Table Of Content© 2009 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino
La casa editrice, esperite le pratiche per acquisire tutti i diritti
relativi al corredo iconografico della presente opera,
rimane a disposizione di quanti avessero comunque a vantare ragioni in proposito.
www.einaudi.it
ISBN 978-88-06-19449-9
Guido Panvini
Ordine nero, guerriglia rossa
La violenza politica nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta
(1966-1975)
Giulio Einaudi editore
Indice
p. XI Ringraziamenti
XII Elenco delle abbreviazioni
Ordine nero, guerriglia rossa
Introduzione
3
IO I. Estremismo e violenza politica
IO 1. La morte di Paolo Rossi
14 2. L’inizio della spirale
17 3. Presagi
21 4. La dimensione internazionale della violenza
25 5. I riti di colpevolizzazione del nemico
3° 6. Lo scontro fra estrema destra ed estrema sinistra nell’anno degli studenti
37 7. L’assedio alla Repubblica
40 8. Contaminazioni
46 II. Fasi, modalità e protagonisti dello scontro
46 1. Il Movimento sociale e il recupero del ribellismo giovanile neofascista
48 2. La politica della memoria
51 3. Il nesso tra paura e violenza
55 4. La piazza di destra
61 5. Gli allarmi per il colpo di stato
64 6. La mobilitazione del Partito comunista
72 7. La morte di Annarumma
76 in. 12 dicembre 1969
76 1. Come dopo il bombardamento
78 2. Le prime risposte della politica e della società civile
82 3. La morte di Pinelli e l’arresto di Valpreda
85 4. Le spinte centrifughe
88 5. Le reazioni della sinistra extraparlamentare
97 6. L’estrema destra di fronte alla strage
Vili Indice
p. 107 IV. Le politiche della violenza
107 1. L’impiego della violenza nella campagna elettorale per le elezioni regionali
115 2. Tra urne e rivolte
120 3. L’ipotesi del golpe e della guerra civile: i discorsi pubblici e i preparativi
dei neofascisti
I2Ó 4. La mobilitazione antifascista del Partito comunista
131 5. La gogna proletaria
134 6. La nascita dell’antifascismo militante
139 V. La militarizzazione della lotta politica
139 1. Percezione e deformazione della realtà
144 2. Controinformazione e violenza politica nell’estrema sinistra
151 3. “Basi rosse” e “covi neri”
154 4. La violenza nelle scuole
164 5. Lo scontro nelle università
167 6. Schedare il nemico
l8l VI. La preparazione alla guerra civile
l8l 1. Le aggressioni ai singoli
184 2. Crisi e frammentazione dell’estrema destra
192 3. La teoria degli opposti estremismi
199 4. Insurrezione
208 5. La morte del commissario Calabresi
210 6. I neofascisti all’attacco dello Stato
215 vii.Geopolitica dello scontro
220 1. Torino
227 2. Milano
234 3. Roma
241 4. Napoli e Palermo
248 5. Lo scontro nelle province
251 viii. Primavere di sangue
251 1. L’antifascismo militante come componente della nascita della lotta armata
258 2. I manuali di guerriglia
265 3. Le notti dei fuochi
268 4. Disordine nero
273 5. Le stragi del 1974
283 6. Apogeo e crisi dell’antifascismo militante
287 7. L’antifascismo democratico e la difesa delle istituzioni repubblicane
288 8. La primavera di sangue del 1975
293 Ìndice dei nomi
Elenco delle tavole fuori testo*
1. La maggioranza silenziosa. Verniciamo di rosso il nostro comunista, in «Candi
do», III (8 gennaio 1970), n. 2, copertina.
2. Cosi in piazza, in «La Sinistra», III (r6 marzo 1968), n. 10, copertina.
3. Le canaglie non prevarranno, in «L’Assalto», I (25 maggio 1969), n. 7, co
pertina. 1
4. Sequenza fotografica tratta da Rapporto sulla violenza fascista, Napoleone,
Roma 1972, p. 213.
5. La violenza si batte con la democrazia. Vota dc, manifesto elettorale, 1972.
6. Fotografia dall’articolo Trento-.rifacciamo il 30 luglio, in «Lotta continua»,
III (29 gennaio 1971), n. 2.
7. Fotografia dall’articolo L’intoccabile canaglia sovversiva, in «Candido», VI
(7 giugno 1973), n. 23.
8. Fotografia dall’articolo Roma, sabato 6 febbraio. Dopo Catanzaro gogna a un
fascista, in «Lotta continua», III (17 febbraio 1971), n. 3.
9. Schedare il nemico, volantino del 1971, in Centro di documentazione dei
partiti politici nelle Marche in età contemporanea.
10. Illustrazione dall’articolo Un cocktail di industriali, nobili, delinquenti comu
ni, da «Avanguardia operaia», III (7 dicembre 1973).
ir. Il proletariato deve dirigere tutto, da «Re Nudo», II (aprile 1971), n. 4.
12. Brigate Rosse, comunicati 1, 2,3,4,5,6, ivi.
13. La strage nera. A Brescia oggi come a Milano anni fa, in «L’Espresso», XX (2
giugno 1974), n. 22, copertina, disegno di Bruno Caruso.
14. Dall’inserto fotografico Le due Italie, in «Il Borghese», XXVIII (9 gennaio
r977), n. 2.
15. Lotta Continua (a cura di), Inchiesta sul neofascismo nelle Marche, suppl. al
n. 88 del quotidiano «Lotta continua», Jesi 1975, copertina.
* Tutte le immagini presenti nel testo sono conservate presso il Centro di documen
tazione dei partiti politici nelle Marche in età contemporanea, Macerata.
x Elenco delle tavole fuori testo
16. Violenza rossa a Roma, a cura della federazione romana del msi-dn, 1975,
copertina.
17. Pacificazione democratica:gli italiani si salutano, foto da «Il Borghese», XXIII
(18 febbraio 1973), n. 7.
Ringraziamenti
Desidero ringraziare Marco Gervasoni, Angelo Ventrone e Vittorio Vidotto
per gli stimoli, i suggerimenti e il costante confronto sui temi affrontati in questo
volume. Ringrazio, inoltre, tutti gli amici e i colleghi per la partecipazione e l’af
fetto con cui hanno seguito il mio lavoro.
La responsabilità di quanto scritto è, ovviamente, soltanto la mia.
Elenco delle abbreviazioni
acgil Archivio della Confederazione generale italiana del lavoro
acs, mi, gab Archivio centrale dello Stato, ministero deU’Interno, Gabinetto
ACS, PS, G
1944-86 Archivio centrale dello Stato, ministero deU’Interno, Dipartimen
to di Pubblica sicurezza
A CTS Archivio della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terro
rismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei
responsabili delle stragi
AFUS Archivio della Fondazione Ugo Spirito
F. Pettinato Fondo Concetto Pettinato
F. msi Fondo Movimento sociale italiano
F. Cassiano Fondo Mario Cassiano
agr Archivio dell’istituto Gramsci di Roma
F. Cazzaniga Fondo Mariano Cazzaniga
ap Atti parlamentari, Camera dei Deputati (seguito dalla data di
seduta)
APC Archivio del Partito comunista italiano
cm Atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di
via Fani, sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrori
smo in Italia
cppm Centro di documentazione dei Partiti politici nelle Marche in età
contemporanea
cts Atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo
in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsa
bili delle stragi
irsifar Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza -
Memorie di Carta
F. Cesaretti Fondo Ferruccio Cesaretti
F. cogidas Fondo Centro operativo tra genitori per l’iniziativa democratica
e antifascista nella scuola
F. Crainz Fondo Guido Crainz
xni Elenco delle abbreviazioni
F. Maggia Fondo Giovanni Maggia
F. Mordenti Fondo Raul Mordenti
F. Palazzi Fondo Paolo Palazzi
F. Pasquini Fondo Massimo Pasquini
F. Socrate Fondo Francesca Socrate
Sentenza Addis
Tribunale di Roma, ordinanza di rinvio a giudizio del dr. Roberto Napolitano
per Addis Mauro e altri, 12 marzo 1984
Sentenza Azzi
Tribunale di Milano, sentenza/ordinanza del giudice Guido Salvini contro Az
zi Nico e altri, marzo t995
Sentenza Maggi
Corte d’assise di Milano, giudice est. Ilio Mannucci Pacini contro Maggi
Carlo Maria + 4, 30 giugno 2001
Sentenza Rognoni
Tribunale di Milano, sentenza / ordinanza del giudice Guido Salvini nei
confronti di Rognoni Giancarlo e altri, 3 febbraio 1998
Sentenza Valpreda
Corte d’assise di Catanzaro, giudice est. Vittorio Antonini contro Valpreda
Pietro e altri, 23 febbraio 1979
Introduzione
Nel recente dibattito pubblico, gli anni Sessanta e più marca
tamente gli anni Settanta sono spesso definiti come «guerra civi
le». La terza, addirittura, dopo quella combattuta tra socialisti e
fascisti nel 1919-22 e la lotta fratricida tra partigiani e repubbli
chini nel 1943-45. Tale definizione, evidentemente, risente di un
uso pubblico della storia piegato a interessi di parte, se non com
merciali. L’utilizzo della categoria «guerra civile», in riferimento
alla conflittualità politica e sociale degli anni Sessanta e Settanta,
ha, tuttavia, radici lontane e il suo ripresentarsi nella pubblicisti
ca e nella memorialistica non può essere eluso con il semplice di
niego della sua fondatezza.
Il termine «guerra civile» era già in uso alla vigilia della con
testazione studentesca del 1968, per rappresentare le tensioni che
stavano attraversando l’Italia e, quasi simultaneamente, le società
sviluppate in tutto il mondo. Con 1’“autunno caldo” del 1969 e
l’inizio della strategia della tensione, i diversi protagonisti pub
blici - i partiti, gli organi di stampa, perfino i movimenti - utiliz
zarono, in termini retorici, la categoria di «guerra civile» per de
scrivere la crisi che stava vivendo il Paese. Questa fu posta in idea
le continuità con i teatri di radicale contrapposizione politica e
ideologica, quali erano stati, nel panorama europeo della prima
metà del xx secolo, la Repubblica di Weimar in Germania e l’Ita
lia liberale, all’indomani del primo conflitto mondiale. Agli inizi
degli anni Settanta, la guerra civile divenne il programma dei set
tori più oltranzisti dell’estremismo di destra e di sinistra. Quan
do questo si tradusse nei progetti eversivi del terrorismo nero e
rosso, di riflesso, la categoria di «guerra civile» divenne la chiave
interpretativa maggiormente diffusa nei mass-media per raccon-