Table Of Content2017 | LXXXIII | 3
P a. F -
avel lorenskij
“H
o contemPlato il mondo
”
come un insieme
t ,
eologia FilosoFia e scienza di Fronte
alla comPlessità del reale
a cura di Lubomir Žak
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Lateranum
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II, sviluppata nell’ottica di un ampio confronto activity provides a broad interdisciplinary ap-
interdisciplinare e realizzata con il desiderio di proach with the intent of contributing to the
contribuire al dialogus salutis della Chiesa con dialogus salutis of the Church and culture.
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dell’alta qualità del loro lavoro scientifico. The journal serves a readership specialised in
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ne teologiche, bibliche, patristiche e storiche, disciplines, as it aspires to enter into dialogue
aspirando tuttavia a entrare in dialogo con tutti with all who are interested in arguments per-
coloro che si interessano sia degli argomenti ap- taining to the rich tradition of the Christian
partenenti alla ricca tradizione del vivere e sa- way of living and knowing, as well as with all
pere cristiano, sia delle prospettive interpretative who are concerned with the interpretative pos-
che tale tradizione offre, in vista della ricerca di sibilities that this tradition offers in the search
soluzioni teoretiche e pratiche alle grandi pro- for theoretical and practical solutions to the
blematiche e alle istanze del mondo contempo- great problems and demands of the contem-
raneo. porary world.
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Religion and Philosophy Collection
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SOMMARIO
giUseppe Lorizio, Editoriale 511
Lubomir Žak, Il “realismo” come visione del mondo: introdu-
zione al concetto di complessità sviluppato da Pavel A.
Florenskij 513
VLadisLaV shaposhnikoV, Mathematics as the Key to a holistic
World View: the Case of Pavel Florensky 535
nataLino vaLentini, «Florenskij – filosofo della religione e del
culto». Dalla fenomenologia del sacro alla santificazione
della realtà 563
Mario enriCo Cerrigone, «Il sentiero del mago». Il significato
del disapprendimento nella nicosofia di Florenskij 591
nicoLai paVLiuchenkoV, Establishment of “Ontologicity” as the
Basis for Pavel Florensky’s Name Worshipping Standpoint 605
siLvano tagLiagaMbe, La concezione antinomica della verità
alla prova delle neuroscienze 615
giLberto safra, Pavel Florensky’s Contribution to the Psycho-
analytic Field 631
MárCio LUiz fernandes, As correspondências carcerárias de
Pavel Florenskij: expressões do pensamento complexo 639
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franCisCo José López sáez, La kénosis silenciosa de un homo
sacer: el todo del sentido del mundo desde el «angulo diver-
so» de la estancia en el lager de Pavel Florenskij 657
fideL viLLegas gUtiérrez, Pável Florenski en la isla de los vien-
tos el combate por la belleza 669
«Penetrare nel profondo delle cose». Bibliografia ragionata (a
cura di giUseppe MaLafronte) 689
Recensioni 697
Libri ricevuti 733
Indice 737
Indice dell’annata 743
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EDITORIALE
Le miscellanee commemorative sul pensiero dei grandi maestri, affidate
agli specialisti, corrono un duplice rischio. In primo luogo quello della setto-
rializzazione monografica, in quanto ciascuno, attingendo al bagaglio della
propria erudizione sull’opera dell’Autore che si commemora, ne approfondisce
un aspetto o una tematica, condannando il proprio lavoro a ricevere attenzione
soltanto dagli specialisti della materia. In secondo luogo tali iniziative rischia-
no di incrementare una sorta di “scolastica”, nel nostro caso florenskijana, la
quale, piuttosto che liberare il pensiero lo incatena in categorie e prospettive,
che restano comunque relegate nell’epoca e nel contesto dell’Autore, senza
interpellare il nostro tempo e i nostri contesti.
Onde sfuggire a queste tentazioni e non incorrere nei suddetti rischi si
richiede un passaggio, certamente faticoso e per nulla scontato, dal monogra-
fico allo speculativo, che risulterà decisamente fecondo, incrociando tematiche
e problematiche vive nell’attuale contesto teologico, filosofico e scientifico.
Nel tentativo di offrire qualche spunto, come chiave di lettura, di questo
fascicolo monografico della nostra rivista teologica, che pubblichiamo in oc-
casione dell’ottantesimo anniversario della morte di P.A. Florenskij, tenterei di
individuare due fuochi intorno ai quali può muovere la riflessione, nutrendosi
delle risultanze del cammino del grande e geniale pensatore russo.
Il primo fuoco si individua facilmente nel titolo che si è voluto dare a que-
sta raccolta di saggi e che proviene dallo stesso Florenskij: “Ho contemplato
il mondo come un insieme”. Si direbbe oggi che siamo di fronte a una visione
olistica o integrale del mondo, che tuttavia non intende affatto nascondere la
complessità e l’articolato dinamismo del reale. Il secondo fuoco si concentra
sul “realismo” gnoseologico, che il pensatore russo ritiene di adottare, nel
proporre la propria visione del mondo.
Indubbiamente si tratta di questioni di estrema e, se si vuole, perenne at-
tualità, che, se tenute insieme, fanno emergere una domanda fondamentale: è
possibile una visione olistica del mondo che sia al tempo stessa profondamen-
te realistica? La pretesa relativa alla “possibilità di conoscere il tutto” (F. Ro-
senzweig) non richiede altrettanta immaginazione? Ovvero non è necessaria una
fondamentale presa di distanza dal reale per poterlo descrivere come un insieme?
La teologia fondamentale più recente sta coltivando un’attenzione all’im-
maginario, che richiede certamente spirito critico, ma anche adeguato ap-
512 Editoriale
profondimento speculativo. Nel nostro incontro con Florenskij, che abbiamo
voluto inserire fra i “testimoni/martiri” nel nostro bilancio della teologia fonda-
mentale del Novecento, abbiamo tracciato tre prospettive, a partire dalle quali
si possono rinvenire suggerimenti per offrire risposte plausibili ai quesiti di cui
sopra. Si tratta della logica del paradosso (in senso antinomico), del pensiero
iconico e del nesso inscindibile fra verità e libertà.
Nel primo di questi orizzonti (paradosso come antinomia), ove vale il
principio hegeliano Das Wahre ist das Ganze, siamo chiamati a considerare
l’immaginario come uno degli aspetti costitutivi dello stesso reale, che può
essere colto come insieme solo attraverso un atteggiamento contemplativo. A
tal proposito mi sembra di estremo interesse la necessità, sottolineata in uno
dei contributi di questo fascicolo, del “disapprendimento”, ispirato dalla “ni-
cosofia”, come forma di conoscenza che si incarica di decostruire il cosiddetto
sapere del “senso comune” che non ha nulla a che vedere col sano ed autentico
realismo.
Il secondo orizzonte (quello del pensiero iconico) ci conduce alla consi-
derazione, anch’essa paradossale, relativa al realismo dell’icona, che nasce
dalla meditazione contemplativa e naturalmente non esclude l’immaginazione
dell’iconografo. Sarà il “canone”, ovvero la “tradizione” a ricondurre l’artista
al senso del reale che intende iconicamente rappresentare. Del resto Florenskij
sarebbe certamente disposto a sottoscrivere il famoso detto di Stravinsky: “tut-
to ciò che non è tradizione è plagio”.
Infine, a proposito del nesso verità/libertà, la possibilità di percepire/con-
templare il mondo come un insieme, si realizza all’interno del superamento di
una visione scientifica del reale, ispirata al determinismo, attraverso il salto
(che richiede l’esercizio della libertà) dalla scienza alla sapienza, onde intro-
dursi in una visione sofiologica del reale, che nasce dall’intuizione intellettuale
piuttosto che dalle induzioni scientifiche o dalle deduzioni logiche.
La lettura di queste pagine potrà allora diventare un inizio per ulteriori
approfondimenti, che rifuggendo dall’attualizzazione selvaggia, sempre in ag-
guato, potrà forse consentirci di interrogare l’opera geniale di P.A. Florenskij a
partire dalle questioni del nostro tempo e del nostro villaggio globale.
Giuseppe Lorizio
IL “REALISMO” COME VISIONE DEL MONDO:
INTRODUZIONE AL CONCETTO DI COMPLESSITÀ
ELABORATO DA PAVEL A. FLORENSKIJ
Lubomir Žak *
1. Introduzione
I lemmi realizm (realismo) e reaľnosť (realtà, reale) sono tra i più frequenti
nel lessico di Pavel A. Florenskij, il che non è un caso, ma la conseguenza di un
permanente e appassionato interesse per le questioni riguardanti il reale e la sua
conoscenza, affrontate con una competenza interdisciplinare di primo livello e
con l’utilizzo di approcci e metodi di analisi e di sintesi di indubbia originalità,
capaci di mettere in interazione la matematica, la geometria, la filosofia, la teo-
logia, la letteratura, la musicologia, la fisica, la biologia e altre scienze ancora.
Tuttavia, per Florenskij il realismo rappresenta non soltanto un tema di
estremo interesse per un’indagine scientifica, quanto anzitutto un argomento
di massima importanza per ogni settore del sapere e, quindi, per ogni scien-
za. Non sorprende, perciò, se egli si identifica come realista, indicando con
tale termine l’indirizzo non solo del suo stesso pensiero, ma anche della sua
Weltanschauung e, persino, della sua coscienza quale bussola di vita. Se, poi,
è vero che al centro di tutta la sua attività di ricerca sta «l’apertura di nuove
vie per una futura e globale visione del mondo (ceľnoe mirovozzrenie)»1, è
altrettanto vero che per descriverla e spiegarne l’intuizione di fondo, i presup-
posti e i percorsi di attuazione2, egli adotta volentieri punti di vista differen-
* Docente Ordinario di Introduzione alla teologia e Storia della teologia, Facoltà di Teologia, PUL.
1 p.a. fLorenskiJ, Avtoreferat [Nota autobiografica], in id., Il simbolo e la forma. Scritti di filosofia
della scienza, a cura di n. vaLentini e a. goreLov, Bollati Boringhieri, Milano 2007, 5.
2 Per una presentazione di tali intuizione, presupposti e percorsi mi permetto di rimandare ai miei:
Paul A. Florensky (1882-1937). Vers une vision globale du monde, in Philosophie et théologie à l’époque
contemporaine, vol. IV: De Charles S. Peirce à Walter Benjamin, a cura di J. greisCh e g. hébert, Cerf, Paris
2011, 205-218; «Ho contemplato il mondo come un insieme». Introduzione al pensiero complesso di Pavel
A. Florenskij, in m. ferrari - g.p. terraveCChia (edd.), Soggetto e realtà nella filosofia contemporanea.
Cinque lezioni, Itaca, Castel Bolognese 2014, 121-156; O Coração e o conhecimento segundo Pavel A. Flo-
renskij, in a. hoffmann - L.m. oLiveira - m. massimi (edd.), Polifonias do coração, FUNPEC Ed., Ribeirão
Preto 2014, 23-51; O “canto do cisne” do Leonardo da Vinci russo. Introdução à obra carcerária de Pavel
514 Lubomir Žak
ti, riconducibili alle espressioni “metafisica concreta”, “idealismo concreto”,
“platonismo”, “simbolismo” e appunto “realismo”. Ovviamente il significato
di quest’ultimo termine necessita di un attento chiarimento, da ricercare prima
di tutto nei suoi stessi scritti.
«Che cos’è, dunque, il realismo?», si chiede retoricamente Florenskij in
un breve articolo3, del 1923, redatto per la rivista moscovita Makovec4, facente
capo a un omonimo gruppo artistico-letterario. Prima di fornire una sintetica
risposta, annota:
«Il termine [realismo - L.Ž.] è fin troppo prezioso perché gli indirizzi più disparati
del pensiero e dell’attività creativa non abbiano la tentazione di rivendicarlo. Quale
persona di buon senso non vuole essere e non vorrebbe ritenersi un realista? Il fatto
è che se diamo un’occhiata a ciò che si pretende di esprimere con autocaratteriz-
zazioni del genere, di frequente si riscontra che queste pretese sono in flagrante
contraddizione con il significato più ovvio della parola “realismo” – da res, realis.
E dunque non di rado si confondono i termini “realismo” e “naturalismo”, quando
non “realismo” e “illusionismo”, come assai grossolana, d’altro canto, è la con-
trapposizione tra “realismo” e “idealismo”, “realismo” e “mistica”»5.
Detto ciò, Florenskij spiega:
«Ovviamente, e in ogni caso, il realismo è un orientamento che afferma nel mondo
e nella cultura, e in particolare nell’arte, certi realia, o realtà, contrapponibili alle
A. Florenskij, in Pistis & Praxis. Teologia e Pastoral 6/1 (2014) 941-968 (redatto con m.L. fernandes), la
versione digitale è reperibile su: http://tinyurl.com/oymqxbd; La complessità del reale e la sua conoscenza.
Spunti di riflessione sull’«allargamento della ragione» proposto da P.A. Florenskij, in Divus Thomas 119/3
(2016) 137-171; Struktur als Relation - Relation als Struktur. Die Komplexität der Realität im Licht der
trinitarischen Offenbarung, in m. mühLing (ed.), Rationalität im Gespräch - Rationality in Conversation.
Philosophische und theologische Perspektiven - Philosophical and theological Perspectives, Evangelische
Verlagsanstalt, Leipzig 2016, 111-125. Si vedano inoltre i riferimenti al “pensiero complesso” di Florenskij
presenti in n. vaLentini, La simbolica della scienza in Pavel A. Florenskij (Introduzione), in p.a. fLorenskiJ,
Il simbolo e la forma, IX-LXI; id., Postfazione, in p.a. fLorenskiJ, Il significato dell’idealismo. La metafisica
del genere e dello sguardo, SE, Milano 2012, 143-169; id., La falsificazione del bene, in p.a. fLorenskiJ,
Sulla superstizione e il miracolo, SE, Milano 2014, 65-89.
3 Il testo originale russo – intitolato semplicemente: O realizme [Sul realismo] – è stato pubblicato
per la prima volta in p.a. fLorenskiJ, Sočinenija v četyrech tomach [Opere in quattro volumi], vol. 2, Mysľ,
Moskva 1996, 527-531. Ne esistono due traduzioni italiane, comparse, con il titolo p.a. fLorenskiJ, Sul
realismo, in Humanitas 58 (2003) 733-736 (tr. di C. Zonghetti), e in p.a. fLorenskiJ, Stratificazioni. Scritti
sull’arte e la tecnica, tr. di V. parisi e a cura di n. misLer, Diabasis, Reggio Emilia 2008, 201-206 (con una
breve introduzione, 197-200).
4 L’articolo sarebbe dovuto comparire nel fascicolo n. 3, che però non è stato mai pubblicato a causa
dell’improvvisa cessazione del periodico; cf. n. misLer, Stratificazioni, in p.a. fLorenskiJ, Stratificazioni,
65, 197-200 (per brevi riflessioni sull’idea florenskijana di realismo cf. ivi, 64-69). Sulla collaborazione di
Florenskij con il gruppo “Makovec” e con la sua rivista cf. n. misLer, Il rovesciamento della prospettiva, in
p.a. fLorenskiJ, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Roma 1990, 3-54.
5 p.a. fLorenskiJ, O realizme, 528 (tr. di C. Zonghetti, 734; tr. di V. Parisi, 203).
Description:Florensky