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Alla mia indimenticabile Lucia,
che avrà sempre vita dentro di me,
dal battito del mio cuore,
finché io avrò vita,
qualsiasi sia il mio domani.
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www.milamo.it
www.acquafallata.it
La presente prestampa è stata realizzata completamente in proprio dall’Autore
nel novembre 2012, in tiratura strettamente limitata, in numero di 60 copie.
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N copia …..…. Attestazione dell’’autore ………………………
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Guido Rosti Cesàri
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I personaggi del racconto1
Stefania Ranzoni Giovane studiosa di storia Milanese che affianca il
Commissario Murgia in alcune delle sue indagini, con un sostegno
storiografico e culturale
Commissario Antonio Murgia Commissario della questura centrale
di Via Fatebenefratelli
Luca Guerrini Discendente di Federigo Valsecchi De Bartoli (Vedi Il
Segreto dell’Acqua fallata) e attuale fidanzato di Stefania
Guglielma di Boemia Suora “oblata” figlia del re di Boemia
Ottokar I e di Costanza d'Ungheria nata a Praga nel 1210 che
giunse a Milano intorno al 1260 e vi morì nel 1281.
Suor Maifreda da Pirovano Suora seguace di Guglielma,
bruciata sul rogo
Andrea Saramita Altro seguace di Guglielma e molto vicino a
Maifreda, anch’egli bruciato sul rogo
Stefano Amico intimo di Luca, avvocato, con una casa, “Villa
Vittoria”, sul Lago Maggiore a Maccagno
Vittoria Nonna di Stefano
Franco e Maria Genitori di Stefano
Cagnotto Assistente di Polizia del Commissario Murgia
Don Maurizio Costani Morto nel 1941 nella chiesa di Monluè
Fratello Francesco Frate dell’Abbazia di Morimondo morto ai giorni
nostri nell’Abbazia di Chiaravalle
Abate Giovanni Attuale Abate dell’Abbazia di Morimondo
Abate Marco Attuale Abate dell’Abbazia di Chiaravalle
Abate Savio Antico Abate di Chiaravalle.
Jaques de la Pay Comandante di un drappello di templari che nel 1138
1 I personaggi in corsivo sono di fantasia mentre gli altri sono realmente esistiti
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si recarono a Chiaravalle
Fra Bartolomeo Frate morto nell’Abbazia di Viboldone nel 1965 in
circostanze misteriose
Rinaldo di Chatillon Comandante di un drappello di Templari in fuga
nel 1307
Lanfranco de Amiciis, Fratel Guido da Cocconato e Fratel
Rainerio da Pirovano Giudici dell’Inquisizione che aveva sede in S.
Eustorgio
Allegranza Perusio Suora che prima di morire lasciò un documento
sulla “Porta del cielo”
Suor Paola Suora Superiora Benedettina dell’Abbazia di Viboldone
Suor Marta Suora portinaia dell’Abbazia di Viboldone
Abate Arnolfo di Lovanio Abate di Chiaravalle prima di Guglielmo
di Chiaravalle
Suor Maria Suora di Chiaravalle a cui era stato affidato il trovatello
Guglielmo che poi allevò
Abate Guglielmo di Chiaravalle Trovatello allevato presso
l’Abbazia e poi frate ed Abate della stessa nel 1354. Morì nel 1397
Fratel Alvisio Frate amico e confidente di Guglielmo di Chiaravalle
Fratello Giulio Bibliotecario dell’Abbazia di Chiaravalle
Cardinal Bartolomei Incaricato dal Papa della trattativa con
Guglielmo di Chiaravalle
Suor Fiorenza Suora di Chiaravalle morta durante un interrogatorio
dell’Inquisizione
Salvatore Sbragia Un pregiudicato da quattro soldi
Fratello Giacomo Frate di Chiaravalle
Avvocato Mario Castace Avvocato dell’Abate di Chiaravalle inviato
dal Vaticano
Maresciallo Terzi Comandante stazione carabinieri di S. Donato
Don Fernando Parroco di Santa Maria Assunta in Poasco
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Prefazione
ncora Milano, ancora l’acqua. Dopo i primi due
romanzi “Il Segreto dell’Acqua Fallata” ed “il Mistero delle Fonti
Sacre”, anche in questo racconto che chiude la trilogia di “Milano
città d’acque”, la metropoli lombarda e l’acqua sono ancora i veri
protagonisti che si intravedono dietro ai personaggi del racconto.
Soprattutto l’acqua, un elemento indissolubilmente legato a
questa città fin dall’inizio della storia di questo territorio, una
risorsa che ne ha fatto, nei secoli, la sua fortuna.
Questo terzo racconto vuole quindi essere un altro anello di una
catena che parla di Milano, una città che senza essere attraversata
da grandi fiumi, ha capito fin dall’epoca romana che l’acqua
sarebbe stata la sua forza e che ha creato, nel corso di sei secoli,
una rete di canali navigabili ed irrigui che aveva a quel tempo
pochi simili in Europa ed alla quale, fra gli altri, i laboriosi
ingegneri della Veneranda Fabbrica del Duomo e l’incredibile
genio di Leonardo da Vinci hanno dato un contributo
impareggiabile.
Una Milano che tenta ora di ritrovare le sue origini ancora
nell’acqua; nell’acqua che, insieme al cibo, è l’argomento
fondamentale per “… Nutrire il Pianeta….” come recita il tema di
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Expò 20152 e che vorrebbe presentarsi al mondo con un
progetto che ambirebbe di partire, anche fisicamente, proprio
dall’acqua.
Ma chissà se i miei concittadini conoscono qualcosa in più sulla
“loro” acqua, oltre all’argomento Navigli che sta indubbiamente
nel cuore e sotto gli occhi di tutti milanesi?
Non credo moltissimo, soprattutto ora che l’urbanizzazione ha
fagocitato campagne, rogge, campi fertili e se guardiamo questa
terra dall’alto, dal satellite, o come si diceva un tempo “a volo
d’uccello”, non è più neppure possibile distinguere le città ed i
paesi che si sviluppano in un tutt’uno pressoché continuo nella
pianura milanese, dal Ticino all’Adda, dalle Prealpi fin quasi al
Po, quella realtà che molti urbanisti chiamano ormai
comunemente “la città infinita”.
Ed allora anche in questo caso, come negli altri miei scritti, ho
ritenuto opportuno portare il lettore a conoscere un po’ meglio
la nostra terra e portarlo anche qui per mano, con la scusa di una
storia, di un romanzo intrigante, a sfiorare antichi luoghi ed
affascinanti storie.
Ed ecco, dietro le quinte, il mondo di frati operosi, i Cistercensi
e gli Umiliati, confraternite di grandi ingegneri idraulici con i loro
fontanili, con le loro bonifiche idrauliche, con le loro “Grange”,
quei poderi agricoli tanto fertili e produttivi, ma anche con le
loro splendide Abbazie, che si sono salvate dal 1200 fino ad
oggi, per raccontare un passato glorioso che va ricordato e che
va valorizzato insieme a tutte le meraviglie di questa nostra terra
fortunata, che antichi abitanti operosi ed intelligenti hanno un
2 Il tema scelto per la Esposizione Universale che si terrà a Milano dal 1° maggio
al 31 ottobre 2015 è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
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tempo sempre saputo valorizzare e che noi invece spesso non
sappiamo neppure proteggere e tutelare, limitandoci a constatare
tristemente il suo degrado senza fare concretamente nulla per
fermarlo.
Scrivendo questo libro io, non credente e ben lontano dal
mondo religioso, oltre ad aver ammirato l’operosità di questi
antichi fraticelli, mi sono imbattuto in una figura storica
gigantesca, quella di un Santo combattente: San Bernardo. Una
figura con luci ed ombre, sicuramente un gigante della Chiesa
che dopo aver fondato numerosissime Abbazie in Francia e di
fatto l’ordine Cistercense, è sceso in Italia e ha dato la “Regola”
agli Umiliati, ha organizzato i Cavalieri Templari, sempre
puntando più al lato operoso che alla sola preghiera. Lui, un
uomo del 1100 che oltre ad essere uomo di Dio ha sviluppato
l’agricoltura, le opere idrauliche, che ha pensato, alla difesa in
armi della Chiesa, che ha fondato decine e decine di comunità ed
Abbazie, dalla Francia al sud Italia e che ha avuto anche l’onore
e la responsabilità di decidere addirittura sulla veridicità di Papi
ed Antipapi. Oggi potremmo dire un vero potere oscuro e forte
della Chiesa. E molte di quelle Abbazie, testimonianze di un
grandioso passato sono ancora là, miracolosamente ed
incredibilmente sopravvissute nella cintura caotica ed orripilante
di una Milano troppo distratta e disordinata; Chiaravalle,
Viboldone, Morimondo, Monluè, Mirasole, magari rimaneggiate
nel corso degli anni, ma splendide e ben salde e meta ancor oggi
di molti pellegrini. E sono ancora là, dove non sono state
divorate dal cemento, anche gran parte delle opere idrauliche che
sono state realizzate, un sistema idrico fittissimo e ricchissimo
d’acque, una tradizione lombarda ed un’eredità raccolta da chi
poi, alla fine dell’800 ed i primi del ‘900, ha realizzato opere di
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Description:Abate Marco Attuale Abate dell'Abbazia di Chiaravalle. Abate Savio Antico Abate di poteva essere utilissimo per chiarire alcuni punti oscuri della.