Table Of ContentThiasos Monografie 2
«THIASOS Monograie»
Direttori: Enzo Lippolis, Giorgio Rocco
Redazione: Luigi Maria Caliò, Monica Livadiotti
Anno di fondazione: 2011
L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca
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Progetto graico di Monica Livadiotti
e-ISSN 2281-8774
e-ISBN 978-88-7140-627-5
Tutti i diritti riservati
Come citare il volume:
L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca
hiasos. Monograie, 2, 2012.
Le Monograie pubblicate nella Collana sono sottoposte a referee nel sistema a doppio cieco.
Asty
Studi sulla città greca
Luigi Maria Caliò
Edizioni Quasar
ad Ilaria
Sommario
E. Lippolis, G. Rocco, Presentazione p. 9
'
L.M. Caliò, Nota dellAutore p. 10
L.M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca p. 11
Introduzione p. 13
1. La città nel mondo classico. Modelli di analisi p. 23
2. I modelli arcaici. Forme di conurbazione preclassica p. 39
3. I Greci e la città. La visione delle città orientali nel V secolo p. 75
4. La pianiicazione urbana. Teorie e Utopie p. 105
5. La città quantiicata. Demograia e partecipazione p. 127
6. La città misurata. Economia pubblica. Il tempo. La gestione comunitaria p. 143
dello stato
7. La città malata. Cultura medica e urbanizzazione in età classica p. 169
8. Abitare la città p. 199
9. Urbanistica del mondo ateniese p. 231
10. La città greca p. 269
11. L’esportazione del modello. La Caria p. 309
Conclusioni p. 379
Abbreviazioni bibliograiche p. 389
Indice dei nomi e dei luoghi p. 439
Presentazione
Enzo Lippolis, Giorgio Rocco
Nell’ambito delle iniziative editoriali annesse alla rivista hiasos, recentemente varata, è una
collana di Monograie tematiche di cui questa di Luigi M. Caliò, Asty. Studi sulla città greca, che
abbiamo il piacere di presentare, fa seguito al volume di Aldo Borlenghi sul Campus.
La trattazione comprende diversi capitoli, alcuni dei quali costituiscono una revisione di la-
vori già apparsi in altre sedi, mentre molti altri sono invece inediti e costituiscono un prezioso ag-
giornamento sullo stato degli studi riguardo ad un tema complesso, quale quello della nascita della
polis. Le singole parti capitoli sono strutturate in modo autonomo, in una sorta di antologia per
temi, ma un serrato sistema di rimandi interni rende la trattazione omogenea. Filo conduttore della
narrazione è il racconto degli scrittori antichi - Tucidide, Erodoto, Senofonte, Aristotele, Strabone,
Vitruvio, Pausania - il cui contributo costituisce per Caliò un apporto fondamentale per una ricerca
su un argomento così articolato.
Il tema della città è afrontato con una non comune apertura culturale, che fa trovare all’Au-
tore spunti di rilessione e confronti non solo nei sistemi urbani del mondo orientale, soprattutto
persiani, ma anche nella più recente storia della formazione della città europea nel Medioevo.
La trattazione inizia con un capitolo interamente dedicato all’analisi e alla deinizione del-
la terminologia di base, esaminando lemmi largamente ricorrenti nella letteratura speciica - città,
polis, asty, chora - nella consapevolezza che “La civiltà greca nella sua prima fase si organizza come
società politica più che urbana”. Con rigore metodologico si analizzano i diversi criteri in base ai
quali gli studiosi hanno cercato di determinare non solo un’esatta deinizione terminologica, ma an-
che il momento esatto in cui la città è andata formandosi, a partire dai pionieristici lavori di Childe,
Weber, Burckardt, Mumford, di cui l’Autore apprezza gli apporti innovativi, pur riconoscendone i
limiti, ino alle ultime ricerche di Hansen - intese a sottolineare il duplice signiicato, isico e politi-
co, che il termine polis può rivestire in età arcaica e classica - e alle analisi di Bintlif, che declinano
nelle diverse aree della Grecia il fenomeno dell’urbanizzazione, in parallelo con quelle scuole regio-
nali, che pure trovano diretti riscontri nella produzione architettonica di età arcaica. Inine, Caliò
elabora una deinizione di città come segno, come luogo isico fatto di monumenti e di percorsi che
diventano anche percorsi della memoria, in cui le forme architettoniche sono inalizzate ad accen-
tuarne la visibilità: la città di Atene, così come emerge dal discorso di Pericle riportato da Tucidide,
viene quindi analizzata con i criteri della moderna sociologia urbana mutuati dalle analisi dell’am-
biente urbano elaborate da Linch.
Il testo comprende poi una dettagliata analisi del fenomeno dello sviluppo della polis in età ar-
caica a partire dalle esperienze tiranniche: il processo è ripercorso sempre attraverso l’interpretazione
delle fonti ed evidenziando l’inluenza dei contatti esterni, sia che si tratti dei rapporti di Policrate
di Samo con la Persia e l’Egitto, sia di quelli di Pisistrato e dei suoi igli con le aree dell’Egeo setten-
trionale. La forma della città arcaica, non pianiicata ma a sviluppo spontaneo, è illustrata attraverso
numerosi esempi di conurbazione - Atene, Argo, Corinto, hasos, Mileto, Samo, ma anche nella pre-
sentazione di realtà urbane indagate e deinite più recentemente, come Gortina e Azoria, a Creta –ad
attestare la luidità e la complessa articolazione del fenomeno.
Successivamente l’Autore indaga il rapporto tra culture diverse, con un’inedita analisi
dell’impressione che l’immagine labirintica di città del Vicino e Medio Oriente come Ninive, Ecba-
tana e Babilonia deve aver esercitato su storici e viaggiatori greci - Erodoto, Polibio, Senofonte,
Ctesia di Cnido -, traendo conclusioni sulle prevalenti inalità culturali e politiche che informano
nella gran parte dei casi le descrizioni delle fonti, da cui la contrapposizione con le poleis greche,
espressione di un modello culturale antitetico. Caliò evidenzia a tale riguardo come il nesso tra
organizzazione dello spazio urbano e strutturazione politica della società attraversi d’altronde il
mondo antico e arrivi ino a Leon Battista Alberti, attestando la realtà e continuità di un fenomeno
già chiaramente identiicato dalle fonti classiche.
Presentazione 9