Table Of ContentPaolo Spinicci
Analitico e sintetico
Lezioni su Kant, Husserl, Quine
Il dodecaedro
Collana diretta
da Giovanni Piana e Paolo Spinicci
Paolo Spinicci
Analitico e sintetico
Lezioni su Kant, Husserl, Quine
CUEM
INDICE
Premessa..................................................................................................11
PARTE PRIMA KANT......................................................................15
Lezione prima..........................................................................................17
1. Considerazioni introduttive.................................................................17
2. Il cammino sicuro di una scienza.........................................................24
Lezione seconda.......................................................................................31
1. Le regole grammaticali e la rivoluzione copernicana..........................31
2. La rivoluzione copernicana e i suoi presupposti..................................40
Lezione terza............................................................................................45
1. Il concetto di esperienza......................................................................45
2. La posizione del problema...................................................................50
Lezione quarta.........................................................................................57
1. L’estetica trascendentale: considerazioni introduttive.........................57
2. Lo spazio..............................................................................................63
Lezione quinta.........................................................................................75
1. Il pensiero e la forma del giudizio.......................................................75
2. Le categorie e il loro significato obiettivo...........................................82
Lezione sesta............................................................................................87
1. Il problema dell’applicazione..............................................................87
2. Lo schematismo dei concetti puri........................................................98
Lezione settima......................................................................................107
1. Qualche riflessione di carattere generale...........................................107
7
2. Un esempio: la quantità.....................................................................114
Lezione ottava........................................................................................117
1. Giudizi analitici e giudizi sintetici.....................................................117
2. Il sintetico a priori e il rapporto dei concetti con l’esperienza...........122
Lezione nona..........................................................................................133
1. Considerazioni conclusive.................................................................133
2. Excusatio non petita...........................................................................141
PARTE SECONDA HUSSERL.....................................................145
Lezione decima......................................................................................147
1. Un nuovo libro: le Ricerche logiche di Husserl.................................147
2. Schlick...............................................................................................156
Lezione undicesima...............................................................................165
1. Perplessità..........................................................................................165
2. Qualche punto fermo.........................................................................170
Lezione dodicesima...............................................................................173
1. Parti indipendenti e non indipendenti: una distinzione intuitiva........173
2. La teoria formale dell’intero..............................................................184
Lezione tredicesima...............................................................................191
1. Una digressione: Husserl e l’origine della geometria........................191
2. La geometria ha un inizio assoluto?...................................................197
Lezione quattordicesima........................................................................203
1. Esperienza e concetto: elementi per una considerazione critica........203
2. Gli esempi e il contesto degli esempi................................................212
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Parte terza Quine.............................................................................221
Lezione quindicesima............................................................................223
1. Due differenti forme del sintetico a priori.........................................223
2. Sinonimia e analiticità.......................................................................233
Lezione sedicesima................................................................................239
1. Un capro espiatorio............................................................................239
2. Ontologia e pragmatismo...................................................................245
Considerazioni conclusive.....................................................................249
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PREMESSA
In questo corso di filosofia teoretica mi sono proposto due differenti o-
biettivi. Il primo è difficile da realizzare, ma abbastanza semplice da cir-
coscrivere: volevo far luce su una distinzione classica nella riflessione fi-
losofica — la distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici — ed in
modo particolare volevo riflettere insieme a voi sul senso, se ve n’è uno,
che accompagna i diversi e ripetuti tentativi di parlare di un sintetico a
priori. Credo che si tratti di problemi importanti e che vi siano buoni mo-
tivi per ritenere che uno studente di filosofia debba sapersi orientare al-
meno un poco in questi problemi ed è innanzitutto per questo che vi pro-
pongo questo corso di lezioni.
Ho detto orientarsi un poco e su questo punto è forse opportuno insiste-
re. Non credo che il corso che qui vi propongo nelle sue linee essenziali
sia in grado di tracciare intorno a questo problema un quadro ricco quel
tanto che basta per non far storcere la bocca a chi conosce bene questo
dibattito. Di questo sono consapevole: non bastano tre autori, sia pure
importanti come Kant, Husserl e Quine, per dire anche soltanto
l’essenziale su questo tema e anche se questo corso di lezioni è rivolto
prevalentemente agli studenti dei primissimi anni sono sicuro che alcuni
di voi stanno mentalmente redigendo la lista degli esclusi. Si potrebbe
parlare di molti altri autori: di Hegel, del neopositivismo, di Carnap, di
Putnam o di Kripke.
Si potrebbe, questo lo so, ma sarebbe davvero molto faticoso per me e
per voi e la meta che mi prefiggo è comunque un’altra: piuttosto che ten-
tare di tracciare un quadro esauriente, ma necessariamente rapido delle
molte voci che danno una fisionomia al nostro problema, vorrei che in-
sieme riuscissimo ad affinare la nostra sensibilità filosofica (e credo che
esista qualcosa del genere) rispetto ad un tema che deve incuriosirci e che
non sembra manifestarsi come problema nella apparente chiarezza di una
distinzione che impariamo a tracciare con facilità — tutti gli scapoli non
sono sposati è una proposizione analitica, tutti gli scapoli hanno le scapo-
le è invece una proposizione sintetica, anche se non ci dice nulla di così
interessante. Una distinzione che ci sembra facile da apprendere e che in
un certo senso conosciamo da sempre: nessuno di noi pronuncia giudizi
analitici se non per puntualizzare il significato di una parola a chi ci sem-
bra non l’abbia bene compresa, mentre i giudizi sintetici sono la materia
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