Table Of ContentBenedetta Craveri
LA CIVILTÀ
DELLA CONVERSAZIONE
Adelphi
Se si dovesse dire in che cosa e in quali
luoghi si cristallizzò l’ideale della più ozio-
sa, spregiudicata, esigente civiltà europea
fra Seicento e Settecento, si potrebbe ri-
spondere: in alcuni salotti di Parigi, dove
si celebravano i riti, insieme esoterici e tra-
sparenti, della conversazione. Via via allon-
tanata, per volontà del sovrano, dall’uso
della forza come dal potere politico più
incisivo, l’aristocrazia spese le sue ultime,
dispettose energie nell’elaborare un mo-
do di vivere che pretendeva di raggiunge-
re un traguardo di perfezione a partire dal
quale tutto il passato apparisse grezzo e
goffo. Con l’ausilio di alcuni geni della so-
cievolezza – quasi sempre donne, spesso
antagoniste nelle loro inclinazioni e pe-
culiarità, ma tutte maestre di eleganza e
psicologia – si creò così una corrente im-
petuosa che attraversò due secoli e, nella
sua apparente capricciosità, investì vastis-
simi territori. Alla fine dovremo constata-
re che la più alta e frivola mondanità era
riuscita a plasmare molte forme della vita
sociale e intellettuale, oltre che a diventare
veicolo dell’azione politica. Quella corren-
te si infranse contro lo sbarramento della
Rivoluzione, ma il suo ricordo ha continua-
to ad agire potentemente, come immagine
inarrivabile della «civiltà perfezionata», si-
no a oggi.
Di questa storia affascinante e pullulante
di personaggi, scene, battute memorabili,
mancava una rappresentazione concate-
nata, che mostrasse la continuità della sua
evoluzione, e il mutare del suo carattere,
attraverso due secoli che, sotto questo ri-
guardo, impongono di essere considerati
in un’unica visione d’insieme. Già autrice
di una preziosa biografia di Madame du
Deffand (una delle protagoniste della «ci-
viltà della conversazione»), Benedetta Cra-
veri ha saputo ricostruire dall’interno, nar-
randola e contrappuntandola di ritratti,
una vicenda che non è stata nulla di me-
no che una delle grandi avventure – e glo-
rie – dello spirito europeo.
«Questo ideale di conversazione, che sa
coniugare la leggerezza con la profondi-
tà, l'eleganza con il piacere, la ricerca del-
la verità con la tolleranza e con il rispetto
dell'opinione altrui, non ha mai smesso
di attrarci; e quanto più la realtà ce ne al-
lontana tanto più ne sentiamo la mancan-
za. Esso ha cessato di essere l'ideale di tut-
ta una società, è diventato un "luogo di me-
moria", e non c'è rito propiziatorio che
possa riportarlo fra noi a condizioni che
non gli sono favorevoli; conduce ormai u-
n'esistenza clandestina, ed è appannaggio
di pochissimi - eppure niente ci dice che
un giorno non possa tornare a renderci
felici».
Di Benedetta Craveri, che insegna Letteratura
francese all'Università della Tuscia, è apparso
presso Adelphi Madame du Deffand e il suo mon-
do (1982), ripubblicato nel 2001 nella collana
«gli Adelphi» con un saggio di Marc Fumaroli.
In copertina: François de Troy, La lettura di Molière
(1728 ca, particolare). Collezione privata.
LAC OLLANA
DEIC ASI
48
DELLA STESSA AUTRICE:
Madadmue Daefnfedi l msounood
BENEDETTA CRAVERI
La civiltà
dellcaon versazione
ADELPHEID IZIONI
Priemdai zmiaoggino2e0 :0l
Secoenddiaz sieotnte2e:0m 0lb re
© 2001AD ELPHIE DIZIONIS .P.AM.I LANO
ISBN8 8-459-1617-0
INDICE
Presmsea 11
I. Unac earm taniaed riv irvee 21
II. Lefi gldiiEe v a 31
III.L aC ameara zzurra 55
IV. VinceVnoitut r,eo vverol 'm e«d au nrdo» 77
V. LaG ulinarddeJe u lie 110
VI. MadamdeeL onugeivl:ul nemae atmroofsi
eselmrape 190
VII. Lad ucehssdaiM onbtazeoi nrl io frmtaore
delTlraap pa 131
VIIIL. am acrhaed si bSl:aié sla tltonoe clo vnenot 134
134
Le «fondatrdieclgi i ansenismo»
185
L'amiciczoimae p assione
196
All'ombrdai P ort-Royal
128
Ilg iocdoe llmea ssime
IX. LaG radneM ademoiselle 159
159
L'eroidneal lFar onda
204
Lap rovdae ll'esilio
222
Ilg iocdoe ir itratti
x. Madamed eS éivgneMé a damdee FLaayt et:e
unlau nagmai cizia 243
XI. MadamdeeL aS ablieèl:ar 'ssotlodu eslne itmeon 2t89
XII.M adameM aidneet noenN inodneL enclos:
li'mpoarntzdae lrleapa zuitone 301
XIIIL. 'persdiet isééot c 316
Ilc arattdeerlel Naa zione 316
Lac ortceo met eatro 332
348
Lar ivincdiiPt aar igi
XIV.L am arhcesad iL ambelir'dtl:ee a
delhlo'n tnfeeme me 359
xv. Madmaed eT encinla:'v nvuetridereLaiu mi 377
XVI.S ottiosl e gdneo'l elumlaoznie 399
XVII.L ac viiàld telclonavr eszaione 455
455
Ilp iacedreel lpaa rola
47 3
Gli ingadnenlilp aa rola
481
Ilp oterdee llpaa rola
Bibilogrfiaa 503
Inddiecnieo mi 591
LAC IVILDTEÀL LCAO NVERSAZIONE
peBre noit