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Editoriale
Amministrare è un’azione che non deve riferirsi ad uno dovrà riuscire a strutturarsi affinché le produzioni del territorio
sguardo, per utilizzare un’immagine simbolica, indirizzato sappiano valorizzarsi in chiave nazionale ed internazionale
esclusivamente alla punta dei nostri piedi, bensì ad un’insita senza però intaccare le proprie peculiarità.
attitudine a guardare nella direzione del futuro, cercando di Ogni coltura, ogni esperienza, ogni territorio dovrà dimostrare
prevedere necessità e potenzialità annesse. la volontà di partecipare ad un progetto comunitario privo di
Un atteggiamento necessario, soprattutto oggigiorno, in campanilismo e retto da principi di meritocrazia e trasparenza.
questo momento di grave difficoltà per il comparto produttivo Alla nostra agricoltura verrà offerto il pieno supporto regionale
ed economico e che interessa tutti i settori, agricolo compreso. affinché possa divenire un laboratorio all’avanguardia di
Per concretizzare questo atteggiamento è necessario avviare coesistenza di tradizioni, biodiversità, capacità produttive e
una riorganizzazione completa della struttura amministrativa comunicative, innovazione e ricerca.
regionale, ma anche creare un indirizzo che sappia integrare In questo scenario, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale -
l’agricoltura in una logica corale produttiva a livello regionale, ERSA rivestirà un ruolo determinante, continuando a potenziare
sia dal punto di vista strategico che territoriale. le attività finalizzate alla crescita delle capacità competitive
Proprio in questa logica si legge la volontà della Presidente delle aziende attraverso forme di sperimentazione innovativa
Debora Serracchiani di incaricarmi di gestire congiuntamente volta innanzitutto alla sicurezza e tutela del consumatore, alla
l’assessorato alle attività agricole e quello alle attività salvaguardia dell’ambiente e degli spazi rurali, alle attività di
produttive ed al turismo. controllo e certificazione.
Le sfide di questo presente, visto lo stato d’emergenza Ogni prodotto dovrà consapevolmente costituire la tessera
generalizzato in cui operiamo, ci costringono a sviluppare di un disegno mirato a salvaguardare le nostre specificità e
quanto prima un piano strategico di azione che miri ad una promuoverle nei mercati.
razionalizzazione delle risorse e la stesura di un piano di Non sarà semplice, ma solo attraverso un percorso che dia
sviluppo economico coordinato. centralità alla competenza scientifica dell’ERSA, saremo in
Nel quadro appena delineato l’agricoltura della nostra grado di consolidare ulteriormente il comparto agricolo del
Regione dovrà assumersi l’importante responsabilità di essere Friuli Venezia Giulia.
capofila, esaltando caratteristiche e potenzialità. In particolare È nella sua dicitura il futuro di questo ente, ovvero sviluppare.
Sergio Bolzonello
Vicepresidente e assessore alle attività produttive, risorse rurali,
agroalimentari e forestali
Cari lettori,
la rubrica Oltre la siepe il mondo, con le sue sumatore che porta con se elementi quali la
tematiche che ci pongono davanti a situazioni sicurezza alimentare, la possibilità di sentirsi
a volte estreme, ci fa riflettere sulle scelte che un raccontare il prodotto, il rispetto ambientale, un
settore produttivo così determinante come l’Agri- rapporto equo fra costi – guadagno, un aiuto
coltura è tenuto a sostenere in rapporto all’am- alle economie locali.
biente, al paesaggio e ai temi della biodiversità.
Nei mesi che hanno preceduto l’inizio dell’al- Tutti siamo più che consapevoli che il settore pri-
peggio, ERSA ha realizzato una campagna in- mario si trova a fare i conti con una congiuntura
formativa - promozionale sui maggiori quotidiani economica particolarmente negativa aggravata
regionali riguardante le malghe da latte del FVG. altresì da una situazione climatica sfavorevole.
L’obiettivo principale di quest’azione è stato quel- Lasciare spazio al pessimismo non può che por-
lo di illustrare come l’attività dell’alpeggio, oltre tare a scelte di non azione che aggraverebbero
a svolgere la primaria e fondamentale funzione ancora di più una situazione già difficile. È ne-
produttiva, sia una delle pratiche agricole in gra- cessario continuare a guardare al futuro e lavo-
do di coniugare produzione e ambiente nel pie- rare, ricercando strategie capaci di ottimizzare
no rispetto dei principi etici di sostenibilità. le risorse che il nostro territorio possiede. La mon-
Le malghe da latte rappresentano un’impor- tagna può e deve tornare ad essere una risorsa.
tante risorsa economica per il nostro territorio Naturalmente è necessario evitare lo spopola-
montano, grazie alla possibilità di favorire un mento della montagna in quanto la presenza
segmento del mercato turistico in forte crescita, dell’uomo è premessa indispensabile per la sal-
interessato ad unire motivi naturalistici, culturali vaguardia dell’ambiente dai più comuni pericoli
e gastronomici. Inoltre permettono di valutare, di degradazione, garanzia del perdurare delle
toccando con mano, i principali benefici della tradizioni culturali, difesa del patrimonio storico
filiera corta: quel filo diretto produttore – con- e paesaggistico.
Mirko Bellini
Direttore generale
Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA
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Oltre la siepe… il mondo
Miglioramento genetico
partecipativo: l’opportunità di
riappropriarsi di una scelta
Costantino Cattivello
Servizio ricerca, sperimentazione, assistenza tecnica
L’aumento della vulnerabilità delle
I tre problemi sono tra loro collegati anche se
specie coltivate, l’impoverimento spesso vengono affrontati separatamente.
La biodiversità è il deposito che assicura l’uma-
del patrimonio genetico e le
nità con cibo, vestiti e medicine ed è essenziale
imprevedibili variazioni climatiche per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura e per
la sicurezza alimentare.
obbligano a un ripensamento
La diminuzione della biodiversità è stata in larga
dei metodi convenzionali di misura causata dall’agricoltura industriale che è
basata su poche varietà, spesso imparentate tra
miglioramento genetico.
di loro e che rispondono in modo uniforme a
L’approccio partecipativo coinvolge
fertilizzanti, erbicidi e pesticidi. Per dare un’idea
direttamente l’agricoltore nella della diminuzione della biodiversità agricola ba-
sti pensare che a fronte delle circa 250.000
sperimentazione, investendolo di un
specie vegetali che si stima vivano sul pianeta,
ruolo nel controllo e nella valutazione di cui circa 50.000 sono commestibili, noi ne
utilizziamo soltanto 250.
finale del processo di selezione,
Di queste appena 15 forniscono il 90% delle
offrendo altresì l’opportunità di calorie e 3 - mais, frumento e riso - forniscono
il 60% delle calorie. Tutto ciò rende l’agricoltu-
valorizzare le produzioni locali e,
ra molto vulnerabile e il nostro futuro alimentare
di riflesso, il territorio che le ha
molto insicuro.
espresse nel tempo.
C’è una relazione fra la diminuzione della bio-
diversità e salute umana?
Intervista al Prof. Salvatore Ceccarelli, che ha teoriz- Il punto di congiunzione tra biodiversità, cambia-
zato e messo in pratica il Miglioramento Genetico menti climatici e fame nel mondo è rappresenta-
Partecipativo in molti territori del Sud del mondo, to dai semi. I semi forniscono gran parte della
ottenendo risultati eclatanti in aree critiche dell’Etio- nostra alimentazione (anche quando mangiamo
pia, Eritrea e del Sud del Mediterraneo; non si può animali, mangiamo indirettamente piante) e l’ali-
escludere che in un prossimo futuro l’approccio par- mentazione ha grandi conseguenze sulla nostra
tecipativo diventi la via da percorrere anche per gli salute. Perciò parlare dei semi vuole dire parlare
agricoltori delle zone temperate. della nostra salute. E se qualcuno, come in real-
tà accade, ha il controllo del mercato del seme
Diminuzione della biodiversità, cambiamenti limitando la diversità di ciò che viene coltivato,
climatici e fame nel mondo, quanto sono fra questo comporta una minore diversità di cibo.
loro interconnessi, può farci degli esempi? Questa, a sua volta, è stata messa in relazione
Tra i maggiori problemi di cui il mondo scienti- con una riduzione della biodiversità microbica
fico si occupa oggi spessissimo ci sono quelli del nostro intestino che sembra associata a ma-
della biodiversità, dei cambiamenti climatici e lattie di natura infiammatoria come l’asma e al-
della fame nel mondo. cuni tipi di tumori.
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2013NOTIZIARIO 5
La sua carriera professionale di genetista lo agricoltori e dei ricercatori hanno lo stesso peso.
ha portato a lavorare in molte aree del mondo
dove è difficile fare agricoltura. Cosa le ha in- Secondo lei il miglioramento genetico parteci-
segnato questa esperienza che può tornare utile pativo può essere uno strumento utile anche per
anche per i nostri agricoltori? agricoltori che producono in aree non margina-
Ho imparato che gli agricoltori possiedono un li o zone temperate come la nostra?
patrimonio di conoscenze che è stato quasi com- Il miglioramento genetico partecipativo può es-
pletamente ignorato dalla scienza moderna, che sere applicato a qualsiasi coltura e in qualun-
gli agricoltori sono molto generosi nel condivide- que ambiente perché sostituisce ad una o poche
re queste conoscenze con chi è in grado di ap- varietà che vanno “mediamente” bene per tutti,
prezzarle e, infine, che gli agricoltori sono degli varietà specifiche per i diversi ambienti e per
sperimentatori nati, anche se sperimentano con i diversi usi. Nel caso di varietà che debbono
metodologie diverse da quelle dei ricercatori. soddisfare standard di mercato, è sempre pos-
sibile ottenere varietà simili per quegli standard
Lei è considerato il padre del miglioramento ma diverse per i caratteri che conferiscono adat-
genetico partecipativo, ci può illustrare breve- tamento ai diversi ambienti.
mente di cosa si tratta?
Il miglioramento genetico partecipativo è un tipo Come cambierà a livello globale, nazionale e
di miglioramento genetico capace di aumenta- locale il modo di fare agricoltura nei prossimi
re le produzioni agricole a livello delle singo- anni?
le aziende senza diminuire, anzi aumentando, Il timore è che l’agricoltura diventi una attività
l’agrobiodiversità. Questo tipo di miglioramento senza gli agricoltori, dove macchine operate
genetico sfrutta i vantaggi della selezione diret- per remote control svolgono tutte le operazioni.
ta nello stesso ambiente in cui la varietà verrà L’auspicio è un’agricoltura in cui il controllo di
coltivata, incluse la coltivazione biologica o ciò che si semina e di come lo si coltiva torni nel-
biodinamica, insieme alla partecipazione degli le mani degli agricoltori. Perché questo avvenga
agricoltori (uomini e donne) in tutte le decisioni è necessario che gli agricoltori si riapproprino
più importanti. Questo processo rimette gli agri- della produzione del seme e che le normative
coltori al centro delle attività che portano alla sulle sementi, che di fatto proibisce agli agricol-
costituzione di nuove varietà e alla produzione tori di fare ciò che hanno fatto per oltre 9000
del seme e differisce notevolmente dal miglio- anni fino all’inizio del secolo scorso, vengano
ramento genetico convenzionale che è invece considerate biologicamente ingiustificate e in-
condotto nelle stazioni di ricerca, senza alcuna giustificabili.
partecipazione degli agricoltori, producendo
varietà ideali per aumentare i profitti delle cor-
porazioni sementiere transnazionali.
Laddove è stato usato, il miglioramento genetico
Breve profilo dell’intervistato
partecipativo ha avuto successo nell’aumentare Salvatore Ceccarelli è stato Professore Associato di
le produzioni agricole e nel rispondere alle esi- Risorse Genetiche e Miglioramento Genetico presso
la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia fino
genze degli agricoltori negli ambienti marginali.
al 1987. Dal 1980 al 2011 ha proseguito la sua
I confronti economici effettuati tra programmi di
attività professionale presso uno dei Centri del CGIAR
miglioramento genetico convenzionali e parteci- (un consorzio internazionale di centri per la ricerca
pativi dimostrano che il rapporto tra benefici e agricola) denominato ICARDA (International Center
for Agricultural Research in the Dry Areas) ad Aleppo
costi è di quasi 4 volte maggiore nei programmi
(Siria) dove ha operato fino al 2006 come ricercato-
partecipativi. re e successivamente fino al 2011 come consulente.
La maggiore differenza tra il miglioramento ge- Attualmente svolge attività di consulenza per varie
organizzazioni.
netico partecipativo e quello convenzionale è
Ha messo a punto in diversi anni di lavoro il metodo
che in quest’ultimo processo le priorità, gli obiet-
del miglioramento genetico partecipativo in vari paesi
tivi e le metodologie sono decisi da uno o più quali Giordania, Siria, Algeria, Etiopia, Iran, Yemen
ricercatori senza nessuna partecipazione degli e, su orzo, frumento, pomodoro e cipolla, in alcune
regioni italiane fra cui il Friuli Venezia Giulia.
agricoltori, mentre nel primo le opinioni degli
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La compravendita e l’affitto
di terreno agricolo
in Friuli Venezia Giulia
Elena Pozzi
Servizio promozione, divulgazione, statistica agraria e marketing
Greta Zilli
Istituto Nazionale di Economia Agraria, sede regionale per il FVG
Il 6° Censimento Generale
corposa sezione, la seconda, articolata in quel-
dell’Agricoltura, svoltosi dal 25 le che sono le componenti principali della co-
siddetta “superficie agricola totale”, di seguito
ottobre 2010 su tutto il territorio
denominata SAT.
nazionale, ha investigato l’universo La superficie dell’azienda agricola, SAT, viene
suddivisa in SAU (Superficie Agricola Utilizzata),
delle aziende agricole della regione,
utilizzata specificamente per coltivazioni e/o
riportando una fedele fotografia allevamenti, e in superficie non utilizzata, che
non viene sfruttata a fini produttivi ma che po-
della situazione delle superfici
tenzialmente potrebbe essere ricondotta a tale
agricole.
scopo. Le altre due componenti della SAT sono
la superficie dedicata all’arboricoltura, da legno
All’interno del questionario approntato allo sco- e boschi, e quella riservata alle altre superfici,
po ha trovato molto spazio l’approfondimento identificate da fabbricati, ferrovie, canali, strade
sull’uso del suolo, al quale è stata dedicata una poderali, cortili, stalle ecc.
montagna collina Tabella 1: SAU e SAT
Zone altimetriche montagna collina pianura totale regionali per zona
interna litoranea interna litoranea altimetrica.
SAU_2010_Dati_Provvisori Fonte: Dati provvisori ISTAT
Friuli Venezia Giulia 16.823,19 16.823,19 .. 44.006,57 41.766,72 2.239,85 158.217,08 219.046,84
Udine 15.347,93 15.347,93 .. 22.038,23 22.038,23 .. 94.997,15 132.383,31
Gorizia .. .. .. 1.408,23 1.408,23 .. 12.294,91 13.703,14
Trieste .. .. .. 2.239,85 .. 2.239,85 .. 2.239,85
Pordenone 1.475,26 1.475,26 .. 18.320,26 18.320,26 .. 50.925,02 70.720,54
SAT_2010
Friuli Venezia Giulia 43.327,70 43.327,70 .. 57.678,96 53.538,05 4.140,91 176.881,50 277.888,16
Udine 36.760,05 36.760,05 .. 27.446,61 27.446,61 .. 105.117,05 169.323,71
Gorizia .. .. .. 2.060,42 2.060,42 .. 14.875,79 16.936,21
Trieste .. .. .. 4.140,91 .. 4.140,91 .. 4.140,91
Pordenone 6.567,65 6.567,65 .. 24.031,02 24.031,02 .. 56.888,66 87.487,33
Tabella 2: Variazione
SAU 2010 SAU 2000 Variazioni assolute Variazioni percentuali (%)
percentuale della
Friuli Venezia Giulia 218.443,45 237.970,00 19.526,55 8,21 Superficie Agricola
Utilizzata del Censimento
Udine 129.137,50 144.207,00 15.069,50 10,45
2000 rispetto al
Gorizia 13.663,90 14.399,00 735,10 5,11 Censimento 2010.
Fonte: Dati ISTAT
Trieste 2.263,16 2.196,00 -67,16 -3,06
Pordenone 73.378,89 77.168,00 3.789,11 4,91
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2013NOTIZIARIO 7
seminativi
ToTAle (ettari) superfi(scaiet) totale suupteilrizfizcaieta a (gsraicuo)la seminativi_totale pcreoredaulzi iopnere ldai legumi secchi patata barbabietola piante sarchiate
da zucchero da foraggio
granella
Friuli Venezia Giulia 276.283,10 218.443,45 162.237,45 89.820,06 212,33 266,87 214,83 4,38
Udine 157.538,08 129.137,50 101.434,80 58.441,02 129,28 82,11 171,73 1,75
Gorizia 16.993,47 13.663,90 8.503,73 3.707,40 15,66 11,70 37,85 2,07
Trieste 4.160,01 2.263,16 153,95 22,28 0,14 21,60 0,48 0,56
Pordenone 97.591,54 73.378,89 52.144,97 27.649,36 67,25 151,46 4,77 ..
seminativi
coltivazioni legnose
piante industriali ortive fiori e piante piantine foraggere sementi terreni a riposo agrarie_tot
ornamentali avvicendate
Friuli Venezia Giulia 43.288,75 964,74 168,45 83,46 22.101,25 73,26 5.039,07 24.430,67
Udine 25.997,41 535,92 80,67 49,61 13.252,75 73,20 2.619,35 9.070,77
Gorizia 2.631,04 192,32 8,40 7,34 1.388,02 0,01 501,92 4.168,94
Trieste 5,23 32,22 1,91 4,69 20,21 0,05 44,58 282,18
Pordenone 14.655,07 204,28 77,47 21,82 7.440,27 .. 1.873,22 10.908,78
coltivazioni legnose agrarie
vite_totale ozliivoon ep edri loal ipvero ddau - agrumi fruttiferi vivai altre coltivazioni coltivazioni legnose orti familiari
legnose agrarie agrarie in serra
tavola e da olio
Friuli Venezia Giulia 18.524,52 315,93 1,09 2.952,53 2.499,32 136,88 0,40 482,20
Udine 7.078,64 118,97 1,09 1.623,32 148,55 100,20 .. 302,55
Gorizia 3.994,40 21,86 .. 124,13 28,25 0,30 .. 38,90
Trieste 195,40 76,69 .. 9,01 1,08 .. .. 21,62
Pordenone 7.256,08 98,41 .. 1.196,07 2.321,44 36,38 0,40 119,13
arboricoltura da funghi in grotte,
prati permanenti boschi annessi ad superficie agricola coltivazioni
legno annessa ad altra superficie sotterranei o in serre
e pascoli aziende agricole non utilizzata energetiche
aziende agricole appositi edifici
Friuli Venezia Giulia 30.098,43 4.357,90 35.406,02 5.721,70 12.354,03 98,24 9.168,00 751,80
Udine 17.986,32 2.633,83 17.059,30 3.707,88 4.999,57 .. 6.224,00 625,63
Gorizia 868,77 414,55 1.618,57 326,44 970,01 9,55 695,00 35,30
Trieste 1.784,74 5,81 1.707,47 111,31 72,26 12,00 98,00 ..
Pordenone 9.458,60 1.303,71 15.020,68 1.576,07 6.312,19 76,69 2.151,00 90,87
Tabella 3: Superfici Dall’analisi di quanto riportato in Tabella 1, si cola, evidenziando semmai una sua profonda
colturali in produzione
possono trarre i seguenti elementi. La superficie riorganizzazione.
investite in regione.
Fonte: Dati ISTAT agricola totale nelle nostra regione è di circa Tale decremento delle unità produttive, dunque,
280.000 ettari, mentre la SAU totale ammonta ha portato ad una sostanziale concentrazione
a circa 219.000 ettari. In gran parte questi ul- dei terreni agricoli presso le aziende rimaste,
timi sono dislocati nella pianura udinese (circa che si sono pertanto ingrandite, rappresentando
95.000 ettari) e pordenonese (circa 51.000 una superficie media che è passata da 7 etta-
ettari), ma cospicue realtà produttive si rilevano ri dell’anno 2000 a 10 ettari dell’anno 2010.
anche in zona collinare. Confrontando i dati Questo dato è in linea con il progressivo au-
dell’ultimo Censimento con quelli del Censimen- mento delle superfici medie delle aziende del
to Generale dell’Agricoltura del 2000, si desu- nord est nei confronti di quelle nazionali che si
me che, a fronte di un calo del 33% del numero attestano attorno a 8 ettari.
delle aziende agricole, definite secondo i due Le aziende con superficie totale inferiore ad un
distinti criteri censuari, si assiste ad un calo del- ettaro sono drasticamente calate e rappresenta-
la SAU del 8,21%. Ciò fa propendere per un no ad oggi circa il 12% della numerosità azien-
sostanziale mutamento del settore primario nel dale totale, contro il 30% del dato nazionale.
trascorso decennio, che non corrisponde però Si evidenzia, ancora, che la classe di aziende
ad un abbandono dell’attività produttiva agri- più numerosa è rappresentata da quelle con
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8 2013NOTIZIARIO
clementina e
ToTAle (ettari) vite_produttiva olive da tavola olive per olio arancio altri agrumi mandarino limone melo
suoi ibridi
Friuli Venezia Giulia 18.524,52 3,83 312,10 0,41 0,11 .. 0,21 0,36 1.482,48
Udine 7.078,64 0,44 118,53 0,41 0,11 .. 0,21 0,36 825,03
Gorizia 3.994,40 2,18 19,68 .. .. .. .. .. 26,54
Trieste 195,40 0,88 75,81 .. .. .. .. .. 2,13
Pordenone 7.256,08 0,33 98,08 .. .. .. .. .. 628,78
altra frutta altra frutta
nettarina (pesca
pesco albicocco susino fresca di origine fresca di origine nocciolo noce pero
noce)
temperata sub-tropicale
Friuli Venezia Giulia 162,07 13,05 21,38 40,52 2,56 4,78 77,00 180,48 38,06
Udine 118,31 6,19 14,37 28,14 1,80 1,93 12,10 126,58 27,50
Gorizia 30,75 5,11 2,51 3,31 0,38 0,01 1,60 24,09 5,95
Trieste 0,21 0,32 2,30 1,40 .. 0,10 0,04 0,20 0,01
Pordenone 12,80 1,43 2,20 7,67 0,38 2,74 63,26 29,61 4,60
coltivazioni
altra frutta a altre coltivazioni
ciliegio fico actinidia (kiwi) mandorlo castagno legnose agrarie
guscio legnose agrarie
in serra
Friuli Venezia Giulia 37,69 5,06 673,73 0,38 56,78 2,78 136,88 0,40
Udine 17,28 2,21 289,10 0,05 56,78 1,28 100,20 ..
Gorizia 8,42 0,70 7,64 0,30 .. .. 0,30 ..
Trieste 0,87 0,84 0,01 0,03 .. 0,25 .. ..
Pordenone 11,12 1,31 376,98 .. .. 1,25 36,38 0,40
Tabella 4: Superfici
una superficie ricompresa tra 2 e 4,99 ettari, pesco, che in alcune aree vocate della regione colturali in produzione
investite _colture arboree.
che infatti assommano al 9,7% della SAU re- permette produzioni di qualità.
Fonte: Dati ISTAT
gionale e rappresentano più di un terzo delle In seguito all’analisi dei dati censuari su esposta,
aziende totali. All’altro estremo, le aziende con che ha dimostrato come negli ultimi anni ci sia sta-
più di 100 ettari sono numericamente inferiori ta una rapida e dinamica evoluzione nella suddi-
all’1%. visione delle superfici agricole, risulta di estremo
Nello specifico, l’utilizzo del suolo agrario in interesse indagare il mercato fondiario regionale.
regione si articola come illustrato in Tabella 3.
Si evidenziano alcuni dati significativi inerenti L’INEA conduce annualmente l’indagine sul mer-
innanzitutto la totalità della SAU investita a se- cato fondiario e degli affitti. Lo studio effettua i
minativi, che ammonta a circa 162.000 ettari rilievi per regione agraria, osserva le variazio-
totali, 25.625 ettari occupati da legnose agra- ni dei prezzi e le dinamiche che incidono sulla
rie e 30.098 ettari a prati permanenti e pascoli, valutazione dei terreni, analizza l’equilibrio tra
ai quali si aggiungono circa 35.400 ettari di domanda e offerta e identifica i principali attori
boschi annessi ad aziende agricole. del mercato. L’analisi è realizzata su tutto il terri-
Dall’esame della Tabella 4, attinente alla distri- torio nazionale e per ogni regione viene redatto
buzione della SAU destinata a varie colture ar- un rapporto annuale sulle evoluzioni del mercato
boree della regione, si può riscontrare che le dei fondi. Gli ultimi dati pubblicati sono quelli
colture maggiormente incidenti in termini di su- del 20111. Traendo spunto da queste analisi si
perficie sono in primo luogo la vite (18.524,52 evidenziano le dinamiche che hanno influenzato
ettari), seguita da melo (1.482,48 ettari) e da un mercato che per alcuni aspetti risulta strategi-
actinidia (673,73 ettari). La coltura dell’olivo è co nel contesto economico-finanziario.
comunque ben rappresentata con i suoi 315,93 La morfologia territoriale e la diversificazione de-
ettari, disposti in prevalenza nelle provincie di gli impieghi dei terreni destinati ad uso agricolo
Udine e di Pordenone. Anche i frutteti a pero rendono il mercato fondiario nella regione Friuli
sono disposti su un superficie considerevole
(180,48 ettari) e si sottolinea pure la coltura del 1 http://www.inea.it/mercato-fondiario