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Collana di studi di Filosofia e Scienze della Complessità
diretta da
Giuseppe Gembillo, Giuseppe Giordano
e Annamaria Anselmo
16
Comitato editoriale
Ferdinando Abbri, Gianluca Bocchi, Fritjof Capra,
Mauro Ceruti, Girolamo Cotroneo, Luisa Damiano,
Roberta Lanfredini, Sergio Manghi, Alessandro Mariani,
Emilio Roger Ciurana, Chiara Simonigh
EDGAR MORIN
LA SFIDA
DELLA COMPLESSITÀ
Nuova edizione
a cura di
Annamaria Anselmo e Giuseppe Gembillo
Le Lettere
Pubblicazione del Centro Studi di Filosofia della Complessità «Edgar Morin» –
Messina, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici– Napoli.
Copyright © 2017 by Editoriale Le Lettere – Firenze
ISBN 978 88 9366 023 5
www.lelettere.it
SOMMARIO
Premessa
di Annamaria Anselmo e Giuseppe Gembillo . . . . . . . p. 7
Premessa alla nuova edizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
La sfida di Edgar Morin
di Annamaria Anselmo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9
LASFIDADELLACOMPLESSITÀ
1. La parola vuota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 27
2. La dissoluzione della complessità . . . . . . . . . . . . . . . . . » 27
3. L’intelligenza cieca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 29
4. I pilastri di certezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 32
5. Il pensiero semplificante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 37
6. La crisi della conoscenza semplificante . . . . . . . . . . . . . » 40
7. L’apparizione e il conflitto dei disordini . . . . . . . . . . . . . » 40
8. La crisi della riduzionee la comparsa dell’inseparabilità
nella separabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 44
9. L’inseparabilità micro-fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 48
10. La crisi della separazione osservatore/osservazione,
soggetto/oggetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 50
11. La comparsa delle contraddizioni, delle incertezze,
delle indecidibilità logiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 51
12. La breccia irrefrenabile della contraddizione . . . . . . . . » 52
13. L’incompiutezza logica: le indecidibilità . . . . . . . . . . . . » 55
14. La breccia/apertura gödeliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 56
15. Le due lezioni: il limite e l’apertura . . . . . . . . . . . . . . . » 58
16. L’incompiutezza delle nuove rivoluzioni scientifiche . . . » 61
17. L’ambiguità della “rivoluzione biologica” . . . . . . . . . . . » 62
6 SOMMARIO
18. Un esempio del cammino zigzagantedal semplice
al complesso: la storia delle idee sul cancro . . . . . . . . . . p. 64
19. La tragedia delle scienze antropo-sociali . . . . . . . . . . . » 66
20. Il nuovo mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 68
21. La perdita dei fondamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 69
22. La complessità-sfinge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 70
23. La sfida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 72
24. Metodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 73
Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 77
PREMESSA
Il testo che qui riproponiamo in edizione critica è stato pubblica-
to per la prima volta, nella doppia versione, in un volume da noi cu-
rato, presso l’editore messinese Armando Siciliano nel 2002. Apri-
va una raccolta di scritti dedicati a Edgar Morin in occasione del
suo ottantesimo compleanno e del conferimento della laurea Ho-
noris causain Filosofia da parte dell’Università di Messina1.
Il volume ha ormai una sua storia e ha contribuito a corrobo-
rare una collana di studi (Interazioni) che ormai conta più di cin-
quanta pubblicazioni. Ha costituito anche il punto di partenza
ideale per la costituzione, sempre nel 2002 e all’interno del Dipar-
timento di Filosofia dell’Università di Messina, del Centro Studi di
Filosofia della Complessità “Edgar Morin”, che ha fatto del dialogo
costante col filosofo francese un punto di forza delle sue ricerche,
come si evince dai lavori patrocinati dal Centro,che includono sia
opere di Morin sia studi sulla filosofia della complessità. Dei primi
ci limitiamo a ricordare, Un viandante della complessità (con Giro-
lamo Cotroneo e Giuseppe Gembillo), Lezioni messinesi, La lati-
nità, Complessità e neostoricismo (con Benoît Mandelbrot eHum-
berto Maturana) tutti editi da Armando Siciliano. Dei secondi ci li-
mitiamo a ricordare: A. Anselmo, Edgar Morin e gli scienziati con-
temporanei (con prefazione di Morin) Rubbettino, Soveria Man-
nelli 2005; Id., Edgar Morin dalla sociologia all’epistemologia, Gui-
1E. Morin, M.R. Abramo, A. Anselmo, G. Gembillo, G. Giordano, G. Gregorio,
La metafora del circolo nella filosofia del novecento. Omaggio a Edgar Morin,Arman-
do Siciliano, Messina 2002. Gli interventi in occasione dell’evento sono raccolti in E.
Morin - G. Cotroneo - G. Gembillo, Un viandante della complessità. Morin filosofo a
Messina,Armando Siciliano, Messina 2003.
8 PREMESSA
da, Napoli 2006; A. Anselmo (a cura di), La filosofia e gli altri sa-
peri,Armando Siciliano, Messina 2005; G. Giordano, Da Einstein
a Morin,Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; G. Gembillo, Le po-
lilogiche della complessità,Le Lettere, Firenze 2008
A distanza di un decennio, approssimandosi il novantesimo
compleanno di Morin, abbiamo pensato di rinnovargli l’omaggio
pubblicando separatamente questo testo, che rappresenta una del-
le più efficaci introduzioni al suo pensiero. Ringraziamo l’editore
Siciliano per avere accettato la nostra proposta di riedizione in
questa sede. Siamo grati alle dottoresse Françoise Guichard e Cri-
stine Le Bohec per la loro competente revisione del testo francese.
Messina, Università, marzo 2011
Annamaria Anselmo
Giuseppe Gembillo
PREMESSA ALLA NUOVA EDIZIONE
Questa nuova edizione, che segue la quinta ristampa del 2015, è
stata resa più snella con l’eliminazione del teso francese, per age-
volarne la fruizione ai lettori italiani. Il successo dell’edizione con-
ferma l’interesse degli studiosi per questa preziosa introduzione al
pensiero complesso. Siamo grati a tutti coloro che lo hanno deter-
minato e ribadiamo il nostro affettuoso grazie a Edgar Morin.
Messina, Università, maggio 2017
Annamaria Anselmo
Giuseppe Gembillo
LA SFIDA DI EDGAR MORIN
di Annamaria Anselmo
“La sfida della complessità” è lo scritto che, forse più di ogni altro,
costituisce un’immediata e valida introduzione non solo al pensie-
ro di Edgar Morin, ma alla Complessità in generale. È un testo che
per la sua chiarezza e agilità logico-espressiva può fornire un fon-
damentale contributo al raggiungimentodi scopi non solo teoreti-
ci, ma anche formativi.
Morin dedica la prima parte del saggio a eliminare la confu-
sione che imperversa in relazione al concetto di “Complessità”,
sottolineando la tendenza alla dissoluzione di essa e all’afferma-
zione dell’intelligenza promossa da quella che definisce “Scuola del
lutto”1. Tale intelligenza, «contemporaneamente miope, presbite,
daltonica, guercia», e ancor peggio “cieca”, applica indiscrimina-
tamente le regole dell’evidenza, dell’analisi, della sintesi, e dell’e-
numerazione; tende a ridurre tutto a elementi semplici; utilizza la
logica identitaria non come uno strumento, ma come un tribunale
che definitivamente può decidere della validità e della falsità di
un’asserzione; e, invece di cogliere le caratteristiche “enantiomor-
fe” della natura e della vita, elimina la contraddizione come fosse
un errore dovuto ai limiti dell’intelletto umano.
In effetti, quando si parla di complessità molto spesso è alla
complicazione che si fa riferimento; quasi sempre, dire che una
1Per un approfondimento inerente al concetto di “Scuola del Lutto” cfr. E. Mo-
rin, Il Metodo 1. La natura della natura, trad. di G. Bocchi - A. Serra, Cortina, Milano
2001, pp. 7-9.
10 ANNAMARIAANSELMO
cosa è complessa equivale ad affermare che è «ingarbugliata, in-
districabile, di difficile soluzione». Con questa accezione, la parola
complessità è una parola che ormai imperversa; in tutti gli am-
bienti culturali non si fa altro che parlare di complessità: «La pa-
rola complessità è sempre più diffusa e per questo la complessità
sembra più riconosciuta. Questo riconoscimento della complessi-
tà ci fa non chiarire, ma eludere i problemi che essa pone»; così
«la parola complessità è una parola la cui troppa pienezza ne fa
una parola vuota. Più essa viene utilizzata, più il suo vuoto au-
menta»2.
Morin evidenzia che la “sfida” consiste proprio nell’arginare le
conseguenze di questo tipo di intelligenza che «distrugge sul na-
scere le possibilità di comprensione e di riflessione, eliminando
anche tutte le possibilità di un giudizio corretto o di una visione a
lungo termine»; e che «incapace di esaminare il contesto e il com-
plesso planetario, rende incoscienti e irresponsabili»; e, ancora,
«crede nella pertinenza e nell’affidabilità delle sue attività pro-
grammatrici che spesso ignorano le condizioni, i limiti e le possi-
bilità del contesto di queste attività»3.
La sfida consiste nel capire che, oggi più che mai, il termine
complessità ha acquisito una pregnanza epistemologica di cui non
si è compreso ancora a fondoil significato. Essoracchiude in sé una
potenza rivoluzionaria di portata ontologica, logica, epistemologi-
ca, e quindi anche etico-formativa.Una rivoluzione che ha investi-
to e continua a investire il nostro modo di intendere la realtà, l’im-
magine della realtà fuori di noi, la visione del mondo, il modo di or-
ganizzare i saperi, la conoscenza, l’impostazione delle varie disci-
pline, l’orizzonte di senso generale in cui ci muoviamo. Alla «dis-
soluzione della complessità», portata avanti dal «pensiero sempli-
ficante»4, Morin invita qui a contrapporre necessariamente una
2Infra, p. 27. Sulla differenza tra complicazione e complessità cfr. G. Gem billo-
A. Anselmo, Complicazione e complessità, in “Complessità” 1-2, 2009, pp. 209-216.
3Infra, p. 32.
4Per delineare le caratteristiche del “pensiero semplificante” rimando sempre al-
l’introduzione generale ai sei volumi del metodo presente in E. Morin, Il metodo. La
natura della natura, cit., pp. 3-22; cfr. anche G. Gembillo, Neostoricismo complesso, Esi,
Napoli 1999.