Table Of ContentCOLLEZIONE “LUCIS”
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TRATTATO DI MAGIA BIANCA
di
Alice A. Bailey
Opere di Alice A. Bailey:
Iniziazione umana e solare.
Lettere sulla Meditazione Occulta.
La coscienza dell’atomo.
Trattato del Fuoco Cosmico.
La Luce dell’Anima.
L’Anima e il suo meccanismo.
Trattato di Magia Bianca.
Da Betlemme al Calvario.
Il Discepolato nella Nuova Era (2 voll.)
I problemi dell’umanità.
Il ritorno del Cristo.
Il destino delle Nazioni.
Trattato dei Sette Raggi:
Vol. I - Psicologia esoterica
Vol. II - Psicologia esoterica
Vol. III - Astrologia esoterica
Vol. IV - Guarigione esoterica
Vol. V - I Raggi e le Iniziazioni.
L’illusione quale problema mondiale.
Telepatia e il Veicolo Eterico.
L’esteriorizzazione della Gerarchia.
Dall’Intelletto all’Intuizione.
L’educazione nella Nuova Era.
Autobiografia incompiuta.
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TRATTATO DI MAGIA BIANCA
O
LA VIA DEL DISCEPOLO
di Alice Bailey
EDITRICE NUOVA ERA
ROMA
Titolo originale:
A TREATISE ON WHITE MAGIC
Copyright 1951 by LUCIS TRUST, New York.
Copyright 1992 by LUCIS TRUST, Ginevra.
Prima edizione inglese 1934
Prima edizione italiana 1951
Terza edizione italiana 1988
Quarta edizione italiana 1993
Editrice NUOVA ERA, Roma
NOTA:
La pubblicazione di questo libro è finanziata dal Fondo Libri del Tibetano, che è un fondo che
si rinnova allo scopo di perpetuare gli insegnamenti del “Tibetano” e di Alice A. Bailey.
Tutto il denaro erogato dal Fondo per pubblicare questo libro vi ritorna con la sua vendita in
modo da assicurarne una successiva edizione.
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Dedicato con affetto e gratitudine
ai
miei collaboratori e compagni di studio
nella
SCUOLA ARCANA
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LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini,
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano d’Amore e di Luce
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno, né ad alcun gruppo, ma a tutta
l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe
verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale — la verità che esiste
un’Intelligenza fondamentale cui, vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni
apparenza esterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Indivi-
dualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla terra, e incorporò quell’amore perché po-
tessimo comprendere; la verità che sia amore che intelligenza sono effetti di quel che vien det-
to il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano
divino troverà attuazione.
Alice A. Bailey
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ESTRATTO DA UNA DICHIARAZIONE DEL TIBETANO
(pubblicata nell’agosto del 1934)
... basti dire che sono un discepolo Tibetano di un certo grado, cosa questa che a voi dice
ben poco, poiché tutti siamo discepoli, dal più umile aspirante fino al Cristo medesimo e,oltre.
Io vivo in un corpo fisico come gli altri uomini, ai confini del Tibet, ed in certi periodi - dal
punto di vista exoterico, e quando altri miei doveri me lo consentono - presiedo un vasto grup-
po di Lama tibetani. Questo è il fatto in base al quale è stato detto che sono un Abate dì quella
particolare Lamaseria. Coloro che collaborano con me all’opera della Gerarchia (e tutti i veri
discepoli vi partecipano) mi conoscono anche sotto un altro nome e per un altro Officio. Alice
A. Bailey sa chi io sono, e mi riconosce sotto entrambi i nomi.
Sono un vostro fratello che ha viaggiato un poco più a lungo sul Sentiero e ha perciò con-
tratto maggiori responsabilità. Sono uno che ha lottato e si è aperta la via fino a trovare una lu-
ce maggiore di quella che possono avere gli aspiranti che leggono queste pagine, e devo perciò
agire quale trasmettitore della Luce, a qualunque costo. Non sono vecchio, secondo il modo
consueto di considerare l’età dei maestri, pure non sono giovane, né privo di esperienza.
L’opera mia consiste nell’insegnare e nel diffondere, e sto facendolo da molti anni. Cerco an-
che di aiutare il Maestro M. e il Maestro K. H. ogni volta che se ne offre l’opportunità, poiché
sono stato per lungo tempo in rapporto con Loro e con il Loro lavoro.
In tutto quanto precede, vi ho detto molto, ma nulla che possa indurvi a offrirmi quella cie-
ca obbedienza e quella vana devozione che gli aspiranti emotivi offrono al Guru, o al Maestro,
con il quale sono ancora incapaci di entrare in rapporto. Essi non potranno stabilire
quell’auspicato contatto fino a quando non abbiano tramutato la devozione emotiva in servizio
non egoistico all’Umanità, non al Maestro.
Le opere che ho scritto sono offerte al pubblico senza alcuna pretesa che vengano accettate.
Esse possono essere, o non essere, corrette, vere e utili. Sta a voi accertarne la verità con la ret-
ta pratica e l’esercizio dell’intuizione. Né a me né ad Alice A. Bailey interessa minimamente
che vengano accolte come ispirate, né che tutti ne parlino concitatamente come di scritti di uno
dei Maestri. Se esse presentano la Verità in modo tale da costituire una continuazione degli in-
segnamenti già dati al mondo; se le informazioni impartite elevano l’aspirazione e la volontà
di servire dal piano delle emozioni a quello della mente (il piano ove i Maestri possono essere
trovati), allora avranno servito al loro scopo.
Se un insegnamento suscita una risposta della mente illuminata e fa brillare un lampo
d’intuizione, può essere accettato, ma non altrimenti. Se quanto vi si afferma finirà per essere
corroborato, e apparire vero alla luce della Legge di Corrispondenza, sarà bene. Ma se ciò non
avverrà, lo studioso non accetti quanto vi si dice.
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INDICE
Introduzione ................................................ .........………………………….Pag. 3
I tre aspetti dell’uomo .................................. ...........……………………………“ 18
REGOLA NUMERO UNO
Alcuni presupposti fondamentali ................. ...........……………………………“ 53
La via del discepolo ..................................... ...........……………………………“ 60
REGOLA NUMERO DUE
Ostacoli agli studi occulti ............................ ...........……………………………“ 73
Superamento degli ostacoli .......................... ...........……………………………“ 84
REGOLA NUMERO TRE
Luce dell’anima e luce del corpo ................ ...........……………………………“ 93
Principi e personalità ................................... ...........……………………………“ 109
REGOLA NUMERO QUATTRO
L’opera creativa del suono .......................... ........... ……………………………“ 125
La scienza del respiro .................................. ........... ……………………………“ 149
REGOLA NUMERO CINQUE
L’anima e le sue forme pensiero ................. ........... ……………………………“ 157
Cuore, gola e occhio .................................... ........... ……………………………“ 189
Il risveglio dei centri .................................... ........... ……………………………“ 200
REGOLA NUMERO SEI
Il lavoro dell’occhio..................................................…………………………...“ 211
REGOLA NUMERO SETTE
Il campo di battaglia del piano astrale .....................……………………………“ 219
I due sentieri ............................................................……………………………“ 226
REGOLA NUMERO OTTO
Tipi di forza astrale ..................................................…………………………...“ 235
Flusso e riflusso ciclico .............................................……………………………“ 242
REGOLA NUMERO NOVE
Necessità di purezza ................................................…………………………...“ 257
Forme fondamentali ..................................................…………………………...“ 261
REGOLA NUMERO DIECI
Costruzione della forma pensiero .............................…………………………...“ 273
Centri, energie e raggi ...............................................…………………………...“ 281
Energia astrale e paura ..............................................…………………………...“ 293
Uso corretto dell’energia ...........................................…………………………...“ 311
L’era presente e il futuro ...........................................…………………………...“ 321
La Fondazione della Gerarchia .................................…………………………...“ 374
Il nuovo gruppo di servitori del mondo .....................…………………………...“ 398
L’Astrologia e le energie ..........................................……………………………“ 434
REGOLA NUMERO UNDICI
Analisi delle tre frasi ................................................…………………………...“ 447
Salvarsi dalle proprie forme pensiero ........................…………………………...“ 481
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Salvarsi dalla morte ..................................................…………………………...“ 492
REGOLA NUMERO DODICI
Interludi e cicli .........................................................…………………………...“ 511
I prigionieri del pianeta .............................................…………………………...“ 521
REGOLA NUMERO TREDICI
Quaternari che devono essere riconosciuti ...............……………………………“ 541
Precipitazione di forme pensiero ...............................…………………………...“ 552
REGOLA NUMERO QUATTORDICI
I centri e il prana ......................................................…………………………...“ 565
L’uso delle mani .......................................................…………………………...“ 575
Calcare il sentiero .....................................................…………………………...“ 581
Il risveglio dei centri .................................................…………………………...“ 587
REGOLA NUMERO QUINDICI
Il senso esoterico ......................................................…………………………...“ 601
La negazione della grande illusione ..........................…………………………...“ 611
Un appello al servizio ...............................................…………………………...“ 618
Nuovi gruppi e formazione della nuova era ...............…………………………...“ 632
Indice analitico .........................................................…………………………...“ 643
I numeri di pagina del testo inglese sono riportate al margine sinistro del testo italiano.
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REGOLE DI MAGIA
REGOLA NUMERO UNO
L’Angelo Solare si raccoglie, non disperde la sua forza, ma in profonda meditazione co-
munica con il suo riflesso.
REGOLA NUMERO DUE
Quando l’ombra ha risposto, nella meditazione profonda il lavoro prosegue. La luce infe-
riore è proiettata verso l’alto; la luce maggiore illumina i tre, e il lavoro prosegue.
REGOLA NUMERO TRE
L’energia circola, il punto di luce, prodotto dal lavoro dei quattro, aumenta e cresce. Le
miriadi si raccolgono attorno al suo ardente calore fintanto che la luce non recede. Il suo
fuoco impallidisce. Viene allora emesso il secondo suono.
REGOLA NUMERO QUATTRO
Suono, luce, vibrazione e forma si uniscono e fondono, e uno è il lavoro. Esso procede se-
condo la legge e nulla può impedirne il progresso. L’uomo respira profondamente. Concentra
le sue forze ed emana, dirigendola, la forma pensiero.
REGOLA NUMERO CINQUE
Tre cose impegnano l’Angelo Solare prima che l’involucro creato discenda: la condizione
delle acque, l’immunità di colui che così crea, la contemplazione stabile. Così cuore, gola,
occhio sono uniti nel triplice servizio.
REGOLA NUMERO SEI
I deva dei quattro inferiori sentono la forza quando l’occhio si apre; essi sono espulsi e
perdono il loro maestro.
REGOLA NUMERO SETTE
Sul piano dove il potere vitale deve essere cercato, la dualità delle forze appare; i due sen-
tieri si aprono di fronte all’Angelo Solare; i poli vibrano. Colui che medita deve fare la sua
scelta.
REGOLA NUMERO OTTO
Gli Agnisurya rispondono al suono. Le acque si alzano ed abbassano. Si guardi il mago
dall’annegare nel punto in cui terra e acqua si uniscono. Quel punto intermedio, né secco né
umido, deve provvedere il posto dove poggiare i suoi piedi. Quando acqua, terra e aria si uni-
scono, c’è la condizione perché l’opera magica possa compiersi.
REGOLA NUMERO NOVE
Segue la condensazione. Fuoco e acqua s’incontrano. La forma si gonfia e cresce. Che il
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mago ponga la forma sul giusto sentiero.
REGOLA NUMERO DIECI
Via via che le acque bagnano la forma creata, esse vengono assorbite e usate. La forma
cresce in forza; continui il mago così finché il lavoro sia sufficiente. Cessi allora l’opera dei
costruttori esterni e subentri il ciclo dei lavoratori interiori.
REGOLA NUMERO UNDICI
Tre cose deve compiere ora colui che applica la legge. Primo, trovare la formula che man-
tenga le vite entro la sfera delimitata. Secondo, pronunciare le parole che indicheranno loro
il da farsi e il luogo dove deve essere diretto quanto è stato fatto. Terzo, pronunciare la frase
mistica che lo salvaguarderà dal loro operare.
REGOLA NUMERO DODICI
La rete pulsa. Si contrae e si espande. Che il mago si ponga nel punto di mezzo e liberi co-
sì i "prigionieri del pianeta” la cui nota corrisponde ed è correttamente intonata a ciò che de-
ve essere compiuto.
REGOLA NUMERO TREDICI
Il mago deve riconoscere i quattro, notare nel suo lavoro la sfumatura color viola che essi
mostrano e così costruire l’ombra. Fatto questo, l’ombra si riveste e i quattro divengono i set-
te.
REGOLA NUMERO QUATTORDICI
Il suono cresce. L’ora del pericolo per l’anima coraggiosa si avvicina. Le acque non han-
no nuociuto al creatore bianco e nulla potrebbe annegarlo e nemmeno bagnarlo. Ora il peri-
colo del fuoco e della fiamma minaccia e, vagamente, si scorge il fumo che si leva. Dopo il ci-
clo di pace faccia egli di nuovo appello all’Angelo Solare.
REGOLA NUMERO QUINDICI
1 fuochi si avvicinano all’ombra, ma non la bruciano. L’involucro di fuoco è completato.
Che il mago intoni le parole che fondono fuoco e acqua.
Dal “Trattato del Fuoco Cosmico” pag. 915-940;
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INTRODUZIONE
I TRE ASPETTI DELL’UOMO
3 Nello studio e nell’attento esame delle idee esposte in questo libro, occorre tener presente
alcuni concetti fondamentali.
In primo luogo, quello che più deve importare allo studente, non è tanto la personalità
dell’Istruttore, quanto la misura di verità di cui egli è l’esponente; deve inoltre saper discrimi-
nare tra verità, verità parziale o relativa ed errore.
In secondo luogo, avanzando nell’insegnamento esoterico, aumenta la responsabilità exote-
rica. Faccia quindi ognuno un attento esame di se stesso e ricordi che la comprensione si ac-
quista applicando quel tanto di verità percepita ai problemi e alle circostanze immediati, e che
la coscienza si espande con l’uso della Verità appresa.
In terzo luogo, l’adesione dinamica al sentiero scelto, con quella ferma perseveranza che
vince ogni ostacolo e non vacilla, qualunque cosa avvenga, è uno dei primi requisiti necessari
per condurre alla porta di un regno, di una dimensione e di uno stato d’essere interiormente e
soggettivamente conosciuto. È questo stato di realizzazione che produce cambiamenti nella
forma e nell’ambiente, commisurati al suo potere.
Questi tre suggerimenti meritano attenta considerazione e il loro significato deve essere
almeno parzialmente compreso prima che sia possibile un ulteriore progresso reale. Non è
compito mio indicare applicazioni individuali e personali degli insegnamenti dati. Ogni stu-
dente deve far questo da sé.
Il nostro insegnamento non ha la pretesa di imporsi per autorità, né i nostri libri si appog-
giano su alcun principio d’autorità gerarchica, come fanno la Chiesa Cattolica, la Scienza Cri-
stiana, quelli che credono nell’ispirazione verbale delle scritture, e altre sette, organizzazioni
cosiddette esoteriche hanno fatto e fanno, creando in tal modo limitazioni e barriere. Frasi bi-
sbigliate come: “Coloro che sanno desiderano ...”, “II Maestro dice ...”, “I Grandi Esseri ordi-
nano ...” sono state la sventura di molti gruppi, e i deboli e gli stolti ciecamente si prostrano
all’obbedienza. Con la loro devozione mal riposta credono di mettersi in contatto con perso-
naggi autorevoli e accedere al regno dei cieli per qualche scorciatoia.
4 Saggiamente questi libri sono stati salvaguardati dalla reazione suscitata da coloro che si
professano maestri, adepti e iniziati. Il mio anonimato e il mio stato devono essere preservati,
quanto al mio rango, deve essere considerato unicamente quello di uno studente più anziano e
di un aspirante all’espansione di coscienza che per me rappresenta il prossimo passo. Solo la
parte di verità che esprimo è importante; solo l’ispirazione e l’aiuto che posso concedere a o-
gni pellegrino sul sentiero sono vitali; ciò che ho appreso tramite l’esperienza è a disposizione
d’ogni studente serio; l’ampiezza di visione che posso trasmettere (dovuta all’altezza raggiun-
ta sulla montagna) è il mio principale contributo. Gli studenti riflettano liberamente su questi
fatti, ma si astengano da vane speculazioni su dettagli più precisi in merito alle personalità e
alle circostanze.
Il tema che vogliamo trattare è la Magia dell’Anima. Il pensiero dominante in tutto ciò che,
sarà detto in questo libro si trova nelle seguenti parole della Bhagavad Gita:
“Benché io sia Non-nato - l’Anima che non passa - benché io sia il Signore degli Esseri, eppure
quale Signore della mia Natura, Io mi manifesto mediante il magico potere dell’Anima.” (Gita IV, 6).
5 Dati statistici e accademici sono la base necessaria e l’introduzione di molti studi scientifi-
ci, ma in questo libro la nostra attenzione sarà rivolta all’aspetto vita e all’applicazione pratica
della verità alla vita quotidiana dell’aspirante. Studieremo il modo di divenire maghi nella pra-
tica e di vivere nella migliore maniera possibile la vita d’uomo spirituale e di aspirante al di-
scepolato accettato, nella nostra epoca, nella nostra condizione, nel nostro ambiente.
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