Table Of ContentGiuseppe Visonà
LUNGO LA STRADA DEL TEMPO
BRENDOLA2016
LUNGO LA STRADA DEL TEMPO
Iltempononesiste,èsolounadimensionedell’anima.Ilpassatononesiste
in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il
presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
(Sant’Agostino).
Dedicatoaquantihannooperatoedoperanoperquestopaese
BRENDOLA2016
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PREMESSA
“Volta pagina” mi sembra il termine giusto per cominciare una nuova
avventura: tornare a scrivere.Continua afrullarmiin testa l’idea dirifarein
maniera più completa e vasta la storia di Brendola raccogliendo tutto il
materiale esistente già pubblicato. Non so ancora con certezza se la mia
vocazione è scrivere, raccontare fatti ed avvenimenti, ma mi è sempre
piaciuta la storia, conoscere il passato e il percorso che l’umanità nelle
singoleindividualitàharealizzato.Forseèuntentativoperscoprirel’essenza
dell’esistenza personale e collettiva. Ho avuto il piacere di aver provocato
altri a scrivere le loro storie, dopo che avevano visto le mie vicende di
scrittore in un recentepassato. Voltapagina è anche una dichiarazione che
lemiestoriesonovecchieperchélamiaetàconfermaquestaaffermazione.
I giovani, giustamente fanno iniziare la storia da oggi o al massimo da
qualchedecenniofa,percuisuccedespessochemisentadirechequantoè
avvenuto nella mia giovinezza sia proprio storia, scarsamente nota e
conosciuta.Allorastopensandocheèproprioilcasodiraccontareilpassato
per fornire, non ai coetanei ma al futuro, le vicende che ho conosciuto e
vissuto negli anni. Il mondo comincia da oggi con tutti i suoi problemi, con
tutti i suoi schemi comportamentali, con tutte le mode ed abitudini, con
tuttalanuovatecnologiaecontuttalaconoscenzaaccumulataneisecoli.E’
unpuntodipartenzacompletamentediversoperquantivengonoadabitare
questo mondo, il mondo migliore possibile per oggi, il mondo globale che
nessuno ha conosciuto prima, il mondo della crisi economica che
ciclicamentesièripetutopernoinonperiragazzi,ilmondodiinternetedei
telefonini, il mondo della comunicazione e della scrittura facile con il
computer, il mondo delle enormipossibilità tecnologiche e delle possibilità
di espressione, il mondo delle immagini e dei videoclip continui. E’ dentro
questomondochevoglioviveresenzavincoliperquantoèavvenutoprima,
senzarecriminazioniperquantoavvienequotidianamente,senzalamentele
perilnuovochespazzaviailvecchio.Hodismessolamiaenormebiblioteca
perché internet è migliaia di biblioteche, perché lo spazio ed il tempo
assumonodimensionidiverseinquestaepocastorica,perchéicontattisono
immensi e facili, perché le opportunità di consultazione sono migliorate e
rapide.Rimanereancoratoallemievecchieabitudini,allasolitaquotidianità
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è un rischio che non voglio correre per non perdermi il resto dei giorni a
venire, per camminare con il mio passo insieme ai nuovi arrivati, per
sfruttarelamiaesperienzadivitapernonrimanereattardatonelcammino.
Sonoarrivatoinquestomondosenzaconoscereprimaimieigenitori,illuogo
dinascita,ilpaesedoveavreimessoradiciconl’intenzionedirealizzareimiei
talentielamiaessenzaprofonda,senzasaperecosasareidiventatoecome
avrei concretizzato questa essenza. E’ questa la vita? E’ questo quello che
dovevofare?Sonoledomandechetutticiponiamoecheciprovocanoansia
e paura perché la risposta è sempre insufficiente, la risposta è sempre
parziale ed incompleta. Allora trovo il tempo per cercare di fare quello che
pensosiaunamiapassione:scrivere,scriveresulsitochemihaplasmatoin
questi anni, che mi ha offerto la possibilità di seguire la mia vocazione di
medicochehavistoscorreretantideimieigiorni.
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INTRODUZIONE
IlterritorioBrendolano(*)
Il sistema collinare berico si colloca a sud-sudovest di Vicenza. Occupa una
superficiedicirca170kmq.Ilmargineoccidentaleditalicollicorreparallelo
ai MontiLessinie tra idue gruppisipone una pianura alluvionale fondatasi
nelquaternario,nellaqualescorronoduecorsid’acquaprincipali:il
Chiampocheperòall’altezzadiMontebelloVic.nodeviaversoWesiunisce
all’Alponeel’Agno-Guà.Untempo,paresinoalsec.XVIessicostituivanoun
unico sistema. Questa pianura costituisce la via naturale più diretta di
collegamentotraVeronaeVicenzacometestimonianoancheoggilegrandi
arterie stradali e ferroviarie che vi transitano. Allo stesso tempo la sua
posizione tra due sistemi montuosi ravvicinati la rendeva controllabile in
tempi di pericolo come dimostra la costruzione in epoca medioevale di
castelli come quelli contrapposti di Montecchio Maggiore sul margine
lessinoediBrendolasulmargineberico.IlterritoriocomunalediBrendolasi
trovadunque sulmargine occidentaledeiColliBerici,rivoltoversoiLessini,
e si articola in due aree principali, una collinare e una pianeggiante:
quest’ultima è separata ad est dal Monte dei Martiri. L’area collinare che
culminanell’alturadelMonteComunale(m.343)èoccupataperlamaggior
parte da prati (ad occidente il Golf) e da boschi (rimboschimento della
forestale nel 1953). Attualmente i vigneti occupano la parte occidentale a
sud dei boschi fino al limite della pianura. L’area pianeggiante rivolta ad
occidente(inseguitoallalegge1966sulleareedepresse)èstatafortemente
urbanizzata ed industrializzata, mentre nella” pianura di Brendola” così
denominata,haancoragrandeimportanzal’agricoltura.Abitareinpianurae
trovare da essa il sostentamento non sempre è stato facile: una serie di
caratteristiche naturali hanno ostacolato per secoli l’opera dell’uomo. In
passato, il territorio fu interessato da fenomeni di ristagno delle acque e
quindi il fenomeno dell’impaludamento nelle aree più basse quali la
cosiddetta “pianura di Brendola” e la zona della Pila (il toponimo lo
dimostra).Ledifficoltàdiscoloeranodovuteprincipalmentealdislivellotra
idrenipostinell’insenaturadeiColliBericitraBrendolaeMeledo(Sarego)e
la pianura esterna innalzatasi a causa dei depositi di materiale alluvionale
dei due fiumi suddetti: L’Agno e il Guà. Queste difficoltà erano
particolarmente sentite in quanto la zona era già ricca d’acqua derivante
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dalle numerose sorgive (dette boie o fontane) che alimentavano parecchie
rogge(ilcorsod’acquamaggioreèilfiumicello)epursempresottopostaalle
violente piene dell’Agno-Guà. L’esistenza di aree paludose, di acquitrini e
zone incolte a causa della loro instabilità, ci è nota fin qui dal Medioevo.
Attraverso i secoli: ‘400 con i Benedettini (il convento tuttora presente
dipendeva da S.Felice) nel ’500 -‘600 con i Veneziani, l’‘800 con lo sviluppo
agricolo culminato con i lavori di regolamentazione idraulica inizi ‘900,
hannoportatoall’odiernoassettodelpaesaggioruraledipianura.
(*)-GruppoArcheologicoBrendolano:UnaspettodelterritoriodiBrendola
diVittoriaRossi
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SonoandatoaguardareisitisuBrendolaela
sua storia e purtroppo ho constatato che le
notizieedinformazionisonosemprelestesse
FERMENTIABRENDOLA e ripetono in continuazione quanto
pubblicato in un recente passato dai soliti
NEIPRIMIANNI‘90
noti, autori del primo libro “Uno sguardo su
Brendola” (Publigrafica editrice 1993).
Questa pubblicazione è datata, la prima per
importanza dopo quella di Bernardo
Morsolin che risale alla fine dell’ottocento. Il
libro nasceva come iniziativa personale di
membro del consiglio della Cassa Rurale ed
Artigiana di Brendola ed arrivava come
apripista di un ciclo di quaderni e libri del
gruppo Laboratorio Brendola e personali.
Ricordo ancoraivincolied ilimitiimpostidal
budget messo a disposizione dalla Cassa
Rurale (25 milioni di lire) per cui la mia
partecipazione è stata ridotta a semplice
rappresentanzadellacassastessaperlasciare
posto a quelli che, al tempo erano gli storici
delpaese.Lenotiziestorichesulpaesenonsi
sono arricchite di fatti ed avvenimenti di
rilievo, nonostante che l’archeologo
universitario di Padova e divenuto nostro
concittadino prof. Armando De Guio abbia
portatoallalucenuovirepertieritrovamenti.
E’propriodiquelliannil’ideaelapropostadi
recuperare la rocca dei Vescovi. In internet
troviamo un progetto di recupero dell’area
delcastelloadoperadellostudioVSassociati
che nasce nel 1992 e dà seguito alla lunga
collaborazione professionale degli architetti
FabrizioVolpatoeGiorgioStrappazzon.
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Le specifiche competenze e sensibilità dei professionisti hanno portato ad
unforteorientamentoall’innovazionetecnologicaeallasostenibilità,anche
negli interventi legati alla
ristrutturazione di fabbricati
esistenti e in particolare nel
restauro di siti storici e vincolati.
Ma eravamo ancora lontani da
vedere cantieri e lavori sul campo.
Passerà molto tempo prima che
venisse effettuata una pulizia che
permise di partire con qualche
progetto, che vedrà la luce solo nel 2007 come documentano le pagine
seguenti. Il primo progetto di messa in sicurezza della struttura risale al
2007: Progetto rivelatosi successivamente poco lungimirante ed impreciso,
mancando il parere della Sovrindendenza Archeologica di Padova. Inoltre i
lavoriprevistieda realizzaretramite la
posa di putrelle in acciaio erano
piuttostoinvasivi.Nel2009siattuòuna
rivalutazionedell’interoprogettoconil
parere della Sovrintendenza che iniziò
unacampagnadiscavi.
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Inaspettatamente un pozzo con un antico bacino per la raccolta dell’acqua
venne alla luce nella parte interna della cinta muraria. Un secondo
intervento archeologico ebbe luogo nel 2011 che mise in mostra alcune
strutture ad arco interrate fino ad allora sconosciute. Segui la definitiva
messainsicurezzadellacintamuraria.
Sempreinqueitempisiaggiungeval’ideadicreareunarcheodromo(parco
divertimenti) in corrispondenza del casello autostradale coinvolgendo
nell’impresala ditta Zamperla,costruttrice diparchi ed strutture ricreative.
Progetti dimenticati che catturarono l’attenzione per un po’ di tempo, ma
non hanno mai trovato realizzazione. Pensate che il costo del progetto era
equivalente al costo dell’attuale bocciodromo ancora incompiuto; forse
Brendolaèdestinataadopereincompiute?Diquelperiodorimangonosolo
leparole,ormaidicomunelinguaggio,”BrendolaportadeiBerici”.Inqueste
paroleeracompreso ancheunaltro grandeprogetto: “S.Bertilla Boscardin”
o meglio l’idea era di riportare la santa a Brendola presso l’attuale
parrocchiale di S. Michele e ricostruire il percorso della via dei carri. A
distanza di venti anni sono ancora entusiasta di quelle idee e progettualità
perché fondate e sostenute da alcune linee guida di estremo valore ed
importanza. Segue nel 1997 un altro lavoro della BS Consulting: “Brendola
strategie di sviluppo “, con la convinzione che lo studio avrebbe chiarito le
lineedisviluppofuturodiBrendola.Eranoiniziativechepotevanoreggereal
tempo ed ancora oggi, perché poggiavano sull’amore per il territorio e per
la propria storia, perché il presupposto era il valore ed il riconoscimento
dell’importanza strategica ed economica del passato, perché avrebbero
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Description:antropologi per questo nuovo ramo della scienza che si pone a cavallo della archeologia  La rete NAVSTAR è costituita attualmente da 31 satelliti,.