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MQDEENE ■
FEATe* ÍBOCCA ^
FEDERICO PAULSEN
Proíessore all'Universiti di Berlino
Contro il Clericalismo
' A . i ■ —
Versione di Luioi Gugi.iei.minotti
>
I.
PlLOSOPm 5COLA5T1CÍV.
n.
KRNT IL PlLO5Of=0 DEL fROTESTftNTESinO.
ni.
CATTOLICISnO E SClE/iZR.
IV.
PICHTE l/S LOTTA PER LR LIBERTA DI FENSIERO.
V.
HAECREL COAISIDERJITO COHE PILOSOPO.
V,
TORINO
jj'!-
FRATELLI BOCCA, EDITORl
Roma - Mji-a.no
Torillo UimAcrt Editrlce PoUttcníea, rw Bodoai, 2.
P REFAZIONE
Per due ragioni specialmente mi sano deciso a
7tna nuova edizione di questi saggi riiirdti insieme.
La prima ragione sarebbero le cantínue riehiesle
della traHazione di Kant, considéralo come filosofo
del protestantesimo e di quell’altra intorno agli
Enigmi della Vita di Haeckel. Questi due saggi
hanno anche /alio si che un gr an numero di Ut-
ierati insorgesse ferocemente contra di me, per cui
io mi trovo costretto a rimancre armato nel mió
posto di combattimento.
II primo saggio fu occasionato dalla storia del-
ndealismo di Willmann e apparve prima di tuUo
nella Deutsche Rundschau {Agosto i8q8).
11 secondo saggio — Kant, il filosofo del prote-
slantcsimo — fu pubblicafo per la prima valia nei
Vaihingers Kantskudien (iSqqj e in seguito anche
a parte.
11 terso saggio, che ¿ una critica del libro di
V. Hertling intilolato 11 principio del Cattolicismo
e la Scienza, fu pubblicaio dalla Deutsche Stimmen
(1899).
(1) Dalla seronda edhione tedesca.
IV Prefaziunv
II guarió, inlomo al conflillo di Fichle, vide la
luce nell’aprile i8gg nella Deutsche Rundschau.
I.’ullimo, I laeckel considéralo come filosofo,
pubblicaio <¿7/Preussische lahrbüchen 7ulluglio igmy.
Al letlore non sfug.girh l’unico spirilo da mi
sono animati quesH saggi. Essi vogliono essere tnia
difesa della moderna filosofía idealislica tonlro i snoi
due nemici: il clericalismo e il naturalismo. II natu¬
ralismo disprezza la filosofía perclil la crede una
forma oramai invecchiala di pensiero. II clericalismo
invece odia e acensa la filosofa, perchb la crede
responsabile dell'allontanamenlo dalla fede.
Nel centro del combatfimento si trova h'ant, cid
che dimostra ¡’imporlanzh eccezionalc di guest'nomo.
In veriiá gli attacchi sono diretii verso il punto
giusto, poichi la filosofa di Kant significa e distru-
zione del dogvMlismo na fura lis tico, delta filosofa
materialisiiea e distruzionc del dogmatismo nllra-
naturale, oppure della metafísica scolastica.
Kant ha, cantro il materialismo dogmático, chia-
ramente dimostrato che i corpi sensibili i quali for-
mano l’oggelto delle scienze naturali, vengono limi¬
tan dal soggetto e dalle sue funzioni e che quindi
essi non possono essere la rcaltá assolufa. Al sopra-
naturalismo dogmático poi Kant ha fatto vedere
che l’essere in sb stesso viene certamente da noi
immaginato per mezzo di idee necessarie di ra-
gione, ma che non pub essere oggetto di una cono-
scenza scientifica per mezzo di concetti di ragione.
Finchb la filosofa moderna difende tali prin¬
cipa deve trovarsi in urto inesorabile tanto con
una scienza naturale che vuole coi proprri rnetodi
Prefazioni: V
e concetti dominare ogni filosofia, quanto con qiiel~
Valtra filosofia la quale per serviré agl’interessi
religiosi vorrebbe ridurre gli arficoli di fiede a ve-
rith dimostrabili della ragione; con alire parole
vorrebbe della fiede fiare un irattato di teologia
naturale.
II nostro tempo i piü propizio alie idee cstreme
che a quelle medie. Cid non ioglie che si possano
dijindere le idee medie quando la verifá lo esige.
Non sono per milla convinto di quel proverbio che
dice: < la verita si trova nel meszo ». Nel nostro
caso il proverbio ha pero ragione. Una libera ri-
cerca scientifica e una fiede religiosa non si tro-
vano in un contrasto inesorabile. Esse potrebbero
a questo riguardo lasciarsi ammaestrare dalla'
storia.
Dal tempo in cui esiste, ed é notevole, una vita
spirituale nórdica, fiede e scienza si trovano a lato,
si combattono, si sopportano e si determinarlo a vi-
cenda. Esse conHnueranno anche per 1‘awenire ad
essere le grandi fiarse della vita spirituale per quanto
si oda spesso annunciare la fine delTuna o del-
rallra, la marte della religione o ¡a sottomissione
del pensiero.
Uimportansa universale della filosofia di Kant
consiste appunto nell’avere stabilito con mano ficlice
i confini det due regnt. La ragione domina coi suoi
concetti il mondo delle perceziotd: questo b il suo
primo campo efazione. La ragione ha puré un
campo d'azione al di la delle percesioni le quali
sono incapaci di un’esistenza propria e chiusa in
si stessa. La ragione per mezzo di necessarie de-
VI Prcfazionp
dnsioni csce dal mondo de ¡le percesiom per ritor-
narc poi, servcndosi di idee pratiche, alia perceeiotie
delta realth.
SteyliU presso Berlino
22 novembre 1900.
" Federico Paulsen.
Omisi alcuni periodi che mi parevano non do-
vessero interessare il pnbblico italiano. Tutti Ín¬
steme /ortneranno forse due pagine. Se in certi
pnnti la lingna i alquanto barbara prego osser-
vare ehe essa non i se mott il rispccchio deIVori¬
ginóle. L’Índole polémica del libro e le maierie di
cui tratta non permisero all'auiore síesso dell’ori-
ginale una forma Iroppo leileraria.
Berlino - Friedenaa
Agosto 1907.
Luid G.
FÍLOSOFÍA SC0LA8TÍCA
OS8U
L’ULTIMO TRIBUNALE D’IXQUISIZIONE
SORRA LA FILOSOFIA MODERNA