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ALDOUS HUXLEY
La Filosofia Perenne
TRADUZIONE DI GIULIO DE ANGELIS
ADELPHI EDIZIONI
TITOLO ORIGINALE: INDICE
The PeTCnnial Philosophy
Introduzione 11
I. Quello sei tu 19
II. La natura del F ondamento 44
III. Personalita, santita, incarnazione divina 63
IV. Dio nel mondo 91
v. La carita 120
VI. Mortificazione, distacco, retto modo di vita 140
VII. La verita 175
VIII. Religione e temperamento 202
IX. La conoscenza di se 223
x. Grazia e libero arbitrio 228
XI. II bene e il male 241
XII. II tempo e l'eternita 252
XIII. Salvazione, liberazione, illuminazione 273
© 1945 MRS LAURA HUXLEY XIV. Immortalita e sopravvivenza 287
© 1995 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO xv. II silenzio 293
XVI. La preghiera 298
ISBN 88-459-1140-3
308 LA FILOSOFIA PERENNE
XVII. La sofferenza
318
XVIII. La fede
XIX. Con Dio non si scherz a 324
xx. Tantum religio potuit suadere malorum 331
340
XXI. L'idolatria
346
XXII. L'emotivita
353
XXIII. 11 miracoloso
XXIV. Rituale, simbolo, sacramento 357
xxv. Esercizi spirituali 372
XXVI. Perseveranza e regolarita 395
Contemplazione, azione e utilita sociale 398
XXVII.
409
Bibliografia
I ntroduzione
Philosophia Perennis: l'espressione fu coniata da
e
Leibniz rna la cosa in se universale e al di fuori del
tempo. E una metafisica che riconosce una Rea~ta
divina consustanziale al mondo delle cose, delle vlte
e
e delle menti; una psicologia che scopre nell'ani
rna qualcosa di simile alIa Realta divina 0 addirittu
e
ra di identico ad essa; un'etica che assegna all'uo
mo come fine ultinlo Ia conoscenza del Fondamento
e.
immanente e trascendente di tutto cia che Si pos
sono trovare rudimenti di questa Filosofia Perenne
nelle dottrine tradizionali dei popoli primitivi in
ogni regione del mondo, mentre nelle sue forn;te
compiutamente sviluppate essa trova posto In
ognuna delle religioni pili elevate. Una versione ?i
questo massimo comun divisore di tutte Ie teologle
Per la stesura della Filosofia Perenne Aldous Huxley si che precedettero e seguirono fu affidata per Ia pri
e
servito di nurnerosi passi, provenienti da opere e auto ma volta alIa scrittura pili di venticinque secoli fa,
ri di epoche diverse, che ha inserito nel testo senza in e
e da quell'epoca I'argoment~, ~nesal!ribiI~, s.t~to
dicazioni bibliografiche precise. Tali passi so no stati per
trattato pili volte, dal punto dl vIsta dl ognl tradlzlo
10 pili identificati, rna, per rispettare la coerenza dell'ar
ne religiosa e in tutte Ie principali Iingue d' Asia e
gornentazione di cui so no parte essenziale, abbiarno pre
d'Europa. Nelle pagine che seguono, ho raccolto un
ferito tradurli sulla base del testo inglese utilizzato da
certo numero di brani estratti da queste opere, scel-
Huxley.
11
ti principalmente per il loro signi£1cato - essi illu seri morali. «La pratica» per citare William James
stravano infatti in modo ef£1cace qualche punto «puo cambiare il nostro orizzonte teoretico, e cio
particolare del sistema generale della Filosofia Pe avviene in duplice maniera: essa puo aprire la stra
renne - rna anche per la loro men10rabilita e bellez da a nuovi mondi e darci nuove facoIta. La cono
za intrinseche. Queste citazioni sono distribuite in scenza cui non potremmo mai attingere, restando
vari capitoli e, per cOSI dire, incastonate in un corn cio che siamo, puo essere raggiungibile per mezzo
lnento personale, inteso ad illustrare e a collegare, di facoIta pill aIte e di una vita superiore, che noi
ad anlpliare e, ove necessario, chiarire. possiamo acquisire morahnente ». Per porre la que
e
La conoscenza una funzione dell'essere. Dove si stione in nlodo pili succinto, « Beati i puri di cuore,
da un calneb iamento nell'essere del soggetto cono perche essi vedranno Iddio ». E la stessa idea e stata
scente, vi cambiamento corrispondente nella na espressa dal poeta sufi Jalal ad-DIn RunlI, nei termi
tura e nella quantita delle conoscenze. Ad esempio, ni di una metafora scienti£1ca: «L'astrolabio dei mi
l'essere di un banlbino si trasforma in quello di un steri di Dio e l'amore ».
uomo attraverso 10 sviluppo e l'istruzione; tra i ri II presente volunle, torno a dire, e un'antologia
suItati di questa trasformazione si ha un cambia della Filoso£1a Perenne, rna cio nonostante esso con
mento rivoluzionario nel modo di conoscere e nella tiene solo pochi estratti da opere di letterati di pro
quantita e nella natura delle cose conosciute. Con 10 fessione e, per quanto illustri una £1loso£1a, vi si tro
sviluppo dell'individuo la sua conoscenza diviene vano ben poche pagine di £1loso£1 di professione. II
pili concettuale e sistematica quanto alIa forma, rnotivo e InoIto selnplice. La Filoso£1a Perenne si oc
mentre aumenta notevolmente il suo contenuto uti cupa principalmente dell'unica, divina ReaIta con
litario e strulnentale. A questi vantaggi si contrap sustanziale al lnondo moIteplice delle cose, delle vi
pone un certo deterioramento nella qualita dell'ap te e delle nlenti. Ma la natura di quest'unica ReaIta
prensione irnmediata, un ottundersi e un depaupe e tale da non poter essere appresa direttalnente e
rarsi delle facoIta intuitive. Consideriamo poi il mu ilnmediatamente se non da col oro che hanno deciso
e
tarnento che 10 scienziato in grado di indurre di adern piere certe condizioni, rendendosi pieni di
meccanicamente nel proprio essere per mezzo dei amore, puri di Cllore e poveri di spirito. PeFche so
propri strulnenti di lavoro. Munito di uno spettI-o no queste Ie condizioni? Non 10 sappiarno. E uno di
scopio e di un riflettore di un metro e lnezzo, un quei fatti che dobbiamo accettare, ci piacciano 0 no,
astronorno diventa una creatura sovrunlana, per per quanto possano sembrarci inverosimili e intol
e
quel che riguarda la vista; e, come an1piamen lerabili. Niente nella nostra esperienza quotidian a
te prevedibile, la conoscenza posseduta da questa ci autorizza minimanlente a supporre che l'acqua
e
creatura sovrunlana n10Ito diversa, per qualita e sia costituita da idrogeno e da ossigeno: eppure,
quantita, rispetto a quella acquisibile da parte di chi quando sottoponian1o l'acqua a certi trattamenti
guardi Ie stelle con occhi unlani, senza alcun sussi suf£1cientenlente drastici, la natura dei suoi elemen
dio tecnico. ti costitutivi diviene palese. Analogamente, nella
I mUt(lnlenti £1siologici 0 intellettuali del soggetto nostra esperienza quotidiana nulla ci autorizza a
conoscente non sono tuttavia gli unici a modi£1carne supporre che la nlente dell'uomo medio abbia, fra
la conoscenza. Quello che sappiamo dipende anche Ie parti che la compongono, qualcosa che assomigli
da ci() che vogliamo fare di noi stessi, in quanto es- o sia identico alIa ReaIta sostanziale del nl0ndo nlol-
12 13
teplice; eppure, quando questa mente e sottoposta se stessi la garanzia della propna autorevolezza,
a certi trattamenti sufficientemente drastici, l'ele poiche sono il prodotto di una visione i!llmediata
mento divino del quale, almena in parte, e compo dell'ultima Realta; e la Smrti, basata sulla Sruti, dalla
sta diviene palese non solo alIa mente stessa rna an quale deriva la propria ,reiativa autorita. «La Sruti»
che, a motivo dei suoi riflessi suI comportamento per us are Ie parole di Sailkara «si fonda sulla per
esteriore, alle altre menti. Solo attraverso gli esperi cezione diretta. La Smrti svolge un ruolo analogo al
menti fisici possiamo scoprire la natura intima della l'induzione, perche, come questa, deriva la propria
materia e Ie sue potenzialita. Ed e solo grazie agli autorita da un'autorita diversa da se stessa». Il no
esperimenti psicologici e morali che possiamo sco stro volume, dunque, e un'anto!ogia con commenti
prire l'intima natura della mente e Ie sue potenziali esplicativi, di brani tratti dalla Sruti e dalla Smrti di
tao Nelle circostanze ordinarie della vita media sen molte epoche e di molti luoghi. Purtroppo, la fami
sibile queste potenzialita della mente rimangono la liarita con scritture tradizionalmente sacre tende a
tenti e non si manifestano. Se vogliamo realizzarle generare non proprio il disprezzo rna qualcosa che,
dobbiamo soddisfare certe condizioni e obbedire a agli effetti pratici, e quasi altrettanto dannoso: e
certe regole che l'esperienza empirica ha dimostra cioe una specie di insensibilita reverenziale, un in
to valide. torpidimento dello spirito, una sordita interiore al
Per ben pochi filosofi 0 letterati di professione vi significato delle sacre parole. Per questa ragione,
e la prova che essi abbiano soddisfatto pienamente nella scegliere il materiale per illustrare Ie dottrine
Ie condizioni necessarie alIa conoscenza spirituale della Filosofia Perenne COS! come vennero formula
diretta. Quando i poeti 0 i metafisici trattano del te te in Occidente, mi son rivolto quasi sempre a fonti
rna della Filosofia Perenne, essi 10 fanno general diverse dalla Bibbia., Questa Smrti cristiana a cui ho
mente di seconda mano. Ma in ogni epoca vi sono attinto si basa sulla Sruti dei libri canonici, rna ha il
stati uomini e donne che hanno deciso di adem pie gran vantaggio di essere meno nota e pertanto pili
re Ie condizioni in base aIle quali solamente, in vivace e, per COS! dire, pili percepibile. Inoltre, gran
quanto grezzo fatto empirico, si puo avere una tale parte di questa Smrti e opera di uomini e donne ve
conoscenza immediata. Pochi tra questi hanno la ramente santi, che hanno dimostrato di conoscere
sciato un resoconto sulla Realta che erano riusciti a di prima mana l'argomento di cui parlano. Di con
cogliere e hanno cercato di collegare, in un sistema seguenza, puo, essere considerata essa stessa come
di pensiero articolato, i dati di questa esperienza coi una forma di Sruti ispirata e garante di se stessa; e
dati delle altre loro esperienze. A tali rappresentan questo in grado assai pili eminente di molti degli
ti di primo piano della Filosofia Perenne, coloro che scritti inclusi nel canone biblico.
Ii conobbero davano generalmente il nome di san In anni recenti so no stati compiuti numerosi ten
«
ti» 0 «profeti », di «savi» 0 «illuminati ». Ed e da tativi per elaborare un sistema di teologia empirica.
loro che ho tratto principal mente Ie mie citazioni, Ma, ad onta della sottigliezza e del vigore intellet
piuttosto che attingere aIle opere dei filosofi 0 lette tuale di scrittori come Sorley, Oman e Tennant, il
rati di professione, perche vi sono buone ragioni di tentativo ha avuto un successo solo parziale. Anche
supporre che essi sapessero quello che dicevano. presso i suoi pili validi rappresentanti la teologia
In India vengs>no riconosciuti due gruppi di sa empirica non e particolarmente convincente. Credo
cre scritture: la Sruti, 0 libri ispirati che trovano in che il motivo si debba ricercare nel fatto che i teolo-
14 15
gi en1pirici han no limitato la loro attenzione pili 0 sforzi migliori. Dal materiale che hanno scelto, nes
meno esclusivamente all'esperienza di coloro che suna mente, per quanto brillante e dotata, potra in
i teologi di una scuola pili antica chianlavano «i ferire pill di una serie di possibilita 0, nel migliore
non rigenerati », e cioe all'esperienza di persone che dei casi, di probabilita speciose. La certezza auto
non si sono spinte molto avanti nel soddisfare l~ convalidantesi della consapevolezza diretta non puo
condizioni necessarie della conoscenza spirituale. E essere acquisita nella natura stessa delle cose se non
un fatto, confermato pili volte in due 0 trernila anni da coloro che siano muniti di quel morale « astrola
e
di storia religiosa, che la Realta ultinla non e appre bio dei Inisteri di Dio ». Se non si saggi 0 santi, la
sa nitidamente e immediatamente se non da coloro Iniglior cosa da fare nel carnpo della metafisica e
che si sono resi pieni d'amore, puri di cuore e pove studiare Ie opere di coloro che furono tali, e furono
ri di spirito. Stando cosi Ie cose, non sorprende cer in grado, avendo modificato il loro modo di essere
to che una teologia basata sUll'esperienza di brave semplicemente umano, di attingere una qualita e
persone, normali e non rigenerate, debba convince una quantita di conoscenza pili che semplicemente
re cosi poco. Questa specie di teologia ernpirica, co umane.
me del resto l'astronomia empirica, si basa sull'espe
rienza di chi osserva a occhio nudo. A occhio nudo
e senza sussidio di strumenti si puo scoprire nella
costellazione d'Orione una macchiolina e sulla sua
osservazione si puo indubbiamente fondare un'inl
ponente teo ria cosmologica. Ma per quanto si teo
rizzi, sia pure in modo ingegnoso, tutto cio non var
ra a dirci, circa Ie nebulose galattiche ed extragalat
tiche, quello che ci puo dire l'osservazione diretta
compiuta per mezzo di un buon telescopio, di una
macchina da presa e di uno spettroscopio. Analoga
mente, per quanto si teorizzi, in base agli indizi in
travisti pili 0 meno chiaramente all'interno dell'e
sperienza comune e non rigenerata del mondo n101-
teplice, tutto cio non yarra a dirci a proposito della
Realta divina quello che puo essere direttamente
appreso da uno spirito distaccato, pieno di carita e
umilta. La scienza naturale e ernpirica, rna essa non
si limita all'esperienza degli esseri urnani nella loro
condizione puran1ente umana e non modificata.
Dio solo sa perche i teologi empirici si debbano sen
tire obbligati a sottomettersi a questa limitazione. E,
ovvian1ente, fintanto che costringono l' esperienza
empirica in questi limiti troppo umani, essi sono
condannati alIa vanificazione perpetua dei loro
16 17
I
Quello sei tu
Lo studio della Filosofia Perenne puo cominciare
dal punto pili basso, con la pratica e la morale; 0 dal
punto pili alto, con Ie verita metafisiche; ovvero dal
mezzo, dal punto nevralgico in cui spirito e mate
ria, azione e pensiero s'incontrano nella psicologia
umana.
e
La porta inferiore quella preferita dai maestri
rigorosamente pratici: maestri che, come Gautama
Buddha, disdegnano la speculazione, e la cui prin
e
cipale preoccupazione spegnere nel cuore degli
uomini i fuochi atroci dell'avidita, del risentimento
e dell'infatuazione. Infilano la porta superiore colo
e
ro la cui vocazione quella di pensare e speculare: i
filosofi e i teologi per natura. La porta mediana of
e
fre l'accesso agli esponenti di quella che stata chia
mata «religione spirituale»: i devoti contemplativi
dell'India, i sufi dell'Islam, i mistici cattolici del tar
do Medioevo, e, nella tradizione protestante, uomi
ni come Denk e Franck e Castellion, come Everard
e John Smith e i primi quaccheri e William Law.
E attraverso questa porta centrale, proprio per
che centrale, che noi faremo il nostro ingresso nel-
19
e, al di la del mondo e dell'anima, nella sua trascen
l'~rgornen~o principe del nostro studio. La psicolo
dente diversita: «nel cielo
gla della FIlosofia Perenne ha la sua fonte nella me ».
tafisica e sfocia logicanlente in un 1l10do di vita e in
e
Sebbene Dio sia dovunque presente, tuttavia Egli
un sistema etico caratteristici. Partendo da questo
e presente a te solo nella parte pill profonda e centrale
punto di mezzo della dottrina, facile per 10 spirito
della tua anima. I sensi naturali non possono possedere
muoversi in ambo Ie direzioni. Dio 0 unirti a Lui; anzi, Ie tue facolta interiori (intelligen
Nel presente capitolo ci linliterenlo a considerare za, volonta e memoria) possono solo tendere a Dio ma
una sola caratteristica di questa psicologia tradizio non possono essere la sede in cui Egli si localizza in teo
nale; e la pili importante, quella su cui insistono con Ma vi e in te una radice 0 profondita da cui rampollano
maggior vigore tutti gli esponenti della Filosofia Pe tutte queste facolta, come linee da un punto centrale, 0e
come rami dal tronco di un albero. (Questa profondita
renne ,e, potrelnm<? aggiungere, la lneno psicologi
chiamata il centro, il basamento ovvero il fonda dell'ani
ca. InfattI, la dottnna che dovra essere illustrata in e
ma). Questa profondita l'unita, l'eternita - stavo quasi
e
qu.esto c~pitolo appartiene all'autologia pili che alIa per dire l'infinitezza - dell'anima tua; infatti COS! infini
p~IcologIa: alIa scienza non dell'ego personale, rna ta che niente PUc) soddisfarla 0 darle requie se non
e
dl quell' eterno Se che al fondo degli io particolari l'infinitezza di Dio.
e individual.iz~ati, ed e identico 0 per 10 me no appa WILLIAM LAW
rentato al dIVIno Fondamento. Questo insegnalnen
Questo brano sembra contraddire cia ch'e stato
to, basato cOlu'e sull'esperienza diretta di coloro che
detto sopra; rna la contraddizione e solo apparente.
hanno soddisfatto Ie condizioni necessarie di una
Dio all'interno e Dio all'esterno: so no due nozioni
con(~scenza del.genere, viene espresso nel modo pili
astratte, che possono essere elaborate dall'intelletto
sucClnto nel~a fonnula sanscrita tat tvam asi, «Quel-
ed espresse in parole. Ma i fatti a cui queste nozioni
10 sei tu »; I'Atman 0 Se eterno e inlmanente si iden
si riferiscono non possono essere compresi e speri
tifica con il Brahman, il Principio assoluto di ogni
e mentati se non nella « parte pili profonda e centrale
esistenza; e il fine ultimo di ogni essere unlano dell'anirna ». E questo e vero tanto del Dio esterno
scoprire da solo questo fatto, trovare Chi veralnente
quanto del Dio interiore. Ma sebbene Ie due nozioni
egli sia.
astratte debbano essere realizzate (per usare una
metafora spaziale) nella stesso posto, la natura in
e e e
. T~nto pili Dio in tutte Ie cose, tanto pili Egli fuo trinseca del realizzarsi del Dio interiore qualitati
e e
n dl loro. Tanto pill Egli all'interno, tanto pill all'e varnente differente da quella della realizzazione del
sterno. Dio esterno. Ognuna delle due, a sua volta, e diver
lYfEISTER ECKHART sa da quella della realizzazione del Fondanlento al
tenlpo stesso interno ed esterno, in quanta Se di co
Solo .il trascendente, l'assolutamente diverso, PU() lui che percepisce e contemporaneamente (per usa
essere Immanente senza esser lnodificato dal dive re Ie parole della BhagavadgUa) «Ci() da cui tutto
nire di cia in cui dinlora. La Filosofia Perenne inse questo mondo e pervaso».
e
gna che desiderabile e in effetti necessario cono
scere il Fondalnento spirituale delle cose, non solo Quando Svetaketu aveva dodici anni fu mandata pres
all'interno dell'anilna, rna anche nel mondo esterno so un maestro, col quale egli studio fmo all' eta di venti-
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