Table Of ContentFONTI E TESTI
Raccolta di Archeologia e Storia dell'arte
Direttori
Caterina Furlan e Frederick Mario Fales,
Università di Udine
Comitato scientifico
Flavio Fergonzi, Università di Udine
Donata Levi, Università di Udine
Antonello Negri, Università Statale, Milano
Valentino Pace, Università di Udine
Simona Rinaldi, Università della Tuscia, Viterbo
Luigi Sperti, Università Ca' Foscari, Venezia
Fales, Frederick Mario
L'aramaico antico : storia, grammatica, testi commentati I Frederick Mario Fales, Giulia Fran
cesca Grassi; con un'appendice paleografica di Ezio Attardo. - Udine: Forum, 2016.
(Fonti e testi : raccolta di archeologia e storia dell'arte)
ISBN 978-88-8420-891-0
I. Iscrizioni aramaiche - Sec. 10.-8. a.C.
I. Grassi, Giulia Francesca II. Attardo, Ezio
492.2 (WebDewey 2016) - LINGUE ARAMAICHE
Scheda catalografica a cura del Sistema bibliotecario del! 'Università degli studi di Udine
F r e d e r i c k M a r i o F a l e s
G i u l i a F r a n c e s c a G r a s s i
• •
' a r a a 1 c o a n 1 c o
S t o r i a , g r a m m a t i c a , t e s t i c o 0 1 n 1 e n t a t i
con un'appendice paleografica di Ezio Attardo
FORUM
Opera sottoposta a
peer review secondo
il protocollo UP I
In copertina
Giovanni Raggi (Bergamo, 1712 - ivi, 1792/94) ,
Balaam benedice Israele (particolare); per gentile
concessione del Museo d'Arte Sacra San Martino,
Alzano Lombardo (Bergamo).
Stampa
Press Up, Ladispoli (Roma)
© FORUM 2016
Editrice Universitaria Udinese
FARE srl - Società con socio unico
Università degli Studi di Udine
Via Palladio, 8 - 33100 Udine
Te!. 0432 26001 / Fax 0432 296756
www.forumeditrice.it
ISBN 978-88-8420-891-0
INDICE
Prefazione di Frederick Mario Fa/es e Giulia Francesca Grassi pag. 9
PARTE I: L'ARAMAICO ANTICO: INTRODUZIONE
1. L'aramaico antico: contesto storico (F.M. Fales) )) 13
)) 13
1.1. Definizione linguistica. Diffusione geografica e cronologica
1.2. Ag.lamfi Aramayu: il quadro storico più antico )) 16
1.3. Gli stati aramei in Alta Mesopotamia )) 20
1.4. Gli stati aramei in Siria )) 23
1.5. Il corpus dei testi in aramaico antico (ca. 900-750 a.C.) )) 31
2. Fonologia e morfologia (F.M. Fales) )) 41
2.1. Scrittura e fonologia )) 41
)) 44
2.2. Morfologia
)) 50
2.3. Le varietà locali dell'aramaico più antico: uno sguardo d'insieme
3. Morfosintassi e sintassi (G.F. Grassi) )) 53
3.1. Il sintagma nominale )) 53
3.2. La frase semplice )) 56
3.3. La frase complessa )) 60
PARTE II: I TESTI DELL'ARAMAICO ANTICO
(edizione e commento di G.F. Grassi, con la collaborazione di F.M. Fales)
I. L'ISCRIZIONE DI TELL HALAF )) 65
•
II. L'ISCRIZIONE DI TELL FEKHERYE )) 69
III. LE ISCRIZIONI DI NINURTA-BELU-USUR DAARSLAN TASH )) 82
•
IV. LA STELE DI BAR-HADAD A MELQART )) 89
V. LE STELE DI SEFIRE )) 92
(a) Stele di Sefire IA )) 93
(b) Stele di Sefire IIC )) 109
(c ) Stele di Sefire III )) 113
-
VI. L'ISCRIZIONE DI ZAKKUR, RE DI ijAMAT )) 123
(a) Zakkiir A )) 124
(b) Zakkiir B )) 130
VII. LE ISCRIZIONI DI ijAZA'EL, RE DI DAMASCO )) 132
6 Indice
VIII. L'ISCRIZIONE DI TEL DAN 136
>>
-
IX. LA STELE DI BUKAN 144
>>
-
X L'ISCRIZIONE DI BALA 'AM DA DEIR 'ALLA )) 151
XI. LA SECONDA ISCRIZIONE DI KILAMUWA )) 159
XII. L'ISCRIZIONE DI PANAMUWA I A HADAD )) 166
-
XIII. L'ISCRIZIONE DI BARRAKIB PER IL PADRE PANAMUWA II )) 192
XIV. L'ISCRIZIONE DI KTMW )) 204
-
XV. LE ISCRIZIONI ARAMAICHE DI BARRAKIB )) 214
XVI. TESTI BREVI )) 221
(a) I testi minori di Deir 'Alla )) 221
(b) L'alfabeto di Teli ijalaf )) 222
(c) Graffiti, bullae, ostraca di ijamat )) 224
( d) I pesi di ijamat e di Qarqar )) 227
(e) I bronzi di Nimrud )) 229
(f) Gli avori di Nimrud )) 232
(g) La coppa di Olimpia )) 233
(h) I bronzi del Luristan )) 234
(i) La coppa astrale )) 236
(j) Tre iscrizioni su suppellettile dalla Galilea )) 238
(k) La pietra di Emar )) 240
(1) I sigilli )) 240
XVII. TESTI DI DUBBIA ASCRIZIONE ALL'ARAMAICO )) 244
(a) La statua di Amman )) 244
(b) Due frammenti di iscrizioni da Zincirli )) 246
( c) Amuleti di Zincirli )) 247
( d) Iscrizione su rivestimento di scudo, da Zincirli (?) )) 247
(e) Iscrizioni rinvenute in Italia )) 248
(f) L'iscrizione su suppellettile da Te! Zeror )) 251
(g) Il tubo di argilla da Ninive )) 252
(h) L'ostracon di Nimrud )) 252
(i) Le decorazioni di scettro da Khorsabad )) 253
Appendice paleografica (E. Attardo) )) 255
Bibliografia e abbreviazioni )) 273
)) 303
Tavole
Alla memoria della Profssa Luisa Fantini Terzi,
una milanese di spirito civile ''manzoniano'',
appassionata studiosa e benemerita sostenitrice
delle lingue e culture de/l'Oriente antico.
Gli autori ringraziano cordialmente il professor Riccardo Contini e il professor
Felice Israel per i loro amichevoli e costruttivi suggerimenti. Si ringraziano
inoltre il dottor Riccardo Panigada, conservatore presso il Museo d'Arte Sacra
San Martino di Alzano Lombardo (BG), per la gentile concessione dell'immagine
di copertina; la dottoressa Francesca Minen e la dottoressa Roswitha Del Fabbro
per la fattiva e cortese collaborazione.
PREFAZIONE
Questo manuale è stato concepito essenzialmente ad usum scholae, secondo la ve
tusta ma in sé fascinosa definizione che si dava di tali testi al Pontificio Istituto Bi
blico, dove uno degli autori (F.M. Fales) compì parte dei suoi studi di Orientalisti
ca. Tuttavia, la schola cui si faceva allora riferimento trova scarsa corrispondenza
con la pratica dei corsi di filologia e linguistica semitica quali si possono condurre/
seguire nell'Università italiana odierna, con le sue lauree triennali e magistrali mi
rate a prese di coscienza veloci e fatalmente abbreviate con una nutrita gamma di
discipline, problematiche e risultati. Per chi è sottoposto, da docente o discente, ai
programmi di questo nuovo regime curriculare - in sé non privo di alcuni elemen
ti qualificanti, va pur detto - il presente manuale sull'aramaico antico potrebbe
sembrare di dimensioni eccessive rispetto alla tempistica e al carico didattico di
singoli corsi semestrali. Tuttavia, tanto agli studenti (universitari o post-universi
tari che siano) quanto ai loro docenti e in generale a studiosi e cultori, dovrebbe
risultare di una certa comodità trovare riunita in un solo volume una scelta prati
camente completa dei testi dell'aramaico antico (in trascrizione e traduzione con
esteso commento), unitamente a un'introduzione storica, a schizzi aggiornati della
grammatica (fonologia, morfologia e sintassi) e, infine, a una presentazione della
paleografia, con il corredo di illustrazioni a tratto delle epigrafi e di una estesa bi
bliografia. Inoltre, il volume è concepito in modo tale per cui, dopo lo studio della
parte introduttiva, si può procedere alla lettura di qualsiasi iscrizione contenuta
nella seconda parte, il cui ordine non riflette la crescente difficoltà dei testi, bensì la
loro distribuzione cronologica e geografica. Questo consente di saltare alcune iscri
zioni o di invertirne l'ordine senza pregiudicarne la comprensione, tanto ali' interno
di un corso quanto nell'ambito di un apprendimento individuale: si è infatti cercato
di rendere il volume pienamente fruibile anche da parte degli autodidatti, evitando
di dare per presupposta la conoscenza di altri dialetti aramaici, oppure dell'ebraico
o di qualsiasi altra lingua semitica.
Del resto, non è casuale che parte dei materiali che fot 111ano l'oggetto del pre
sente volume sia stata inizialmente elaborata per un uso prettamente didattico, e in
specie per un corso post-universitario di aramaico tenuto a cadenza settimanale per
diversi anni (1999-2009) presso il Centro studi del Vìcino Oriente di Via Vitruvio
a Milano da F.M. Fales, con l'assistenza puntuale, sul piano scientifico e didattico,
di G.F. Grassi. Questa collaborazione, pur nata prima e altrove (presso la Cattedra
di Filologia semitica dell'Università di Udine), trovò nello stimolante quadro del
Centro studi milanese - dedicato ali 'insegnamento delle lingue e culture del Vicino
Oriente antico tramite il contributo di docenti giunti da tutta Italia - uno specifico
traguardo nella redazione di dispense annuali come strumenti indispensabili per la
preparazione degli allievi ali' esame di fine corso.
Furono dunque queste prime dispense, a fì1111a congiunta dei due autori, a rap
presentare lo scheletro essenziale del presente lavoro, benché esse fossero assai
più ridotte nei commenti e nei rinvii bibliografici per ogni iscrizione. Dell 'impian
to didattico originale rimangono ancora visibili alcune tracce, soprattutto nei casi