Table Of ContentQuanto conta la massoneria?
Chi sono i liberi muratori al vertice delle banche, dell’industria e
della politica?
Un’inchiesta nel mondo segreto della fratellanza massonica che
decide le sorti del Belpaese.
Gli intrecci affaristici tra politica, imprenditoria, massoneria e poteri
occulti rappresentano, ormai, un sistema collaudato. [...] Emerge da
esso la spartizione del denaro pubblico, il finanziamento ai partiti, il
ruolo di lobby e poteri occulti deviati.
– Dagli atti dell’inchiesta del pm Luigi De Magistris,
Procura di Catanzaro
Segreta come una setta, legata a misteriosi e antichissimi rituali,
chiusa attorno al ristretto circolo dei suoi adepti, eppure
potentissima, influente, organizzata, protagonista di clamorosi crack
finanziari, morti misteriose e collusioni col mondo della politica e del
grande capitale italiano, la massoneria è uno dei fenomeni più
controversi e complessi del nostro tempo.
Attraverso interviste esclusive, documenti inediti, atti giudiziari,
approfondimenti e testimonianze, Ferruccio Pinotti apre per la prima
volta uno squarcio sulla realtà delle logge massoniche in Italia. Un
potere forte e, a dispetto delle apparenze, in rapida espansione, che
riceve un numero sempre crescente di richieste di affiliazione.
Dal network dei primi "Fratelli d’Italia” (a cui appartenne anche
Goffredo Mameli) fino alle più recenti inchieste della magistratura,
un’indagine senza sconti sulla massoneria e sulle sue implicazioni.
Ferruccio Pinotti, giornalista e scrittore, ha pubblicato per BUR
Poteri forti (2005), Opus Dei segreta (2006), Fratelli d’Italia (2007),
Olocausto bianco (2008) e, con Luca Tescaroli, Colletti sporchi
(2008). Con Udo Gümpel è autore di Berlusconi Zampanò (Random
House, 2006). Il suo sito è: www.grandinchieste.it.
Proprietà letteraria riservata
©2007 RCS Libri S.p.A., Milano
Prima edizione digitale 2012 da seconda edizione Futuropassato
dicembre 2007
Copertina:
progetto grafico Polystudio
Per conoscere il mondo BUR visita il sito www.bur.eu
Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.
È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.
Dedica
A mio figlio e a mio padre
Avvertenza
Nel presente libro vengono rievocate diverse inchieste giudiziarie,
alcune conclusesi e altre non ancora. Tutte le persone coinvolte e/o
citate a vario titolo, anche se condannate nei primi gradi di giudizio,
sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Ringraziamenti
Un libro di inchiesta su un tema di impegno civile, quale quello
affrontato in queste pagine, rappresenta sempre uno sforzo
collettivo, il contributo di più persone che sentono il dovere morale di
contribuire alla ricerca della verità. Ringraziarle tutte non è facile, ma
sento di doverlo fare in modo esplicito almeno con alcune.
In primo luogo è doveroso rendere merito al principale
collaboratore della ricerca, il giornalista Angelo D’Andrea, che ha
condiviso gli sforzi che hanno portato alla sua realizzazione,
spendendosi con impegno e passione. Un grazie di cuore anche ai
colleghi Udo Gümpel, Antonio Nicaso, Edoardo Montolli e Carlotta
Zavattiero, a Franco Eridani e a Beatrice Borromeo, che hanno
collaborato al lavoro di indagine.
Fondamentale il sostegno di coraggiosi magistrati – il sostituto
procuratore del Tribunale di Roma Luca Tescaroli in primis; Nicola
Gratteri, sostituto procuratore della Repubblica a Reggio Calabria; e
il giudice Carlo Palermo – nell’approfondire temi di elevata
complessità.
Grazie di cuore infine all’avvocatessa Caterina Malavenda per la
sua preziosa consulenza professionale. Last but not least, un
affettuoso e grato riconoscimento a familiari, parenti e amici che con
il loro affetto mi hanno sostenuto in questa impresa.
FERRUCCIO PINOTTI
Introduzione
Le ragioni di un’inchiesta
Quest’inchiesta si propone di rispondere a una domanda centrale:
quanto conta oggi la massoneria in Italia? Attorno a essa ruotano
altre domande, altrettanto importanti: qual è la consistenza di questo
gruppo di potere nel nostro Paese? Quanti sono veramente i
«fratelli»? Quali posizioni di vertice occupano nella società italiana?
Il potere delle logge è in ascesa? Chi occupa le posizioni chiave
nella politica, nelle banche, nell’industria, nelle istituzioni? Quali sono
i rapporti tra la massoneria e gli altri «poteri forti»? Perché le
inchieste giudiziarie che toccano la massoneria e il potere politico-
finanziario non approdano mai a nulla, o vengono brutalmente
soppresse?
L’indagine si propone di realizzare un reportage sull’attualità del
potere massonico in Italia e nei suoi collegamenti internazionali. Il
filo dell’inchiesta cercherà di condurre il lettore a capire – attraverso
interviste esclusive, documenti, atti giudiziari, contatti in Italia e
all’estero, testimonianze inedite – quanto conti davvero la
massoneria e come sia strutturata.
Si tratta infatti – senza alcun dubbio – di una delle due grandi
«chiese» che storicamente si contendono il potere in Italia: quella dei
liberi muratori, appunto, e quella della Chiesa cattolica, l’altro
«potere forte» per eccellenza.
Pur se in apparenza l’informazione è abbondante, più ci si
avvicina alla massoneria e più ci si rende conto di non conoscerla, di
non riuscire ad afferrare i vincoli che legano i «fratelli». Non bisogna
dimenticare che, anche nell’era della comunicazione globale, la
massoneria resta una realtà segreta, iniziatica, nella quale si entra
per cooptazione.
Ciò che in questo senso va subito precisato, occupandosi di
massoneria, è che ci si muove su un doppio livello: uno è quello
ufficiale, lucente, carico di simboli e riferimenti a figure storiche di
indubbio spessore,1 un mondo a suo modo ricco di valenze
filosofiche,2 sociali, umanitarie, internazionalistiche, di cui è difficile
negare il contributo su temi come la libertà, l’uguaglianza, la
tolleranza religiosa, l’opposizione ai dogmatismi politici3 e religiosi.
Un secondo livello, immerso nell’oscurità e non privo di aspetti
preoccupanti, è quello dell’uso del segreto come mezzo di potere
fuori da ogni controllo; la trasformazione del networking, tipico delle
logge, in comitato d’affari quando non in partito politico; ma anche i
rapporti con il mondo della criminalità organizzata, con la mafia, con
la ’ndrangheta, con la camorra; così come con i servizi segreti
deviati e con il terrorismo stragista al servizio di disegni occulti.
Un’inchiesta su un tema così complesso non può ignorare
entrambi i piani, perché questo significherebbe tradire la verità e
compiere un’operazione manipolatoria, rafforzando la discrasia già
presente in molta pubblicistica: si passa dall’agiografia, o comunque
dai testi «ufficiali»,4 a una produzione scandalistico-denigratoria che
riduce la vicenda della massoneria a un fenomeno – pur gravissimo
– come la P2 o a episodi simili.
Invece è proprio la contraddizione tra questi due mondi «paralleli»
ciò che qui si intende approfondire. Con l’obiettivo di capire se, in
fatto di massoneria, si possa parlare di un «caso italiano», di una
specificità problematica che la rende un unicum all’interno dei Paesi
più industrializzati del mondo.
Questo significa non trascurare i contributi positivi che la
massoneria ha dato sul piano storico,5 ma anche evitare di fare
sconti in materia di inchieste giudiziarie, di verifiche sull’operato dei
suoi appartenenti, di approfondimenti sulle pericolose contiguità con
le realtà criminali che infestano vasta parte del nostro Paese.
Una realtà in forte crescita
La massoneria è, in Italia, un fenomeno in grande espansione. I dati
ufficiali – forniti dalle principali obbedienze massoniche – mostrano