Table Of ContentPENSATORI DEL NOSTRO TEMPO
22
LUDWIG WITFTGENSTEIN
GRAMMATICA FILOSOFICA
Edizione italiana
a cura di
Martio Trinchero
LA NUOVA ITALIA
Proprietà letteraria riservata
Printed in Italy i
© 1990 by La Nuova Italia Editrice, Scandicci (Firenze)
1° edizione: ottobre 1990 '
Fotocomposizione: Editografica, Rastignano (Bologna) -
Stampa: Sograte, Città di Castello (Perugia)
Edizione originale: Philosophische Grammatik, herausgegeben von Rush Rhees
© 1969 by Basil Blackwell Oxford
Traduzione di Mario Trinchero
Wittgenstein, Ludwig
Grammatica filosofica. — (Pensatori del nostro tempo ; 22). —
ISBN 88-221-0719-5
1. Filosofia tedesca
I. Tit.
II. Trinchero, Mario
193
PREMESSA
di
Mario Trinchero
1. È noto che Wittgenstein usava annotare i propri pensieri su
quaderni che, a partir dal 1929 e per i vent’anni successivi, andò
raccogliendo in volumi (l’ultimo dei quali reca le date 15 gennaio-
20 maggio 1949). Îl contenuto dei quaderni è tutt’altro che omo-
geneo: annotazioni di carattere personale (o d’altro genere) si
alternano a osservazioni filosofiche che non sempre vertono sul
medesimo soggetto, non sempre seguono un evidente ordine in-
terno e non poche volte costituiscono ripetizioni o veri e propri
calchi testuali d’osservazioni precedenti. È dunque facile immagi-
nare, non solo quali e quanti problemi abbiano affrontato i suoi
esecutori testamentari e i suoi Editors nello scegliere e nell’ordi-
nare il materiale finora dato alle stampe (comprese le Ricerche
filosofiche®), ma anche con quanti e quali problemi debbano far i
coriti il lettore e soprattutto lo studioso di Wittgenstein, messid i
fronte a un materiale non infrequentemente di seconda mano, se
non per quel che riguarda l’aspetto per dir così immediatamente
testuale, certo per quanto attiene al suo ordine e alla sua comple-
tezza: il primo, alcune volte alterato in base a considerazioni
interpretative non sempre giustificate — o perché le tali e talaltre
osservazioni, annotate da Wittgenstein in un certo ordine, vengo-
1 Cfr. G.H. von Wright, «Le origini e la composizione delle Ricerche filosofi-
che», in G.H. von Wright, Wittgenstein, trad. it. Bologna, 1983, pp. 142-180.
VIII PREMESSA
d
no riordinate diversamente o momentaneamente tralasciate per
esser poi pubbhcate in una raccolta d’altro argomento; la seconda
sacrificata, magari, per la dubbia ragione che alcuni passi com-
paiono già, in «forma migliorata», in questa o in quest’altra rac-
colta d’inediti o, forse, per nessuna ragione affatto. Di questo
modo di procedere ci sono esempi nella terza edizione (1974),
riveduta, corretta e aumentata rispetto alle prime due (1956,
1967), delle Osservazioni sopra i fondamenti della matematica,
dove {tra l’altro), da 18 che erano nelle prime due edizioni, i
paragrafi dell’Appendice II (ora Parte IL) sono diventati 62 grazie
all’aggiunta di 8 nuovi paragrafi: e non perché un:demone abbia
operato un incantesimo, ma perché gli Editors hanno spezzettato
variamente i vecchi paragrafi, interpolando qua e là e così gon-
fiando la numerazione?.
Almeno in alcuni casi quest’atteggiamento generale sembra
originarsi, più che dal rispetto delle volontà di Wittgenstein, dalla
riluttanza a dar alle stampe inediti che non rechino già in embrio-
ne il sigillo d’una forma, che spetta ai depositarì del suo pensiero
liberar con tocco sap1ente (quasi a risparmiar allo studioso la
fatica di cercarne da sé ordine interno e significato), o dal tentati-
vo di custodirne la purezza originaria o dalla decisione di far un
libro di qualsiasi oggetto wittgensteiniano, manoscritto o dattilo-
scritto, possa dar l’impressione d’esser stato originariamente pen-
sato come tale, o del libro abbia alcune caratteristiche estrinseche
(come il t1tolo) o spaziali (come l’esser stato copiato da materiale
già esistente e conservato, a parte, in qualche scatola).
2. Esemplari a questo proposito sono i casi dei dattiloscritti da
cui Rush Rhees trasse, nel 1964 e nel 1969, le Philosophische
Bemerkungen e la Philosophische Grammatik. Îl primo dattilo-
2 Gli Editors non danno, di omissioni o aggiunte, altre giustificazioni che
queste: 1) «Questa è soltanto una scelta di manoscritti più ampi. Forse in seguito
apparirà desiderabile pubblicare quel che dqui s’è tralasciato, o parte di esso.
Crediamo tuttavia che il precortrere la richiesta di pubblicazione d’un materiale
più ampio non fosse affar nostro» (L. Wittgenstein, Remarks on tbe Foundations
of Mathematics, Oxford, 1956, «Editors’ Preface», p. VIIÎ). 2) «Gli Editors
sono ancora dell’opinione [che sia desiderabile, ecc.], ma credono anche che il
tempo di pubblicare tutti i MSS di Wittgenstein su questo e altri argomenti non
sia ancor venuto» {L. Wittgenstein, Remarks..., Oxford, 1978, «Editors’ Pre-
face», p. 33).