Table Of ContentQuesto è un libro underground, fuori dai circuiti commerciali
di Amazon e delle altre case editrici che vogliono controllare la
cultura e lucrare su essa.
Ideato per una distribuzione in stile passa-parola tra persone
interessate all'argomento.
In una visione ho visto questo libro come vivo, così ho
deciso di permettere a tutti di commentarlo e di vedere le varie
edizioni man mano che si evolve.
https://docs.google.com/document/d/11RaDAABYzeX48SL
WRWijl057V9Xl_cXuRxajzdA-mbY/edit?usp=sharing
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4.0 international
Illustrazione della copertina: «Everything is a lie» Kandido
Burenson 2019
Preambolo
Shamanic Transpersonal psychology challenges the
privileged epistemological hegemony enjoyed by the traditional
research methods (e.g., the scientific method) and what would
normally be the accepted approach for a work such as this,
that is, conventional “bookish” research. It argues that the
normally accepted approaches to research are not the only
ways of acquiring knowledge on a given subject and are, by no
means, the best.
Stuart Douglas
The Apocalypse of the Reluctant Gnostics
Non ci sono buone ragioni che mi hanno spinto a bere
l'ayahuasca, solo amore. Me ne sono innamorato. L'ayahuasca
è una purga, ti pulisce. Purifica non solo il corpo ma la stessa
mente, come un Vipassana1. A pensarci bene, alla fine. è la
stessa cosa. Mente e corpo sono una unità inscindibile, pulire il
corpo ha effetti sulla mente.
La vita per me è superamento di se stessa. Con l'ayahuasca
io mi sento meglio, migliore.
Ci sono dei rischi, ma ai miei occhi rendono solo la
situazione più interessante. Per me, senza rischi non si ottiene
niente. Io sono convinto delle idee di Zarathustra secondo cui
l'uomo deve evolversi, superare se stesso e divenire quel Dio di
cui i buddisti parlano.
1 tipo di meditazione buddista, dove si sta in silenzio per almeno 10
giorni, contemplando le sensazioni corporee.
Oltre la morale, oltre il senso comune, fuori dalla prigione
in cui confortevolmente viviamo.
Bisogna essere prima leone per poi diventare puro come un
bambino. Così parlò Zarathustra.
Molti bevono il rimedio2 e vivono con gli sciamani per
diventarlo, per acquistare potere, per imparare a sanare. Non io.
Io trovo nell'ayahuasca uno strumento di conoscenza, per
scavare dentro di me e da qui avere accesso al mondo. La
curiosità mi spinge. La sete di esperienza.
L'ayahuasca riesce a fare salire il mistico dentro di me,
rompendo quella mente logica e razionale che ho coltivato per
decenni. Che piacere sentire la forza creativa dell'universo
attraversarti pazza e senza restrizioni e sbaragliare le
costruzioni della logica!
Questo libro nasce da un compito che l'ayahuasca mi ha
dato ed essa non mi mostrerà quello che mi interessa finché
non lo avrò svolto. Sono sempre stato riluttante a scrivere,
penso che ci siano moltissimi libri buoni (che ammuffiscono
nelle biblioteche) e che il mondo non ha bisogno di un libro in
più. Anche se ci fosse qualche idea interessante dentro, qualcun
altro l'avrebbe o la ha già avuta. Le idee stanno già in una sorta
di coscienza globale e prima o poi saltano fuori. Con questo
voglio negare i diritti d’autore: gli autori non sono altro che dei
ponti, dei tubi vuoti attraverso cui passano le idee. È
l'evoluzione che lo richiede… non poca cosa per piccoli esseri
2 el remedio, la purga, oni, la medicina, yage, huasca, la madrecita sono
tutti nomi e soprannomi dell’ayahuasca.
umani. Il resto è ego trip. Siamo parte di un meccanismo
infinitamente più grande di noi. Tutto è immensamente più
complicato e connesso di quanto ci viene raccontato. E come
d'altra parte raccontare quello che non si può esprimere senza
finire in menzogne? Non si può conoscere l'elefante solo
toccandogli le gambe, come raccontò in una sua favola Esopo.
Quindi quello che segue sono solo menzogne.
La vita è piena di misteri: questo è il suo bello, no?
La lezione del boa
L'immagine del serpente o del drago come immagine di una
potenza cosmica si ritrova in tutte le parti del mondo,
caratterizzando in modo particolare tutte quelle arti spirituali
che, come l'alchimia, si rifanno al mondo sottile.
Incorporazione di una vibrazione sottile è, appunto, il rettile
che si muove senza zampe e grazie a un ritmo continuo di tutto
il corpo: si aggiunga che la sua natura è insieme ignea e
fredda, cosciente ed elementare.
Titus Burckhardt
Alchimia. Significato e visione del mondo
Adesso so perché sognavo serpenti: non serpenti cattivi, ma
quelli che sussurrano saggezza.
Philip K. Dick
L’occhio della Sibilla.
Tutti i Racconti 1964-1981
Una volta mi trasformai in un boa. Accadde
improvvisamente. Ero sdraiato sulla mia amaca nei postumi
delle visioni della ayahuasca, quando il mio corpo si contrasse
e iniziai a strisciare fuori dalla zanzariera fino ai bordi della
mia capanna di legno nella giungla, tambó, come viene
chiamato qui. Le braccia non mi sostenevano, al punto tale che
dovetti strisciare facendo forza sui gomiti. Misi la testa fuori
dalla capanna come per vomitare ma riuscii solo a fare uno
sbadiglio enorme. La bocca mi si era dilatata immensamente e
fu in quel momento che percepii me stesso: ero un boa.
Lacrime scorrevano sul viso.
Pensavo che così dovesse sentirsi il boa quando ingoia un
cinghiale: sbadiglia, lacrima e ogni tanto contrae l'addome per
spingere il peso più in basso. No so quanto tempo fosse passato
quando un cucciolo di cane che mi stava facendo compagnia da
alcuni giorni mi si avvicinò cercando un po' di calore nella
lunga notte. Io lo avvolsi con le mie spire. Sentivo il suo calore
contro il mio addome. Il cucciolo si acciambellò: una ciambella
in un'altra ciambella. Lui dormì. Io di tanto in tanto tanto
sbadigliavo ed emettevo rantoli dal profondo dello stomaco.
Per la maggior parte del tempo, però, me ne stavo occhi
spalancati con la testa appoggiata sulle tavole di legno al bordo
del tambò.
Posso digerire tutto, mi dicevo. Persino un elefante, se
avessi una bocca abbastanza grande. Si tratta solo di aspettare e
di pagare il suo prezzo in lacrime. A fine processo vomiterò le
ossa e sarò pieno di energia. Una volta digerita e assimilata, la
mia preda è parte di me.
Digerire è accettare e trasformare l'avversario in nutrimento.
Come non amare il tuo avversario se puoi mangiarlo e
digerirlo?
Pensieri salgono come bolle da un abisso profondo. Mi
ricordo che una volta, molti anni prima, stavo leggendo in treno
un libro di Chomsky su quello che gli Stati Uniti stavano
facendo in Sud America quando mi vennero crampi allo
stomaco e credetti di dover vomitare. Non riuscivo a digerirlo.
Quelle ingiustizie mi nausearono al punto da mettere sottosopra
il mio stomaco.
Così passai in rassegna le situazioni nella mia vita che non
mi piacevano e mi davano acidità di stomaco.
Ora posso digerire qualunque cosa e posso trasformarla,
come Shiva ha fatto con il veleno, come tutti facciamo con
l'ayahuasca: trasformiamo l'intossicante in medicina.
Digerire, assimilare, trasformare per fare parte di te, per
renderti più forte. Quello che non uccide ingrassa, si dice qui in
Amazzonia.
Un'altra volta in una 'toma'3 di ayahuasca il mio braccio
sinistro iniziò a muoversi convulsamente. Anche questa volta
stavo sdraiato sul pavimento fatto di tavole di legno
ammirando il fiume che scorre placido davanti alla capanna.
Fisso il braccio ed è mi appare come fosse stato composto
da ali di pollo e coscette. `Tutte si muovono come fossero vive.
Un pensiero mi sorprende: "Sono composto da quello che
mangio". Pollo, caimano, scimmie, pesci, rane, iguana,
tartarughe, cinghiale: tutto è dentro di me.
Amato, digerito, assimilato e trasformato.
Io sono un pollo. E pure un pesce.
Tutto è dentro di me.
Penso anche alle radici che mangio, che hanno la forma dei
miei bronchi; ai fiumi che bevo, che si snodano e intrecciano
come le mie vene. Come in uno strano gioco di specchi frattali,
3 toma significa in spagnolo bevuta, letteralmente una presa.