Table Of ContentLa migrazione in Alto Adige
e Tirolo.
Analisi e prospettive multidisciplinari
a cura di Roberta Medda-Windischer, Gerhard Hetfleisch
e Maren Meyer
con una prefazione di Rainer Bauböck
2011
Bolzano, EURAC research
Indice
Curatori ed autori iv
Abbreviazioni ix
Prefazione xi
Introduzione
Introduzione e cenni comparati fra Alto Adige e Tirolo 3
Roberta Medda-Windischer, Rainer Girardi, Alessandro Pallaoro e Giovanna Zanolla
I. CApIToLo: IL ConTesTo dI rIferImenTo: LA dIversITà In ALTo AdIge
e In TIroLo
Gestione della diversità delle “nuove minoranze” in Alto Adige/Süd Tirol 19
Roberta Medda-Windischer
Il breve decennio del dibattito sull'integrazione in Austria 33
Gerhard Hetfleisch
II. CApIToLo: ConTesTo sTorICo, gIurIdICo e soCIALe
A. storia e dati demografici 59
”… e sono arrivati uomini.” L'immigrazione e la migrazione di lavoratori in
Austria e Tirolo dal 1945 59
Gerhard Hetfleisch
Cenni storici e dati demografici sulle migrazioni in Alto Adige 78
Rainer Girardi
B. Quadro giuridico e norme di riferimento 95
La condizione giuridica degli stranieri nella Provincia autonoma di Bolzano 95
Alessandro Pallaoro
Emarginati per legge. Della situazione giuridica dei migranti in Austria 111
Gerhard Hetfleisch e Bediha Yıldız
vii
C. La condizione sociale e le prospettive di integrazione
Lo standard di vita quale fattore d'integrazione. Istruzione, valorizzazione
del titolo di studio, situazione abitativa e rischio povertà dei migranti in Tirolo 125
Gerhard Hetfleisch e Andrea Moser
Attrattività territoriale, inserimento sociale e occupazionale nel
contesto altoatesino: analisi e proposte di intervento 150
Rainer Girardi
III. CApIToLo: rICerCA e AnALIsI QuALITATIvA
Uno studio qualitativo sulla condizione dei migranti in Alto Adige 169
Giovanna Zanolla
Gli immigrati e le loro reti alla luce della gerarchizzazione occupazionale 269
Till Mayrhofer, Kerstin Neumayer e Gerhard Hetfleisch
Considerazioni finali
Diritti umani e tutela delle minoranze quali fattori d´integrazione
delle nuove minoranze 375
Roberta Medda-Windischer
Appendice
Rappresentazione geografica dell’Alto Adige/Süd Tirol e Tirolo xvii
Glossario xviii
Informazioni sul Progetto MigrAlp xxiii
Curatori ed autori Rainer Girardi è laureato in Scienze Politiche all’Uni
versità di Bologna, con una tesi di ricerca sugli skin
Roberta Medda-Windischer è Senior Researcher presso heads in Alto Adige. È diplomato Operatore di pace
l’Istituto sui Diritti delle Minoranze dell’Accademia presso l’omonimo corso della Formazione professionale
Europea di Bolzano/Bozen (EURAC). Dopo aver con italiana di Bolzano. Si occupa di immigrazione dal
seguito la laurea in Giurisprudenza ed ottenuto il 2004, prima come collaboratore del Centro di tutela
Master (LL.M.) in International Human Rights Law contro le discriminazioni e dell’Osservatorio provincia
presso l’Università di Essex (UK), ha conseguito il le sulle immigrazioni della Provincia autonoma di
titolo di dottore di ricerca (PhD) presso la Facoltà di Bolzano, poi come responsabile del settore formativo
Giurisprudenza dell’Università di Graz (AT). Attual dell’OEW – Organizzazione per un mondo solidale
mente, presso l’Accademia Europea si occupa della pro di Bressanone. Attualmente coordina il progetto
tezione delle minoranze in campo internazionale, MigraData presso l’Istituto sui Diritti delle Minoranze
in particolare delle nuove minoranze originate dall’im dell’Accademia Europea di Bolzano/Bozen (EURAC).
migrazione, ed in questo ambito ha pubblicato molte È l’autore del Primo Rapporto Annuale sull’Immigrazione
plici contributi scientifici su riviste e volumi nazionali in Alto Adige (EURAC, 2011) e curatore della ricerca
ed esteri. La sua ultima monografia è Nuove Minoranze. analitica Condizione e prospettive d'inte grazione degli
Immigrazione tra diversità culturale e coesione sociale stranieri in Alto Adige: relazioni sociali, lingua, religione
(Cedam, Padova, 2010). Nel 2011 ha curato l’edizione e valori.
del Primo Rapporto Annuale sull’Immigrazione in
Alto Adige (EURAC, 2011) e della ricerca analitica Till Mayrhofer ha conseguito la laurea in Sociologia
Con dizione e prospettive d'integrazione degli stranieri in presso l’Università Paris Lodron a Salisburgo.
Alto Adige: relazioni sociali, lingua, religione e valori Ha p artecipato alla ricerca Istituzione per Migranti
(EURAC, 2011). VEBBAS a Salisburgo. Da gennaio 2009 fino a luglio
2010 ha collaborato al progetto Migralp per il Centro
Gerhard Hetfleisch ha conseguito la laurea e il dotto per Migranti in Tirolo (ZeMiT). Dal 2011 lavora
rato di ricerca (PhD) in Storia e Germanistica presso presso l’Istituto di formazione professionale Bfi di
l’Università di Innsbruck. Dal 1985 dirige il Centro per Innsbruck/Tirolo.
Migranti in Tirolo (Zentrum für MigrantInnen in
Tirol, ZeMiT), e dal 2008 coor dina il Centro d’Infor Andrea Moser ha conseguito la laurea in Scienze della
mazione e Monitoring per la Migra zione e l’Integrazio Formazione all’Università Innsbruck. Da maggio
ne in Tirolo (Informations und Monitoringzentrum 2010 lavora al Centro per Migranti in Tirolo (ZeMiT)
für Migration und Integration Tirol, IMZ). Dal 1992 in qualità di collaboratrice scientifica.
al 2002 ha tenuto delle docenze presso diversi Istituti
dell’Università di Innsbruck e dal 1997 è responsabile Kerstin Neumayer ha studiato Sociologia all’Università
di numerosi progetti di ricerca. La sua ultima pubbli Paris Lodron a Salisburgo. Ha conseguito il Master
cazione, in collaborazione con Oberlechner, M. è: in management sanitario e non profit presso il Manage
Integration, Rassismen und Weltwirtschaftskrise (Brau ment Center Innsbruck. Dopo un tirocinio ammini
müller, Wien, 2010). Fulcri della sua ricerca sono: strativo della durata di un anno presso il Ministero per
storia delle migrazioni e storia delle ideologie; integra gli Affari Sociali, ha lavorato presso il Centro per
zione e teorie sull’integrazione; razzismi. Migranti in Tirolo (ZeMiT) in qualità di collaboratrice
scienti fica per il progetto MigrAlp.
Maren Meyer ha conseguito la laurea in Studi europei
(Scienze culturali e sociali) presso l’Università
Chemnitz con un periodo di studio presso l’Università
Karl di Praga. Da marzo 2010 è collaboratrice del
progetto MigrAlp e CoManaging Editor di European
Yearbook of Minority Issues presso l’Istituto sui diritti
delle Minoranze dell’Accademia Europea di Bolzano/
Bozen (EURAC).
Alessandro Pallaoro si è laureato in Giurisprudenza Traduzioni dal tedesco
presso l’Università di Trento dove ha anche conseguito
l’abilitazione alla professione di avvocato. Dal 2004 Per le tradizioni dal tedesco all’italiano si ringraziano
è Magistrato della Corte dei Conti presso la Sezione di cordialmente Evi Dalcomune e Cristina Fraenkel
controllo di Bolzano. Ha frequentato il Master “Media (II. Cap. BHetfleisch/Yıldız, Glossario), Daniela
zione dei conflittiOperatori di pace” dell’Università Dellantonio e Federica Giacon (Prefazione, I. Cap.
di Bologna e attualmente è anche amministratore Hetfleisch, II. Cap. AHetfleisch, II. Cap.
volon tario di “Human Rights International (HRI)”, CHetfleisch/Moser, III. Cap. Mayrhofer/Neumayer/
orga nizzazione attiva a livello internazionale per la dife Hetfleisch).
sa e la promozione dei diritti umani.
Bediha Yıldız ha conseguito la laurea in Giurispruden
za e Scienze Politiche presso l’Università Leopold Fran
zens a Innsbruck. Da febbraio 2006 lavora al Centro
per Migranti in Tirolo (ZeMiT) in qualità di consulen
te e presta attività di consulenza in lingua tedesca, turca
e inglese. Dal 2008 è lettrice presso il Management
Center Innsbruck (MCI) per il corso di studio “Lavoro
sociale”, con un modulo su “Fondamenti giuridici con
cernenti la migrazione”.
Giovanna Zanolla ha conseguito la laurea in Sociologia
e il dottorato di ricerca (PhD) in Sociologia e Ricerca
Sociale presso l’Università di Trento. Esperta di meto
dologia e tecniche della ricerca sociale, ha contribuito a
numerose ricerche sociali, demografiche ed economiche
in particolare relative alla provincia di Bolzano.
Appassionata e curiosa di nuove tendenze e fenomeni
sociali, al momento è occupata nel settore del Social
Media Marketing e si sta specializzando in Marketing
e Comunicazione Digitale.
v
Abbreviazioni
ACLI Associazioni cristiane lavoratori IPES Istituto per l’Edilizia Sociale della
italiani Provincia autonoma di Bolzano
Astat Landesinstitut für Statistik NAG Niederlassungs- und Aufent-
(Istituto Provinciale di Statistica), haltsgesetz (Legge di stabilimen-
Alto Adige to e di soggiorno), Austria
AsylG Asylgesetz (Legge in materia di ÖGB Österreichischer Gewer-
asilo), Austria kschaftsbund (Federazione
austriaca dei sindacati)
AuslBG Ausländerbeschäftigungsgesetz
(Legge sull’impiego degli SEE Spazio Economico Europeo
stranieri emigrati), Austria
SPÖ Sozialdemokratische Partei
CEDU Corte europea dei diritti dell’uo- Österreichs (Partito Social-
mo democratico dell’Austria)
CNEL Consiglio Nazionale dell’Econo- SVP Südtiroler Volkspartei
mia e del Lavoro, Italia
UE Unione Europea
EFTA European Free trade Association
WIFO Österreichisches Institut für
(L'Associazione europea di libero
Wirtschaftsforschung (Istituto
scambio)
austriaco per le ricerche econo-
FrG Fremdengesetz (Legge federale miche)
sull'ingresso, il soggiorno e la
dimora degli stranieri), Austria
FPG Fremdenpolizeigesetz (Legge
sulla polizia di frontiera), Austria
FPÖ Freiheitliche Partei Österreichs
(Partito liberale dell’Austria)
ISTAT Istituto nazionale di statistica
INAIL Istituto nazionale per l’assicura-
zione contro gli infortuni sul
lavoro
KVW Katholischer Verband der
Werktätigen (Associazione
cattolica dei lavoratori), Alto
Adige
INPS Istituto nazionale della previden-
za sociale
ix
prefazione
Attraverso il Progetto MigrAlp l'Accademia Europea di Bolzano (EURAC) e il Zen-
trum für MigrantInnen in Tirol/Centro per Migranti in Tirolo (ZeMiT) hanno voluto
affrontare un tema piuttosto trascurato. Se da un lato i dibattiti sulla storia migratoria
e sui modelli integrativi, così come le discussioni politiche sull'immigrazione, trovano
spazio in un contesto soprattutto nazionale, dall'altro si registra una crescita nella pro-
duzione letteraria che pone l'accento sul ruolo a sé stante svolto dalla realtà locale, so-
prattutto nelle questioni legate all'integrazione. Nel frattempo è drasticamente aumen-
tata anche l'indagine sulla posizione assunta dalle istituzioni europee, come si può
facilmente comprendere date le crescenti competenze assunte in materia di rifugiati,
controllo delle frontiere e sviluppo di principi fondamentali comuni per l'integrazione
dei cittadini provenienti da paesi terzi. Per tale ragione l'immigrazione e l'integrazione
dei migranti sono diventate materie che richiedono un'analisi articolata su più livelli:
da un lato perché la gestione politica si esprime sempre più attraverso l'interazione a
livello di istituzioni nazionali, substatali e sovrastatali, dall'altro perché anche nelle so-
cietà europee è in atto un'integrazione sul piano transnazionale e sovranazionale.
In questa dinamica, segnata da slittamenti di competenze, discussioni politiche e
analisi sociologiche, sembra tuttavia essere palesemente ignorato un livello specifico,
cioè quello regionale-substatale dei Länder, dei Cantoni e delle Province. Tale circo-
stanza è sicuramente legata al fatto che le loro competenze e autonomia politica varia-
no in modo molto più evidente rispetto all'equiparazione degli stati in seno alla UE e
alla quasi assimilabile autonomia locale dei comuni. Nel club europeo, oltre agli stati
federali più o meno decentralizzati, esiste infatti anche una notevole maggioranza di
stati unitari centralisti. D'altro canto, proprio per questa varietà di autonomie regio-
nali, diventa legittimo chiedersi se le politiche di migrazione e integrazione debbano
o meno essere gestite non solo attraverso l'applicazione di direttive europee e leggi na-
zionali, ma anche da politiche d'identità regionali.
Numerosi sono gli spunti di riflessione rispetto a questa ipotesi. La Scozia, per
esempio, sta seguendo da alcuni anni una strategia antitetica al governo di Westmin-
ster attraverso l'immagine di una regione aperta all'immigrazione e alla diversità. La
Catalogna e i Paesi Baschi stanno sperimentando politiche d'integrazione simili a li-
vello regionale, con l'obiettivo esplicito di trasformare gli immigrati in catalani anziché
in spagnoli castigliani. In Belgio la questione dell'accesso ai diritti di voto locali e alla
cittadinanza è diventata oggetto di controversia tra province valloni e fiamminghe,
sempre più irrimediabilmente lontane fra loro.
xi
Prefazione
Con il Progetto MigrAlp l'EURAC e ZeMiT hanno finalmente compiuto un raf-
fronto tra due regioni che da un lato condividono le stesse origini storiche e una co-
mune identità regionale, dall'altro si differenziano tra loro – anche con risvolti dram-
matici – proprio a causa di questi punti in comune. Il Tirolo è un Bundesland
integrato all'interno di una repubblica federale. Esattamente come altri Länder fede-
rali, anche il Tirolo promuove una cultura all'insegna dell'identità regionale, ma non
vanta particolari competenze o ambizioni nazionali che lo distinguono dalle altre re-
gioni confederate. L'Alto Adige/Südtirol, invece, è la provincia autonoma di uno sta-
to che solo in tempi recenti ha iniziato a compiere i primi passi verso una struttura
costituzionale di stampo federale. La Provincia Autonoma di Bolzano non si pone in
modo paritetico rispetto alle altre regioni dello stato italiano, ma occupa una posizio-
ne a sé stante internamente ad esso, con il fine primario di ottenere il riconoscimento
della minoranza linguistica tedesca e ladina. Diventa quindi logico supporre che in
Tirolo l'immigrazione e l'integrazione dei migranti siano guidate soprattutto da poli-
tiche e strutture nazionali, mentre in Alto Adige esse vengono soverchiate anche dal
problema delle ripercussioni sulla proporzionale etnica interna e sulle relazioni esterne
con Roma.
La migrazione, tuttavia, è per definizione un fenomeno transfrontaliero con im-
pulsi e dinamiche inizialmente poco legati a specifiche storie regionali. Come eviden-
ziato dagli studi raccolti all'interno del presente volume, i modelli di discriminazione
e i problemi di integrazione sono assolutamente comparabili sotto quasi tutti i punti
di vista. E laddove si riscontrino drastiche differenze tra Tirolo e Alto Adige, queste
sono più che altro contestuali alla posizione che Austria e Italia occupano nell'alveo
dei flussi migratori internazionali. In Austria la politica dei lavoratori stranieri ha net-
tamente anticipato l'afflusso di migranti in Tirolo, mentre in Alto Adige il fenomeno
dell'immigrazione si è pienamente insediato solo dopo la caduta della cortina di ferro.
Diversa è di conseguenza anche la composizione della popolazione con passato migra-
torio rispetto a generazioni e paesi di origine, malgrado tali distinguo vadano sempre
più affievolendosi. Degno di nota è anche il fatto che prima di arrivare in Alto Adige,
i migranti non abbiano quasi idea di cosa significhi il concetto di diversità autoctona
delle lingue. Non deve quindi destare sorpresa anche il fatto che la maggior parte di
essi mandi i figli in scuole di lingua italiana e che loro stessi imparino l'italiano piut-
tosto che il tedesco, visto che la destinazione a cui mirano non è tanto l'Alto Adige
quanto l'Italia. La reazione della popolazione prevalente di lingua tedesca e del suo
partito di raccolta SVP sta a indicare che anche a causa della pressione esercitata da
correnti della destra populista, e contrariamente a quel che succede in Quebec, nei
xii
Prefazione
Paesi Baschi, in Catalogna o in Scozia, qui i migranti continuano ad essere considera-
ti più una minaccia culturale che una potenziale risorsa per il rafforzamento dell'au-
tonomia.
Gli approfonditi studi qualitativi contenuti nel presente volume, e riguardanti l'in-
tegrazione sociale in entrambe le regioni, sono caratterizzati da interrogativi e approc-
ci metodologici diversi, ma evidenziano anche la necessità di strumenti di misurazio-
ne comuni e di dati maggiormente comparabili. Il Tirolo, forte di una più lunga
tradizione in materia di migrazione e disamina dei fenomeni migratori, vanta banche
dati più estese su occupazione, situazione abitativa, percorsi formativi e fruizione di
prestazioni sociali. Da parte sua l'Italia ha compiuto tentativi ben più raffinati per mi-
surare l'integrazione, con l'aiuto di indicatori statistici, sia sul piano dell'evoluzione
temporale che del raffronto regionale. Nel presente volume manca ancora un vero e
proprio confronto transfrontaliero sistematico tra le due regioni attraverso l'applica-
zione di un comune quadro analitico, anche perché i dati disponibili sono strutturati
in modo estremamente differenziato. Tuttavia la mole del materiale presentato è sor-
prendente ed evidenzia con estrema chiarezza i profili contrastanti tra Tirolo e Alto
Adige in materia di immigrazione. Al di là del puro interesse investigativo questo pro-
getto nasce anche dalla speranza che si possa imparare, qui e oltreconfine, a gestire il
fenomeno della migrazione transfrontaliera. È una speranza pur sempre flebile, ma che
non si dovrebbe mai abbandonare.
Firenze, 19 marzo 2011
Prof. Rainer Bauböck, Social and Political Theory,
European University Institute EUI, Firenze
xiii
Introduzione
Description:Wirtschaft im Wandel. Entwicklungstendenzen 1970-2010 (Service-Fachverlag, Wien, 1993), 24. 5. Malgrado i numerosi reperti signora Ibrahimovic signor Stojanovic signor Öztürk. Ambiente orientato all'azienda (Ambiente 3) signora Krajic signor Moravac signor Baric signor Vasic signor Kovacevic.