Table Of ContentBOMPIANI
IL PENSIERO OCCIDENTALE
Collana fondata da
GIOVANNI REALE
diretta da
MARIA BETTETINI
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ESCHILO - SOFOCLE - EURIPIDE
TUTTE LE TRAGEDIE
Testo greco a fronte
A cura di Angelo Tonelli
BOMPIANI
IL PENSIEROOCCIDENTALE
In copertina: Raffaello, Il Parnaso (part. con i Tragici),
1510-1511, Roma, Musei Vaticani
Cover design: Polystudio
Eschilo, Le tragedie: © 2000 by Marsilio Editori®spa in Venezia
Sofocle, Le tragedie: © 2004 by Marsilio Editori®spa in Venezia
Euripide, Le tragedie: © 2007 by Marsilio Editori®spa in Venezia
ISBN 978-88-587-9770-9
www.giunti.it
www.bompiani.it
© 2018 Giunti Editore S.p.A./Bompiani
Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia
Via G.B. Pirelli 30 - 20124 Milano - Italia
Prima edizione digitale: novembre 2021
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A mia madre Lida
A mio padre Francesco
A Madame Diane Ode-Beck Clotty,
astro nella mia giovinezza
A Dioniso del páthos
e della contemplazione
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PRESENTAZIONE
A distanza di più di un decennio da quando decisi, su invito di Maria
Grazia Ciani, Direttrice della collana di classici tascabili dell’editore
Marsilio, di tradurre, interpretare e commentare tutte le tragedie di
tutti i tragici greci, ne saluto adesso con rinnovato entusiasmo questa
edizione nella collana Pensiero Occidentaledi Bom piani edi tore.
Grazie all’impegno di due importanti case editrici mi è consenti-
to di offrire una visione endiadicadei capolavori dei grandi tragedio-
grafi greci, perché ciascuna di queste due operazioni filologiche e
ermeneutiche – quella per Marsilio, culminata nell’autunno 2007
con la pubblicazione del cofanetto in quattro volumi dedicati a
Eschilo, Sofocle e Euripide, e questa di Bompiani, arricchita del testo
greco a fronte – getta sulla fulgida stagione della tragedia ellenica
uno sguardo diverso e complementare rispetto all’altra, di cui vale la
pena cercare di cogliere la traiettoria.
Nel primo caso si puntava su una edizione senza testo a fronte,
“a una sola mano”, di “uno dei più affascinanti fenomeni della lette-
ratura universale: la sceneggiatura dei miti, il patrimonio di leggen-
de di un popolo”, nell’idea che leggere le tragedie greche “attraverso
il linguaggio di una sola persona significa leggerle come un roman-
zo” scritto in un “linguaggio alto e chiaro, che non elude la grandezza
dell'originale e la rende condivisibile”.
Si trattava dunque a detta dell’Editore di immergere nel Mo -
derno, con tutto il suo peso di feconda inattualità, uno dei raggiun-
gimenti più alti dell’arte occidentale radicata nel mito e, aggiungo
io, dell’arte sapienziale d’Occidente, capace di riverberare la spiri-
tualità orfeodionisiaca eleusina nella sua dimensione essoterica: in
maniera esplicita, attraverso tragedie vistosamente iniziatiche
come Baccanti, Orestea, Alcesti, Edipo re e Edipo a Colono; e in
maniera indiretta, grazie alla forma apollodionisiaca dell’opera
drammatica nella sua espressione scritta, che a sua volta rinvia alla
struttura stessa del théatron, che è ipso facto luogo sapienziale in
cui si contempla (theáomai) il gioco delle passioni con empatia e
distacco.
Con il greco a fronte, il testo diventa con-testo, sia perché recu-
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8 PRESENTAZIONE
pera i segni attraverso i quali veniva fissato nella scrittura all’epoca
in cui fu scritto, e che nella loro concretezza, seppure trasposta in
caratteri tipografici aggiornati, sono immagine icastica della phoné
di allora, sia perché è testo-con, ovvero compresenza di due testi che
si presentano contemporaneamente al nostro sguardo, come l’imma-
gine e lo specchio in cui si riflette si presentano simultanei all’occhio
del terzo che osserva.
L’anelito della traduzione a far entrare l’originale dentro il pro-
prio specchio, anche quando giunga al massimo di approssimazione
al modello, che è il suo fine, rivelerà pur sempre uno scarto da esso
che è la misura della libera creatività nel trasferimento, ancora mag-
giore di quella del direttore di orchestra nei confronti dello spartito.
Per dirla con lo Shelley di Defense of Poetry“tradurre è ricreare in
un’altra lingua” e dunque aggiungere un ulteriore scarto nella rela-
zione tra la parola e la cosa: perché a sua volta l’originale greco,
rispetto all’evento tragico è de factoun tradimento, certamente più
grave di quello che la parola attua nel caso della poesia o della prosa
sapienziale o filosofica, in quanto traduce su carta e in parola scritta
ciò che nella realtà veniva recitato o cantato da corpi viventi, in
carne e maschera.
Tutto ciò complica il gesto della lettura raddoppiandone i livelli,
ma contemporaneamente elicita nel lettore colto e esperto nella “lin-
gua degli dei” l’impulso a creare, nella lettura comparata, una pro-
pria traduzione interiore e intuitiva, convocandolo a una gara ora
complice ora ostile con il traduttore.
In ogni caso e al di là di queste riflessioni personali, i capolavori
dei tragediografi a noi pervenuti, che per effetto del tempo e del volu-
cre vento della fama non sono che una minima parte della produzione
tragica greca, brillano nella lingua in cui furono composti, e consen-
tono di recuperare certo con qualche margine di errore, ma comunque
con sufficiente approssimazione la pho né originaria con cui furono
pronunciati nel rito consacrato a Dio niso alla luce del sole ellenico,
sotto lo sguardo della collettività riunita nel nome del dio dell’ebbrez-
za e della contemplazione.
Golfo degli Dei, marzo 2011 ANGELO TONELLI
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NOTA ALLA TRADUZIONE
La traduzione è stata condotta in prevalenza sulla base del testo greco stabi-
lito dalle seguenti edizioni critiche: per Eschilo, D. L. Page (Ox ford 1972) e
P. Mazon (Paris 1925); per Sofocle,A. Dain (Paris 1955-1960) e C. Pearson
(Oxford 1924); per Euripide, G. Murray (Ox ford 1902-1913) e J. Diggle
(Ox ford 1981-1994). In particolare:
ESCHILO
Persiani ed. D. Page
Sette contro Tebe ed. Page
Supplici ed. Mazon
Agamennone ed. Page
Coefore ed. Page + ed. M. L. West, Stuttgart 1990
Eumenidi ed. Page
Prometeo incatenato ed. Mazon
SOFOCLE
Aiace ed. Dain
Trachinie ed. Pearson
Antigone ed. Dain
Elettra ed. Pearson
Edipo Re ed. Dain
Filottete ed. Pearson
Edipo a Colono ed. Dain
EURIPIDE
Alcesti ed. G. Murray
Medea ed. H. van Looy, Stuttgart-Leipzig 1992
Ippolito ed. Barrett, Oxford 1964
Eraclidi ed. Murray
Supplici ed. Murray
Andromaca ed. J. Diggle
Ecuba ed. Murray + ed. Diggle
Elettra ed. H. Grégoire - L. Parmentier, Paris 1925
Eracle ed. Diggle
Ione ed. Diggle
Troiane ed. Murray
Ifigenia in Tauride ed. Diggle
Elena ed. Murray
Fenicie ed. Diggle
Oreste ed. Murray
Ifigenia in Aulide ed. F. Jouan, Paris 1983
Baccanti ed. Murray
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10 RINGRAZIAMENTI
Segni diacritici adottati:
† † passo corrotto
< > lacuna
[ ] espunzione
Nell’edizione antica mancavano le didascalie nel testo, che anche noi pre-
feriamo evitare, limitandoci a segnalare l’attribuzione delle bat tute ai vari per-
sonaggi, con la sola eccezione per alcuni cambi di scena delle Eumenidi, assai
rilevanti per la comprensione del dramma.
La traduzione in alcuni casi presenta differenze rispetto al testo a fronte,
perché il curatore ha adottato varianti testuali che non vengono segnalate in
nota.
RINGRAZIAMENTI
Un ringraziamento alla Dottoressa Emanuela Bassetti e alla Pro fes so ressa
Maria Grazia Ciani che hanno promosso e sostenuto l’edizione Marsilio di
Tutta la tragedia grecada me tradotta in versi e commentata; al Dottor Mario
Andreose e al Pro fes sor Giovanni Reale che ne hanno promosso e sostenuto
la presente edizione con testo a fronte, e a Enzo Cicero per la cura redazio-
nale dell’opera.
Grazie a Giorgio Colli per i suoi insegnamenti intorno alla dimensione
iniziatica della tragedia greca.
Ringrazio la Dottoressa Paola Raffaelli e la Biblioteca della Scuola Nor -
male Superiore di Pisa per l’aiuto nelle ricerche bibliografiche e l’accesso a
libri e riviste, e la Direttrice della Biblioteca Civica di Le rici Carla Giunchi e
il personale per la gentile collaborazione.
Grazie infine all’equipee agli allievi della Compagnia Teatro Inizia tico da
me diretta e alle Istituzioni (in particolare il Teatro Astoria di Lerici, la Di -
rezione dell’Area Archeologica di Luni, l’Associazione Nazionale Città dei
Vini, il Comune di Arcola e di Badalucco, il Rifugio CAI di Carrara) che
hanno patrocinato numerose messe in scena delle opere dei tragici da me tra-
dotte e adattate, consentendomi di approfondirne lo spirito dionisiaco e veri-
ficarne l’impatto spettacolare.