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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
OSSERVATORIO LETTERARIO SOMMARIO
Ferrara e l'Altrove
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EDITORIALE— di Melinda B. Tamás-Tarr…1 POESIE & RACCONTI—Poesie di:
Chiara Luciani (Notturno), Federico Lorenzo Ramaioli (L’inizio di stagione I-
Fondato e realizzato nell'Ottobre 1997 IV.), Ivan Pozzoni (Spleen), Carina Spurio (Qualcosa di me), Patrizia
dalla Dr.ssa Prof.ssa Melinda B. Tamás-Tarr Trimboli (La sedia vuota); Racconti di: Giuseppe Costantino Budetta
SEGNALATO DA RADIO RAI 1 IL 25 MARZO 2001 (Ultratombalità I.), Idolo Hoxhvogli (Una passeggiata per nulla, Color
ISSN: 2036-2412 gallina smeraldo, La direzione), Umberto Pasqui (Simpatia e racconti per
osse), Marco Pennone (Il buco nel muro)...3 Grandi tracce—Niccolò Ugo
Foscolo: Alla sera, Italo Svevo: La madre…16 DIARIO DI LETTURA &
ANNO XIV - NN. 75/76 PRESENTAZIONI—Galleria Letteraria & Culturale Ungherese: Lirica ungherese—Klára
LUGLIO-AGOSTO/SETTEMBRE-OTTOBRE 2010 Hollóssy Tóth: Verde danza, Maxim Tábory: Il vento, Liberamente, Fiore di
Rassegna di poesia, narrativa, saggistica, critica letteraria-cinematografica- fiamma (Trad.-i di Melinda B. Tamás-Tarr)...18 Prosa ungherese—Cécile
pittorica e di altre Muse Tormay: La vecchia casa III.) (Trad. riveduta di Melinda B. Tamás-Tarr);
György Bodosi: La nascita di una stella II. (Trad. di Judit Bodosi )...21
O.L.F.A. Periodico Bimestrale di Cultura Saggistica ungherese—Ágnes Heller: Tre concetti di cultura (Trad. di Cristiana
Registrazione Tribunale di Ferrara n. 6/98 del 14/04/1998 De Bartolomeo)...27 Recensioni & Segnalazioni — Recensioni: Giorgia Scaffidi:
Sulle ali del vento/A szél szárnyain (Rec. di Mttb), Antonio Coppola: Caro
Direttore Responsabile & Editoriale/Caporedattore/Titolare:
enigma, Emanuela Scarponi: La Namibia e i suoi popoli (Rec.-i di Enrico
Melinda B. Tamás-Tarr
Pietrangeli), Benedetta Cibrario: Sotto cieli non curanti (A cura di Mttb),
(Accreditata Rai Ufficio Stampa, Feltrinelli) Maurizio Benvenuti: Gentilissimo (Rec. di Enrico Pietrangeli), Paolo
Sorrentino: Hanno tutti ragione, Giulia Villoresi: La Panzanella (A cura di
Corrispondenti:
Mttb), Anna Ciliberti (a cura di): La costruzione internazionale di identità
Mario Alinei (I), Gábor Czakó (H), Imre Gyöngyös (Nuova Zelanda),
(Rec. di Aina Chalbert Ramon), Maria Rosa Gelli: Capace di volare (Rec. di
Americo Olah (U.S.A.), Michelangelo Naddeo (I), Enrico Pietrangeli), Melinda Tamás-Tarr-Bonani: Da padre a figlio (O.l.f.a.),
Emilio Spedicato (I), Gyula Paczolay (H), Fernando Sorrentino (Ar) Antonietta Benagiano: Poetiche sinapsi, Rossella Monaco: Esercizi di sesso
(Rec.-i di Enrico Pietrangeli), Edoardo Lombardi Vallauri: Semplificare
Collaboratori fissi ed occasionali: microfilosofie del quotidiano - di Accademia Universa Press; Segnalazioni:
Enrico Pietrangeli, Umberto Pasqui, Enzo Vignoli (I), Daniela Raimondi: Entierro…29 TRADURRE-TRADIRE-INTERPRETARE-
Autori selezionati per il presente fascicolo TRAMANDARE— Maxim Tábory: I nostri cuori, Nelle montagne; (Trad.-i di
Melinda B. Tamás-Tarr), Enrico Pietrangeli: Alle africane tunisine (Trad. in
Direzione, Redazione, Segreteria ungherese di Melinda B. Tamás-Tarr), Josep Piera: Immani (Trad. di Mario
Viale XXV Aprile, 16/A - 44121 FERRARA (FE) - ITALY De Bartolomeis)…43 L'Arcobaleno—Rubrica degli immigrati stranieri ed autori
Tel./Segr.: 0039/349.1248731 Fax: 0039/0532.3731154 d'altrove scriventi in italiano: Judit Józsa: Appunti sulla traduzione letteraria
fra l’italiano e l’ungherese II)…44 COCKTAIL DELLE MUSE GEMELLE—PAROLA &
E-Mail: IMMAGINE — Madji Abderrahim - Kababe Abdel Moula: La pace senza
Redazione: [email protected] discutere, Victor Vasarely/Vásárhelyi: Le zebre, Tolnai Bíró Ábel: A zebra;
Le strisce della zebra (Filastrocca); Nel mondo della Musica — Umberto
Siti WEB: Pasqui: Scale misteriose, Profilo d’Artista: Anna Caterina Antonacci,
Home Page: http://www.osservatorioletterario.net/ Renato Cazzaniga – di Emilio Spedicato; Libretti III: Il tutore burlato, Il
Galleria Letteraria Ungherese: http://xoomer.virgilio.it/bellelettere1/ vecchio avaro – di Umberto Pasqui; Mambo: Viaggio al centro di Fellini, Bil
Home Page ungherese: http://xoomer.virgilio.it/bellelettere/ bol bul – Koren Shadmi – Galleria Pivarte; I preraffaelliti (Servizi di Enzo
Vignoli)…48 SAGGISTICA GENERALE— Il doppio: Scapigliatura tra modernità e
Portale suppl. ungherese: http://www.testvermuzsak.gportal.hu/
meta-artisticità – di Angela Fornacciari, Ivan Pozzoni: Per una nuova
Qualche pagina dimostrativa sul WEB di questo numero: storiografia etica di matrice analitica L’amore nei campi di
http://www.osservatorioletterario.net/osservatorio73-74_2010.pdf concentramento…61 «IL CINEMA È CINEMA»— Laurent Cantet: Entre les
murs, Stella – servizi di Enzo Vignoli…67 L'ECO & RIFLESSIONI ossia FORUM
ARCHIVIO TELEMATICO AUCTORIS— Melinda B. Tamás-Tarr (a cura di): Antiche tracce magiare in
http://www.osservatorioletterario.net/archiviofascicoli.htm Italia/Altri intrecci italo-ungheresi nel 500: Transilvania; Contatti tra
transilvani ed italiani –IV/3; 90° anniversario della tragedia nazionale
Stampa in proprio ungherese: il trattato di pace del Trianon (4 giugno 1920) – a cura di
La copia di prototipo stampata presso la sede della Redazione: Melinda B. Tamás-Tarr; La corona ungherese (Leggenda popolare, Trad. di
44121 Ferrara, Viale XXV Aprile, 16/A e moltiplicata in numero Mttb); Gianfranco Bosio: Sette misteri, sette fantasie I)...69 Notizie: La
limitato di copie presso l’Ideal Print di Ferrara, Via Arianuova 59/A. scomparsa di Edoardo Sanguineti (1930-1910)...88 APPENDICE/FÜGGELÉK—
Vezércikk: Lectori salutem! (Bttm); Lírika: Bodosi György: Kő, kerék, víz; Mint
Distribuzione
zene futamai; Botár Attila: Újabb félcédulák XXXI-XXXV.; Gyöngyös Imre:
Tramite abbonamento annuo come contributo di piccolo sostegno ed invio a chi Shakespeare-sorozat IX. (10-11. szonett); Hollósy Tóth Klára: A szonett
ne fa richiesta. Non si invia copia saggio! szépsége, A Végtelen románca; Pete László Miklós: A magyar puszta; Tolnai
Bíró Ábel: Az erre méltóhoz, Szent Margit napjára; Próza: Bodosi György:
Múzeumi beszélgetések IV. (A kíváncsi farkas meséje lábnyomának
ABBONAMENTO történetéről, Aranykor a völgyben; Czakó Gábor: A tanítvány, Boldogság;
Szitányi György: Szőrös gyerekeim (XIII.), Tormay Cécile: A régi ház III.;
Abbonamento: € 32 (Comunità dell’Europa Unita); € 41,00 (Altri Paesi Assisi Szent Ferenc kis virágai (Trad. di Tormay Cécile) Esszé: A magyar
europei, Paesi dell'Africa, dell'Asia, Americhe, Oceania). Per l’Italia il nemzeti tragédia 90. évfordulójára: I. A trianoni békeszerződésnek
costo di un fascicolo di numero doppio: € 14,00 spese di spedizione comprese, nevezett diktátum, II. A nemzeti tragédia megjelenése az irodalomban
mentre per tutti gli altri Paesi in più si aggiunge la spesa di spedizione, le quali (Ápriliy Lajos: A legyőzöttek strófája, Babits Mihály: Csonka Magyarország,
variano dal peso del fascicolo e dalla tariffa postale in vigore. Erdély; József Attila: Nem, nem, soha!, Szerelmes, keserű hazafiság, Juhász
Sostenitore: € 52,00 Gyulához; Juhász Gyula: Csáktornya, Pozsony, Szabadka, Trianon;
Reményik Sándor: Segítsetek!; Tábori Piroska: Üzenet Erdélyből; Vitéz
L'abbonamento può decorrere da qualsiasi mese e vale per i sei
Somogyváry Gyula: Magyar Miatyánk 1919-ben; Kerecseny János: Fiamnak
numeri singoli o per tre numeri doppi. Si allega sempre la fotocopia della
– B. Tamás-Tarr Melinda összeállítása; Americo Oláh: Az egyetemes anya
ricevuta del versamento.
(2); Varga Géza: Írástörténet; Szerzőim Profil: Papp Árpád/Költő,
Intestare a MELINDA TAMÁS-TARR sul C.C.P. N. 10164440 műfordító, irodalomtörténész, szerkesztő, tanár; Szíjártó István: Nemet
Le coordinate bancarie per il pagamento dall’estero: mondani a pusztulásnak. Papp Árpád költői világáról; Válogatás Papp Árpád
IBAN: IT 11 K 07601 13000 000010164440 verseiből: Még egyszer a költészetről, Orákulumok, Epidaurosz, Üzenet; Dr.
Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX Szirmay Endre; Dr. Tóth Tibor: A keleti magyarok felfedezője kazak
szemmel (Benkő István írása); KÖNYVESPOLC: Bodosi György: Curriculum;
Győri antológia 2010: Sámánoktól harangszóig; Hollóssy Tóth Klára:
Gyöngyhimnusz; Giorgia Scaffidi: A szél szárnyain; ...Negyvennyolcas
Copertina anteriore: Il campanile della Basilica d’Assisi Foto 2008 © di Melinda idők... Egy pesti polgár Európában; Tamás-Tarr-Bonani Melinda: Apáról
B. Tamás-Tarr. Copertina posteriore: Le nove Muse (disegno) di Miklós Borsos fiúra; HÍREK-NOTIZIE: Dürer Velencében/Albrecht Dürer a Venezia;
(artista ungherese), La Musa musicante (superficie di una coppa etrusca della CicloPoEtica, Convegno Trianon; POSTALÁDA: Levelek...89
metà del sec. V a.C.), La pastorella o: «L’inizio delle Arti» (scultura) di István
Ferenczy (artista ungherese), Le nove Muse (pavimento a mosaico della Villa Modalità di richiesta sia per un solo fascicolo, sia per un eventuale
Romana di Trier del II sec.). abbonamento:
© EDIZIONE CULTURALE O.L.F.A. - La collaborazione è libera e per invito. Il http://www.osservatorioletterario.net/abb.htm
materiale cartaceo inviato, anche se non pubblicato, non sarà restituito. Tutte le Alcune pubblicazioni anche in internet di tutti i fascicoli:
prestazioni fornite a questo periodico sotto qualunque forma e a qualsiasi http://www.osservatorioletterario.net/archiviofascicoli.htm
livello, sono a titolo gratuito.
Questa testata, il 31 ottobre 1998, è stata scelta UNA DELLE «MILLE
MIGLIORI IDEE IMPRENDITORIALI» dall'iniziativa promossa dalla
Banca Popolare di Milano e dal Corriere della Sera - Corriere Lavoro.
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
E d i t o r i a l e
___________________di Melinda B. Tamás-Tarr ___________________
Lectori salutem! scambio comunicativo tra questi tre fattori
della nostra vita. La scienza usa un linguaggio
Continuiamo la riflessione sulla cultura, non a tutti comprensibile e questo vuoto
iniziata nell’editoriale del nostro precedente separa proprio questi tre settori. Quale
fascicolo. Poco più di un decennio fa, l’11 – 12 potrebbe essere la radice comune, quale
novembre 1999, alle soglie del terzo millennio, elemento comune permette di riunificarle?
l’Istituto di Cultura per l’Ungheria, insieme ad Secondo lui quello è la sicurezza e la considera
altri quattordici organismi analoghi presenti a come parola di chiave, dicendo: «Vogliamo
Budapest, alla capitale magiara, organizzò un sicurezza, aneliamo nella nostra vita alla
convegno internazionale in cui si poteva assistere alle sicurezza fisica. Agli albori della storia gli uomini
relazioni di trentasette congressisti di altissimo livello e raccoglievano e mettevano al sicuro il raccolto, in tal
di grande interesse. Ecco le seguenti conferenze a cui modo si sentivano sicuri, avevano il loro cibo, i loro
intorno si raggruppavano le relazioni che anche a quasi mezzi per sostentarsi. Allo stesso tempo e in maniera
dieci anni di distanza sono ancora attuali nel primo similare, mettevano insieme i loro pensieri comuni, le
decennio del nostro XXI secolo, sembrano come se loro storie comuni, che poi si sono sviluppate in cultura.
fossero state presentate nei nostri giorni: Il ruolo La cultura in tal senso significa qualcosa della sicurezza
della cultura per il prossimo secolo – Cultura di intellettuale di cui abbiamo bisogno. Anche la nostra
massa e cultura d’élite – Che cosa succede nella lingua appartiene alla stessa sicurezza intellettuale.
nuova Europa – Conflitti di guerra – Rapporti fra Quando si conosce bene una lingua, ci si sente a casa,
cultura e scienza – Cultura e fede – L’influenza si sente conoscere e poter nominare le cose che ci
dei cambiamenti dell’Europa Centro-Orientale circondano, si possono esprimere i propri pensieri,
sulla cultura – Immagine del proprio paese – sentimenti; ci si sente protetti. Si ha la sensazione che
Globalizzazione e cultura – I giovani e la cultura la cultura nella quale si vive rappresenti una sorta di
– Ricordare o non ricordare... sicurezza intellettuale e nonostante sia un po’ timoroso
Tra i trentasette relatori ecco alcuni selezionati a mia a dirlo, la fede ci dà una sorta di sicurezza spirituale.
discrezione (rif.: conferenze e relazioni raccolte nel Testimoniamo il mondo divenire globale, almeno
volume intitolato «La cultura alle soglie del terzo molte persone ce lo dicono ogni giorno. È vero, per
millennio», Ist. di Cult. Per l’Ungheria, Noran, 2000): molte ragioni e sotto diversi aspetti esso sta diventando
Il francese pittore e regista Jean-Michel Meurice globale, ma la persona non lo diventa. Ovunque sarà
nella sua relazione intitolata Concetti di cultura l’essere umano, vorrà dei contatti e la scienza, la
nell’anno 1000 e nell’anno 2000, parlando di cultura ha cultura e la fede ci daranno la possibilità di realizzarci;
fatto distinzione tra: esse in qualche modo ci collocano in un ambiente dove
– il patrimonio acquisito (la conoscenza storica), ci sentiamo a nostro agio e protetti.» Secondo József
– la creazione (dove c’è da distinguere la produzione Pálinkás la scienza, la fede e la cultura in qualche
artistica e l’invenzione creativa delle forme), modo debbano ravvicinarsi nel XXI secolo, altrimenti le
– la diffusione culturale, ossia l’attività di tutti i mezzi di nostre vite si differenzieranno troppo e ci perderemmo
comunicazione e di sostegno, musei, pubblicazioni nei dettagli. Abbiamo bisogno di una sorta di
artistiche, la televisione... armonizzazione tra questi settori, dovremmo capire che
Diceva che al giorno d’oggi tutte le culture si alla radice c’è la nostra sicurezza fisica, intellettuale e
incrociano: nazionali ed internazionali, occidentali e spirituale...
primitive, elitarie e popolari. Secondo lui in un mondo Benito Righetti, l’addetto scientifico d’allora presso
accelerato, più ampio e più confuso, la diffusione della l’Ambasciata d’Italia in Budapest nel suo intervento
cultura deve essere lontana sia dalla demagogia intitolato «Scienza: Tecnologia e Potere?» parlò della
commerciale, sia dai gruppi d’interesse. Poi sottolineava tecnologia come appendice o semplice emanazione
– tra le tante altre cose – che mantenere la memoria, della Scienza che percorre strade non sempre battute
la conoscenza, i riferimenti è necessario e non si deve da chi ricerca la conoscenza, ma da chi ricerca
rifiutare i nuovi strumenti, anzi, dobbiamo applicazioni della scienza verso interessi economici e
ammaestriarli, guardarli in faccia. strategie nazionali che spesso alimentano conflittualità
L’ungherese József Pálinkás, sottosegretario di con fedi religiose e posizioni etiche. Ha anche
Stato per l’Educazione d’allora, professore di fisica accennato che la scienza nella seconda metà del ‘900
dell’Università di Debrecen nella sua relazione Rapporti ha prodotto un tipo di tecnologia che coinvolge tutte le
tra scienza, cultura e fede nel XXI secolo evidenziava la popolazioni ed a tutti i livelli e che ha acquisito uno
tesi che la scienza è parte costituente della nostra straordinario potere economico in grado di condizionare
cultura, dicendo, che guardando molto indietro, agli – e in qualche caso ricattare – le politiche nazionali e
inizi della storia, là troveremo il punto in cui la scienza è quindi gli orientamenti della ricerca scientifica verso
divenuta parte della nostra cultura. Cultura, scienza e settori ad alta applicazione ed impoverendo la ricerca
fede erano in qualche modo un tutt’uno e non vi era d’eccellenza o di base. Sempre più in questo nuovo
una differenza evidente tra esse. Purtroppo durante il millennio il binomio tecnologia – scienza opereranno in
corso della storia si è verificato un ostacolo nello un regime di monopolio. Tale monopolio si può
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determinare su base geografica (scienza e tecnologia deperimento delle relazioni umane, perché la persona
gestite da pochi paesi) o per soggetto (per es. ha bisogno di appartenere ad un piccolo nucleo, fatto
biotecnologie e telecomunicazioni)... Righetti ha parlato che la televisione soddisfa perfettamente. In passato le
della connessione tra la tecnologia avanzata ed il potere persone accettavano più facilmente le convenzioni
tecnocratico ed oligarchico concludendo la sua relazione sociali perché altrimenti la società stessa li avrebbe
con le parole dello scienziato, filosofo Jeremy Rifkin: emarginati. Oggi non è più un problema, perché gli
«La biotecnologia è inarrestabile, gli uomini (alcuni) amici sempre sorridenti dalla televisione non ci
sono architetti del futuro in un secolo tutto biotech...» abbandonano mai, e di loro ne possiamo chiacchierare
Al contrario alla relazione pessimista di Pálinkás, lo anche con i nostri amici. E piano piano arriviamo ad un
scienziato, professore e scrittore polacco, Krzysztof punto, quando tra i bambini il gruppo di amici emargina
Zanussi si è manifestato ottimista dicendo: «Mi qualcuno che non sa cosa sia avvenuto nella puntata
sembra che il secolo XX fosse un secolo particolarmente del giorno precedente, oppure se non ha visto l'ultimo
doloroso, cattivo. Allora, io non credo che il futuro film d'azione. Appartiene ancora allo stesso problema il
possa essere peggiore, allora, ciò che cosa significa?! fatto che tali film siano pieni di violenza, mentre non vi
Deve essere migliore. [...] È meglio accettare questa appare assolutamente niente dei valori tradizionali,
globalizzazione come un fatto positivo [...], dobbiamo spargono solamente il liberalismo della cultura di
vivere in questo nuovo mondo globalizzato.» Sorin massa.
Alexandrescu, professore universitario della Si accenava anche le possibilità della cultura del
letteratura rumena presso l’Università di Amsterdam libro. Di questo argomento parlò Judit Újlaky
parlava nella sua relazione di alcuni pericoli e tante proveniente dalla Facoltà di Lettere dell’Università degli
sfide per l’Europa nel terzo millennio concludendo con Studi «Eötvös Loránd», dicendo, che alle soglie del
queste parole: «A mio avviso il gran pericolo è un certo terzo millennio, parallelamente allo sviluppo della
isolamento, una certa rottura dei rapporti verticali fra le tecnologia computeristica inevitabilmente si pone la
culture alte, società alte e le culture basse, fra la questione della lettura e dell'arte libristica. Il libro
cultura dell’intellighenzia sarà più o meno uguale in tutti stesso è una questione estetica, un’entità formante
paesi e le subculture dei diversi gruppi parlanti la stessa della cultura e del gusto, è un'oggetto d'arte che –
lingua ma incapaci di comprendersi. E questo è un anche se prodotto in serie – nel corso della propria
problema: come costruire relazioni verticali e salvare la storia ebbe sempre lo scopo di trasmettere mediante il
comunicazione nella nostra società? Perché, altrimenti proprio contenuto interiore, il messaggio del pensiero.
avremo appena “la cultura delle tribù”...» L’ungherese Pertanto, per tale contenuto interiore si deve trovare
Kristóf Karacs nella sua relazione intitolata La un'adeguato aspetto esteriore. Con l'aiuto di una
globalizzazione e la società consumista riteneva che la creazione di qualità, la lettura diventa un atto solenne.
più grande sfida della cultura dei nostri giorni fosse la Oggi i libri vengono realizzati con i computer il quale ha
globalizzazione la quale ha svantaggi e vantaggi. portato delle novità con il semplice fatto di poter
Faceva riferimento allo sviluppo esplosivo della realizzare delle opere dall'elaborazione tipografica più
tecnologia informatica e delle telecomunicazioni che ha bella, più estetica e maggiormente esigente. Le
portato all'allargamento dei confini delle comunicazioni possibilità illimitate delle tecnologie moderne rendono
rendendo possibile l'espansione superveloce delle possibile la realizzazione di opere ancora più creative,
informazioni lungo e largo tutto il mondo. In tal modo piene di idee. Il vero esperto si lascia sedurre in tale
accanto alle culture locali è apparsa una cultura deter- ambiente così ricco di possibilità creative e di
minata dalle pubblicità e dalla moda, quale applicazione e, si vanno a realizzare delle soluzioni che
conseguenza, degli sviluppi è diventata presto cultura di qualche decennio fa non sembravano nemmeno
massa ovunque abbia messo piede. Conseguenza immaginabili e nemmeno si ponevano come un mezzo
spiacevole di tale fenomeno è che gran parte delle di espressione artistica. Oltre a tutto ciò se
nuove generazioni non conoscerà nemmeno i valori consideriamo solamente i punti di vista del mercato, vi
culturali tradizionali, non c'è da sorprendersi se questi fu sempre richiesta per i prodotti qualitativi ed estetici.
prima o poi spariranno dalla vita sociale. Per cultura Alla fine sono le esigenze dei lettori a determinare il
tradizionale intende quella cultura antecedente ai tipo del libro che gli viene presentato, come ne
fenomeni di massa di globalizzazione, nonché quei determinano anche la direzione dello sviluppo.
valori che vengono chiamati comunemente anche Nonostante il fatto che il ruolo dei libri nel settore
cultura d'elite. dell’informazione sia in forte calo, anno dopo anno,
Le pubblicità, aventi il maggiore ruolo nella aumenta la tirata e la quantità delle opere diverse,
separazione tra cultura pubblica e cultura d'elite, perciò si può affermare che l’esigenza nei confronti del
arrivano a noi soprattutto attraverso la televisione. mercato dei libri esiste. Ricordando la storia dello
Questa magnifica scoperta tecnologica è estremamente sviluppo tecnologico della tipografia, Judit Újlaky è
utile in molti settori della vita, anzi vi sarebbero arrivata alla presenza dei computer che ha modificato
realizzabili delle cose per le quali viene ancora utilizzata rilevantemente la preparazione tipografica nella nostra
molto raramente. Allo stesso tempo, se consideriamo era della tipografica digitale e concluse la sua relazione
soltanto l'effettivo utilizzo, causa alle persone molto più con l’affermazione, che il libro, quale prodotto
danni che benefici, particolarmente ai bambini ed ai industriale ed artistico, non perderà l’importanza
giovani. Trascorrono tantissimo tempo, anche 3 – 4 ore nemmeno con la diffusione dei computer, però,
davanti al mostro da un occhio solo, guardando con ovviamente attraverserà e subirà qualche
occhi spalancati dei film d'azione o delle soap-opere. cambiamento, come cambiano anche le abitudini di
Questo fatto può essere portato in correlazione con il lettura, ma l'esistenza fondamentalmente non corre
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
pericoli. Anche se non sarà forse strumento principale Federico Lorenzo Ramaioli — Milano
dell'acquisizione delle informazioni, ed anche se la RIME DELLE STAGIONI
tecnologia dei computer lo emarginerà da qualche
settore, è pur sempre vero che si è in grado di L’INIZIO DI STAGIONE
realizzare delle edizioni altamente qualitative, artistiche
ed estetiche, che prima della nascita dei computer non A Veronica di Mazara
fu possibile, anzi nemmeno immaginabile. Le idee I
personali possono conquistare sempre maggiore area,
ed anche le possibilità della realizzazione sono illimitate. Incipit
Ed ora siamo arrivati a noi: appunto, grazie al
computer, al mio primo computer (IBM) poteva nascere Amor cortese, Amor sempre servito,
il nostro periodico – il quale dopo gli ultimi due fascicoli Amor diletto, Amor vero e gentile,
di straordinaria estensione sta ritornando alle Or presta orecchio a questo servo umìle
dimensioni solite – e tutte le iniziali proposte editoriali. Che sempre, in ogni sorte, ha te seguito.
Siamo giunti ormai alla vigilia del suo 15° anniversario
ed ho invitato tutti gli Autori – storici e recenti – per Canto del tempo in cui con chiaro invito
partecipare all’edizione speciale del nostro Mi dimostrasti il tuo perpetuo Aprile.
«Osservatorio Letterario» e dell’Antologia ad esso Donami dolce grazia e vago stile
collegata. Mentre scrivo le presenti righe, non so se E assisti il detto mio, se è male ordito.
saranno poche o molte persone aderenti, dato che –
come sempre – i materiali arrivano nell’ultimo E tu, futura età che il mondo aspetta
momento, poco prima della scadenza dell’adesione. Per me non preparar fama né onore,
Indipendentemente dal numero degli aderenti, Ché lungi son da l’onorata vetta.
l’Antologia del giubileo, in ogni modo, sarà realizzata e
messa in commercio, come la nuova edizione del Ma accordane a colei che questo core
volume della piccola raccolta di fiabe e leggende Quel giorno mi rapì, colei che eletta
popolari magiare, intitolato Da padre a figlio (Edizione Ha al sommo grado di beltade Amore.
O.L.F.A. 2010, Ferrara, pp. 124 € 12,00), il quale è
acquistabile o ordinabile sia sul sito de LaFeltrinelli.it o
in qualsiasi negozio della Feltrinelli che sul sito II
dell’ilmiolibro.it, deastore.com e così via...
Ora Vi saluto augurandoVi una buona lettura e buone Ubi nomen capitalis legitur – sonetto primo
ferie estive. A presto!
(- Mttb -) Vel di leggiadro amor mi coprì il core
E da che entrò quel mai fallito strale
Resto a mirar la mia speranza frale
O forse sol piangendo il mio dolore.
POESIE & RACCONTI
Nell’anima e nel cor cotanto ardore
Ispesse volte già mi fè si male
Poesie_______ Che rimedio non ho che a ciò mi vale
Anzi che Morte al fin mi tronchi l’ore.
Chiara Luciani — Casteldelpiano (GR)
NOTTURNO Forse che ai patimenti ingiusti e rei,
Ordine e ormai misura d’ogni istante,
Tramonto Darà quïete Amor per fede a lei;
che accenni la sera,
feroce mutare E mi farà da trovatore errante,
dei toni Rendendo il ben di tutti i giorni miei,
vibranti Alfine in lieto core e in lieto amante.
dal cremisi all'indaco.
In lieve ritardo
il rintocco III
scandito
per undici volte. “Fuggi, fuggi tenebra”, parole sull’aria Fuggi, fuggi,
La musica fuggi e sulla musica di Giuseppino del Biado
muove la penna
in armonia Fuggi, fuggi tenebra a me lontano,
col mondo. Ombra dubbiosa discesa invano,
Oh cielo notturno,
mia musa, Fuggi da me senza far ritorno
per te E lascia i raggi portare il giorno.
io scrivo stasera
Squarcia il velo
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
Sol del cielo. nello sfrigolio
dei tuoi ideali.
Nasca di vottoria portatrice Non abbatterti,
Alba ridente, alba più felice. albero di bambù
con mille rovi,
Vieni, vieni aurora del mio desio, non abbattermi
Tu sei la vita e l’amore mio. nel cigolar stridente
delle tue seghe mentali,
Più via non ho nel mio cieco errare, nel cigolar stridente
Qual senza stella perduto in mare. di dolori intercostali;
stranieri, tasso
Vieni e aggiorna, alcolico di nuvole,
Da me torna, irrigando sogni
tappezzati di carrozzerie,
E come già ti vidi un dì, diletta, camminiamo, bendati,
Come t’attese il mio cor t’aspetta. su righe ansiose
di cocaina, dolore,
Torna, torna, torna da me mia vita, su fili astiosi, tesi
Torna da me mia stagion fiorita. ad asciugare il sole.
Non ti terrò
Senza di te il giorno più non scalda la mano,
Né Primavera la neve sfalda. nel calore,
non ti terrò
Prego Dio, la mano,
Signor mio, nel cadere.
Mai.
Forse mai che torni com’è venuto,
Tacito raggio, l’amor perduto.
Carina Spurio — Teramo
QUALCOSA DI ME
IV
Mi togli fiato e parole
Sonetto del sogno negli attimi lenti
di un giorno qualunque
O più d’ogn’altra mia notte felice, che s’infila nelle curva
Quando in forma di sogno m’appariste di un rosso tramonto
E di quella beltà vi rivestiste tra anelli di fumo
Che nel vero già fu di me vittrice. che si espandono
e si intrecciano
O, tornate da me, Donna, se lice in ritmiche pause
Sì spesso ristorar l’anime triste. dentro la malinconia
Fate de le mie notti alte conquiste, di uno spesso silenzio
O d’ogni mia difesa espugnatrice. che labbra mute
rendono eterno.
Mai sogno più soave o più leggero S’impara, sempre dopo s’impara,
Usò in un cor mortale aver soggiorno che i baci non sono promesse
Né disfiorar con l’ale uman pensiero. e il domani, riflesso nel cerchio
dei tuoi occhi è troppo fragile
Quel vostro viso peregrino e adorno eppure, ancora ti guardo,
Mi porta il sogno a preferire al vero, fissato sulla tela del tempo
Bramar la notte e rifuggire il giorno. tra i colori e un momento
che trattiene qualcosa di me.
Ivan Pozzoni — Monza
SPLEEN Patrizia Trimboli — Ancona
LA SEDIA VUOTA
L'insaziabile voracità,
vivace, dei tuoi occhi Geometrie di venti, indifferenti
mare calmo, tutto nodi, entrano nel tuo tempo
è dibattersi d'usignolo dove tu sei nuda su piedistalli, ritti
caduto nell'infinità come soldati mai avvinti.
di una stufa, rovente, Mi rivolgi frammenti imperscrutabili
nello sfrigolio d’immagini, reclini su filari di ricordi
delle sue ali, lignei, turgidi,
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
nei loro indefiniti sentieri Racconti_________
come se fossero volti muti, impassibili
sulla tua rugosa bocca Giuseppe Costantino Budetta — Napoli
ULTRATOMBALITA
distesa in un sorriso
I.
lieve, gremito di una musica
che mi sostiene, mi scalda.
Anima mia, non aspirare alla vita
immortale,
Come una fiamma antica.
ma esaurisci il campo del possibile.
* Pindaro, III Pitica.
Paura: nell’eco del gelo
piegano le teste le coste Il decesso fu in ospedale a 87 anni per emorragia
e come foglie si frantumano cerebrale dopo aver subito vari interventi chirurgici alle
in scaglie di nulla, in infinite carotidi e bypass coronari. La salma nella cripta di
lontananze, e su lei vanno famiglia. Alla cerimonia funebre nel piccolo cimitero di
in braci di ghiaccio paese, i familiari tra cui l’unico figlio e pochi altri.
con una marcia sanguinante Sulla lapide foto e dicitura:
che chiude il linguaggio
sulla paglia Alterio Giorgio
arsa di neve e di buio fuoco. Nato ilo 16/4/1920 e morto il 27/5/2007
Requiescat in pace.
E a me infila l’ago del suo silenzio
lei: mio sentimento antico, Era iniziato il processo di decomposizione cadaverica
mio abisso. che resuscitò in altra sede con un corpo giovanile, di
certo sotto i quaranta e passa.
*
Hai tolto la pelle ai miei occhi Giornata di pieno inverno con fogliame lungo i bordi
l’incompresa sponda del dubbio inferiori di palazzi. Aveva preso la direzione di Piazza
e nei solchi silenti degli infiniti Grande ad ascoltare il comizio. Dalla parte opposta in
hai gettato la mia lingua cocente, Piazza Piccola, campeggiava la statua di Dante
come una fascina di labirintici echi rappresentato a sfogliare un libro. Alterio Giorgio si era
nell’oblio di una sintassi tagliente, sollevato i baveri, aggiustato la sciarpa e spinto le mani
senza tregua nelle tasche del cappotto. Folate gelide lo facevano
con la carne del pensiero più bello lacrimare e tirare in dentro il collo. Vasti marciapiedi ai
nel sudario del cuore lati della strada silenziosa e fila di platani centenari
ormai spogli. Scorse una sagoma procedere in senso
fatto grembo e feto opposto, sullo stesso marciapiede: uno con cappello e
nel limbo d’un bacio d’amore. incappottato. Camminava guardando davanti a sé.
Avvicinandosi di più vide che era uno della
* Commissione. Era il dott. Lojacono Diacono. A pochi
Ed è caduto sulle mie mani passi lo salutò:
il tuo grido di vene e di carne “Buon giorno, sono Alterio Giorgio. Dottore, lei ha in
di credo, di sangue, di nere corone esame la mia pratica.”
d’invisibili cieli sciolti in immagini: L’altro sembrò avesse fretta, ma decise di rispondere:
e fuoco e pietre e spine “Buon giorno. Per la sua pratica dovrà ancora
mi penetrano aspettare. C’è molto lavoro arretrato.”
suono da suono “Ma mi dica almeno una data di scadenza.”
e un fluido in quel tuo fluido caldo, Quello sembrò urtato. Disse andando via:
come un giaguaro, “Non lo so. Nessuno di noi lo sa. C’è troppo lavoro.
mi scorre nel ventre, più dentro Arrivano di continuo. Non ci assillate. Quando sarà il
e mi germoglia: momento vi chiameremo. Non c’è fretta. Buongiorno.”
e tutto si disintegra, ricomincia, Alterio Giorgio fu quasi offeso e lo lasciò senza
e null’altro. rispondere al saluto. Tempo prima era salito nell’ufficio
del dott. Lojacono, ma la segretaria con toni bruschi gli
* aveva detto le stesse cose:
Di passo in passo ho cercato “Aspetti la chiamata. Quando verrà il suo turno la
il tuo sguardo, tenendoti la mano chiameremo. Molti meritano l’inferno e non lo sanno.
nel fondo del tuo abisso opacato Meglio stare in aspettativa depositati in questo limbo.
e non v’era che un freddo palpito Se la Commissione decidesse che lei merita l’inferno?”
d’un mondo che non è più “Sì, ma non potete tenerci sul lastrico ad infinitum.”
sciolto in un pugno “Per alcuni è la cosa migliore. Che vi credete che è
facile andare in paradiso? Tutti pensano di avere le
che fu battito, immenso cielo. carte in regola.”
“Sì, ma è nostro diritto sapere…”
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
“Qui non esiste il diritto. Non esiste il diritto così come è effettuò a favore di ordini religiosi e per opere di
inteso sulla Terra. Poi, la cosa più importante…lo beneficenza in genere. Vediamo: duemila euro circa in
stipendio…lo stipendio che prendo è uno stipendio di tutto. Ben poco.”
mer.... È già molto quello che faccio.” “Facevo molta beneficenza.”
Con stizza l’impiegata aveva sbattuto sulla scrivania “Guardi, è poca. Si fidi. Non so…da uno sguardo
un mazzo di carte. Alterio Giorgio aveva preferito superficiale, lei sì e no ce la fa per il purgatorio. Poi
abbandonare il campo. Un impiegato nel corridoio gli leggo qui questa nota scritta a penna dal capo ufficio.”
ebbe detto: L’impiegato leggeva frasi scritte dietro la copertina:
“Pazienza, è isterica. Siamo in pochi ed il lavoro è “Lei è andato solo 318 volte a messa, nella sua vita. È
enorme. Non ci sono neanche incentivi economici.” poco. Questa è un’altra nota negativa.”
Titubante Alterio Giorgio ebbe risposto: “Allora sono perso.”
“Scusi, posso rivolgermi a lei la prossima volta?” “Non dico questo. Uno può andare a messa tutte le
“Deve aspettare. Quando verrà il suo turno la domeniche e pensa ad altro. Pensa ai soldi, alle
chiameremo. Chiamiamo tutti. Passerà del tempo, ma donne…Mentre il prete officia, lui fa finta di seguire la
stia certo che la Commissione prima o poi la chiamerà messa, ma pensa ad altro. Pensa agli affari.”
per normalizzarle la situazione. Qui non ci sono imbrogli L’impiegato esaminava scartabellando altri attestati.
o raccomandati. C’è solo molto lavoro arretrato.” Disse:
Aveva afferrato dalla tasca cinquanta euro e li aveva “Non è detto. C’è da discutere. È una cartella corposa,
messo in mano all’impiegato dicendo: vede?”
“Mi faccia il favore, mi faccia vedere almeno dove sta la “Veda un po’ lei. Veda un po’ di metterci una buona
mia pratica.” parola. Lei che è così buono.”
L’impiegato sospirando, stirandosi in mano il pezzo da “Torni tra sei mesi e ne riparliamo. Però torni con una
cinquanta per controllare, guardandosi attorno e non mancia più grossa, molto più corposa. Mi raccomando.”
essendoci occhi indiscreti, ebbe detto: “Mi tolga una curiosità.”
“Vabbè, visto che insiste, venga con me.” “Le curiosità costano.”
Si era messo in tasca i soldi e aveva lasciato su un Alterio Giorgio fu indeciso se sborsare o no un nuovo
tavolo una cartellina. Erano scesi per una scala a pezzo da cinquanta. Alla fine tirò il portafogli e tirò i
chiocciola al termine della quale l’impiegato aveva cinquanta ultraterreni euro.
acceso delle luci girando la manopola di un interruttore “Tenga.”
a muro. Alterio Giorgio si era accorto di stare come in “Cos’altro vuole sapere?”
una cava, un lungo corridoio con volta a botte che si L’impiegato aveva messo al sicuro la banconota nel
prolungava a dismisura, sia alla sua destra che a portafogli. Alterio Giorgio disse:
sinistra. C’era un forte tanfo di chiuso e di catrame “Ma come fate a conoscere tutti i fatti della gente?
ammuffito. Si vedeva che c’era cattiva aerazione. Lungo Come deducete che sulla Terra io fui a messa solo per
i muri, alti scaffali di ferro nei quali erano 318 volte?”
ammonticchiati infiniti contenitori pieni di pratiche. Era “Eh, caro mio. Le vie della Commissione sono infinite.
dunque quello l’archivio centrale da cui la Commissione Spiamo i computer terrestri. Rileviamo i dati in tempo
traeva i dati da elaborare per ogni resuscitato. Chiese reale. Possediamo i dati di tutti quelli che arrivano qui.
allarmato: Abbiamo collegamenti con le anagrafe municipali, colle
“Sono tutte pratiche da esaminare?” prefetture, coi notai, le chiese… Sappiamo tutto di ogni
“No, non si preoccupi.” trapassato. Rileviamo di continuo dati. Anche se non
“Già. Le pratiche di quelli ricchi seguono un’altra sembra, noi lavoriamo sodo. Lavoriamo solo per voi.”
trafila.” L’impiegato si era auto censurato e cambiato tono:
“Lei che ne pensa? Ogni mondo è mondo, caro lei.” “Non posso dirle tutto comunque. Però una cosa le
“Il segreto sono i soldi. Valgono sempre.” dico: è possibile che l’immagine di una persona
“I soldi esistono anche qui.” travalichi in tempo reale lo spazio ed il tempo ed arrivi
Seguiva perplesso l’impiegato che camminava davanti, fin qui purché ci siano rivelatori speciali che noi della
poco distante. Sotto le scarpe il pavimento di legno Commissione possediamo. Ecco come possediamo i
aveva sorcini cigolii. Quello chiese in tono sbrigativo: dati. Vi spiamo. A noi basta sapere il nome e cognome
“Quando è morto?” della persona resuscitata, il suo indirizzo terreno e
Alterio Giorgio disse: “Morii il 27 maggio del 2007.” pochi altri dati anagrafici ed il gioco è fatto. Stampiamo
“Quest’anno quindi. E che fretta c’è? Temo che dovrà la documentazione di ogni trapassato e ci facciamo un
attendere ancora un annetto. Ecco lì la pratica. Ci nutrito faldone che la Commissione a tempo debito
diamo uno sguardo di pochi minuti. Devo tornare subito esaminerà.”
su altrimenti gli altri s’insospettiscono. Ci sono colleghi “Voi della Commissione condannate ed assolvete in
spioni, gente di mer... che parla male di me col capo base ai dati che i computer terrestri vi spediscono.”
ufficio.“ “Sì, più o meno.”
L’impiegato era salito su una scala. Stando in bilico “I condannati… quelli che la Commissione condanna ai
aveva esaminato le etichette sui faldoni e ne aveva lavori pesanti…devono produrre ricchezza.”
estratto uno. Ridiscese e lo aprì poggiandolo su un “Esatto. Ma non sono come gli schiavi che c’erano una
gradino della scala. Lesse Biagio Fiume: volta sulla Terra. Adesso con le sofisticate tecnologie
“Lei è Alterio Giorgio, nato il 16 aprile del 1920. Lei ha lavorano, questo sì, ma sono compiti esecutivi perché il
cessato di esistere appunto quest’anno il 27/5/2007. lavoro manuale è espletato quasi interamente da
Queste vede? Sono tutte le copie dei versamenti che lei robot. Poi hanno anche il fine settimana libero ed un
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emolumento settimanale. Però sono in stato di pezzo di terra e nevischio declinare verso l’ansa del
semilibertà, hanno rigidi obblighi lavorativi e di fiume nerastro, si vedevano alberi scuri col fogliame
residenza. Si chiamano workers. C’è la speranza che si marcito sulle loro radici e parte della città che risaliva
riabilitino col lavoro e non vadano più all’inferno come su uno sperone di colle dall’altra parte. Tutte quelle
meriterebbero. Il lavoro nobilita l’uomo.” cose davano ad Alterio Giorgio tristezza e la coscienza
“Capisco.” dolorosa di una solitudine senza aneliti in cui l’amore
“Però io non faccio parte di questa Commissione. Tutti non contava più. Mondo vuoto e vuota esistenza
lo sanno, lei che è un novizio non lo sa. Glielo dico. C’è novella.
una Commissione Alta che dirige e giudica e c’è una C’era la folla e doveva mancare poco per il comizio. In
Commissione Bassa che esegue le decisioni prese fondo, il palco avvolto da una stoffa che sembrava
dall’alto. Capito?” velluto nero, con frange dorate mosse dal vento. Dietro
“Come sulla Terra.” il palco una grande croce di legno. La folla si addensò.
“Ora andiamo se no s’insospettiscono.” C’erano signore impellicciate in lieta compagnia di
“Una ultima cosa.” uomini incappottati. I gruppi sparsi e disomogenei. In
“Cosa adesso?” ogni gruppo si parlava, si discuteva animatamente, o si
“Calza un paio di scarpe in cuoio nere corvine con dicevano cose liete in attesa del discorso. Tutti
fibbie, marca Nero Gardini, prezzo 130 euro. Come tacquero. Erano arrivati gli oratori. Uno con cilindro
faccio a sapere ciò? Eppure lo so.” nero cominciò a leggere al microfono:
“Lei ha nel taschino una stilografica Parker – oro, “Signore e signori, ho l’onore di presentarvi questo
prezzo 150 euro. Come faccio a saperlo? Semplice. È pomeriggio il Capo Commissario che vi illustrerà la
colpa della nostra resurrezione su questo pianeta. Tutti situazione. Molti premono per le pratiche inevase. Tutti
hanno dei pallini, tendenze, manie: molti fanno vogliono sapere che fine faranno. Tutti attendono una
collezioni di vario tipo oppure come fa lei, o io, risposta. Il dott. Caprone vi illustrerà la situazione che
conosciamo all’istante la marca ed il prezzo degli non è delle più rosee, sebbene si facciano sforzi enormi
indumenti, cinghie e scarpe compreso. La chiamano la per venirvi incontro. Dopo il Capo Commissario vi
Sindrome Ultratombale. Tutti ne siamo affetti. La sua parlerà il Tribuno Marco Porzio Catone, il sindacalista
mania, quella di riconoscere gli indumenti che uno che da sempre è dalla vostra parte in particolare di
porta, è la più diffusa, ma ce ne sono di strane come quelli con sussidi più bassi.”
coprire tutte le pareti della propria casa di quadri,
oppure sapere che tipo e che colore è il fazzoletto uno Si allontanò dal microfono quello col cilindro e si
tiene in tasca.” avvicinò uno omologo con un cappello questa volta più
L’impiegato era salito in cima alla scala a riposizionare il moderno e sciarpa colorata. La voce maschia e solenne
faldone. Ritornati ai piani superiori, Alterio Giorgio lo tono. Si vedeva che era il capo della Commissione
salutò. Quello gli disse a bassa voce: “A disposizione Eterna. Tossicchiando cominciò a dire:
per qualsiasi cosa.” “Signori, stiamo facendo passi da gigante. Tra qualche
Alterio Giorgio si sollevò il bavero del cappotto, si mese l’intero servizio sarà informatizzato e ogni
aggiustò la sciarpa di lana Burberry, si mise i guanti trapassato conoscerà in tempo reale la effettiva
Malì Parmi ed uscì cercando di evitare gelide ventate. destinazione. Non ci saranno più tempi morti. Morti per
Sul massiccio palazzo che si prolungava per circa mezzo modo di dire, visto che qui lo siamo tutti. Al presente,
chilometro sul lato destro del corso, campeggiava sopra bisogna smaltire gli arretrati ed i tempi di attesa sono
il cornicione, nella parte centrale dell’edificio la scritta quelli che sono, ma faremo del nostro meglio. State
fosforescente con smagliante luminosità: calmi. Stiamo lavorando per voi. Per adesso le cose
importanti sono due: la qualità dei dati che raccogliamo
PALAZZO DELLA COMMISSIONE GOVERNATIVA e la facilità di accesso ai fascicoli che noi della
Commissione Superiore dobbiamo valutare e discutere.
L’insegna visibile da tutta la città, sia per la forte Un motivo però di consolazione ce l’abbiamo tutti: sulla
luminescenza dovuta ai lantanidi, sia perché il palazzo Terra eravamo transeunti. Qui invece comunque stiamo
di cinque piani stava su un rialto. L’insegna faceva per entrare nell’eternità dopo una permanenza media di
contrasto con il cielo scuro. oltre un secolo e mezzo. Se siamo resuscitati qui un
Tutti gli impiegati del Palazzo della Commissione – motivo ci deve essere. Innanzitutto adesso siamo sicuri
uomini e donne – avevano quella specie di divisa che stiamo nell’aldilà sia pure a forma di Limbo. Qui
addosso: giacchetta verde con uno stemma dorato sul vivremo per un secolo e mezzo in duplicato corpo
taschino, pantaloni o gonne scuri. Alle maniche giovanile che non invecchia e che alla fine, scaduti i
avevano dei ghirigori dorati che dovevano servire a termini si scompare e basta. Per centocinquanta –
distinguere un impiegato di gruppo B da uno di C, o di centosessanta anni abbiamo di nuovo un vero corpo
A. Le scarpette tutte nere, basse e con le fibbie. Alterio con cui mangiare, bere e godere le gioie della rinnovata
Giorgio pensò che somigliavano ai dipendenti Alitalia vita. Gioite dunque; non siate cupi. Qui non si pecca
sulla Terra. più, qualunque cosa si faccia tranne che rubare,
sobillare, oppure uccidere. La pena capitale non è
Fu a pochi passi da Piazza Grande. Il profumo umido di abolita. Solo chi uccide il simile anche per legittima
acqua e foglie marcite saliva da dove piegava il fiume difesa sarà punito con l’esecuzione capitale che prevede
ad ansa. Si era fermato ad osservare il declivio innevato la decapitazione. C’è da essere come minimo soddisfatti
visibile tra due palazzi distanti tra loro una diecina di del nostro nuovo stato. Solo un pazzo potrebbe pensare
metri. C’era una specie di ringhiera e da lì si vedeva un a delinquere rinunciando a questa nuova esistenza.
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Purtroppo come sempre i pazzi non mancano mai. Ma sappiate. I dati che la Commissione ricava da ognuno di
noi vigileremo. Statene sicuri: noi per volontà divina voi e riferiti alla trascorsa esistenza sono orientativi e
vigileremo. Ultimo ragguaglio, amati concittadini: molti non definitivi. Sono elaborazioni fatte dai colleghi dei
chiedono perché non siano presenti popoli di altre centri di calcolo. Adesso con l’avvento di sistemi
religioni. In realtà ci sono, ma non sappiamo perché, computerizzati più sofisticati contiamo di accelerare le
sono pochi. Dal nostro censimento risulta che la valutazioni e le assegnazioni. Però ripeto sono dati
stragrande quantità dei resuscitati sono europei; tra orientativi rettificabili dagli Eterni qualora resuscitiate di
questi gli Italiani ed i Francesi sono la stragrande nuovo, per la terza volta e vi presentiate al cospetto
maggioranza. Ignoriamo i divini disegni, ma se è così divino.”
una ragione c’è. Molti sostengono che tutti resuscitano,
chi qui su questo pianeta copia perfetta della Terra e Ci furono lassi applausi. Il discorso trasmesso via
chi su altre copie della Terra, ma in diverse cavo su tutto il pianeta. In Piazza Grande aleggiò lo
configurazioni spazio – temporali. Ricordatevi di una scetticismo. Pochi si fidavano della Commissione, ma
ultima cosa: la pazienza è dei forti. Beati quelli che non c’erano alternative. La limousine nera cogli oratori
sopportano. Adesso vi parlerà il mio collega, il tribuno era sfrecciata via lungo il corso principale. Erano rimasti
Marco Porzio Catone e vi rivelerà aspetti inusitati di numerosi gruppetti di persone a ciarlare tra loro. Uno
questo nuovo mondo. Egli spera di chiarire molti dei cominciò a dire ad alta voce:
quesiti impellenti che voi ponete alla Commissione.” “È tutta una fregatura. Ci vanno solo i fessi all’inferno.
L’oratore si fece da parte e avanzò una nuova figura Fregati in vita e qui. Dobbiamo affrettarci a prendere le
anch’essa in cappotto scuro, sciarpa e cappello. La voce firme per l’abolizione dell’inferno.”
forte e decisa. Disse: Un altro prese a gridare tra le folate di vento:
“Popolo della seconda esistenza, accettiamo la nuova “Dobbiamo indire il referendum abrogativo. La
vita come un inaspettato prolungamento di quella Commissione fa gl’interessi dei potenti. Non ho visto
normale, di quella trascorsa sulla vecchia Terra. Perché nessun ricco meritare l’inferno.”
siamo di nuovo vivi? Abbiano fatto indagini ad hoc e ci Un altro tra gli starnuti:
risulta che quelli che sono morti sulla vecchia Terra con “ Possiamo accettare solo la divisione tra beati e
forti motivazioni a non morire, adesso sono di nuovo condannati. Anche sulla vecchia Terra ci davano almeno
vivi qui con un corpo giovanile. Presumiamo che altri una chance per riscattarci. L’inferno va abolito.”
appartenenti ad altri popoli di Africa, di Asia, di America “Le eterne fiamme devono essere abolite.”
e di Oceania siano ospitati in pianeti gemelli, ma in “La condanna all’inferno è definitiva. Ci pensate?”
diverse dislocazioni spazio temporali. Così qui su questo “Viva il referendum abrogativo.”
pianeta, dal censimento generale che la Commissione “Ma lo avete capito che i parametri della Commissione
ha effettuato, saremmo circa un miliardo sparsi per i non sono definitivi?”
quattro continenti. Una cifra non eccessiva, equivalente “È vero. Uno che secondo la Commissione merita
a quella dell’umanità sulla vecchia Terra alla fine l’inferno può essere spedito in paradiso dalla seconda
dell’Ottocento. Commissione, quella degli Eterni, quella definitiva. È
Altro quesito che molti qui ci pongono è da dove quella Commissione che davvero vale. Per cui morale
derivino i soldi degli emolumenti elargiti come sussidi a della favola, non ce ne fotte. La Commissione faccia ciò
tutti i resuscitati. Alcuni obiettano che nessuno lavora. che vuole. Sono tutte stronzate.”
Non è vero. C’è chi lavora. Alcuni di voi facendo Uno con fare da filosofo era saltato sul palco che gli
indagini non ortodosse lo hanno comunque scoperto. Ci addetti stavano smontando, afferrato il microfono si era
sono resuscitati con lo status di lavorator manuali messo a gridare eterne verità:
(workers) e tecnici esecutori. Sono quelli che malgrado “Stiamo qui per simboleggiare qualcosa di oscuro che
loro sono resuscitati con gravi peccati. Per lo più è nessuno di noi sa. Di certo è che ognuno di noi serve
gente di colore, derivante da popoli del terzo mondo. per l’edificazione della città di Dio. In questo limbo
Noi gli forniamo cibo, vestiario e un giorno di riposo a riscattiamo i peccati terreni.”
settimana ed essi sono lieti di lavorare per la Un operaio del comune incaricato allo smontaggio gli
collettività, non protestano e spesso pregano per la aveva tolto di forza il microfono di mano e lo aveva
sorte definitiva che li attende, passati i centocinquanta spintonato fuori dal palco. L’improvvisato messia aveva
anni. Dove lavora questa gente con lo status di sciavo? cercato di resistere, ma vedendo altri arrivargli contro
Li teniamo raggruppati in capannoni. Dalle nostre minacciosi, aveva voltato le spalle e si allontanava dalla
indagini risulta che in percentuale sono più felici loro zona del palco in demolizione alzando pugni,
che noi trapassati occidentali.” protestando, ciarlando, vataliando con sbuffi di vapore
La risata generale interruppe l’oratore che riprese orale.
fiato e parlò con più foga:
“Concludo dicendo che anche se non vi considerate Si era avvicinato al palco un gruppo di quattro
felici, almeno siate soddisfatti. Avete un onorevole uomini. Due stavano in disparte stirandosi le dita
sussidio che vi permette di vivere con agio la vostra inguantate e battendo i piedi a terra. Gli altri due si
nuova vita. Siete tutti giovani o giovanili, tali vi erano avvicinati al capomastro dandogli una busta con
manterrete per centocinquanta anni – cento sessanta dentro biglietti di euro, cinquanta o cento euro. Gli
anni e senza malattie. Al termine di questa nuova stessi avevano distribuito buste con importi minori alla
esistenza, ognuno scomparirà per altra sede. restante squadra degli addetti alla demolizione del
Molti premono sulla Commissione per sapere se palco. Il capomastro aveva fatto cenno solo per cinque
meritino il purgatorio, il paradiso o l’inferno. Ebbene minuti e quelli dissero di sì. Salito sul palco, uno dei
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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 75/76 LU. – AGO./SETT. – OTT. 2010
Description:sospingerla fatalmente verso quella di una nuova Lolita. Poi, grazie szerelemnek állít emléket, melyet valamikor hatalmas szenvedéllyel élt át, s