Table Of ContentPierre Bourdieu/Jean Claude Passeron
Titolo originale
La reproduction
Eléments pour une théorie du système d*enseignement
© 1970 by Les Editions de Minuit, Paris
Traduzione di Giampiero Maghi ni
© 1972 by Guaraldi Editore s.a.s., Rimini
Direzione Editoriale: Firenze, vìa delia Mattonila 21
Indice
Nota delVEditore (1974) 7
Introduzione a due voci
DalTanalisi dei processi di riproduzione delle classi
sodali e delTordine culturale all’analisi dei processi
di mutamento, di Giovami Bechelloni 9
Il figlio del pellicano può uccidere il padre, di Fran
cesco Ciafaioni 21
Nota alla traduzione 30
Premessa 33
Libro primo Fondamenti di una teoria della vio
lenza simbolica 39
Libro secondo II mantenimento delPordine 119
r. Capitale culturale e comunicazione pedagogica 121
Ineguaglianze dinnanzi alla selezione e ineguaglianze
di selezione 122
Dalla logica del sistema alla logica delle trasformazioni 147
il. Tradizione letteraria e conservazione sociale
165
Autorità pedagogica e autorità del linguaggio 166
Linguaggio e rapporto con il linguaggio 176
Conversazione e conservazione 191
ni. Eliminazione e selezione 203
\
\ L’esame nella struttura e nella storia del sistema
Scolastico 204
5
Esame ed eliminazione senza esame 221
Selezione tecnica e selezione sociale 239
IV. La dipendenza mediante l'indipendenza 244
Le funzioni particolari delTinteresse generale 247
L’indifierenziazione delle funzioni e l'indifferenza alle
differenze 257
La funzione ideologica del sistema d’insegnamento 267
Appendice L’evoluzione della struttura delle possi
bilità di accesso alPinsegnamento superiore;
deformazione o traslazione? 29?
6
Nota deirEditore
A due anni di distanza dalla prima presentiamo al lettore
italiano la seconda edizione, riveduta nella traduzione, di
un libro che si avvia ormai a diventare un classico della so
ciologia contemporanea,
il libro uscì nel 1972 nella collana « Ipotesi » che era
stata la collana di avvio della Casa editrice; oggi viene inse
rito nella collana « Ipotesi di cultura » accanto ad altri testi
di sociologia che hanno lo scopo di accrescere il nostro li
vello di conoscenza sulle strutture culturali e, più in gene-
rale, sui processi di socializzazione.
L'analisi degli aa, non ha perduto nulla della sua origi
nalità e pertinenza* Anzi, col passar degli anni, sempre più
nettamente emerge la necessità di passare attraverso un
lavoro di ricognizione empirica e di concettualizzazione alta
mente sofisticato se si vogliono capire davvero i meccanismi
sociali, assai più complessi di quanto si fosse portati a
ritenere sulVonda degli entusiasmi sessantotteschi.
Quando il libro uscì, infatti, non furono pochi coloro
che lo accolsero con diffidenza respinti dai modi dell'espo
sizione e dalla drasticità delle tesi sostenute, in così netto
contrasto con le speranze che molti coltivavano sul futuro
della scuola.
Oggi possiamo dire con certezza che il futuro dovrà pas
sare anche attraverso una capacità di analisi che non tema
di rifuggire dai tecnicismi e dalle difficoltà. Le scorciatoie
possono essere pericolose quando non si abbia ben chiaro
da dove si viene e dove si vuole andare. Bourdieu e Passeron
ci portano su sentieri impervi dai quali tuttavia ci è consen
1
tito vedere più lontano, sia dietro di noi sia davanti. Nel
riproporre oggi questo testo al lettore italiano siamo perciò
convinti di offrirgli un libro che ha una duplice rilevanza:
innanzitutto, ai fini deiranalisi del sistema scolastico e più
in generale del sistema culturale e poi ai fini deiranalisi del
sistema sociale. La sociologia ha modo qui di dispiegare
tutte le proprie potenzialità al servizio di una capacità di
« comprensione » esemplare.
Settembre 1974
introduzione a due voci
Dall'analisi dei processi di riproduzione
delle classi sociali e dell’ordine culturale
all’analisi dei processi di mutamento
m Se vuoi entrare in un pentagono e non ci
riesci da Nessuno dei cinque lati cerca il
sesto ».
(Antico proverbio cinese)
1. Questo libro rappresenta il punto di arrivo di un
lavoro di ricerca sociologica e di riflessione sistematica
che ha prodotto in oltre dieci anni un corpus di ricerche
e di lavori che non ha l’eguale nell’attuale panorama
della sociologia europea. Intorno a Pierre Bourdieu, e
sotto la sua direzione, un’équipe numerosa e preparata
ha lavorato al Centre de sociologie de l’éducation et de
la culture di Parigi conducendo una serie organica di
ricerche sul campo culturale e sul campo intellettuale
visti essenzialmente in una prospettiva di sociologia del
potere’. Siamo perciò lieti di poter offrire al lettore
italiano la traduzione de La réproduction dopo che il
libro era stato esaminato e rifiutato, per opposte ragioni,
da tre delle maggiori e più qualificate case editrici ita
liane che non sono state in grado di inserire questo testo
negli schemi culturali caratterizzanti le proprie collane.
Ci troviamo in effetti di fronte a una proposta nuova
1 Oltre ai lavori pubblicati o in corso di pubblicazione per le Edizioni
(iuaraldi (Mttosociologia, Ï delfini, La fotografia, Puericultura e morale di
tU\set L'amore dell’arte) si vedano in particolare C. Grignon, Vordre des
t htnrf. Les fonctions sociales de renseignement technique; M. de Saint
Martin, Les fonctions sociales de renseignement scientifique; P. Fritsch,
/ ’/duratinn des adultes, aa. vv. Rapport pédagogique et communication„
aa vv Lt' metter de iociûlogue
tendente a fondare attraverso un'analisi sui fatti, una
teoria in grado di collegare tra loro categorie capaci di
spiegare quei fatti.
« Figli illegittimi » di Durkheim, di Weber e di Marx,
Bourdieu e Passeron ambiscono, con ragione, a proporre
una teoria originale dei rapporti simbolici come rap
porti sociali che aggiungono la propria forza alla forza
di questi.
Questo libro perciò si presenta ed è un libro impor
tante, E su questo punto sono d'accordo anche i suoi
numerosi critici i quali tuttavia hanno preferito spesso
soffermarsi sul modo con cui i dati e le proposizioni
logiche esplicative sono presentati linguisticamente, per
contestarne la legittimità scientifica, oppure si sono sof
fermati sui problemi che l’analisi di Bourdieu e Passeron
lascia aperti. A queste letture in parte fuorviami, e
comunque senz’altro riduttive, hanno acceduto sia Gof
fredo Fofi a cui avevamo affidato la presentazione al
lettore italiano de Les héritiers2, sia Francesco Ciafaloni
con cui abbiamo deciso di presentare, a due voci, La
réproduction3.
Non vogliamo certo erigerci a difensori di ufficio di
Bourdieu e Passeron (che fra l’altro sanno benissimo
difendersi da soli) ma cercare a un tempo, in questa
nostra presentazione, di sottolineare quali sono a nostro
avviso gli apporti positivi con cui il libro ci offre Pocca-
sione di confrontarci e di cercare di trovare una spie
gazione soddisfacente delle letture riduttive che ne sono
state fatte.
2, Cominciamo intanto con l'individuare il campo
specifico di fronte al quale ci troviamo e che costituisce
l’oggetto deiranalisi condotta da Bourdieu e Passeron.
Si tratta del campo culturale, il cosiddetto mercato dei
2 Cfr. in questa stessa sezione I delfini. Gli studenti e la culturat Gua-
taldi 1971.
1 Cfr. il testo che segue.
10
beni simbolici o mercato dei messaggi culturali. L'ana
lisi marxista tradizionale lo ha relegato nel mondo della
sovrastruttura limitandosi spesso a individuare, in modo
meccanico e diretto, le determinazioni strutturali condi
zionanti4. Altri Io hanno analizzato come corpo separato,
come puro mercato simbolico, regno di forme spoglie di
contenuti e prive di significati, dematerializzato rispetto
ai soggetti che Io agiscono. Nei riguardi di queste posi
zioni Bourdieu e Passeron sono ferocemente critici in
troducendo e collegando tra loro alcuni importanti con
cetti esplicativi: autonomia relativa del campo culturale,
funzione di riproduzione dei rapporti di classe esistenti
svolta dal campo culturale, scuola come principale istan
za legittima di legittimazione dell’arbitrario culturale
che contribuisce alla riproduzione della struttura della
distribuzione del capitale culturale tra le classi e, suo
tramite, alla riproduzione dei rapporti di classe esistenti.
Vediamo con maggiori dettagli quanto emerge da
questo La réproduction. L’idea centrale è quella dell'au
tonomia relativa del sistema scolastico grazie alla quale
l’insegnamento serve in modo specifico e insostituibile
le strutture sociali.
La riproduzione dei rapporti di classe infatti è anche
il risultato di un’azione pedagogica che non parte dà
una tabula rasa ma si esercita su soggetti che hanno
ricevuto dalla loro famiglia o da azioni pedagogiche
precedenti (cioè dalla cosiddetta « prima educazione »)
da una parte un certo capitale culturale e dall’altra un
insieme di atteggiamenti nei riguardi della cultura. Ogni
azione pedagogica ha dunque una efficacia differenziata
in funzione delle differenti caratterizzazioni culturali
4 Diversa e ben altrimenti sfaccettata l'analisi recentemente proposta da
L, Althusser che ci sembra ampiamente influenzata dai lavori di Bourdieu
e di altri sociologi- Cfr. L. Althusser, Idéologie et appareils idéologiques
d'état. Notes pour une recherche, «La pensée», n, 151» 1970. DÌ questo
testo esiste una versione più recente ciclostilata. In italiano è stato tradotto
du «Critica marxista» e in Scuola, ideologia, potere, a cura di M. Barbagli
(Il Mulino 1972).
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preesistenti dei soggetti e che sono di natura sociale.
La scuola sanzionando queste differenze come se fossero
puramente scolastiche contribuisce a un tempo a ripro
durre la stratificazione sociale e a legittimarla assicu
rando la sua interiorizzazione e persuadendo gli indi
vidui che essa non è sociale ma naturale.
Queste tesi erano già in gran parte contenute nel
precedente lavoro degli aa. Les héritiers? dove, tuttavia,
persisteva un costante riferimento a una pedagogia razio
nale in grado di operare dei mutamenti su questa fun
zione selettiva e legittimante della scuola. Ne La ripro
duzione i riferimenti a una pedagogia razionale scom
paiono quasi del tutto, il sistema scolastico si presenta
molto più impermeabile a qualsiasi mutamento grazie
airintroduzione di concetti quali autorità pedagogica e
sistema scolastico come istituzione legittimante di tale
autorità. Si potrebbe dire che, mentre ne Les héritiers
l’accento viene messo prevalentemente sui condiziona
menti sociali degli studenti, ne La réproduction Paccento
viene messo sul corpo docente e sulla scuola come
« sistema »,
L’azione pedagogica infatti per potersi esercitare ha
bisogno che l’autorità di chi la dispensa sia riconosciuta
come tale da coloro che la subiscono. L’autorità dei
pedagoghi non è personale e carismatica, come tendono
a credere e a far credere i pedagoghi, ma deriva dall’isti
tuzione legittima, la scuola, di cui sono gli agenti. La
scuola è pertanto l’istituzione investita della funzione
sociale di insegnare e per ciò stesso di definire ciò che
è legittimo apprendere6. Una identica dissimulazione im
pone come legittima la cultura delle classi dominanti.
In realtà, sostengono gli aa. non esiste una cultura legit-
* Tr. it. J delfini cit.
A L'ideologia professionale del « dono » pedagogico avrebbe ta funzione
di mascherare proprio l’origine e le funzione sociale di una autorità che è
più facile da far accettare presentandola come quella del maestro che come
quella della società, in analogia con l'ideologia del « dono » operante per
gli studenti. Cfr. Les héritiers.
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