Table Of ContentRodolfo Guzzi
La strana storia
della luce e del colore
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RODOLFO GUZZI
Presidente IBP Group International
Collanaiblu-paginediscienzaideataecuratadaMarinaForlizzi
ISBN978-88-470-1117-5 e-ISBN978-88-470-1118-2
DOI10.1007/978-88-470-1118-2
©Springer-VerlagItalia2011
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InmemoriadiStefanoJacomuzzi,maestroeamico
Prefazione
AmetàdelNovecentogliscienziatichestudiavanoleparticelle
elementarisiaccorserocheesistevanodelleparticellechepre-
sentavano delle proprietà anomale rispetto alle conoscenze di
quell’epoca.Definironoquesteparticelle“strane”eincominciarono
pureaosservarequantoquesteparticellefosseropiùstranedelle
altre.Crearonodegliopportuniindicidi“stranezza”costruendoun
complessoedelegantemodellocheidentificavalecaratteristiche
dellaparticellastessa.
Oggila“stranezza”simisuraconsiderandoleparticellecome
compostediquarkelementari.Il“quark”stessoèunaparticellaed
èlapiùstranadelleparticellestrane.Fuscopertanel1963,indi-
pendentementedaGell-ManneGeorgeZweig.Gell-Man,nelsuo
libroTheQuarkandJaguar.AdventuresintheSimpleandintheCom-
plex,spiegacomeilnome“quark”glisiastatosuggeritodauna
frasesenzasenso:
threequarksforMusterMark!
Surehehasnotgotmuchofabark
andsureanyhehasit’sallbesidethemark,
contenuta nel romanzo FinnegansWake di James Joyce.Scrive
Gell-Mann:
Inizialmentenel1963,quandoassegnaiilnome“quark”aicosti-
tuenti fondamentali del nucleone, io avevo [in mente] un
suono,senzal’ortografia,cheavrebbepotutoessere:”kwork”
VIII
[dall’emissionedelsuonofattodalleanatre].Poi[…]misono
L imbattutoin“quark”.
a
s
tra Questa frase, aggiungeva Gell-Man, sembrava che fosse stata
n
a
costruitainprimoluogopertrovareunarimatra“quark”,“Mark”,
s
to “bark”ealtreparole:
ria
d
e …mapoichélafraseerastatapronunciatainunbarperrichie-
lla
deredabere,potevaessereancheintesacome:“Threequarts
lu
c forMisterMark(trequarti[digallone]perMisterMark)”,nel
e
e qualcasolapronuncia“kwork”noneradeltuttoingiustificata.
d
e In ogni caso il numero tre ben si adattava al modo in cui i
l
c quarkssitrovanoinnatura.
o
lo
re
Daunpuntodivistaetimologicolaparola“strano”significaestra-
neo,insolito,noncomune,straordinarioe,com’èstataadottataper
leparticelle,puòessereancheattribuitaallastoriadellaluce.La
stranezzasipuòanchebenriferireaquantovistopernarrare,per
le insolite implicazioni filosofiche, religiose e scientifiche che
hannocontrassegnatolastoriadellalucedaiGreciaigiorninostri.
PeriGrecituttiicambidimateriapotevanoesserespiegati
attraverso l’interazione di quattro elementi:acqua,aria,terra e
fuoco.Questiquattroelementieranoancheallabasedituttele
coseviventi.Ilcuoregeneravauncaloreches’irradiavaattraverso
ilsangue,mentreilprincipiodellavita,l’ariaopneuma,essendo
mescolatoconilsanguedurantelarespirazione,aiutavaaraffred-
dareilcuore.Ilcieloerailquintoelementoederastabile.Lestelle
eipianetisimuovevanocontaleprecisionegeometricacheera
impossibile,conglistrumenticheavevanoiGreci,riprodurneil
motosullaTerra.Ciòproducevaunaprofondadicotomiatralaterra
eilcieloerappresentavaquellocheeralascienzagrecaclassica:
staticaebasatasucriteriautoevidenti.
Aristoteleelascienzagrecaclassicaavevanorealizzatouna
completatassonomiadellanaturachedovevaservireadarerispo-
staalleinnumerevolidomandechesiponevanoifilosofi,imedici,
ifisici.Conilterminetassonomiacisiriferiscesiaallaclassificazione
gerarchicadiconcettisiaalprincipiostessodellaclassificazione.
Tuttiiconcetti,glioggettianimatienon,iluoghieglieventipote-
vanoessereclassificatiseguendounoschematassonomico.
IX
Il pensiero greco,e in primo luogo Aristotele,metteva in
guardiadalmodificare,mediantel’usodistrumenti,glieventi P
naturali che si svolgevano secondo fini propri.Lo strumento refa
prodottodall’uomoerasostanzialmenteestraneoallanatura zio
che, invece, doveva essere conosciuta attraverso i sensi che ne
implicitamente non avrebbero turbato la conoscenza della
naturastessa.
Quest’approcciopermeòlascienzafinoalSeicento,quando
crollòladistinzionetrailmondonaturaleequelloartificiale.Cad-
derotutteleprevenzionicontrol’usodeglistrumenti,attraversoi
qualiinvecel’uomopotevaacquisirelaconoscenzadellanatura.
Lafilosofiadellascienzanaturalesancivalalegalitàdell’usodistru-
menti che avrebbero permesso di conoscere la realtà, anche
nascosta,checircondaval’uomo.Lostrumentononsoloeracon-
cepito come prolungamento dei sensi, ma soprattutto come
mezzocontrappostoaisensistessi,unmezzocapacedicogliere
l’essenzadellanaturasenzachequestaingannasseisensicome,
peresempio,scoprendoicoloripuriincontrapposizioneaquelli
composti,ilvederealmicroscopiooaltelescopioincontrapposi-
zionealvedereaocchionudo.
PrimadelSeicento,interessavalanaturadellavisioneelesue
implicazionimoraliefilosofichepiuttostocheglioggettiposse-
dessero un colore.I filosofi si dedicarono più alla forma degli
oggettieacomequestieranopercepiti,attraversogliocchi,da
quegliorganiche,divoltainvolta,potevanoesseredeputatialla
ragione:ilcuoreoilcervello.Questaeraunavisioneemozionale
edempiricapiuttostochefisiologica.
ConlascopertadeicoloriprimarifattadaNewtoneconl’ausi-
liodistrumentisemprepiùraffinati,iniziaunlungopercorsoverso
lacomprensionedellequalitàdellaluceedicomequestasiaper-
cepitadagliorganidellavisioneedalcervello.
Dopoil1492,annodellascopertadell’America,anchelavec-
chiageografiafusconvolta.Inoltre,lescopertediTychoBrahee
Galileo Galilei dimostrarono che l’Universo era ben diverso da
quelloimmutabile,previstodaAristotele.Analogamentelesco-
perte,nell’ottica e nella meccanica,indicavano che i fenomeni
osservati,fosseroessiterrestrionelcielo,avevanoradicicomuni.
WilliamHarvey(1578-1657)avevadimostratocheilcuorenonera
unafornace,maunapompa.
Description:Sino al 1600 la luce era oggetto di studio degli scienziati ed il colore dei filosofi. Questa dicotomia fu superata dall’Esperimentum Crucis di Newton che spiego’ come la luce contenesse il colore. Il libro analizza le teorie che furono sviluppate dai greci, per evolversi successivamente nelle t