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del Centro Novarese di Studi Letterari
collana di letteratura italiana dell’800 e ’900
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SAGGI E TESTI
Carla Riccardi
MONTALE
DIETRO LE QUINTE
FONTI E POESIE
DAGLI OSSI ALLA BUFERA
INTERLINEA
© Novara 2014, Interlinea srl edizioni
via Pietro Micca 24, 28100 Novara, tel. 0321 612571
www.interlinea.com [email protected]
Stampato da Italgrafica, Novara
ISBN 978-88-8212-954-5
Il volume è pubblicato con il contributo dei Fondi di Ricerca d’Ateneo
dell’Università degli Studi di Pavia
In copertina: Eugenio Montale, Tre ritratti e altre immagini, acquaforte, 1939,
particolare (da La tavolozza color foglia secca di Eugenio Montale, Sagep Editrice,
Genova 1991)
SOMMARIO
Premessa p. 7
MONTALE NELL’ARCHIVIO SCHEIWILLER
Lettere e poesie a Bianca. Inediti di Pound
e riflessioni su Tristan Corbière » 11
Un’antologia amorosa. Montale per Clizia » 49
I testi del quaderno » 85
Una biografia contestata: Montale e il “Chevron Club” » 95
«LA TUA IMPRONTA VERRÀ DI GIÙ»: IL PUNTO
SU CLIZIA E SU VECCHIE E NUOVE FONTI
DALLA BUFERA A GLI ORECCHINI » 107
Bibliografia montaliana » 175
Notizia sull’autrice » 181
Torquato Tasso, Rime d’occasione e d’encomio, sonetto 656.
PREMESSA
I saggi qui raccolti hanno storie diverse: il primo realizzato e pub-
blicato nella “Nuova Rivista di Letteratura italiana” nel 2004 (VII,
1-2) «La tua impronta verrà di giù»: Dante, Verdi, Pascoli, D’Aubigné,
vecchie e nuove fonti per la “Bufera” e gli “Orecchini” è nato da una
rilettura di Finisterre durante un corso di letteratura italiana per gli
studenti di corso di laurea magistrale in Filologia moderna. Una rivi-
sitazione accurata della fonte dantesca a proposito dell’accostamento
tra fossa e fuia ha messo in evidenza che il canto XII dell’Inferno non
fornisce solo materiale linguistico, ma si costituisce, insieme con i
successivi dedicati ai violenti, come fonte tematica e ideologica molto
densa sia per la Bufera sia per gli Orecchini. Così si è potuta mettere
nuovamente a fuoco, anche attraverso le recenti acquisizioni biogra-
fiche, soprattutto di biografia culturale, la figura ispiratrice di Clizia
e la sua funzione, nonché la sua “caduta” e resurrezione, leggendo
con nuova attenzione le citazioni lessicali dantesche, finora giudicate
esclusivamente lessicali, e spiegando l’oscurità del verso «la tua im-
pronta verrà di giù». Anche le tessere dannunziane dalla tragedia La
nave, considerate prestiti meramente lessicali, si rivelano, al contra-
rio, elementi tematici: la figura della protagonista, Basiliola, si presen-
ta come estremamente suggestiva per Clizia, insieme con l’eroina di
un’inedita fonte verdiana: la Giovanna d’Arco, sia per quanto riguar-
da il libretto, sia per la musica e gli strumenti indicati. Riti funerari e
abbaglianti apparizioni marmoree sono i crediti nei confronti di My-
ricae e dei Poemi conviviali di Pascoli, mentre una relazione inedita
si stabilisce con la Divina commedia della Riforma, Les Tragiques di
Agrippa D’Aubigné, da cui è tratta l’epigrafe della raccolta e di cui
non si è mai colta l’importanza come lettura montaliana; e al poema
protestante si aggiunga la conoscenza approfondita del canzoniere di
Aubigné, Le Primtemps. Conclusa la ricerca sulle fonti dei due famo-
si testi della Bufera, durante una ricognizione del fondo montaliano
dell’editore Scheiwiller conservato presso il Centro Apice dell’Uni-
versità di Milano si è ritrovato un quaderno, donato dal poeta a Vanni
Scheiwiller, che contiene una singolare antologia d’autore: si tratta di
testi lirici di autori italiani ed europei di varie epoche. Segnalata nel
catalogo della mostra I fogli di una vita, le carte, i libri, le immagini
8 Carla riCCardi
di Eugenio Montale (a cura di Laura Barile, Franco Contorbia, Ma-
ria Antonietta Grignani, Scheiwiller, Milano 1996), non era mai stata
studiata: a un esame approfondito ha rivelato una strettissima con-
nessione non solo con i modelli e la cultura di Montale, ma anche con
la storia poetica e privata della Bufera. La ragione delle scelte spesso
singolari si è rintracciata in un filo rosso che rimanda alla contrastata
vicenda sentimentale vissuta con Irma Brandeis, la cui stretta connes-
sione con l’opera creativa viene messa in luce dalle lettere di Montale
alla giovane italianista americana, nonché dal diario di lei, diario e
lettere di recente pubblicazione. La ricerca è uscita in “Strumenti
critici” nel 2010 (gennaio 2010, fasc. 1).
L’Archivio Scheiwiller conserva anche, come noto dalla pubbli-
cazione di Lettere e poesie a Bianca e Francesco Messina, a cura di
Laura Barile, Scheiwiller, Milano 1995, lettere e poesie che sono state
nuovamente indagate, tenendo conto dello studio della Barile, cer-
cando di individuare un più stretto legame intellettuale con Bianca, a
sua volta destinataria di poesie di altri autori tra cui alcune di Tristan
Corbière, autore quanto mai suggestivo per le scelte strutturali e me-
triche di Montale. Il saggio, che indaga anche sulla ricerca poetica
montaliana degli anni venti e contiene una corrispondenza inedita tra
Montale e Pound, particolarmente significativa sull’argomento, esce
qui per la prima volta.
Altro curioso ritrovamento nel Fondo Scheiwiller sono le bozze
di una biografia del poeta stampata in un numero unico di una rivista
“industriale”, lo “Chevron Club”: le bozze furono riviste da Montale
e sono un divertente documento del contrasto tra la pomposità del
biografo, che si rivela però indiscreto e infedele, e l’ironia del corret-
tore. Il saggio è uscito in Carte private: taccuini, carteggi e documenti
autografi tra Otto e Novecento, Atti del convegno nazionale di studi
(Bergamo 26-28 febbraio 2009), a cura di Luca Bani, introduzione di
Matilde Dillon Wanke, Moretti & Vitali, Bergamo 2010.
Resta da sottolineare che i pezzi già editi sono stati aggiornati e
rivisti completamente, operazione resa necessaria non solo per il pas-
saggio da rivista a volume, ma anche dall’arricchirsi continuo della
bibliografia montaliana.
Anche per Montale guerra e disagio dell’esistere si traducono in
poesia, ma altro è il “romanzo” della Bufera, dramma individuale e
mondiale in cui la sopravvivenza è affidata alla conoscenza come for-
ma di dignità intellettuale in una realtà eticamente stravolta.