese delle fertili pianure, che si affaccia
sul Mar Nero ed è attraversato da grandi fiumi,
è stato spesso oggetto delle ambizioni geopolitiche
europee e russe, diventando poi protagonista
del rapidissimo sviluppo economico e industriale
del primo novecento. Il XX secolo ha funestato
l’Ucraina con tragedie di inaudite proporzioni
(le epurazioni staliniane, la collettivizzazione
dell'agricoltura, le devastazioni della Seconda
Guerra mondiale e, nel 1986, l’incidente alla
centrale nucleare di Čornobyl). Oggi, mentre
si profila l’opportunità di nuovi rapporti
con l’Unione europea, gli scambi sempre più
vivaci e frequenti tra Italia e Ucraina
stimolano il desiderio di approfondire le nostre
conoscenze sul passato dell’Ucraina, così ricca
di straordinarie risorse.
Katrin Boeckh (n. 1967) insegna Storia
dell’Europa orientale e sud-orientale
all'Università di Ratisbona (Germania).
È autrice di studi sullo stalinismo
in Ucraina e sul ruolo delle Chiese nella
recente storia dei Balcani.
Ekkehard Völkl (1940-2006), già professore
all’Università di Ratisbona, si è occupato
di storia dell’Europa Centro-orientale,
in particolare dell'Ucraina, della Romania
e della Bulgaria.
+++Nella collana Beit sto+++ria sono disponibili:
Joachim Hösler
SLOVENIA. Storia di una giovane
identità europea
ISBN 978-88-95324-01-2
+++Ludwig Steindorff
CROAZIA. Storia nazionale
e vocazione europea
ISBN 978-88-95324-03-6
+++Jerzy Lukowski
Hubert Zawadzki
POLONIA. Il paese che rinasce
ISBN 978-88-95324-07-4
Ucraina
Katrin Boeckh, Ekkehard Völkl
Dalla rivoluzione rossa
alla rivoluzione arancione
Postfazione di Giulia Lami
Titolo originale: Ukraine. Von der Roten zur orangenen Revolution
© 2007 Verlag Pustet, Regensburg
© 2009 Beit casa editrice, Trieste
+++Traduzione: Piero Budinich, Rebecca Sandrigo, Gabriella Bossi
La licenza della presente traduzione italiana
è stata concessa per tramite dell'agenzia editoriale Eulama
+++Consulenza: Olena Krivenko
Progetto grafico: gfc - Udine
+++In copertina: Oleksander Kostjantynovyč Bohomazov,
Flitratto della figlia (1928).
Collezione privata, Kiev.
In quarta di copertina: In Ucraina. Monika Bulaj (2005).
+++www.beitcasaeditrice.it
ISBN: 978-88-95324-09-8
La scheda bibliografica è riportata nell'ultima pagina del libro.
INDICE
7 Introduzione
11 Cenni sulla pronuncia dell’ucraino
23 Ambiente naturale e strutture economiche fondamentali
55 Dalla proclamazione dello Stato ucraino
all'anarchia [1917 -1921]
81 II periodo tra le due guerre [1922 -1939]
121 La Seconda guerra mondiale [1939 - 1945]
143 L’Ucraina dopo la Seconda guerra mondiale [1946 -1953)
177 Aspirazioni autonomiste tra disgelo e postdisgelo [1953 -1989]
203 II postsocialismo [1989 - 2004]
265 L’era arancione [2004 -... ]
294 Note
297 Postfazione di Giulia Lami
311 Cronologia
315 Biografie
322 Bibliografìa
333 Indice dei nomi
337 Indice dei luoghi
341 Indice delle cartine fuori testo
343 Fonti delle illustrazioni
INTRODUZIONE
Nel 1995 uno storico formulò la provocatoria e retori
ca domanda se l'Ucraina, proclamata Stato nazionale nel 1991,
avesse una sua storia. Il presente profilo storico cerca di forni
re una risposta a tale interrogativo. Per non ampliare troppo la
cornice storica e anche per poter conferire sufficiente rilievo
ai recenti sviluppi contemporanei, abbiamo dedicato la parte
principale di questa esposizione al racconto dell'epoca che vie
ne generalmente definita “modernità". Inoltre, poiché l'Ucraina
all’inizio del terzo millennio ha raggiunto un risultato politico
che si contrappone ai lunghi anni di regime totalitario, il colore
arancione fornisce l'ultima sfumatura nel quadro che aspira a
rappresentare questo giovane Stato europeo.
Delineare una storia ucraina dopo il 1991, l'anno della svol
ta, rappresenta dunque una sfida, non soltanto perché va scrit
ta tenendo presenti mappe mentali differenti, ma anche perché
la letteratura storica esistente non ha ancora articolato e risolto
tutte le questioni che rimangono aperte nelle vicende di questo
paese. Occorre tuttavia rilevare che la storiografia sull’Ucraina,
che per lungo tempo è rimasta all’ombra della storiografia sulla
Russia, si sta gradualmente riprendendo, mentre si è ridestato
anche l’interesse degli storici non ucraini.
La prospettiva della presente trattazione si indirizza lungo
quella linea politica che viene tracciata dalla centrale di Kiev. È
quest'ultima a condizionare la quotidianità e la vita della popo
lazione. Non va comunque dimenticato il fatto che, fatta questa
premessa, l’Ucraina è uno Stato che comprende regioni quanto
mai diverse sotto il profilo socioculturale, storico, economico ed
etnico.
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Per lunghi periodi della storia ucraina, il soggetto agente fu
sempre lo Stato: la nostra esposizione si concentrerà dunque sul
la costruzione di questo Stato ovvero sull’aspirazione a far emer
gere uno Stato ucraino indipendente. Si tratterà anche di descri
vere in quale modo in Ucraina si sia gradualmente sviluppata,
sotto il dominio sovietico e per reazione a esso, un'opposizione
extraparlamentare che in seguito è diventata una reale alternati
va politica. Pur avendo in origine un’impronta nazionale ucrai
na, il movimento di opposizione si è poi aperto adottando valori
e obiettivi sovranazionali, orientati ai diritti umani e alla demo
cratizzazione. La società civile che si è così evoluta in Ucraina, le
cui origini risalgono ormai ad alcuni decenni or sono e che con
tanta energia si è impegnata nella Rivoluzione arancione, risulta
infine la vera protagonista della storia ucraina. Il potenziale po
litico e le prospettive per l'Ucraina del futuro risiedono proprio
nella sua capacità di agire senza condizionamenti ideologici e in
base a principi democratici universali.
Per quanto riguarda la grafia dei toponimi, ogni volta che
ciò era possibile è stata utilizzata la forma corrente in italiano:
Kiev, Odessa e Leopoli, al posto di quella che sarebbe dettata dai
principi della traslitterazione dall'ucraino: Kyïv, Odesa e L'viv.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e a
cui ho potuto chiedere consiglio nel corso del lavoro: anzitutto
Peter Hilkes di Berlino, il dottor Wilfried Jilge di Lipsia, la pro
fessoressa Lyudmyla Boyarova (Charkiv), la dottoressa Manuela
Troschke, oltre ai miei colleghi dell’Istituto dell'Europa orienta
le e mia sorella, dottoressa Ines Häusler, che ha collaborato per
quanto riguarda gli aspetti geografici.
Questo volume è dedicato, con profonda riconoscenza e af
fettuosa amicizia, al curatore di questa collana, Ekkehard Völkl,
scomparso nel febbraio 2006, che vi lavorò fino all’ultimo.
+++Ratisbona e Monaco, autunno 2006
+++Katrin Boeckh
8 . UCRAINA