Table Of ContentTOSHIAKI TAKESHITA
IL GIAPPONE E
LA SUA CIVILTÀ:
PROFILO STORICO
Testo in italiano
Terminologia in giapponese
Seconda edizione
©2005 CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna
Prima edizione 1996
Seconda edizione 2005
Volume pubblicato con il contributo di
The Japan Foundation Japanese Language Institute,Urawa
e dell’Università degli Studi di Bologna
Takeshita,Toshiaki
Il Giappone e la sua civiltà:profilo storico / Toshiaki Takeshita – Bologna :CLUEB,2005
463 p. ; 24 cm.
(Studi e testi orientali / collana diretta da Giorgio Renato Franci ; 8)
ISBN 978-88-491-2487-3
CLUEB
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna
40126Bologna - Via Marsala 31
Tel.051220736 - Fax 051237758
www.clueb.com
In copertina:grafica di A. Foresti e R.Pancaldi
INDICE
Nota alla seconda edizione: 9
Nota alla prima edizione: 11
Avvertenze: 13
Sistema di traslitterazione in caratteri latini adottato nel testo: 17
Capitolo I Dalle origini all’unità nazionale: 19
§1. Scoperta della cultura paleolitica, 19
§2. Periodo jōmon (Età neolitica), 20
§3. Periodo Yayoi (Età dei metalli), 22
Capitolo II Età antica 1: periodo Yamato e periodo Nara: 29
§4. Istituzione socio-politica anteriore alla metà del VII secolo, 29
§5. Centralizzazione del potere, 31
§6. Sistema ritsuryō, 35
§7. Periodo Nara (710-794) e inizio del crollo del regime fondiario, 38
§8. Arrivo e introduzione della civiltà cinese, 41
§9. Religione autoctona: shintō, 44
§10. Storiografia e geografia, 46
§11. Letteratura, 50
§12. Buddhismo, 56
§13. Arti figurative, 63
§14. Vita quotidiana e varie, 69
Capitolo III Età antica 2: periodo Heian: 75
§15. Periodo Heian (794-1185/1192), 75
§16. Dittatura dei Fujiwara e insei, 77
§17. Sviluppo delle proprietà terriere, 82
§18. Nascita ed ascesa della classe dei guerrieri; gli Heishi e i Genji, 84
§19. Fine dell’invio di missioni culturali in Cina, 88
§20. Cultura nazionale (kokufū bunka) e classe aristocratica, 89
§21. Nascita dei kana, 90
§22. Letteratura, 93
§23. Buddhismo e shintoismo, 112
§24. Arti figurative, 119
§25. Vita quotidiana e varie, 125
Capitolo IV Medioevo: periodo Kamakura e periodo Muromachi: 131
§26. Ruolo storico dei bushi e periodizzazione del medioevo, 131
§27. Periodo Kamakura (1185/1192-1333), 132
§28. Restaurazione Kenmu (1334) e anni turbolenti della scissione dinastica
(1336-1392), 140
§29. Periodo Muromachi (1338-1568/1573), 142
§30. Attività economica e fenomeno di urbanizzazione, 145
§31. Scambi commerciali con il continente, 148
§32. Fenomeni caratterizzanti la cultura del medioevo, 149
§33. Buddhismo, 151
§34. Letteratura, 161
§35. Teatro, 174
§36. Arti figurative; manifestazioni artistiche sotto l’influenza dello zen, 177
§37. Diffusione della cultura nelle province, 183
§38. Vita quotidiana e varie, 184
Capitolo V Kinsei: periodo Azuchi-Momoyama e periodo Edo: 193
§39. Panorama degli sviluppi storici del kinsei, 193
§40. Fase di ristabilimento dell’ordine, 194
§41. Nascita del sistema bakuhan, 202
§42. In cammino verso l’isolamento nazionale (sakoku), 215
§43. Fase di stabilità del sistema bakuhan, 219
§44. Fase di difficoltà del bakuhan, 225
§45. Fase di crollo del regime dei Tokugawa, 229
§46. Osservazioni generali sulla cultura del kinsei, 233
§47. Cultura Momoyama, 234
§48. Ambiente culturale del periodo Edo, 239
§49. Cultura Genroku e cultura Kasei, 242
§50. Letteratura della cultura Genroku, 244
§51. Letteratura della cultura Kasei, 251
§52. Teatro popolare (ningyō jōruri e kabuki ), 258
§53. Studi ed istruzione, 263
§54. Arti figurative, 283
§55. Vita quotidiana e varie, 288
Capitolo VI Età moderna 1: era Meiji: 305
§56. Periodizzazione della storia del Giappone nelle età moderna e contem-
poranea, 305
§57. Il Giappone di fronte alla pressione dell’Occidente, 306
§58. Restaurazione Meiji, 307
§59. Slogan: ‘Arricchire il paese e rafforzare la potenza militare’ (fukoku kyō-
hei ), 312
§60. In cammino verso il governo costituzionale, 314
§61. Rapporti internazionali e diplomazia, 317
§62. Sviluppo del capitalismo, problemi sociali e movimento socialista, 322
§63. Bunmei kaika, 326
§64. Politica religiosa del governo Meiji, 328
§65. Ordinamento scolastico e politica d’istruzione, 332
§66. Studi e ricerche scientifiche, 338
§67. Letteratura moderna (narrativa - 1), 339
§68. Letteratura moderna (poesia - 1), 350
§69. Movimento di unificazione delle lingue parlata e scritta, 360
§70. Attività in alcuni campi artistici, 362
Capitlo VII Età moderna 2: era Taishō e primo ventennio dell’era Shōwa:
367
§71. Rapporti con l’estero nel periodo dalla prima guerra mondiale alla vigilia
della grande depressione del 1929, 367
§72. Alti e bassi dell’economia giapponese nel periodo dalla prima guerra
mondiale alla vigilia della grande depressione del 1929, 370
§73. Avanzata della ‘democrazia Taishō’ e suo naufragio, 371
§74. Espansione giapponese in Cina, 375
§75. La seconda guerra mondiale e il Giappone, 380
§76. Letteratura moderna (narrativa - 2), 383
§77. Letteratura moderna (poesia - 2), 389
§78. Attività in alcuni campi artistici, 393
§79. Assenza della libertà di ricerca scientifica, di pensiero e di parola, 394
§80. Dall’insegnamento pacifico all’insegnamento al servizio dell’Impero,
della lingua giapponese, 396
§81. Affermazione della cultura di massa, 397
Carte dei toponimi: 403
Indice dei termini: 415
Nota alla seconda edizione
Le novità di questa edizione de Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico sono riassumibili
in quattro punti:
1. Molte pagine sono dedicate alle informazioni folcloristiche, difficilmente ricavabili
dai libri di storia, per avere una visione la più globale possibile sul passato del Giappone.
2. I termini specialistici giapponesi sono utilizzati anche per l’apprendimento dei
singoli kanji (caratteri cinesi). A questo fine sono ripetuti anche in kanji ad ogni loro
comparsa.
3. È citato un numero considerevole di opere letterarie e di arti figurative.
4. Infine sono inserite sotto forma di note molte didascalie preparate originariamente
per la prima edizione, ma non pubblicate.
(cid:774)(cid:774)(cid:774)(cid:774)(cid:774)
Agli inizi del 2004 ho avuto il piacere di ricevere dal Magnifico Rettore una lettera che
dice:
«...l’indagine sulle Opinioni degli studenti sulla didattica per l’anno accade-
mico 2002-2003, condotta dall’Osservatorio Statistico della nostra Università ha
messo in evidenza la maggiore soddisfazione complessiva degli studenti per
l’insegnamento “Lingua e letteratura giapponese II” da Te impartito...».
Sono certo che se il mio insegnamento ha ottenuto il consenso degli studenti, ciò deri-
*
va da un ‘accorgimento’ su cui si basa una forma particolare di immersion in grado di
unire gli studi giapponesi e lo studio della lingua, quando quest’ultimo è ancora in fase
iniziale. Con questa edizione ampliata e con una didattica più globale il detto ‘accorgi-
mento’ riuscirà a raggiungere meglio il suo scopo.
Casalecchio di Reno, maggio 2005
T. Takeshita
*
Vedi: ‘Introduction to Japanese studies through elementary level of linguistic competence
— a group of teaching materials for that purpose’. The Preceedings of the 8th Japanese Language
symposium, September 12-14 2003, Bern, Association of Japanese Language Teachers in
Europe.
9
Nota alla prima edizione
Nei trattati in giapponese di storia, letteratura, religioni ecc. relative al Giappone si fa uso di
molti termini che il redattore di un vocabolario giapponese-italiano difficilmente inserirebbe
fra gli esponenti, in quanto non esistono corrispondenti parole in italiano, lingua che veicola
una realtà storico-culturale diversa da quella giapponese.
A mo’ d’esempio prendiamo il termine sh(cid:327)en, e diciamo subito che nessuna parola italiana
ha un esatto riscontro con esso. Qualora non ci sia motivo di essere molto rigorosi, si trovano
dei vocaboli parzialmente equivalenti come questi: latifondo e corte (quest’ultimo nel senso
presente nell’espressione di « economia curtense »). Difatti, l’idea di « grande proprietà
fondiaria privata » è accomunata dai tre termini in esame (ossia sh(cid:327)en, latifondo e corte). A
stretto rigore, però, bisogna dire che ciascuno dei tre racchiude un contesto storico diverso, e
quindi non equivale perfettamente agli altri due. Lo sh(cid:327)en nella storia giapponese non può
essere chiamato diversamente da sh(cid:327)en. Per afferrare pienamente il suo significato, bisogna
studiare 800 anni di storia del Giappone dall’VIII al XVI secolo.
Per l’autore questo volume costituisce uno dei materiali didattici sperimentali, finalizzati a
unificare l’insegnamento della lingua e le lezioni propedeutiche di studi giapponesi; in
particolare esso si propone di presentare in lingua originale e nel contesto storico-culturale
alcune centinaia di termini specialistici del tipo sh(cid:327)en, nonché nomi di persona e toponimi di
rilievo, onde iniziare i novizi di nipponistica al giapponese scritto mediante la lettura di
Lineamentidistoriadellaculturagiapponese (cid:2832)(cid:2972)(cid:2792)(cid:1156)(cid:1258)(cid:439)(cid:395)(cid:466)(cid:455)(cid:416)(1994, Clueb), altro manuale
sperimentale il cui testo sintetizza in giapponese accessibile quanto è esposto in italiano in
questo nostro volume. Ulteriori informazioni su questi testi gemelli si trovano nel seguente
mio articolo:
How Should the Japanese Language Be Taught in European Universities?:
Invitation to an ‘Irregular Immersion Program’. Japanese-Language Education around
the Globe, Vol. 5, April 1995. The Japan Foundation Japanese Language Institute.
Alcuni chiarissimi Colleghi hanno avuto la gentilezza di intervenire in mio aiuto. Il Prof. A.
Tamburello mi ha avanzato innumerevoli proposte di miglioramento scaturite dalla sua alta
competenza in materia. Il Prof. L. Dalsecco, invece, ha prodigato tutto se stesso per
correggere e limare il mio italiano. Ho un debito inoltre verso i Proff. A. Albanese e A. Passi,
i quali in un modo o nell’altro mi hanno dato una mano per la realizzazione di questo volume.
Ringrazio, infine, il Prof. G.R. Franci per aver voluto creare un posto per questo manuale
nella collana Studi e testi orientali, sebbene il suo formato, per motivi tecnici, superi alquanto
le misure standard degli altri volumi della serie.
Prima di premere il tasto « STAMPA » ho voluto apportare le ultime modifiche; temo di
aver inficiato un testo già così ben sistemato con gli aiuti offerti dai citati Colleghi, e perciò
eventuali pecche nel linguaggio sono esclusivamente imputabili al sottoscritto.
Casalecchio di Reno, giugno 1996
T. Takeshita
11
Avvertenze
(1) Per la traslitterazione in caratteri latini e la divisione dei termini giapponesi, sono stati
seguiti, in linea di massima, i criteri riportati a pag. XXXIX della Kodansha Encyclopedia
of Japan, vol. 9, (Index), 1983, e più specificamente:
(cid:2158)Il sistema di traslitterazione seguito è quello dato a pag. 17.
Va notato che per la resa del kana « (cid:2062) », diversamente dalla citata enciclopedia,
è usata la « n » in tutti i contesti fonici in ottemperanza alla tradizione accademica
italiana. Per esempio, Tenpy(cid:327) bunka,kanbun,Jinmu Tenn(cid:327).
(cid:2158)In giapponese le vocali lunghe hanno la funzione distintiva, di distinguere cioè una
parola da un’altra. Il segno diacritico ((cid:15)) posto sopra le vocali ((cid:262), (cid:297), (cid:351), (cid:275), (cid:327)) segnala
che la durata di tali vocali raddoppia. P.es. ojisan (zio) vs. oj(cid:297)san (nonno; anziano),
kuki (stelo) vs. k(cid:351)ki (aria), koko (questo luogo) vs. k(cid:327)k(cid:327) (scuola media superiore).
(cid:2158)Quanto alla divisione di certi termini giapponesi, essa costituisce un problema di
difficile soluzione. Si tratta della questione di « Qual è la forma traslitterata da pre-
ferire, per esempio, tra yamatoe, yamato-e e yamato e? » Sembra proprio impossibile
stabilire un criterio netto.
(2) Le date di nascita e morte, di accesso al trono e ritiro di imperatori, di inizio e fine
della carica di sh(cid:327)gun, ministri ecc. riportate da pubblicazioni in materia, spesso non
coincidono. In questo volume, per quanto riguarda i personaggi giapponesi, tali date
sono state ricavate unicamente dal dizionario biografico Konsaisu jinmei jiten Nihon-hen (a
cura di Ueda, M. et alii), T(cid:327)ky(cid:327), Sanseid(cid:327), 1981.
(3) Per i nomi personali giapponesi è rispettato l’uso giapponese, quello cioè di mettere
prima il cognome seguito dal nome.
(4) Tutti i termini giapponesi sono resi al maschile in italiano. Ad eccezione di toponimi,
nomi personali e cosiddetti neng(cid:327) essi sono scritti in corsivo.
(5) Tutte le traduzioni in italiano sono dell’autore.
(6) Tutti i termini giapponesi sono stampati anche in kanji (cid:7805)(cid:4668) ogni volta che si
presentano.
Si tenga presente che i kanji (cid:7805)(cid:4668) adoperati nei termini specialistici di storia giap-
ponese e nei nomi propri rappresentano con frequenza letture insolite. Ciò è partico-
larmente vero per la terminologia buddhista.
Riguardo ai singoli kanji (cid:7805)(cid:4668) si segnala che:
• nel testo vengono presentati 1,092 kanji (cid:7805)(cid:4668) diversi, un numero sufficiente per
coprire il secondo livello (numero di kanji (cid:7805)(cid:4668) richiesti: 1.000 circa) del ‘Japanese
13
Language Proficiency Test’ effettuato annualmente su scala mondiale (l’Italia inclu-
sa), e
• i numeri alla destra di ciascun kanji (cid:7805)(cid:4668) riportati a piè di pagina corrispondono al
numero progressivo attribuito ai kanji (cid:7805)(cid:4668) nei seguenti due manuali per stranieri:
(cid:2158)N. Kuratani et alii,A New Dictionary of Kanji Usage, T(cid:327)ky(cid:327), Gakken, 1982.
(cid:2158)W. Hadamitzky & M. Spahn, Kanji & Kana, Rutland/T(cid:327)ky(cid:327), Charles E. Tuttle
Company, 1997.
Per esempio, (cid:6373)808/1216 indica che(cid:6373) porta il numero 808 su A New Dictionary of
Kanji Usage e il numero 1216 su Kanji & Kana.
L’indicazione non reg. (p.es. (cid:8688)1684/non reg.) significa che il kanji di cui si tratta non è
registrato (nel caso dell’esempio citato in Kanji & Kana).
(7) Quanto ai termini ed ai nomi propri cinesi, è data la precedenza, qualora esista, alla
forma latinizzata seguita, di regola, prima dall’espressione cinese (in trascrizione pinyin
ed eventualmente anche Wade-Giles), quindi da quella giapponese.
Per esempio:
(cid:2158)confofrumca ilaatinnizezsatiamo (rupinjiyaino, jWuacdeh-Giaileos (cid:3084)(cid:6286) giapp. juky(cid:327));
(cid:2158)Chpainnygin’an (ChW’aaden-Ggil-easn (cid:13363)(cid:4703) giapp. Ch(cid:327)an; oggi Xpiin’yainn, HWadsei--Gailnes (cid:11727)(cid:4703) giapp. Seian
[pronuncia effettiva per contrazione] S(cid:275)an).
A questo proposito, è da tenere presente che qualora i nomi personali e toponimi
cinesi siano trascritti in caratteri latini o pronunciati in cinese, i giapponesi non
riescono a identificarli. Bisogna ricorrere alle relative letture giapponesi (p.es. (cid:13363)(cid:4703)
Ch(cid:327)an e non Chang’an, Ch’ang-an) o, per iscritto, ai caratteri cinesi non semplificati.
(8) Per la seconda edizione sono state consultate principalmente le seguenti pubblica-
zioni:
(cid:2158)Enoki, K. (a cura di), (Shinch(cid:327) Nihon koten sh(cid:351)sei)Ry(cid:327)jin hish(cid:327), T(cid:327)ky(cid:327), Shinch(cid:327)sha, 1979.
(cid:2158)Kitagawa, T. (a cura di), (Shinch(cid:327) Nihon koten sh(cid:351)sei) Kanginsh(cid:351), S(cid:327)an koutash(cid:351), T(cid:327)ky(cid:327),
Shinch(cid:327)sha, 1982.
(cid:2158)Sahara, M. et alii,Nihon rekishi-kan, T(cid:327)ky(cid:327), Sh(cid:327)gakukan, 1993.
(cid:2158)Sahara, M. et alii, Nihon no shoku, Gengo, Vol. 23, No. 1, T(cid:327)ky(cid:327), Taish(cid:351)kan shoten,
1994.
(cid:2158)Sakakura, A. et alii (a cura di), (Shinch(cid:327) Nihon koten sh(cid:351)sei)Konjaku monogatarish(cid:351),Honch(cid:327)
sezoku-bu, voll. 1-4, T(cid:327)ky(cid:327), Shinch(cid:327)sha, 1978-1984.
(cid:2158)Tanabe, Y. et alii,Atarashii shakai -Rekishi, T(cid:327)ky(cid:327), T(cid:327)ky(cid:327) tosho k. k., 2002.
14