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Jean Elleinstein, dirigente del Centro di studi e ricerche
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marxiste e autore di una Storia dell’URSS in quattro 78
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volumi, analizza in quest’opera le origini, l’evoluzione e 0-
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il declino del fenomeno staliniano, il cui apogeo si colloca 6
tra gli inizi degli anni trenta e la morte di Stalin, avvenut a L
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nel 1953, offrendoci un tentativo di spiegazione marxista,
non riconducibile al solo « culto della personalità » denun
ciato dal XX Congresso del PCUS nel 1956. Studiando la
funzione dello Stato socialista sovietico e i suoi rapporti
con l’economia e con la società, Jean Elleinstein ci permette
di capire come abbiano potuto coesistere uno sviluppo
economico e culturale senza precedenti nella storia e uno
Stato autoritario e dispotico. Il fenomeno staliniano non
nasce con Stalin e non scompare totalmente con lui. All’in
terrogativo fondamentale del nostro tempo — se lo stali
nismo fu la conseguenza necessaria del socialismo o invece
un infortunio provocato da cause secondarie — Jean
Elleinstein, risponde, col soccorso di prove storiche, che
esso fu la conseguenza delle condizioni nelle quali nacque
e si sviluppò il primo Stato socialista del mondo.
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per il centenario della rivoluzione russa
1917-2017
Jean Elleinstein
Storia
del fenomeno staliniano
Editori Riuniti
I edizione: dicembre 1975
Titolo originale: Histoire du phénomène stalinien
© Copyright by Editions Grasset et Fasquelle, Paris, 1975
Traduzione di Gianna Carullo
© Copyright by Editori Riuniti
Viale Regina Margherita, 290 - 00198 Roma
Copertina di Tito Scalbi
CL 63-0878-3
Indice
Introduzione 7
I. Genesi del fenomeno staliniano 9
IL Nascita del fenomeno staliniano 38
III. Le difficoltà dello stalinismo (1928-1934) 79
IV. Trionfo dello stalinismo (1934-1939) 111
V. La prova della seconda guerra mondiale 140
VI. Il dopoguerra. Apogeo e declino dello stalini
smo (1945-1953) 167
VII. Aspetti economici e sociali del fenomeno stali
niano 200
Vili. Lo Stato socialista e la democrazia 225
IX. Verso la scomparsa del fenomeno staliniano 245
Introduzione
Il fenomeno staliniano non nasce con Stalin e non muore
con lui. Non rimane limitato all’Unione Sovietica, — che co
munque ne costituisce l’epicentro, — ma si estende a tutti
gli Stati socialisti nati dopo la seconda guerra mondiale ed a
tutti i partiti comunisti. Interessa la sfera teorica e quella
pratica, la politica come l’economia e l’ideologia. Nato nel
l’Unione Sovietica negli anni venti, dopo la morte di Lenin,
è sempre nell’URSS che comincia ad accusare i primi colpi
dopo la morte di Stalin (1953) e dopo il XX Congresso del
Partito comunista dell’Unione Sovietica (1956). La stessa
espressione « fenomeno staliniano » rappresenta una scelta
della quale si deve cogliere il significato profondo. La parola
« stalinismo » non mi sembra da respingere ma presenta a
mio avviso alcuni inconvenienti. Storicamente, è un’invenzio
ne della borghesia, un’arma al servizio della sua ideologia
e della sua politica, anche se è un termine d’uso corrente
(negli stessi ambienti comunisti) e d’impiego facile e popo
lare *.
L’espressione « culto della personalità » coniata dal PCUS
e poi ripresa largamente dal movimento comunista internazio-
1 Cfr. in proposito il dibattito su Cahiers d’histoire dell’Isti
tuto Maurice Thorez (nel secondo volume della mia Histoire de
l’URSS), pp. 101-108 (con la partecipazione di Claude Willard, Jean
Gacon, Jean Bruhat, Richard Lagache, Alexandre Adler). Cfr. inoltre
L. Althusser, Réponse à John Lewis, pp. 64-67, 79, 98; sulla pa
rola « stalinismo » cfr. pp. 82-83.
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naie mi sembra ancor meno esatta in quanto pone l’accento
solo su un momento del fenomeno: il culto del capo. Quanto
all’espressione « periodo stalinista », essa ha l’inconveniente di
restringere eccessivamente la durata del fenomeno. Rimane il
fatto che lo stesso aggettivo « stalinista » 1 solleva dei proble
mi. Il fenomeno infatti non può essere circoscritto e tanto me
no spiegato con la personalità di Stalin, eppure le è legato per
motivi storici evidenti. Pili elastica dal punto di vista del tem
po e dello spazio, l’espressione « fenomeno staliniano » mi sem
bra soddisfacente più di ogni altra.
Descrivere e spiegare: è questo l’intento del presente vo
lume che completa l’Histoire de l’ÜRSS, in quattro volumi,
pubblicata dalle Editions sociales (l’ultimo è appena uscito).
Studiare il fenomeno staliniano nelle sue realtà contrad
dittorie è il mio primo obiettivo, piu difficile di quanto non
possa sembrare a prima vista. Comprenderne le cause e, quin
di, la natura profonda, è un secondo obiettivo il cui interesse
non sfuggirà a nessuno di coloro che vogliano meditare sul
nostro divenire. Nessuno, oggi, può sottrarsi a questo tragico
dilemma: il fenomeno staliniano si spiega con le condizioni
storiche della prima rivoluzione socialista della storia, è in
somma un « infortunio » del comuniSmo, oppure ne è i)l pro
dotto naturale, inevitabile? È a questo interrogativo di fondo
che tenteremo di dare una risposta nelle pagine che seguono.
1 Coniato da Trotskij e ripreso nelle pubblicazioni anticomu
niste, fu poi usato nelle pubblicazioni comuniste dopo il 1929. Alla
fine degli anni venti si diceva « stalinista ».
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