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il
DIZIONARIO
ELEMENTARE
diITALIANO
<abcdefghijklmnøp⁄rstuvwxyzabcdefghijklmnøp⁄rstuvwxyzabcdefghijklmnøp⁄rstu
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Presentazione
Questo nuovo dizionario elementare non è nuovo solo in quanto è uno in più nell’offerta
editoriale, ma perché interpreta in un modo nuovo l’idea di “dizionario per i bambini”.
Un dizionario per i bambini deve, in primo luogo, essere abbastanza piccolo: e questo è un
dizionario da zainetto, che non deve restare a scuola sotto il banco o a casa su uno scaffale,
ma che può andare avanti e indietro da scuola e si può ficcare nello zainetto anche per il fine
settimana o per le vacanze.
Pur essendo piccolo, però, deve contenere tutte le parole che servono: circa 8.000 sono
quelle spiegate, scelte in base ai più aggiornati studi sulla frequenza integrati da considerazio-
ni specifiche che tengono conto della vita materiale e culturale dei più giovani. Gli animali, le
macchine, il computer, lo sport, la scuola, i mondi fantastici di alcuni generi letterari rendono
obbligatoria la presenza di parole la cui frequenza, in assoluto, può anche non risultare altis-
sima, a maggior ragione quando si tratta di parole isolate, il cui significato non può essere
ricostruito in altro modo. In compenso possono mancare parole relativamente frequenti che
però sono facilissime da comprendere se si conoscono altre parole della stessa famiglia, e
così sono state tralasciate le lunghe e noiose serie di derivati che affliggono spesso i diziona-
ri anche ridotti.
Con gli stessi criteri sono stati scelti i temi delle 18 tavole illustrate a colori, dove il rapporto
parola/oggetto è immediato ed è facile anche il confronto tra i diversi nomi di oggetti diver-
si che appartengono allo stesso ambito.
Ma un bambino mette il suo dizionario nello zainetto solo se gli è simpatico, e per esserlo
deve, in primo luogo, non metterlo in difficoltà. Questo è un dizionario piccolo che però ha
una pagina ariosa, non è scritto in caratteri piccoli piccoli; non sacrifica la chiarezza ai proble-
mi di spazio, non dice “operazioni finanziarie” ma dice “soldi che entrano ed escono”; per
dire che filmnon cambia al plurale non dice che è invariabile(e men che meno usa l’abbre-
viazioneinv.), ma in un’area graficamente ben visibile scrive il film, i film, in modo che si veda
che le due forme sono uguali.
Un bambino si fida del dizionario, e ci si può perfino affezionare, se vede subito che lo aiuta,
e questo è un dizionario dove il primo aiuto si vede a prima vista: ogni parola (in termine
tecnico ogni lemma) si presenta immediatamente in due modi, il primo è come si scrive nor-
malmente, il secondo, tra parentesi quadre, è come si divide in sillabe e come si legge, cioè
qual è la vocale che porta l’accento. Un aiuto di questo tipo, che nella tradizione lessicogra-
fica italiana è stato finora riservato ai dizionari maggiori, viene qui per la prima volta offerto
al momento giusto, nell’età nella quale i bambini passano da una padronanza ormai buona
della lingua parlata alla nuova difficoltà di esprimersi per iscritto.
Donata Schiannini
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Guida alla consultazione
Il primo lemma La divisione per andare La qualifica
della pagina sinistra a capo e l’accento grammaticale
Il lemma, I nomi di
cioè il voca- persona in
bolo che hai -ohanno il
cercato plurale in -i
e il femmi-
nile in -a, a
Lo zig-zag meno che
segnala gli il trifoglio
esempi: quelli non segnali
che non hanno un plurale
bisogno di o un fem-
spiegazione e La stella segnala una nuova minile di-
quelli spiegati qualifica grammaticale; verso
la girandola segnala L’accento grave (`) indi-
un cambio di significato ca la eo la oaperta
Gli aggettivi
e nomi in -e I nomi di
hanno persona in
il plurale in i; -evalgono
perciò non per il
occorre maschile e
segnalarlo per il
femminile,
a meno che
il trifoglio
non segnali
un femmi-
nile diverso
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L’accento acuto (´) L’ultimo lemma
indica la oo la echiusa della pagina destra
re
I nomi di I nomi in
persona in coe -go
-torehan- hanno il
no il fem- plurale in
minile in - -chie -ghi, a
trice, a me- meno che il
no che il trifoglio
trifoglio non segnali
non segnali il plurale in
un femmi- -cio -gi
nile diverso
I nomi di
persona in I verbi
-avalgono regolari si
per il coniugano
maschile e come i
per il modelli in
femminile, -are, -ere,
a meno che -ireche tro-
il trifoglio vi sul libro di
non segnali grammatica;
un per quelli
femminile irregolari,
diverso il trifoglio
segnala le
forme
I nomi
diverse dal
femminili
modello
in -ciae
-giacon la
iaccentata
hanno il
plurale in
-ciee -gie
I nomi femminili in -ciae -giacon la isenza Quando un verbo irregolare
accento possono avere il plurale in -ce, -ge si coniuga come un altro,
o in -cie, -gie: il trifoglio lo segnala sempre lo segnala il trifoglio
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Se un nome o un aggettivo non cambia Da un verbo nasce
al plurale, lo segnala il trifoglio un aggettivo o anche un nome
Per le parole I verbi
straniere c’è intransitivi
la pronuncia, possono
la lingua avere
d’origine, l’ausiliare
la divisione essereo
per andare avere:
a capo quando è
utile,
lo segnala
Quando una l’esempio
parola cambia
valore Una parola
grammaticale è spiegata
senza nel testo
cambiare di un’altra
significato, a cui
lo segnala assomiglia
l’esempio:
p.e. un agget- Un diminu-
tivo che di- tivo, accre-
venta nome scitivo o
o avverbio; peggiorati-
un verbo vo può es-
transitivo sere in un
che diventa esempio,
intransitivo; ma se
un avverbio cambia
che diventa significato
nome lo segnala
la girandola
Nel testo di una parola ci possono essere
altre parole che c’entrano, o anche un
nome diverso della stessa cosa
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Sul fondino Sul fondino
colorato la con [cón] PREP.crea un rapporto fra celebre[cè-le-bre] AGG.famoso, colorato il
sdpeileleg azione les oanltIonre dv iipccaian rceoh olee i n.dsivieemrseeÍ pèe rasrornivea toa ccoonse i cIol snuopsecriluattiovo d aas msoolulttoi. è celeberrimo. oco smuppearrlaattiivvoo
parole con bambiniÍla scatola con il coperchio glicine[glì-ci-ne] N.M.il fiore di una irregolare
diverse Íun uomo con il cappello pianta rampicante,di color violetto
funzioni indica che c’è un rapporto tra per- e molto profumato.
grammaticali sone o coseÍlitiga con la sorellaÍil Si pronuncia con la “g”e la “l”staccate,
blu sta bene con il rosso non come in “gli”,ma come in “globo”. Sul fondino
indica il modo,la manieraÍparlare colorato
La freccia con calmaÍuna ragazza con un brut- negro[né-gro] AGG.che appartie- le note per
sul fondino to carattere ne a una delle etnie originarie dell’A- diverse
segnala che indica il mezzo con cui si fa qualcosa fricaÍlavorare come un negro(N.) particolarità
si cambia Ílavorare con il computer lavorare molto duramente come fa- delle parole
argomento indica una situazioneÍandare al cevano gli schiavi.
mare con il bel tempo Questa parola è stata usata per molto
indica un ostacolo,una difficoltàÍ tempo da persone razziste con valore
con tutti i debiti che ha,si sente ricco. spregiativo,perciò oggi chi non è razzi-
Le parti di Forma parole composte il cui significa- sta preferisce usare il termine più natu- La faccina
parola che to è facile da capire (p.e.condoglianze= rale nero. che fa la
aiutano a dolore insieme a qualcuno;convivere= linguaccia
capire il vivere,abitare con qualcun altro). carogna[ca-ró-gna] N.F.il corpo segnala le
sdpniaoig arnnolit sflrieoce nac thooe rmoS=ilg uecnh lcieftoic hima-a “ pèmcho loaes l tpthei rac.i ommlooar lpti)ia”.r(pte.e d.mi muloticltoelo prea- nsmmcpiumooeorlsatstolioaeo g eldar [iavr ceuvouesnròi a spa-ttieneaori nim] nu tNe anm.ÍlaeMo p c.deluaoro psdiooeanl ulcdeanai. vdp ienie nuslltunual ttraooe- “maplaerdoulccehfa roetae lsse”ii
nel la pelle della testa.♣Il pl.le cuoia si u- possono
dizionario gliART.forma plurale maschile del- sa solo nella frase tirare le cuoia usare, ma
l’articolo ilCPRON.è la forma senza morire. con prudenza
Sul fondino accento del pronome egli,che può si-
colorato gnificare “a lui”,“a lei”,“a loro”. riso[rì-so] N.M.l’azione di ridere ∏
Quando si unisce alo,li,la,le,nediven- (proverbio) il riso fa buon sanguel’al-
le note taglielo,glieli,gliela,gliele,gliene. legria fa bene alla salute.♣Pl.le risa.
grammaticali
Lo zig-zag orizzontale
segnala i proverbi
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Abbreviazioni
AGG.aggettivo M.maschile PRON.pronome,
ART.articolo N.nome pronominale
AVV.avverbio N. F.nome femminile TR.transitivo
CONG.congiunzione N. M.nome maschile V.verbo
ESCL.esclamazione p.e. per esempio V. INTR.verbo intransitivo
F.femminile PL.plurale V. PRON.verbo pronominale
INTR.intransitivo PREP.preposizione V. TR.verbo transitivo
Indicazioni di pronuncia
Per le parole italiane è indicata la vocale tonica principale con un accento che appa-
re sulla parola riscritta con divisione sillabica, tra parentesi quadre. L’accento è sem-
pre grave sulle vocali a, u, i; su ee oè grave (è, ò) se la vocale è aperta, acuto (é, ó)
se la vocale è chiusa.
Per le parole di origine straniera viene sempre data la pronuncia corrente in italia-
no, che non corrisponde mai esattamente a quella della lingua originale. Spesso è
sufficiente l’accento su una vocale all’interno della divisione sillabica (anche questa è
rispettosa delle regole italiane piuttosto che delle diverse regole delle lingue origi-
nali). Quando è necessario, la pronuncia viene data a parte con un sistema sempli-
ficato che rispetta, fin dove è possibile, la normale equivalenza italiana tra lettera e
suono; è stato necessario utilizzare solo tre segni speciali:
csuono di cpalatale (come in cena) davanti a consonante o in fine di parola
ssuono di scpalatale (come in scena) davanti a consonante o in fine di parola
zsuono simile a quello di una gpronunciata con la lingua alzata a toccare il palato
(come in beige).