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Classic! dell'Arte
85.
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opera completa del
Canova
Classlcl dell'Arte
Biblioteca Universale delleArti Figurative
Conndenti critico centrate
GiAN Alberto Dell'Acqua
Comitato di consuUnza crilica
Bruno Molajoli
Carlo L. Ragghianti
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Redattore capo
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Colori a cura di
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Felice Panza
Coedizioni eslert
Aleksandar Stefanovi6
Franca Sironi
Comilalo edilor!al4
Andrea Rizzoli
Mario Spagnol
Henri Flammarion
Francis Bouvet
Harry N. Abrams
Milton S. Fox
J. Y. A. Noouer
Jose Pardo
George Weidenfeld
U
opera completa del
Canova
Presentazione di
MARIO PRAZ
Apparati critici e filologici di
GIUSEPPE PAVANELLO
Rizzoli Editore Milano
•
ProprietA Letteraria Riservata Esprimiamo la piu viva gratitudine al professor
© Copyright by Rizzoli Editore, Milano 1976 Mario Praz per averci gentilmente concesso di
ripubblicare in questa monografia il suo fonda-
mentale saggio, apparso per la prima volta in
Prima edizione marzo 1976 "Art News" nel novembre 1957.
1>«J. PAULGETTY CENTER
UBRARY
Canova e la bellezza gli abbozzi, gli spunti, come quclli che conscr\ano
qualche scintilla di quel fuoco di\ ino che fK)i la ricla-
borazione suunzerebbc. £ la tcoria plalonica del fan-
ciullino, gik messa in versi nclla famosa Ode in Intima-
tions of Immortality from Recollections of Early Child-
hood del Wordsworth: I'anima fanciulla si trae ancora
dietro riflcssi di luce celeste, ma a poco a poco Ic
ombre della prigionc terrcna cominciano a chiudcrsi
sul ragazzo, egli pu6 tuttavia ancora distingucrc la
fonte della luce e trovar gioia in essa; il giovinetto,
sebbene si sia ancor piu allontanato daH'oriente, c tut-
£ un prcgiudizio romantico vcdere unica fonte del- tavia accompagnato dal ricordo di quegli splcndori;
la poesia nel scntimento popolarc immaginato come ma alia fine I'uomo li vede svanire per sempre, pcr-
genuine, immediato, quasi riflettente la paradisiaca dersi nella banale luce quotidiana. Pcrcio il fanciullo
condizione del fanciullo. In base a questo pregiudizio, h il migliore dei filosofi: "Thou best Philosopher",
e accademia quella che s'ispira ai modcUi classici, ma egli e I'occhio tra i cicchi, "thou Eye among the blind".
non quella che s'ispira a quel modelli che, anziche ai La critica artistica tuttora imperante in Italia rc-
Musei Vaticani, son conservati nel Museo deirUomo spira ancora nel clima di questa tradizione romantica.
a Parigi; si fa dell'accademia copiando I'Apollo del Segni che le cose stiano cambiando (neanche il Croce
Belvedere e il Laocoonte, ma si farebbe dell'arte pura, avrebbe sostenuto che la sua Estctica era I'ultima pa-
primigenia, derivando moti\i e tecnica da quelle pit- rola) si notano non tanto tra noi, quanto all'estero.
ture preistoriche sui ciottoli che, con nome curioso, son £ di ieri in Inghilterra la reazione contro la critica
conosciute come "arte mobiliare". Lionello Venturi fa romantica che in nome d'una pretesa arte "tutta cuo-
il cipiglio a David e a Canova, sorride a Miro e a re" non riconosceva ad Alexander Pope rango di poe-
Klee: perche gli pare che colui che copia dai Musei ta, ed e forse vicina I'ora che anche tra noi non si
Vaticani uccida lo "slancio meraviglioso verso I'ignoto vorra piu di David e di Ingres approvare solo gli
della fantasia", mentre colui che copia dalle grotte di schizzi, e di Cano\a sahare soltanto i bozzetti : che si
Altamira "realizzi appieno I'autorita dell'arte". L'ar- cessera insomma di guardare la stoffa dal suo rovescio,
te ellenistica e per lui una fonte impura, I'arte mesoli- dal suo seamy side.
tica, I'arte schematica, son fonti purissime. Tomato in onore il mobilio neoclassico, ri\aloriz-
Codesto punto di vista, in sostanza romantico, ri- zata I'architcttura del neoclassicismo nella sua parte
badito dalla tradizione crociana, il Venturi I'aveva vitalc, d'a\anguardia, riapprcz^ati al giusto valore Da-
fatto suo fin dal Gusto dei primitivi del 1926, in cui vid e Ingres, su cui si sono moltiplicati i libri in questi
sotto il nome di gusto distingueva due tipi fondamen- ultimi anni, resta ancor da render giustizia a Canova,
talmente diversi d'ispirazione, uno immediato nei pri- non tanto all'estero, dove Rudolf Zeitlcr ha parlato
mitivi, I'altro mcdiato nei greci e nei classici: questi adeguatamente di lui in Klassizismus und Utopia
ultimi non farebbero che raffinar la natura, mentre i (Stoccolma 1954), quanto proprio da noi.
primitivi manifesterebbcro nolle loro operc la presen- Ci sono dei luoghi comuni sulTartc del Canova:
za di Dio; troverebbero Dio non nclla natura ma nella che egli sia un artista del grazioso, appartatosi dai tra-
fede, e rivelerebbero direttamente, con lince, forme, volgenti av\'enimcnti politici dcll'cpoca per sognarc
colori, non attraverso la mediazione della natura, ogni delle Grazie e delle Muse; c che egli sia un tcmpera-
sentimento umano. Nel che puo vedersi una variantc mento di artista scttcccntesco incapsulato c raggclato
della dottrina ruskiniana secondo cui I'opera d'arte era in uno stile superimposto, il neoclassico, creatorc dun-
giudicata in ragione della prcscnza o dell'assenza di que d'opere non libere, e pcrci6 stcsso qualificabili
"spirito religioso". L'immediatezza, fcticcio romantico di non-arte. Entrambi questi luoghi comuni trovano
di cui sono sottospccie I'impressionismo e la scrittura appiglio nella biografia dclTarlista, amantc del quicto
automatica, una volta assunta a supremo critcrio di vivere, e d'altrondc rcstio dapprima a rccarsi a Ro-
giudizio, ha fatto si che non solo vengano condannate ma ("la natura si trova dovunquc scnza andare a
intere epoche artistiche come il neoclassicismo, ma che Roma") e poi rcnitcnte, nei primi tempi, ai consigli
dei grandi artisti neoclassici si salvino solo gli schizzi, di coloro che volevano spingcrlo allimitazionc dcll'an-
: i:
CANOVA E LA BELLEZZA
tico. Eccoci dunque proprio al caso del fanciullino di Lo stesso tono conciliante troviamo ntWArte mo-
Wordsworth su cui "shades of the prison-house begin derna di Emilio Laxagnino, che dopo aver constatato
to close". Caso parallelo, si direbbe, a quello di Ingres che la lingua parlata dal Canova nei bozzetti appare
come lo vede Lionello Venturi in Pittori moderni: dixersa da quella da lui usata poi nella traduzione
"Egli e il caso tipico d'una forma volutamente clas- dell'opera nel linguaggio 'sublime', conclude:
sica sovrapposta a un contenuto tendenzialmente ro-
mantico, senza che forma e contenuto si siano mai Due linguaggi diversi, questo e il punto, e tuttavia
completamente fusi. Ne si sa se attribuire la colpa di necessari perche le immagini nate nella sognante fan-
tasia del Canova potessero assumere, nei suoi momenti
quella mancanza di fusione, di sintesi, all'assurdo dei
pill felici, quella suprema eleganza e quella grazia
.suoi principi estetici o alia fiacchezza del suo tempe-
ramento morale". In forma temperata, il secondo di che ce le fanno apparire fra i supremi raggiungimenti
artistici della loro eta.
quel luoghi comuni cosi si trova espresso in Arte e
'mestiere' nel Canova di Aldo De Rinaldis ("Arti fi- Abile, diplomatica formula in cui il Lavagnino
gurative", I, n. 3, 1945): combina quel due luoghi comuni con la famosa frase
Venuto all'arte nel tardo Settecento di Venezia, del Suasy a proposito dell'artista : " Scultore \eneziano
tradotto in greco".
quando il gusto deWarte classica s'era affermato come Carlo L. Ragghianti nei suoi Studi sul Canova (in
non mai, con precedenza nelVarchitettura, il Canova
"Critica d'arte", n. 22, 1957) fa gran conto dei dise-
si senti sospinto a superare il settecentismo declinante,
gni del Canova, pur riconoscendone I'ineguaglianza
a risolverlo o consumarlo in una romantica nostalgia
da una parte ci troviamo di fronte "ad una raffinatez-
della bellezza antica, ch'era per lui come una bellezza
za colti\atissima ed estenuata squisitezza tale da ricor-
esotica appena intraveduta. Per felicitd d'istinto egli
dare Prud'hon", dall'altra a "una spontaneita natura-
era un agile costruttore di settecentesche eleganze li-
neari; ma le affino mitigandole, le addusse a modula- le e 'senza stile', che puo aver qualche riscontroAnegli
schizzi realistici della Rivoluzione di David". giu-
zioni pill lente e piii severe. Era un sensuale affinato e
dizio del Ragghianti questa convivenza di modalita
senza foga; ma tento di spegnere gli apporti romanti-
disegnative illumina singolarmente ToriginaUta artisti-
ci del sensualismo nella sostenutezza d'un linguaggio
ca del Canova. "Senza questa specifica convivenza di
classicamente misurato.
un contadino, di un incolto, di un naturale, di uno
II Dc Rinaldis non vede tuttavia dissidio tra i due spontaneo 'senza lettere' con un'anima ricca, anzi ple-
elementi formativi dell'arte canoviana nel campo di na di cultura e di forme" potremmo esser tratti ad
opere che esprimono i momenti piu felici {Amore e assomigliare Tartista ad un Monti:
Psiche in piedi, le Danzatrici, VEndimione)
Ben diversamente dal Monti, letterario e atteggia-
Sentiamo in esse, come in poche altre sculture del- to sin nelle minime e piii dozzinali occorrenze e realiz-
lo stesso tipo, che tra i due elementi formativi dell'ar- zazioni della vita, studiato e paludato anche nella vi-
te canoviana — il senso casuale della vita e la passione cenda quotidiana, i 'disegni dal vero' sono la spia di
intellettualistica dell'arte classica — vi fu pacifica age- una profonda, radicale, organica ingenuita e vergini-
volezza di coesistenza, e non dissidio. Ciascuno dei due ta di sensi umani, di una naturalita spontanea, di
trovb nell'altro la sua disciplina e il suo temperamen- una semplicitd essenziale di vita interiore, di un'affet-
to; e convennero ad una placida approssimazione di tivitd pronta, di un'emotivitd sorgiva. Canova e c si
gelido equilibrio [...]. Ci sentiamo di fronte alia vasta e conservato un uomo comune, non si e esoterizzato,
opera sua come dinanzi ai cospicui volumi di un abilis- non si e identificato totalmente con un'immagine su-
simo verseggiatore di epopee vacue e sonore, nei quali blimata e magnanima di se stesso [...] non si e traspor-
ci sia possibile salvare da negazioni critiche un gruppo tato tutto ed esaurito, sino a diventare quasi artificia-
di sonetti, qualche ode di leggero accento, qualche le, nel mondo mitologico dove pure trova soltanto le
ballata alia maniera antica. condizioni vitali per I'espansione completa della sua
fantasia.
In altre parole, il Canova troverebbe riscontro, in
letteratura, nella figura di Vincenzo Monti, il cui ori- Pel Ragghianti la parte vitale dell'opera canovia-
ginario gusto barocchetto s'era calato nelle forme na risiederebbe in quel che essa serba dei sentiment
classiche. spontanei di quest' "uomo comune", senza pur voler