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AA 2014-2015
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©© PP.. MMoonnttaallbbaannoo
POLITICHE DI VARIAZIONE DELLA SPESA:
POLITICA FISCALE
Politica Fiscale (o di bilancio): utilizzo del bilancio pubblico per il perseguimento
di obiettivi macroeconomici fondamentali .
(cid:1)
Obiettivi Politica Fiscale: attenuare gli eccessi del ciclo economico,
contribuendo, in tal modo, alla crescita dell’economia e dell’occupazione ed alla
stabilità dei prezzi
(cid:1)
Strumenti: Variazione delle modalità di imposizione fiscale e dei programmi
di spesa pubblica
(cid:1)
Effetti Politica fiscale:
(cid:2)
L’imposizione fiscale agisce sui redditi e sulla spesa privata, incidendo
inoltre sugli investimenti e sulla produzione potenziale.
(cid:2)
La spesa pubblica, invece, oltre a finanziare le spese in beni e servizi della
pubblica amministrazione, può essere utilizzata in funzione anticiclica
effettuando trasferimenti pubblici volti ad incrementare i redditi di particolari
categorie sociali, a realizzare opere pubbliche, a finanziare attività destinate
alla creazione di nuovi posti di lavoro.
© P. Montalbano
(DEF, Documento di Economia e Finanza , già
Documento di programmazione economica
finanziaria o DPEF)
(cid:1)
Contiene la manovra di finanza pubblica per il periodo
compreso nel bilancio pluriennale. Va presentato dal
Governo al Parlamento entro il 30 giugno di ogni anno.
Non è una legge, anche se vincola politicamente le
decisioni del Governo.
(cid:1)
Nel DEF si delineano gli scopi che il bilancio
pluriennale intende perseguire e si delimita l'ambito
entro cui costruire il bilancio annuale. Scopo del DEF è
quello di permettere al Parlamento di conoscere con
anticipo le linee di politica economica e finanziaria del
Governo;.
© P. Montalbano
© P. Montalbano
Patto Euro+; PSC e Fiscal Compact
Nel marzo del 2011 il Consiglio europeo ha adottato il Patto Euro +.
Vi hanno aderito anche 6 paesi non dell’Eurozona (Bulgaria, Danimarca, Lettonia,
Lituania, Polonia e Romania), con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento delle
politiche economiche dei paesi membri, in particolare nei settori dell’occupazione,
della competitività, della stabilità finanziaria e della sostenibilità delle finanze
pubbliche.
Rafforzamento del Patto di Stabilità e Crescita (PSC):
- un monitoraggio più attento degli squilibri macroeconomici
- l’introduzione di un maggiore automatismo nelle decisioni del Consiglio (le
sanzioni proposte dalla Commissione vengono immediatamente adottate a
meno che il Consiglio le rifiuti sulla base di un voto a maggioranza qualificata)
- Fiscal Compact: introduzione di vincoli alla crescita della spesa (non
superiore a quella del Pil potenziale) e per i paesi più indebitati una riduzione
del saldo strutturale pari ad almeno lo 0,5% del prodotto (Golden Rule)
- sanzioni più severe per incoraggiare gli stati membri a rispettare il PSC
(costituzione di un deposito infruttifero pari allo 0,2% del Pil per i paesi che si
discostano dagli obiettivi di medio termine)
© P. Montalbano
Il Semestre europeo
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EFFETTI DELLA POLITICA FISCALE
SULL’EQUILIBRIO INTERNO :
IL MOLTIPLICATORE DELLA SPESA PUBBLICA
Ogni aumento della spesa pubblica
determina un aumento del reddito e, quindi,
1
D = D - D
Y ( G c T )
della domanda di beni e servizi, i cui effetti
-
1 c
complessivi dipendono dal valore del c.d.
“moltiplicatore della spesa pubblica”.
1
-
= Moltiplicatore c = Moltiplicatore
-
1 c della Spesa pubblica - delle Imposte
1 c
Essendo c<1 1/(1-c)>1
∆
Se T>0 dato G
∆
i.e., G>0 dato T =
∆
Y<0 indirettamente tramite c
∆
Y più che proporzionale
(i.e., effetto meno che proporzionale
rispetto al moltiplicatore della spesa, visto
All’aumentare di c il moltiplicatore aumenta
che il numeratore < 1)
(1-c) diventa più piccolo e 1/(1-c) più grande
© P. Montalbano
Qual è l’effetto netto nel caso di una spesa pubblica
D DDD D DDD
finanziata da un pari aumento delle imposte ( G = T)?
1
D = D - D
Y ( G c T )
-
1 c
1
D = D - D
Y ( G c G)
-
1 c
il moltiplicatore assume valore pari ad
1 e la spesa pubblica si traduce,
1
ceteris paribus, in un aumento del
D = D -
Y G(1 c)
- reddito esattamente proporzionale
1 c
-
1 c
D = D
Y G
-
1 c
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IL MOLTIPLICATORE IN ECONOMIA APERTA
1
D = D - D
Y ( G c T )
- +
1 c m
Effetto moltiplicativo maggiore o minore?
- minore: una parte della DA si rivolge all’estero (tramite le M)
- Tanto minore quanto più grande m (=propensione marginale
all’importazione)
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E nel caso (più comune) di spesa pubblica non finanziata da
un pari incremento delle imposte?
(cid:1)
Nel caso più comune di spesa pubblica non finanziata da un pari aumento
delle imposte, gli effetti sul reddito risultano essere proporzionalmente
maggiori.
(cid:1)
Per determinarne gli effetti specifici è, tuttavia, necessario tenere in
considerazione le modalità con cui le autorità decidono di procedere al
finanziamento della spesa pubblica in disavanzo.
(cid:1)
Essi hanno a disposizione essenzialmente due modalità:
(cid:2)
l’emissione di titoli del debito pubblico, al fine di approvvigionarsi di
liquidità sul mercato, grazie agli acquisti di titoli effettuati da privati;
(cid:2)
la creazione addizionale di base monetaria (c.d. signoraggio)
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Description:di spesa pubblica. ❑ Effetti Politica fiscale: ✓ L'imposizione fiscale agisce sui redditi e sulla spesa privata, incidendo inoltre sugli investimenti e sulla