Table Of ContentAnna Anguissola
Intimità a Pompei
Image & Context
Edited by
François Lissarrague,
Rolf Schneider & R.R.R. Smith
Editorial Board:
Bettina Bergmann, Jane Fejfer,
Luca Giuliani, Chris Hallett, Susanne Muth,
Alain Schnapp & Salvatore Settis
Volume 8
De Gruyter
III
Anna Anguissola
Intimità a Pompei
Riservatezza, condivisione e prestigio
negli ambienti ad alcova di Pompei
De Gruyter
IV
Gedruckt mit Unterstützung von/Stampato con il sostegno di:
Gerda Henkel Stiftung Düsseldorf; Scuola Normale Superiore di Pisa;
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
ISBN 978-3-11-024089-4
e-ISBN 978-3-11-024090-0
ISSN 1868-4777
Library of Congress Cataloging-in-Publication Data
Anguissola, Anna.
Intimità a Pompei : riservatezza, condivisione e prestigio negli ambienti ad alcova
di Pompei / Anna Anguissola.
p. cm.– (Image & context ; v. 8)
Includes bibliographical references (p. ) and index.
ISBN 978-3-11-024089-4 (hardcover : alk. paper)
1. Architecture, Domestic–Social aspects–Rome. 2. Architecture, Roman. 3. Do-
mestic space–Rome. 4. Architecture and society–Rome. I. Title.
NA324.A54 2011
728.0937’72568–dc22
2010042028
Bibliografische Information der Deutschen Nationalbibliothek
Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen
Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über
http://dnb.d-nb.de abrufbar.
© 2010 Walter de Gruyter GmbH & Co. KG, Berlin/New York
Satz: Dörlemann Satz GmbH & Co. KG, Lemförde
Druck und Bindung: Hubert & Co. GmbH & Co. KG, Göttingen
∞ Gedruckt auf säurefreiem Papier
Printed in Germany
www.degruyter.com
V
Ai miei genitori, con affetto e gratitudine
VI
VII
Ringraziamenti
Questo lavoro costituisce la rielaborazione della mia tesi di Perfeziona-
mento (PhD) discussa nel maggio 2009 presso la Scuola Normale Supe-
riore di Pisa (dal titolo«Privata luxuria». Intimità, condivisione e prestigio
nei «cubicula» di Pompei), con l’aggiunta integrale di un capitolo (n. 5).
Al progetto hanno generosamente contribuito, oltre alla Scuola Nor-
male Superiore, fondazioni private italiane e straniere, che hanno reso
possibili i miei soggiorni a Roma (Lemmermann Foundation, 2007), Pisa
(Fondazione Giorgio Pasquali, 2008) e Monaco di Baviera (Gerda Henkel
Stiftung, 2009), mentre lo studio sul campo è stato condotto durante due
periodi di tirocinio presso l’Ufficio Scavi della Soprintendenza Archeolo-
gica di Pompei (2007–2008). Del pari, nel corso della ricerca ho profon-
damente beneficiato dei mesi trascorsi come borsista presso l’American
Academy di Roma (Affiliated Fellow, 2006), l’École Normale Supérieure
di Parigi (2003–2004), il Corpus Christi College di Oxford («Eduard Fra-
enkel» Exchange Scholar, 2005) e l’Istituto di Scienze dell’Antichità
dell’Université de Lausanne (2007). In particolare la permanenza a Mo-
naco, presso l’Istituto di Archeologia Classica e il «Graduiertenkolleg For-
men von Prestige in Kulturen des Altertums» della Ludwig-Maximilians-
Universität (2009), mi ha permesso di approfondire tanta parte dell’argo-
mentazione, inquadrandola nel più ampio discorso relativo al prestigio e
alla rappresentatività nella sfera domestica, oltre che di portare a termine
la stesura del capitolo conclusivo.
La mia più sincera gratitudine va, innanzitutto, a Salvatore Settis, Lucia
Faedo e Paul Zanker, che fin dall’inizio hanno seguito e incoraggiato il la-
voro, accompagnandolo con consigli e discussioni sempre proficue, non-
ché a Rolf M. Schneider, cui devo il costante sostegno durante il periodo
monacense e l’invito a presentare il testo in questa sede. Desidero inoltre
ringraziare gli altri membri della commissione che ha valutato la mia tesi
dottorale, prodighi di suggerimenti e indicazioni preziose: Pietro G.
Guzzo, Valentin Kockel, Glenn W. Most e Howard Burns. Per la disponi-
bilità dimostratami durante i soggiorni a Pompei e il permesso di studiare
VIII Ringraziamenti
i monumenti oggetto del mio saggio sono grata ai Soprintendenti Pietro
G. Guzzo e Mariarosaria Salvatore, nonché al Direttore dell’Ufficio Scavi
Antonio D’Ambrosio, mentre a Fulvia Donati e a Joanne M. Spurza devo
l’esperienza sull’architettura domestica romana maturata nel corso degli
scavi a San Vincenzino di Cecina (Livorno) e ad Ostia. Un profondo de-
bito di riconoscenza mi lega ai colleghi e amici che mi hanno in vario
modo aiutata: Rosangela Cuffaro, Silvana Costa, Elena Diacciati, Antonio
Calabrò, Leonardo Bochicchio, Annarita Doronzio, Denise La Monica,
Sylvia Roth, David E. Petrain, Christiane Nowak. Errori, imprecisioni e
sviste rimangono, naturalmente, mia esclusiva responsabilità.
La realizzazione del volume in questa forma non sarebbe stata possibile
senza la generosità e la competenza di Anna Maria Sodo e del personale
del Centro Elaborazione Dati di Boscoreale (S.I.A.V.), che mi hanno gen-
tilmente fornito l’intero corredo cartografico per Pompei, in tavole prepa-
rate secondo le necessità del testo. Per l’autorizzazione a pubblicare libe-
ramente sia le planimetrie, sia la campagna fotografica da me realizzata
sul sito tra il 2007 e il 2009, ringrazio il Ministero dei Beni Culturali e la
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e di Pompei.
Altrettanto prezioso è stato l’aiuto sollecito e competente di Mirko Von-
derstein che, per la casa editrice De Gruyter, ha seguito la produzione del
libro. Ringrazio, infine, le istituzioni che hanno generosamente finanziato
la pubblicazione di questo libro: la Gerda Henkel Stiftung (Düsseldorf), il
Ministero dell’Università e della Ricerca, la Scuola Normale Superiore di
Pisa.
Il testo è stato consegnato per la stampa nell’ottobre 2009; da allora, è
stato possibile apportare solo minime aggiunte bibliografiche.
Monaco di Baviera, 28 marzo 2010
Indice IX
Indice
Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VII
Tavole I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XIII
Abbreviazioni, riferimenti, avvertenze . . . . . . . . . . . . . . . .XVII
Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
I. Forme e tempi dell’intimità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
Il problema archeologico deicubicula . . . . . . . . . . . . . . . . 7
La ‘casa romana’ tra convenzione e realtà . . . . . . . . . . . . . . 11
Precettistica e identità culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
La lettura degli spazi: rappresentazione, funzione,
movimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
La socialità nella sfera privata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Il codice dell’emulazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
La casa in scena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Forme dello spazio tra ostentazione e riservatezza . . . . . . . . . 26
Gerarchia e inclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Due esempi: iperistylia nelle case del Labirinto e degli
Amorini Dorati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
II. Persone, oggetti e attività nelcubiculum:
le fonti letterarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
La definizione degli spazi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
Ilcubiculum nell’articolazione della casa . . . . . . . . . . . . . . 43
Distribuzione e architettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Comunicazione tra esterno e interno . . . . . . . . . . . . . . 49