Table Of ContentEroi?
Dare forma ai mondi immaginari all’interno 
di un’esperienza transmediale
POLITECNICO DI MILANO
Scuola del Design
Tesi di Laurea Magistrale
Simone Carnevale 818577
Relatore: Francesca Piredda
Correlatore: Simona Venditti
A.A. 2014/2015
Eroi?
Volume 1*
Progetto transmediale
*Volume realizzato in collaborazione con Andrea Fossaluzza (822830), autore del Volume 3
Indice
1. Introduzione 7
2. Ricerca 11
2.1 Esplorazione del territorio 11
2.2 Dialogo libero 13
2.3 Ricerca Online 14
2.4 Bibliografia 16
2.5 Questionari ed interviste 17
2.6 Strategie 18
3. Analisi 21
3.1 Risultati questionario 21
3.2 Supporting evidence 24
3.3 Obiettivi di progetto (?) 25
4. Target 27
4.1 Personas 27
5. Progetto 35
5.1 Abstract 35
5.2 Vision 35
5.3 Reason why 35
6. Mondo narrativo 37
6.1 Procedimento 37
6.2 Sovramondo 38
6.2.1 Nord America 40
6.2.2 Sud America 42
6.2.3 Medio Oriente 44
6.2.4 Africa 46
6.2.5 Russia e Asia 48
6.2.6Europa 52
6.3 Mondo 56
6.3.1 Milano 58
6.3.2 Bovisa/1 62
6.3.3 Bovisa/2 66
7. Personaggi  69
7.1 Principali 69
7.1.1 Dottor Tripmann/1 70
7.1.2 Il Corto 74
7.1.3 Lo Spesso 78
7.1.4 La Roccia 82
7.1.5 Lo Smilzo 86
7.1.6 Il Saggio 90
7.1.7 Dottor Tripmann/2 94
7.2 Secondari 98
7.2.1 Cementificatori 99
7.2.2 Monaci del Verde 100
7.2.3 Junkies 102
8. Linea narrativa principale 104
8.1 Plot points 104
9. Specifiche funzionali 108
9.1 Features (?) 109
9.2 Sito web 110
9.3 Pagina facebook 112
9.4 Azione sul territorio 114
9.5 Canali 116
9.6 Platform action chart 118
9.7 Transmedia Rollout 120
10. Glossario 122
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1. Introduzione
Nell’ambito dell’esame di sintesi 2014-2015, è stato proposto agli 
studenti di avviare un progetto che si focalizzasse sulla Zona 9 
di Milano, in particolare i quartieri di Bovisa e Dergano, presso i 
quali è ubicato il Campus Durando e la Scuola di Design del Po-
litecnico.
Il progetto doveva dunque migliorare l’interazione tra la realtà 
accademica e quella urbana in un’ottica che vede l’università in 
un ruolo attivo nel territorio che la circonda, come motore di 
innovazione e generatrice di iniziative che vedano vantaggio re-
ciproco.
La modalità di azione prevista è stata la narrazione transme-
diale, ovvero la creazione di sistemi che sfruttassero più cana-
li mediatici (dai social network alla presenza sul territorio) per 
raccontare storie, coinvolgere gli abitanti della Zona 9 e fornirgli 
degli strumenti per autorganizzarsi.
E’ importante puntualizzare come il fulcro del progetto non fosse 
direttamente la risoluzione dei problemi ma l’autorganizzazione 
dei cittadini. E’ questa infatti l’unica forza che possa davvero de-
terminare una riappropriazione del territorio. 
A questo scopo, la narrazione è stata sceta come strumento po-
lifunzionale per connettere persone, realtà, luoghi e determinare 
la nascita di comunità di cittadini attivi sul territorio.
Essendo Dergano e Bovisa due quartieri di periferia, non sono 
pochi gli aspetti che necessitano di innovazione: tra questi ne 
sono stati selezionati quattro su cui lavorare, ovvero lavoro, cul-
tura, verde e cibo.
Dal tema del verde cittadino nasce il progetto Eroi?, che in circa 
un anno di lavoro ha portato alla creazione di un sistema multi-
canale, un mondo narrativo ricco di possibili estensioni ed innes-
ti narrativi, un evento sul territorio e innumerevoli materiali visivi 
ed audiovisivi.
Il primo fondamentale passo di questo lungo cammino è stata 
una ricerca approfondita sul territorio, operata con molteplici 
sistemi che curassero sia il valore quantitativo che quello quali-
tativo dei risultati. 
I mezzi eterogenei con cui è stata svolta la ricerca hanno restitu-
ito un frammentato insieme di informazioni riguardanti persone, 
storie, luoghi, paesaggi urbani e umani, scorci di realtà nascoste 
sotto l’aspetto superficiale del quartiere.
A partire da questo insieme di tasselli di linguaggi diversi è stata 
mappata un’identità territoriale complessa di due quartieri che 
A sinistra: una mappa della Pensylvania di Jacques N. Bellin da Petit atlas 
maritime, Paris ,1764
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hanno rivelato i loro numerosi problemi 
ma anche le loro risorse.
In particolare, sono emerse due consider-
azioni principali che hanno poi guidato il 
progetto fino a oggi.
La prima è che sul territorio sono già pre-
senti  numerosissime  realtà  autorganiz-
zate e che anche se spesso non sono evi-
denti rimangono attive.
Ciò che impedisce una vera riappropri-
azione del territorio è la scarsa affluenza 
che caratterizza queste realtà rapportata 
al numero totale degli abitanti e il fatto 
che solo di rado esse si trovano a collabo-
rare per comuni obiettivi.
La forza delle associazioni della Zona 9 
è così in buona parte dispersa per un’ec-
cessiva frammentazione degli sforzi e una 
mancanza generale di coordinazione. 
La seconda considerazione è che il tema 
del verde porta un carico di valori legati 
ad altri ambiti dai quali non può essere 
Il mercato di Via Massara dei Capitani isolato.
Il verde pubblico infatti è sì importante 
per la salute sia fisica che mentale dei cit-
tadini, ma è anche uno spazio di aggre-
gazione, uno spazio vivo e da vivere, che 
getta le basi per una comunità di quar-
tiere unita.
Per questa ragione ad esso si congiun-
gono anche il tema del lavoro, senza il 
quale  gli  spazi  verdi  vengono  meno  al 
loro ruolo, e dell’integrazione tra culture, 
specialmente importante in un quartiere 
multietnico come Bovisa o Dergano.
Sulla base di queste linee-guida, sono così 
stati elaborati un concept e una strategia 
che avessero proprio come punti focali 
la messa a sistema delle associazioni già 
presenti e la centralità del verde pubblico 
nelle dinamiche sociali di quartiere.
Come riassume il titolo del progetto, Eroi?,  
il concept è nato da una riflessione sul 
concetto di protagonismo che rispecchia 
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Le strutture dei gasometri sbucano dal bosco spontaneo della goccia, a Bovisa
da un lato la realtà narrativa della storia e  narrativa principale.
dall’altro quella vissuta quotidianamente  I canali sui quali si è mosso il progetto 
nei quartieri di periferia. sono stati scelti e coordinati consideran-
Eroi? è una richiesta di aiuto, un s.o.s.,  do il livello medio di ricettività ai nuovi 
e  allo  stesso  tempo  una  domanda:  chi  media da parte del target.
sarebbero gli eroi? A questo proposito, un canale fondamen-
I veri eroi, quelli di cui il quartiere ha bi- tale è stato proprio il territorio, sul quale 
sogno, non sono dotati di superpoteri e  sono state organizzate numerose azioni 
non sono alla guida di mezzi avvenerist- sia promozionali che performative, a par-
ici: sono persone comuni, che ogni gior- tire dalla fase di ricerca fino all’evento 
no si mettono in gioco, spesso ignorati  finale col quale si è chiuso questo primo 
dalle istituzioni e dagli stessi concittadini,  ciclo narrativo.
per rendere il territorio un luogo migliore  In questi volumi abbiamo raccontato un 
dove vivere.  percorso progettuale che ci ha portato  
Per portare all’attenzione questi temi è   
stato  poi  costruito  metodicamente  un 
mondo narrativo di genere epico-fantas-
cientifico che consentisse un buon nume-
ro di possibili linee narrative, e una linea 
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2. Ricerca
2.1 / ESPLORAZIONE DEL TERRITORIO
La nostra ricerca si è mossa parallelamente su più livelli: il primo 
ad essere avviato è costituito da un’approfondita analisi visiva, 
ovvero una fase di osservazione e raccolta di materiale icono-
grafico e audiovisivo.
Un’analisi del genere ha come importante condizione quella di 
calarsi fisicamente nel contesto in questione, assorbendo infor-
mazioni casuali che non possono essere percepite in altro modo 
se non in prima persona e dedicandovi il giusto tempo.
Sebbene l’apporto di questo tipo di ricerca non sia ben quanti-
ficabile a livello progettuale, tuttavia esso ha fornito una base 
interpretativa su cui poi collocare i risultati di un’ analisi succes-
siva dal carattere meno empirico.
Inoltre, i linguaggi visivo e audiovisivo qui sono stati utilizzati 
non per comunicare, bensì per “leggere“ appieno  la realtà.
La loro potenzialità si è rivelata preziosa, oltre che per decod-
ificare in primis  lo scenario che avevamo di fronte, anche per 
raccogliere una grande quantità di materiale, che ha consentito 
di dar vita a un’iconografia vera e propria  del territorio .Essa ha 
incrementato la propria portata per tutta la durata del progetto,
rimanendo un riferimento e una fonte costante di  materiali ad 
hoc .
Questa prima esplorazione sensoriale ha dunque portato a una 
lettura del paesaggio urbano e a una prima percezione dell’ani-
ma dei due quartieri.
In particolare, questa fase della  ricerca ha portato anche all’indi-
viduazione dei luoghi d’interesse d’elezione del nostro progetto, 
come gli spazi riqualificabili, quelli riqualificati (condominio eco-
logico), i punti di riferimento sul territorio (La goccia, Piazza Bau-
san, la Sede di Telelombardia, ecc.), i luoghi più frequentati e 
quelli in abbandono. 
A sinistra: Margaret Hamilton, ingegnere responsabile del software di 
guida della missione Apollo 11
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Description:che andranno a formare il “Central Park di Milano”. I gasometri  Ciò è confermato dallo story analist americano Robert McKee: “Sin dagli albori