Table Of ContentATTI / PROCEEDINGS
Con l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Patrocini/Sponsorship: Ministero della Sanità - Unicef Italia
AZIENDAOSPEDALIERA
COMITATO Fed. Italiana Scuole Medico Chirurgiche Ospedaliere “G. SALESI”
ITALIANO OSPEDALE SPECIALIZZATO
PER L’UNICEF Regione Marche - Assessorato Sanità - Provincia e Città di Ancona
MATERNO-INFANTILE
Ordine dei Medici di Ancona - Fed. Naz. Coll. I.P.A.S.V.I. DIVISIONE PEDIATRIA
E NEONATOLOGIA
Associazione Pediatri Ospedalieri Lazio e Marche ANCONA- ITALIA
XVI° INTERNATIONAL MEETING
Neonatologia e pediatria
alla fine del XX secolo.
Conquiste e prospettive
Neonatology and Pediatrics
at the end of the XX century.
Conquests and prospectives
PATROCINI SOCIETÀ SCIENTIFICHE ITALIANE:
SPONSORED BY THE FOLLOW ITALIAN MEDICAL SOCIETIES:
Società It. di Pediatria - Società It. di Neonatologia - Società It di Malattie Infettive Pediatriche
20 - 21 - 22 Maggio 1999
ANCONA(Italy) - Hotel “La Fonte” - Portonovo Ancona
Editor: G.M. CARAMIA
ATTI / PROCEEDINGS
Con l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana
XVI° INTERNATIONAL MEETING
BAMBINO : PROGETTO SALUTE ‘99
Child : Health Plan ‘99
Neonatologia e pediatria
alla fine del XX secolo.
Conquiste e prospettive
Neonatology and Pediatrics
at the end of the XX century.
Conquests and prospectives
ANCONA(Italy) 20 - 21 - 22 Maggio 1999 - Hotel “La Fonte” - Portonovo
a cura di G. M. CARAMIA
PATROCINI - SPONSORSHIP
Presidente della Repubblica Italiana
Ministero della Sanità
Unicef Italia
Fed. Italiana Scuole Medico Chirurgiche Ospedaliere
Regione Marche - Assessorato Sanità
Provincia e Città di Ancona
Ordine dei Medici di Ancona
Fed. Naz. Coll. I.P.A.S.V.I.
Associazione Pediatri Ospedalieri Lazio e Marche
PATROCINI SOCIETÀ SCIENTIFICHE ITALIANE:
SPONSORED BY THE FOLLOW ITALIAN MEDICALSOCIETIES:
Società Italiana di Pediatria
Società Italiana di Neonatologia
Società Italiana di Malattie Infettive Pediatriche
Sede del Congresso
Hotel “La Fonte”
Portonovo - ANCONA
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COMITATO PROMOTORE:
COMITATO MEDICI PER LO SVILUPPO
Health Operators Committee for Development
Presidente Onorario/ Honorary President
Ettore Rossi (Berna) ✝
GRUPPO DI STUDIO
DELLAPEDIATRIAOSPEDALIERA:
SOCIETÀ ITALIANADI PEDIATRIA
GRUPPO DI STUDIO
DI MEDICINAD’URGENZAPEDIATRICA
SOCIETÀ ITALIANADI PEDIATRIA
COMITATO ORGANIZZATORE
Presidente/President
Giuseppe Caramia
SEGRETERIASCIENTIFICA:
APPOLONI M.(Bolzano) PERLETTI L.(Melegnano)
BOURDIGNON M.(Udine) PIANI E.(Sondrio)
CAROTTI M.(Ancona)
DI PIETRO P.(Genova)
COMITATO DIRETTIVO G.S.P.O. - S.I.P. CONSIGLIO DIRETTIVO M.U.P. - S.I.P.
Segretario Segretario
L. Perletti P. Di Pietro
Componenti Componenti
R. Agostiniani G. Caramia
G. Caramia L. Da Dalt
G. Colucci A. Giardina
P. Paolucci F. Greco
N. Romeo G. Messi
B. Spinella M. Vietti - Ramus
M. Stronati G. Viviano
G. Gallone
Past Secretary Past Secretary
F. Tancredi A. G. Marchi
DIVISIONE PEDIATRIA- SEGRETERIAORGANIZZATIVA
NEONATOLOGIA “LATITUDINE ZERO” S.r.l.
Azienda Ospedaliera “G. Salesi” Corso Matteotti, 66 - Ancona
Via Corridoni,11 - 60100 Ancona Tel. 071 206005
Tel. 071 5962351 Fax 071 206313
Fax 071 5962354 - 5962183
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PREFAZIONE
L’affascinante cammino nei secoli della scienza medica è tale che
ogni scadenza importante, viene spontaneo ripercorrere con la mente il pa
e fare un bilancio degli eventi, delle aspettative, dei progetti realizzati e
degli imprevisti che hanno inciso in maniera determinante sul progresso
conoscenze e dell’assistenza.
La frenetica evoluzione del sapere scientifico degli ultimi decenni e alla fine
del secondo millennio ha cambiato la medicina e lo stile del modo di eser-
citarla. Infatti la medicina e il medico tradizionale della metà del settecento
e dell’ottocento, erano caratterizzati da una impotenza totale sia da un punto
di vista diagnostico che terapeutico. La popolarità del medico era soprat-
tutto dovuta alla dedizione, alla capacità di ascoltare, di essere presente e
di partecipare alle disavventure e alle angosce dei propri pazienti fronteg-
giandone le dinamiche conflittuali.
Solo dalla fine del secolo scorso, per la comparsa delle grandi acquisi-
zioni anatomo patologiche e batteriologiche, il medico moderno è in grado
di formulare diagnosi e prognosi anche sofisticate pur essendo sostanzial-
mente impotente sul piano terapeutico: quest’ultimo aspetto infatti progredisce
con le grandi scoperte della chimica e della farmacologia che, fra l’altro,
elemento molto importante, portano alla messa a punto dapprima dei sul-
famidici e poi degli antibiotici.
Comincia a comparire così il medico post moderno capace di accurate dia-
gnosi, prognosi e terapie fondate su una rigorosa impostazione eziologica
e anatomo patologica. La dedizione a tale rigido tecnicismo scientifico, pur
avendo generato tante vittorie, ha ridotto le capacità di contatto umano con
il malato per cui vi è sempre meno spazio per il paziente, dimenticando così
che, alla gente, oggi come un tempo, sta più a cuore la fiducia e il rappor-
to con il proprio medico delle innovazioni tecnologiche. Come sosteneva lo
psicanalista Balint, il farmaco più usato è il medico stesso, dato che non è
solo la medicina che conta, ma anche il modo con cui il medico la propo-
ne e l’atmosfera con cui viene data e presa, confermando così che l’anima
della medicina si trova comunque nella relazione fra chi guarisce e chi è
guarito.
Oggi però la pratica medica, tutta rivolta all’efficacia della prestazio-
ne altamente tecnologica, ha perso molto dei contenuti umani e coinvolgenti
delegandoli alla calda presenza dell’infermiere il quale è diventato così il
vero professionista della salute e ha assunto un’importante dimensione rela-
zionale facendo sì che nessuno debba vivere la propria malattia da solo.
Nel contesto dell’evoluzione su riportata abbiamo anche assistito ad una
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trasformazione della concezione della professione medica. Infatti, nonostante
il precetto aristotelico di tanti secoli fa, espresso nella Politica, avesse affer-
mato che “compito dello stato non è solo quello di concedere la vita ma
piuttosto una buona qualità di vita”, concetto poi ripreso dal Comitato di
Salute Pubblica della Rivoluzione Francese (1793), il movimento liberale
cresciuto in Europa, nel periodo su riportato, ha avuto una profonda riper-
cussione anche sulla organizzazione delle cure sanitarie. Per questo “ neo
liberismo economico “, il diritto all’assistenza sanitaria non sarebbe esi-
stito come un capitolo della giustizia, ma come un obbligo ad una virtù, la
carità, che ci ordina di aiutare coloro che non possono rivendicare il dirit-
to al nostro aiuto.
Secondo una tale concezione della “medicina liberale” il mercato della
salute si sarebbe dovuto reggere, e in pratica si è retto, sulle leggi del libe-
ro scambio tanto che nel secolo scorso la deontologia medica ha disapprovato
che il medico diventasse uno stipendiato o che venisse pagato da assicu-
razioni.
Gli ordini professionali di tutti i paesi, in nome del modello liberale, hanno
inoltre osteggiato tutte le forme socializzate di assistenza sanitaria e anche
più recentemente, negli anni 30, l’American Medical Association si oppo-
neva all’assicurazione sanitaria nazionale perché sosteneva che l’assistenza
pubblica era contraria agli interessi del paziente, difesi meglio dall’etica
medica tradizionale e dai vari istituti di beneficenza.
Oggi nonostante nella Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità sia scritto che “…I governi hanno la responsabilità dello stato di salu-
te della loro popolazione…” in molti paesi si sono diffuse correnti “neo liberiste
“e anche nel nostro, con il riordino del servizio sanitario, è riapparso viva-
ce un certo spirito neo liberista, soprattutto per il ruolo attribuito al
mercato nel produrre l’efficienza delle prestazioni.
Tale efficienza però, visti gli elevati costi e la passività della sanità, dovu-
ta all’aumento della domanda e alla richiesta di prestazioni sempre più
progredite e qualificate, non deve mai far dimenticare la solidarietà, dato
che non vorremmo essere costretti a scegliere fra libertà e solidarietà.
Nel contesto evolutivo su riportato, che ha interessato progresso scien-
tifico, rapporto medico paziente e neo liberalismo economico in ambito
assistenziale, si è inserita del tutto recentemente la biomanipolazione gene-
tica e la comunicazione multimediale .
La biomanipolazione genetica, pur evidenziando molti risvolti utili da un
punto di vista diagnostico e terapeutico, ha dimostrato di essere in grado
di clonare embrioni umani e di farli a richiesta, su misura, sia per essere
eventualmente scelti da coppie sterili, come da un catalogo, sia per essere
conservati e messi al mondo al solo scopo di fornire organi per eventuali
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trapianti.
Un tale progresso scientifico-tecnologico se da un lato ci gratifica e ci inor-
goglisce, dall’altro ci spaventa dato che solleva gravi problemi deontologici,
etici e legali per cui, forse peccando di ingenuità, vorremmo sperare che
l’uomo saprà rimanere nel lecito e nella legalità, resistendo all’antica ten-
tazione di Adamo di assaggiare il pomo proibito, imposti dal codice e dalla
Bioetica, peraltro così facilmente eludibili.
Se ciò avverrà il progresso delle conoscenze nel campo della genetica potrà
portare vantaggi oggi insperati ed inimmaginabili, sia in ambito diagno-
stico che terapeutico.
La comunicazione multimediale, abbattendo ogni barriera di tempo e di
spazio, è in grado di diffondere in tempo reale nella rete di informazione
anche le nuove acquisizioni della ricerca medica creando, in breve tempo,
un patrimonio di conoscenze collettivo.
Questo ha contribuito a modificare ed ampliare, per il vissuto che ne deri-
va nel paziente e nei parenti, anche lo scenario della comunicazione della
diagnosi. Ogni singolo medico, e da qualche tempo la letteratura, ha spes-
so affrontato dapprima il tema del se, e poi in quale momento e con quali
parole comunicare una diagnosi a prognosi sfavorevole o infausta. Questo
ovviamente quando purtroppo tutto è già definito, anche se la situazione cli-
nica è apparentemente incerta, ma nulla può essere fatto per cambiare il
risultato finale. Oltre alla certezza dell’inevitabile sconfitta che nessuno può
modificare, che niente può fermare, vi è la sola rassegnazione e il medico
deve saper iniziare con i parenti, ed eventualmente con lo stesso paziente
quando l’età lo permette, un percorso in tale ambito. Oggi non vi sono dubbi
circa la necessità, anche in pediatria, di comunicare la diagnosi, con
rispettosa opportunità e saggezza ma esaurientemente, sia per i risvolti etici
del vissuto di questo aspetto della medicina da parte degli interlocutori, sia
per la eventuale esigenza di ottenere un consenso informato (o dissenso)
per approfondimenti e/o cure impegnative.
Incombe pertanto su tutta la classe medica l’impegno di tenersi aggior-
nati, anche per potere a volte selezionare e ridimensionare notizie fornite
in senso acritico, il dovere di saper comunicare e far partecipare gli inter-
locutori alle proprie conoscenze, l’obbligo di porre nella giusta luce quanto
trasmesso dai media per contribuire ad una adeguata cultura della salute.
Per portare un sia pur piccolo contributo all’aggiornamento, che in ambi-
to medico ogni cinque anni vede il rinnovo delle conoscenze per circa il 50%,
e allo scambio delle reciproche esperienze, abbiamo voluto affrontare in que-
sto Convegno Internazionale “Bambino: Progetto Salute” ormai giunto alla
16° edizione, sia temi di estrema attualità, che avranno un ampio e certa-
mente brillante futuro negli anni a venire, sia argomenti che ci richiamino
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alla mente il luminoso percorso della cultura medica del secolo.
Questo secolo, ormai giunto alla fine è stato purtroppo tempestato da
terribili eventi e ci lascia con non poche angosce per il presente ed il futu-
ro.
Tali angosce non sono certo quelle della fine del primo millennio quan-
do milioni di persone sgomente e terrorizzate, credendo che, secondo la profezia
biblica, sarebbe giunta la fine del mondo, si infliggevano dure e ingiuste
penitenze per espiare i propri peccati e prepararsi così ad affrontare
l’Apocalisse.
Speriamo invece che siano quelle, dovute soprattutto all’età, che faceva-
no, con insistenza, dire a Catone: “MALA TEMPORA CURRUNT” affermaz
che tutti i giovani hanno sempre sentito dire dai più anziani, quando ques
mi ricordano i loro tempi migliori, e che spesso oggi ripetiamo noi s
Guardando però al passato, vediamo che comunque, anche se fra drammi
ventosi, l’umanità ha sempre progredito
L’augurio è che si continui sulla strada della conoscenza e del sapere
con la speranza di non doverci pentire per gli imperdonabili errori che ral-
lentano il progresso dell’umanità.
G. M. Caramia
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ELENCO DEI PRESIDENTI, MODERATORI E RELATORI
CHE HANNO PARTECIPATO AI CONGRESSI:
ABDULRAZZAQ Y. (Dubay) BARALDI E. (Padova)
BARTOLOTTAF. (Recanati)
AGOSTINIANI R. (Pistoia) BASSETTI D. (Verona)
BATTAGLIAF. (Denver)
AGOSTINO R. (Roma) BELLANTI J.A. (Washington)
BELSEYM.A. (Ginevra)
AJOVALASITP. (Palermo) BERNI CANANI M. (Napoli)
BERTINI B. (Firenze)
ALAGILLE D. (Parigi) BEVILACQUAG. (Parma)
BIASINI G. (Cesena)
BO C. (Urbino)
ALFERIEVAM.A. (Odessa)
BOCCAZZI A. (Milano)
BODEGAV. (Monza)
ALU’C. (Rom
BOEHM G. (Friedrichsdorf)
BONAG. (Novara)
AMBROSIONI G. (Bologna)
BONATI M. (Milano)
BORRAA. (Geneva)
ANDRE’F. (Bruxelles)
BOURDIGNON M. (Udine)
BOZZI M. (Ancona)
ANGELONI S. (Chieti)
BRACCI R. (Siena)
BRODEUR B. (Québec)
ANTONINI F. (Firenze)
BROSTOFF J. (Londra)
BRUSONI G. (La Spezia)
APPOLONI M. (Bolzano)
BUCCI G. (Roma)
BURGIO R. (Pavia)
ARBIAS. (Milano)
BURLINAA. (Padova)
BUSINCO L (Roma)
ARDUINI D. (Roma) BUZZETTI R. (Bergamo)
CALVANI M. (Roma)
ARYAYEVN. (Odessa) CARABELLI L. (Milano)
CARAMIAG. (Ancona)
ASSIMADI Y.K. (Togo) CARAPELLAE. (Roma)
CARDINALI C. (Ancona)
ASSUMMAM. (Roma) CAREDDU P. (Milano)
CARLSON S.E. (Kansas City)
AUJAR Y. (Parigi) CAROTTI M. (Ancona)
CASTELLO D. (Torino)
AURICCHIO S. (Napoli) CATALDI L. (Roma)
CAUCCI A. (Fermo)
BALLABRIGAA. (Barcellona) CAVAGNI G. (Modena)
CAVAZZUTI G.B. (Modena)
BALLI F. (Mode CECCARELLI M. (Ancona)
CECCHINI W. M. (Milano)
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Description:degli aborti, dei parti premature, morte in utero ma sopratutto un aumento con- siderevole delle cifre di mortalità .. To be the highest referral level in the health care system for children. - To be educate general public about Orthodontic contribution in sleep apnea. Orthod Fr 1997;68(1):227-23