Table Of ContentUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI 
L’“ORIENTALE” 
 
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FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 
DOTTORATO DI RICERCA IN  
TEORIA DELLE LINGUE E DEL LINGUAGGIO 
 
Il lessico della matematica nella lingua italiana: analisi 
semantico-lessicale 
 
Federica Cazzato 
 
Relatore 
Prof.ssa Rossella Pannain 
 
Coordinatrice 
Prof.ssa Cristina Vallini 
 
 
VII CICLO – A.A. 2010/2011
TOMO PRIMO 
INDICE 
 
Presentazione .................................................................................................................. iv 
 
 CAPITOLO I 
IL LINGUAGGIO SCIENTIFICO-MATEMATICO. CONSAPEVOLEZZA DELLE ORIGINI       1 
 
1. Premessa ....................................................................................................................... 2 
1.1.  Verso l’autonomia del “discorso” scientifico-matematico. Uno sguardo in 
diacronia      .................................................................................................................. 3 
1.1.2.  L’apporto del mondo arabo alle scienze matematiche ...................................... 9 
1.2.  Il discorso scientifico verso l’età moderna   ................................................... 14 
1.3.  La divulgazione del discorso matematico secondo il nuovo concetto di 
scienza   ................................................................................................................ 22 
1.4.  I concetti di “costruzione” e “intuizione” nel campo delle scienze 
matematiche ............................................................................................................... 26 
  
 CAPITOLO II 
LA CONSAPEVOLEZZA ACQUISITA: LE PAROLE NEL LINGUAGGIO SCIENTIFICO-
                                                                                                 33 
MATEMATICO 
 
2.1.  Linguaggio formale, linguaggio comune   ...................................................... 34 
2.1.1.  Sintassi di un linguaggio formale   ................................................................. 41 
2.1.2.  Il concetto di “ambiguità” e il concetto di definizione matematica ................ 43 
2.2.  Significazione e assoluto nel linguaggio scientifico. Uno sguardo al pensiero 
di Ernst Cassirer ......................................................................................................... 55 
2.3.  Linguaggio della matematica, l’“invisibile” di un linguaggio del 
“visibile” ................................................................................................................ 60 
2.3.1.  Astrazione dal significante e astrazione dal significato .......................... 70 
2.3.1.1. Linguaggio della matematica, linguaggio comune. Fraintendimenti sul senso 
nei punti di contatto .................................................................................................... 74 
i
2.3.2  Il “tangibile”: una costante del discorso matematico ...................................... 90 
   
CAPITOLO III   
               96 
IL LESSICO ITALIANO DELLA MATEMATICA COME UNITÀ DEL DIZIONARIO
 
3.1.  Termini “e” parole .......................................................................................... 97 
3.2.  Il significato scientifico nel corpo delle definizioni del Grande dizionario 
della lingua italiana (Battaglia, 1961-2004) ............................................................ 102 
3.2.1  Lessico italiano della matematica: livelli cronologici di attestazione 
lessicografica ............................................................................................................ 104 
3.2.1.1. Omonimia e polisemia tra lessicografia e terminografia ............................ 113 
3.2.1.2. Sinonimia dei termini matematici tra lessicografia e terminografia ........... 121 
3.3.  Orizzontalità e verticalità nelle relazioni semantiche di omonimia, 
polisemia, sinonimia ............................................................................................ 123 
3.4.  Lessico italiano della matematica e meccanismi di formazione delle 
parole    .............................................................................................................. 125 
3.5.  Lessico italiano della matematica: stratificazione in diacronia ............ 133 
3.5.1  Lessico italiano della matematica: sfruttamento dei processi di formazione 
delle parole, produttività e confronto con il linguaggio comune ............................. 154 
3.5.1.1  Alterazione ............................................................................................ 166 
3.5.2.  Lessico italiano della matematica: la composizione ............................. 167 
3.5.2.1.  Prefissazione e natura dei composti matematici ................................... 169 
3.6.  Produttività cristallizzata ...................................................................... 179 
 
CAPITOLO IV 
PROSPETTIVE DI LAVORO SINTETIZZATE IN TAVOLE SINOTTICHE 
                                                                  182 
DEI  DATI CONTENUTI NEL CORPUS
 
4.1.  Livelli cronologici di attestazione lessicografica .......................................... 183 
4.1.1.  Lemmi lettera “A” ........................................................................................ 184 
4.1.2.  Lemmi lettera “B” ................................................................................. 201 
4.1.3.  Lemmi lettera “C” ......................................................................................... 205 
ii
4.2.  Affissazione. La derivazione, l’alterazione .................................................. 223 
4.2.1.  Lemmi lettera “A” ........................................................................................ 224 
4.2.2  Lemmi lettera “B” ......................................................................................... 230 
4.2.3.  Lemmi lettera “C” ................................................................................. 232 
4.3.  Composizione. Lemmi lettere “A-B-C” ............................................... 244 
4.4.  Significato scientifico nel corpo delle definizioni del Grande dizionario della 
lingua italiana (Battaglia, 1961-2004) ........................................................... 249 
4.4.1  Lemmi lettere “A-B-C” ................................................................................ 250 
 
 Conclusioni ................................................................................................................. 256 
 
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ................................................................. 268 
 
 
 
iii
Presentazione 
 
Oggetto del lavoro di tesi è il linguaggio della matematica e, più specificamente, 
il lessico matematico raccolto nella traduzione italiana a cura di Speranza e Grugnetti 
(1998) del Dictionnnaire de mathématiques élémentaires (DME) (Baruk: 1992). Nella 
versione in lingua originale il dizionario si indirizza a un pubblico di studenti di scuola 
media, pertanto il lessico accolto rappresenta, nelle intenzioni dell’autrice, il lessico di 
base della disciplina. 
L’obiettivo principale dello studio è costituito dal confronto, sul terreno della 
terminologia, tra linguaggio specificamente matematico (LM) e linguaggio “comune” 
(LC).  
Dell’intero corpus costituito dalla versione italiana del DME (1998), sono stati 
esaminati i lemmi raccolti sotto le lettere “A”, “B” e “C”. Le schede relative ai 124 
lemmi analizzati sono state integrate tramite la consultazione del Grande dizionario 
della lingua italiana di Battaglia (1961-2002), dei dizionari etimologici di Battisti e 
Alessio (1975) e di Cortellazzo e Zolli (1999) e, in ulteriore prospettiva etimologica, del 
dizionario di Ernout e Meillet  (2001). Per quanto concerne i criteri di selezione dei 
campi che strutturano le schede, questi sono in parte tratti (e in parte rivisitati per quel 
che concerne la metodologia seguita per la compilazione) da quelli elaborati per la 
costruzione  dell’Atlante  Universale  dei  numerali  e  delle  istanze  di  numerazione 
(AUNIN), nell’ambito del progetto sugli Atlanti Tematici: Linguistici, Antropologici, 
Storici  (ATLAS),  diretto  dal  Prof.  Domenico  Silvestri  a  partire  dal  1998  presso 
l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.  
Ciascun lemma raccoglie informazioni inerenti alla categoria grammaticale, alla 
morfologia  (vengono  evidenziati  i  processi  di  composizione,  di  alterazione  e  di 
derivazione  per  affissazione),  l’etimologia,  e  la  semantica  del  lemma,  con  una 
focalizzazione sulla trattazione del significato scientifico nel corpo delle definizioni dei 
dizionari  consultati.  Ulteriore  attenzione  è  prestata  ai    processi  metaforici,  alla 
rilevazione di formazioni polirematiche e di occorrenze fraseologiche, ad inclusione dei 
proverbi, con ulteriori riscontri in direzione di altri linguaggi settoriali.    
Il lavoro di tesi si articola in due parti principali.   
iv
La prima parte, capitoli I e II, vuole contestualizzare la riflessione sul lessico 
della matematica all’interno di una cornice più ampia rappresentata, da una parte, dallo 
sviluppo  storico  del  pensiero  matematico,  dall’altra,  dalla  riflessione  sulla 
caratterizzazione semiotica e concettuale di tale linguaggio.  
Nella seconda parte, capitoli III e IV si è lavorato sul materiale raccolto nelle 
schede del corpus (tomo II). Nel terzo capitolo la caratterizzazione semantica del lessico 
italiano della matematica emerge da un’analisi lessicografica e terminografica, con lo 
scopo di misurare la contiguità esistente tra il linguaggio scientifico in oggetto e il 
linguaggio comune, entro una prospettiva d’indagine sia sincronica, sia diacronica. Le 
prospettive di lavoro argomentate nel terzo capitolo sono elaborate in forma schematica 
nel quarto capitolo, nelle sezioni “Livelli cronologici di attestazione lessicografica, 
lettere  “A-B-C”,  “Affissazione:  la  derivazione,  l’alterazione,  lettere  “A-B-C”, 
“Composizione”,  “Significato  scientifico  nel  corpo  delle  definizioni  del  Grande 
dizionario della lingua italiana”.  I dati elaborati in formato schematico nel capitolo IV 
sono tratti da sezioni specifiche delle schede del corpus. Per quanto concerne i dati 
contenuti nella tabella “Livelli cronologici di attestazione lessicografica” si trae dai 
campi  “Etimologia  (Etimo  prossimo)”  e  “Etimologia  (Etimo  remoto)”,  per  quanto 
concerne la tabella “Affissazione: La derivazione, l’alterazione” e “Composizione” si 
trae dai campi “Morfologia”, in fine per quanto concerne i dati proposti nella tabella 
“Significato scientifico nel corpo delle definizioni del Grande dizionario della lingua 
italiana” si trae dal campo “Definizione” nello specifico delle sezioni “LC” (linguaggio 
comune) e “LM” (linguaggio della matematica). 
 
Nel primo capitolo sono ripercorsi i momenti più salienti della formazione del 
pensiero matematico e della creazione di un discorso scientifico in matematica. Viene 
posto l’accento sul passaggio da “discorso” dapprima metafisico e “necessaritarista”1 a 
discorso autonomo e libero da ogni sorta di speculazioni, quando, passando per l’età 
umanistica e rinascimentale e, a partire dall’epoca delle rivoluzioni scientifiche, il rigore 
delle matematiche inizia ad affermarsi nei suoi attuali paradigmi pratici e teorici, con un 
linguaggio  che  vede  crescere  i  propri  livelli  di  generalizzazione.  Di  seguito  ci  si 
concentra sulle dinamiche linguistiche che hanno caratterizzato e consolidato lo statuto 
                                                           
1 Dalla Grecia Antica e durante l’età alessandrina, passando per il Medioevo cristiano fino al XII secolo, 
ad esclusione della produzione scientifica ad opera degli arabo-islamici. 
v
della  ‘terminologia’  scientifico-matematica,  poi  “istituzionalizzata”  in  latino 
(dall’analisi compiuta sui dati raccolti nel corpus le voci di trafila “dotta” di origine 
latina rappresentano il 75,42% del totale dei lemmi censiti). Il capitolo si chiude con 
riflessioni  sulle  nozioni  di  “intuizione”  e  di  “costruzione”  nell’ambito  della 
concettualizzazione delle idee matematiche.  
  
L’obiettivo  del  secondo  capitolo  è  la  ricerca  di  impostazioni  teoriche  che 
possano aiutare a comprendere concetti quali “ambiguità”, “univocità”, “verità”, con il 
fine di ridistribuirli correttamente in relazione al linguaggio ordinario e al linguaggio 
della  matematica.  La  riflessione  si  è  soffermata  sulle  implicazioni  del  concetto  di 
“implicito semantico”, in particolare nell’interazione tra i segni che prendono parte alla 
comunicazione scientifico-matematica (termini, simboli ideografici e grafici) e segni del 
linguaggio comune. Si è inoltre posto l’accento sulle dinamiche di concettualizzazione 
del segno ideografico in ambito matematico e nel linguaggio comune.  
 
Nel terzo capitolo si è lavorato sulla terminologia, argomentando e analizzando i 
dati proposti in forma schematica nel IV capitolo.   
Nell’ambito della prospettiva di studio sincronico si analizzano i significati e le 
accezioni riportati nelle schede del corpus e, nel dettaglio dell’analisi sulla trattazione 
del  significato  scientifico  da  parte  del  dizionario  semasiologico,  quelli  raccolti  nel 
Grande dizionario della lingua italiana (GDLI).   
In  seguito  all’analisi  lessicografica  (GDLI)  condotta  sui  termini  censiti  nel 
corpus, sono emerse sei categorie semantiche. Queste sono:   
1.  Entrate non incluse nel lemmario del GDLI.  
2.  Entrate monosemiche: A.M. In questa categoria rientrano i termini che il 
GDLI lemmatizza come entrate monosemiche con “accezione matematica” 
(A.M.).  
3.  Entrate monosemiche: A.A. In questa categoria rientrano i termini che il 
GDLI lemmatizza come entrate monosemiche con “altra accezione” (A.A.), 
in cui quella matematica è assente.    
4.  Entrate polisemiche: A.A. > A.M. In questa categoria rientrano i termini che 
il  GDLI  lemmatizza  come  entrate  polisemiche  e  nelle  quali  l’accezione 
vi
matematica  è  un’estensione  particolare  di  un  significato  che  è 
“generalmente” comune.  
5.  Entrate polisemiche: A.M. > A.A. In questa categoria rientrano i termini che 
il  GDLI  lemmatizza  come  entrate  polisemiche  e  nelle  quali  l’accezione 
particolare nel linguaggio comune è un’estensione di un significato generale 
che è matematico.  
6.  Entrate polisemiche: A.A. In questa categoria rientrano i termini che il GDLI 
lemmatizza come  entrate polisemiche e nelle quali fra il ventaglio delle 
accezioni presentate non è inclusa accezione del senso matematico.  
 
L’attenzione verso gli aspetti semantici del lessico italiano della matematica è 
stata  ulteriormente  approfondita  mediante  un’analisi  delle  relazioni  di  omonimia, 
sinonimia e polisemia concernenti alla trattazione del significato scientifico nel corpo 
delle definizioni, nell’ambito del confronto tra la prospettiva lessicografica e quella 
terminografica. 
Nell’ambito della prospettiva di studio diacronico i dati contenuti nella tabella 
“LCAL” (IV capitolo) sono stati analizzati al fine di censire l’apporto esogeno al lessico 
italiano della matematica.  
Nella seconda parte del terzo capitolo si è verificato in che misura i meccanismi 
di formazione delle parole costituiscano parte attiva nella caratterizzazione del lessico 
italiano della matematica e ai fini della “riconoscibilità scientifica della disciplina” 
(Dardano 2004: 575). Per questa parte del lavoro ci si è serviti dei dati raccolti in forma 
schematica nelle sezioni “Affissazione: La derivazione, l’alterazione, lettere “A-B-C” e 
“Composizione, lettere “A-B-C”. Per quanto concerne lo studio sulla produttività dei 
processi di formazione delle parole nell’ambito della derivazione suffissale, l’analisi 
prende le mosse da una lettura dei dati sia “verticale” (i termini lemmatizzati nel DME 
che sono parole derivate), che “orizzontale” (le parole derivate in “A.A.” e in “A.M.” 
dai  termini  lemmatizzati  nel  DME).  Per  quanto  concerne  i  composti  e  prefissati 
matematici, l’analisi prende le mosse non soltanto dai dati raccolti per i lemmi inizianti 
in “A”, “B” e “C”, ma anche da una riflessione preliminare che ha riguardato l’intero 
lemmario contenuto nel DME.  
 
vii
CAPITOLO I 
IL LINGUAGGIO SCIENTIFICO-MATEMATICO. CONSAPEVOLEZZA DELLE ORIGINI 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1
CAPITOLO I  
IL LINGUAGGIO SCIENTIFICO-MATEMATICO. CONSAPEVOLEZZA DELLE ORIGINI 
 
1.  Premessa 
  
Trattare di linguaggio della matematica e nello specifico di parole della matematica 
ha  posto  l’esigenza  preliminare  di  considerare  i  momenti  più  salienti  sia  della 
formazione del pensiero sia della creazione di un discorso ‘scientifico’ in matematica. Il 
nucleo teorico del capitolo risiede nell’aver posto l’accento sul passaggio da “discorso” 
dapprima metafisico e “necessaritarista”1 a discorso autonomo e libero da ogni sorta di 
speculazioni,  quando,  passando  per  l’età  umanistica  e  rinascimentale  e  a  partire 
dall’epoca delle rivoluzioni scientifiche il rigore delle matematiche inizia ad affermarsi 
nei suoi attuali paradigmi pratici e teorici, con un linguaggio che vede crescere i propri 
livelli di generalizzazione.  
 
In  questa  trattazione  le  etichette  “linguaggio  speciale”  o  “linguaggio  tecnico-
scientifico” saranno utilizzate con riferimento al discorso matematico tenendo conto 
della  distinzione  tra  “lingua”:  «manifestazione  umana  e  storicamente  attestata»  e 
“linguaggio”:  «capacità  generale  di  comunicare»  (Altieri  Biagi:  1980,  pp.  43-4), 
essendo questo, un ‘linguaggio’ che si distingue «abbastanza compattamente» dagli altri 
linguaggi settoriali, invece, a più livelli stratificati e talvolta genericamente definiti con 
l’etichetta “lingue speciali”2 (ibid.).         
Il linguaggio della matematica è andato appropriandosi man mano del suo status di 
‘linguaggio  speciale’  attraversando  un  percorso  dal  quale  è  possibile  andare  a 
recuperare (e successivamente analizzare entro una prospettiva linguistica) da un lato i 
momenti  che  hanno  assegnato  riconoscibilità  scientifica  alle  parole  del  linguaggio 
generale, dall’altro gli eventi che hanno portato allo stabilizzarsi degli elementi che 
                                                 
1 Dalla Grecia Antica e durante l’età alessandrina, passando per il Medioevo cristiano fino al XII secolo, 
ad esclusione della produzione scientifica ad opera degli arabo-islamici. 
2 Sul diverso contenuto delle accezioni si veda Dardano 1994: 497: «I linguaggi scientifici rientrano 
nell’ambito più vasto dei sottocodici […] I sottocodici sono usati in rapporto a determinati argomenti 
specifici e presso determinati gruppi socio professionali.». Si vedano anche Cortellazzo 1994; Serianni 
2003; De Mauro 1982. 
2