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Steven Rose
Il cervello
del ventunesimo secolo
Spiegare, curare e manipolare la mente
Traduzione di Elisa Faravelli
EDIZIONI
Steven Rose
nc ervello del ventunesimo secolo
Spiegare, curare e manipolare la mente
Progetto grafico: Gaetano Cassini/Passages
Coordinamento produttivo: Progedit & Consulting, Torino
© 2005 Steven Rose
The 21" Century Brain
Explaining, Mending and Manipulating the Mind
First published in Great Britain in 2005 by Jonathan Cape-Random House London
© 2005 Codice edizioni, Torino
ISBN 88-7578-026-9
Tutti i diritti sono riservati.
Per le riproduzioni grafiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi
inserite in quest'opera, l'Editore è a disposizione degli aventi diritto,
nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori dì attribuzione
nei riferimenti bibliografici
Indice
vii Ringraziamenti
Capitolo 1
La promessa - e la minaccia
Capitolo 2
17 Il passato è la chiave del presente
Capitolo 3
73 Da uno a cento miliardi in nove mesi
Capitolo 4
107 Diventare umani
Capitolo 5
141 Diventare una persona
Capitolo 6
171 Avere un cervello, essere una mente
Capitolo 7
211 Cervelli che invecchiano: menti più sagge?
Capitolo 8
235 Cosa sappiamo, cosa potremmo sapere e
cosa non possiamo sapere
Capitolo 9
277 Spiegare il cervello, curare la mente?
Capitolo 10
305 Modulare la mente: curare o manipolare?
Capitolo 11
333 Il prossimo grande passo?
Capitolo 12
375 L'etica in un mondo neurocentrico
3 87 Indice analitico
Ringraziamenti
Il mio primo e più duraturo ringraziamento va, come sempre, alla
sociologa Hilary Rose, compagna, spesso coautrice e altrettanto
spesso critica amichevole ormai da più di quarant'anni. Sento sem
pre il suo occhio scettico puntato su di me quando scrivo. La sua
capacità di ridimensionare le boriose pretese della neuroscienza e
della genetica ha, spero, ridotto i miei eccessi proprio come ha
arricchito la mia comprensione. Non mi aspetto che sarà d'accor
do con tutto quello che ho scritto qui, ma spero sappia anche che
questo libro non avrebbe mai potuto essere scritto senza di lei.
Più di trent'anni fa, all'inizio della mia carriera come neuro
scienziato, provai a riassumere ciò che sapevo e ciò che sapeva la
mia disciplina riguardo al cervello e alle sue relazioni con l'attività
mentale in un libro intitolato pretenziosamente o con intento para
dossale (a voi la scelta) The Conscious Brain (Il cervello e la coscienza).
Da allora il numero di coloro che si definiscono neuroscienziati è
aumentato, probabilmente di tre ordini di grandezza, e la mia capa
cità di assimilare e interpretare le loro attuali conoscenze non è
sicuramente riuscita a stare al passo. Nondimeno, ora che la mia car
riera volge al termine, ho cercato di affrontare un compito simile,
illuminato (spero) da una più ricca conoscenza filosofica e biologi
ca e certamente disciplinato da una maggiore umiltà nei confronti
di ciò che la inia scienza non sa e non può sapere ma che potreb
be essere meglio avvicinato con altri metodi e altre vie di cono
scenza. Frattanto le mie preoccupazioni per le affermazioni sempre
più totalitarie di alcuni dei miei colleghi neuroscienziati e genetisti
sono diventate più vive man mano che la neuroscienza è andata sfu
mando senza soluzione di continuità nella neurotecnologia e con
l'aumentare di quelle che sono diventate note come preoccupazio
ni "neuroetiche". Il tentativo di contenere tutti questi temi in un
viii Ringraziamenti
urùco volume, auspicabilmente accessibile a un vasto pubblico di
lettori, è stato incoraggiato da Hilary e dal mio agente Kay
McCauley, nonché da Will Sulkin alla Cape.
Il libro attinge all'esperienza e alla conoscenza maturate per
decenni nel corso di ricerche, conferenze e discussiorù svolte in col
laborazione con molti colleghi, sia all'interno del Brain and Beha
viour Research Group alla Open Urùversity che nella più vasta co
munità di studiosi, ed è impossibile rendere giustizia a tutte queste
fonti, di alcune delle quali potrei anche non essere consciamente
consapevole. Per quanto possibile, esse troveranno i loro contributi
riconosciuti nei rimandi bibliografici. Ma alcurù capitoli del libro
sono stati letti e spero migliorati da Kostya Anokhin, Annette Kar
miloff-Smith, Buca Mileusnic, John Parnavelas e Anya Tiunova.
Ringrazio per le indicazioni e i suggerimenti Sarah Norgate, Jim
McGaugh, Susan Sara, Chris Yeo, Charles Medawar, ]anice Hill e il
suo gruppo dell'Overload Network a Edinburgo, la curatrice del
libro alla Oxford University Press di New York, Fiona Stevens, e la
scrupolosa e assolutamente benvenuta collaborazione redazionale
con Jorg Hensgen alla Cape. Roger Walker ha realizzato i veri dise
gni partendo dai miei confusi scarabocchi. Naturalmente, eventua
li errori o fraintendimenti vanno imputati urùcamente a me.
I lettori dovrebbero notare che la discussione delle origini della vita
nel Capitolo 2 è trattata in maniera più esaustiva nel mio libro Life
lines (Penguin, London 1997; 2a ed. Vintage, London, in corso di
stampa; trad. it. Linee di vita, Garzanti, Milano 2001); le Figg. 3.2, 3.5,
3 .6 e 3. 7 sono riprese da quel libro che parla dello sviluppo in un
contesto un po' diverso. Per il permesso di riprodurre le illustrazio
rù vorrei anche ringraziare l'archivio Akg lmages (Fig. 8. l) e il pro
fessor David Smith (Fig. 7.2). La Fig. 2.9 rielabora un'illustrazione
del libro di PS. Churchland e T.J. Sejnowski, The Computational
n
Brain (MIT Press, Cambridge 1992; trad. it. cervello computazionale,
il Mulino, Bologna 1995).
Il cervello del ventunesimo secolo