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laura pettenò
tiziana verbitz
i volti della depressione
ABBANDONARE IL RUOLO DELLA VITTIMA:
CURARSI CON LA PSICOTERAPIA IN TEMPI BREVI
I
COLLANA
DIRETTA DA^
GIORGIO
NARPONE
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Depressione: parola molto usata
nel nostro secolo e nello scorso
per descrivere quella che viene
considerata una malattia, diagnosticata
con incredibile frequenza anche
quando il «malato» è affetto da altre
patologie o da problemi, che possono
produrre reazioni depressive.
Le autrici di questo libro, a partire
dalla pratica clinica, hanno studiato
come si forma, come si mantiene
e come si interrompe fideazione
depressiva, come il paziente subisce
la realtà in modo impotente,
in quanto non si sente in grado
di affrontarla e come rinuncia
trasformandosi in vittima. Lintervento
clinico, per sbloccare il meccanismo
depressivo, si focalizza sulla relazione
che i pazienti intrattengono con
se stessi, con gli altri e con il mondo;
in altre parole sulla modalità stessa
che li ha portati ad assumere
la posizione di vittima.
La depressione non è quindi vista
come una malattia, ma come
una sofferenza, effetto di disagi diversi,
che si manifesta con molte facce,
tutte accomunate da uno stesso
atteggiamento: la rinuncia.
Saggi di Terapia Breve
collana diretta da Giorgio Nardone
.
EMANUELA MURIANA
LAURA PETTENÒ
TIZIANA VERBITZ
I VOLTI DELLA
DEPRESSIONE
PONTE ALLE GRAZIE
Il nostro indirizzo internet è:
www.ponteallegrazie.it
© 2006 Ponte alle Grazie srl - Milano
ISBN 88-7928-854-7
Ognuna di noi, nel corso di questo lavoro,
ha perso un genitore.
A loro dedichiamo questa fatica.
Digitized by thè Internet Archive
in 2017 with funding from
Kahle/Austin Foundation
https://archive.org/details/ivoltidelladepre00laur_0
Prefazione
di Giorgio Nardone
Spesso terminologie derivanti dalla psichiatria e dalla psi-
cologia diventano parole d’uso comune. Di queste, il ter-
mine depressione è sicuramente il più usato e abusato de-
gli ultimi vent’anni, poiché attraverso di esso si indica una
serie di differenti stati dell’umore di una persona.
Per questa ragione, questo libro si apre con una sorta di
storia evolutiva del termine e delle sue varie accezioni, da
quella di ippocratica memoria di «bile nera», al «mal di
esistere» degli esistenzialisti, passando per lo «spleen»
dei romantici, sino alla « malattia del secolo » della moder-
na psichiatria.
Questo già indica al lettore il fatto che ci troviamo di
fronte a una materia controversa, di cui si sono occupati
non solo medici e psicologi, ma anche letterati e religiosi.
Al fine di darne un’immagine concreta, gli autori hanno
condotto una ricerca empirica che stabilisse le differenti
forme espressive del cosiddetto «male oscuro» giungen-
do, in altri termini, a una descrizione dei volti della de-
pressione.
Ma perché il risultato fosse davvero concreto, non pre-
giudiziale né ideologico, il metodo di indagine è stato
quello utilizzato dalla tecnologia, ovvero: conoscere come
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I VOLTI DELLA DEPRESSIONE
funziona una realtà attraverso le strategie in grado di tra-
sformarla orientandola verso obiettivi prefissati.
Questo significa che Tunico modo veramente efficace
per conoscere una patologia è rappresentato dalle tecniche
terapeutiche in grado di estinguerla, tecniche che funzio-
nano come vere e proprie sonde affidabili in virtù del loro
potere di produrre cambiamenti strategici.
Così il lettore troverà descritte, in questa trattazione, le
varianti della depressione, rilevate attraverso l’applicazione
di un modello di intervento terapeutico che al tempo stes-
so è stato lo strumento della ricerca.
Emanuela Muriana, Laura Pettenò e Tiziana Verbitz -
terapeute, docenti e ricercatrici associate del Centro di Te-
rapia Strategica di Arezzo da me diretto - hanno condotto
questo studio su un numeroso campione di pazienti, con
certosina pazienza e tenacia erculea, fino a giungere alla
messa a punto di specifici protocolli di trattamento per le
differenti varianti di disturbo depressivo.
Quest’opera non solo rappresenta una descrizione rigo-
rosamente empirica di tale grave patologia, ma è anche un
contributo formidabile per il suo trattamento effettivo.
Il libro è stato scritto in maniera che chiunque possa leg-
gerlo e comprenderne chiaramente i contenuti; non è rivol-
to solo agli specialisti, bensì anche a un pubblico più am-
pio, poiché il tema in questione riguarda moltissime perso-
ne e pertanto merita di essere trattato non solo entro i ri-
stretti ambiti medico-scientifici e di essere fruibile anche
dai diretti interessati.
Il lettore potrà così constatare che la depressione non è
un male incurabile e che il suo superamento non richiede
necessariamente terapie talvolta più devastanti della malat-
tia stessa. '
Citando Francesco d’Assisi, spesso «basta un singolo
raggio di luce per dissipare mille oscurità ».
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