Table Of Contentsoprintendenza per i beni culturali ed ambientali di palermo
Carlo Pastena
IntroduzIone
alla storIa della sCrIttura
Palermo
r
egione siciliana
assessorato dei beni culturali, ambientali e della P.I.
dipartimento dei beni culturali ed ambientali, dell’educazione permanente
e dell’architettura e dell’arte contemporanea
2009
In copertina: Palermo, Palazzo della zisa. Iscrizione trilingue datata 1149, in quattro
differenti scritture: ebraica, araba, latina e greca.
Il testo in caratteri ebraici, è scritto in lingua giudeo-araba, cioè arabo magrebino in
caratteri ebraici.
Impaginazione e grafica
Michele lombardi
Pastena, Carlo
Introduzione alla storia della scrittura / Carlo Pastena. - Palermo : regione siciliana,
assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione, dipartimento
dei beni culturali, ambientali, dell’educazione permanente e dell’architettura e
dell’arte contemporanea, 2009.
IsBn 978-88-6164-121-1
1. scrittura – storia.
411.09 Cdd-21 sBn Pal0222519
CIP - Biblioteca centrale della regione siciliana “alberto Bombace”
© Carlo Pastena, 2009
© regione siciliana, assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica
istruzione, dipartimento dei beni culturali, ambientali, dell’educazione permanente
e dell’architettura e dell’arte contemporanea, 2009
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i n t r o d u z i o n e a l l a s t o r i a d e l l a s c r i t t u r a
Lo zafferano è il profumo delle giovani donne
e l’inchiostro è il profumo degli uomini
al-Māwardī, poeta e calligrafo arabo (972-1058)
Scrivere. Contemporaneità del tema
Il lavoro ponderoso ma non ridondante che il collega, studioso ed amico
Carlo Pastena generosamente offre alla soprintendenza di Palermo ci lusinga
e ci onora.
tale pluriennale fatica, infatti, si inscrive nell’attività di conoscenze che
fonda, certo, l’esistere del nostro Istituto ma che si nutre, invero, di studi
privatamente coltivati sia pur ricevendo fondamento vitale dall’impegno
pubblico della quotidiana fatica.
da tale virtuoso e proficuo intrecciarsi del pubblico e del privato nasce
questa storia della scrittura, originale e composita operazione non meramente
compilativa.
essa, infatti, non disdegnando una qualche contaminazione di forme
espressive, rivela all’occhio dei meno avvezzi a studi siffatti un interessante
stimolo all’indagare il come, il quando ed il perché di alcuni fondamentali
passaggi, miscugli, imbarbarimenti, trasformazioni e sublimazioni che in un
mondo qual è quello da second life che sempre più costantemente ci viene
proposto trova singolari assonanze.
ed ancora ritorna in un mondo globalizzato, nonostante le dichiarate
volontà di recupero e valorizzazione delle identità culturali, il tema della
contaminazione; virtuosa pratica, necessaria, che lungi dal nutrirsi di crudeli
respingimenti, si concreta nella pratica quotidiana dei confronti, esitanti e
talvolta anche diffidenti, ma sufficientemente arditi fino a pervenire ad un
non pregiudiziale scrutarsi, indagarsi, scoprirsi, conoscersi per assumere e
concedere, per dare e ricevere, in sintesi per crescere. ecco, così, immagino
questa fatica del mettere in relazione i “diversi” modi del comunicare
attraverso lo scrivere, magia dell’uomo, privilegio ma anche condanna per la
definitività dell’avere tombalmente compiuto. eppure quale novella Fenice
si ha in questo testo della spirale magica che la scrittura innesta: pensiero che
si reifica, si fa res per fondare per costruire, per osare e per superarsi.
e, allora grati ancora una volta.
a m
dele ormino
Soprintendente BB. CC. e AA. di Palermo
e
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introduzione
alla storia della scrittura
La foto in copertina di questo volume, riproduce la stele quadrilingue
palermitana, con il testo in caratteri e lingua araba, ebraica, latina e greca.
Questa lapide, più di qualunque altra cosa, testimonia in maniera eloquente
il melting-pot culturale, linguistico e in ultimo genetico, come hanno
dimostrato gli studi di A. Piazza e di L. Cavalli-Sforza*, che caratterizza
la cultura siciliana, le cui testimonianze, sono conservate, oggi, negli
archivi e nelle biblioteche. E non è un caso che questo libro nasca dopo
oltre trent’anni trascorsi nelle biblioteche, luoghi storicamente destinati
a conservare le testimonianze grafiche dell’uomo, fin dalla nascita della
scrittura in Mesopotamia e in Egitto nel IV millennio a.C.
Durante questi anni di studio e di lavoro, ho avuto occasione di venire in
contatto con scritture e lingue di tutto il mondo, occidentali e orientali,
antiche e moderne, in libri a volte schedati in maniera approssimativa
per gli oggettivi limiti linguistici dei bibliotecari. Partendo dallo studio
dell’ebraico, ho potuto poco alla volta allargare i miei interessi e le mie
ricerche alle scritture di tutto il mondo, fino a quando non ho ritenuto
fosse giunto il momento di dover scrivere questo libro.
In Italia, a differenza di altri paesi, l’insegnamento delle lingue del Vicino,
Medio ed Estremo Oriente è per lo più di recente costituzione e non esiste
una grande tradizione nello studio della storia della scrittura, insegnata solo
in poche università italiane. Diversa la situazione in altre nazioni. Presso
la Bibliotèque nationale de France, ad esempio, da oltre un ventennio è
portato avanti un progetto per la conoscenza della storia della scrittura, con
una speciale collana dedicata a questo argomento, oltre a numerosi libri e
mostre sulle opere a stampa e manoscritte in caratteri arabi, persiani, ecc. In
Inghilterra il British Museum ha dedicato anch’esso una collana alla storia
della scrittura, valorizzando i propri fondi, e allestendo parecchie mostre
su numerose lingue asiatiche e del Vicino Oriente, producendo e mettendo
in vendita numerosi gadget, che vanno dalla riproduzione della “Pietra di
Rosetta” su delle cravatte, a orologi con i numeri in caratteri cuneiformi.
Negli Stati Uniti d’America, poi, è normale trovare nelle emeroteche delle
* a. Piazza et al., “a genetic history of Ital” annual of Human Genetics, 52 (1988) 203-213;
l. Cavalli sforza, storia e geografia dei geni umani, Milano, 1997.
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i n t r o d u z i o n e a l l a s t o r i a d e l l a s c r i t t u r a