Table Of ContentFebbraio 2010 35
Gli aspetti civili della gestione delle crisi hanno assunto
un’importanza crescente per la stabilizzazione di aree
interessate da conflitti, dal Kosovo all’Afghanistan alla
Georgia. Le missioni civili dispiegate dall’Unione euro-
pea (Ue) svolgono compiti di ricostruzione dele strut- L’ITALIA
ture statali, di riforma del sistema di sicurezza e dello
stato di dirito, del’amministrazione dela giustizia e di NELLE MISSIONI
monitoraggio degli accordi di pace. L’Italia occupa il se-
CIVILI DELL’UE
condo posto tra gli Stati membri dell’Ue per il numero
di uomini impegnato in queste missioni. Tuttavia, resta-
CRITICITÀ E PROSPETTIVE
no da colmare lacune importanti in termini di forma-
zione e reclutamento del personale, meccanismi di va-
lutazione delle “lezioni apprese”, quadro giuridico e
modalità di finanziamento. I contributi raccolti nel vo- a cura di Nicoletta Pirozzi
lume analizzano l’esperienza italiana ed europea in que-
sto settore, evidenziandone luci ed ombre e proponen-
do una riflessione strategica sul ruolo dell’Italia nella ge-
stione civile delle crisi internazionali.
Quaderni IAI
ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI
Febbraio 2010 35
L’ITALIA
NELLE MISSIONI
CIVILI DELL’UE
CRITICITÀ E PROSPETTIVE
a cura di Nicoletta Pirozzi
Quaderni IAI
ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI
Autori
Jens Behrendt è Head of Human Resources/Deputy Director presso il Center for International Peace
Operations (ZIF), Berlino.
Piergiorgio Cherubini è ministro plenipotenziario, coordinatore delle attività inerenti alla Politica este-
ra e di sicurezza comune ed alla Politica comune di sicurezza e difesa dell’Unione europea, Ministero
degli Affari esteri.
Annalisa Creta è borsista di ricerca post-dottorato presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e
di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa e docente a contratto in Diritto Internazionale presso la Libera
Università Maria Ss. Assunta (Lumsa) di Roma.
Luigi Gianniti è consigliere del Senato, responsabile della Segreteria della Commissione Affari esteri.
Giovanni Grevi è Senior Research Fellow presso l’Istituto per gli Studi di Sicurezza dell’Unione euro-
pea (EU ISS) di Parigi.
Valérie Vicky Miranda è assistente alla ricerca presso l’Area Sicurezza e Difesa dell’Istituto Affari
Internazionali (Iai) di Roma.
Nicoletta Pirozzi è ricercatrice presso l’Area Europa dell’Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma.
Folke Bernadette Academy è un’agenzia del governo svedese dedicata allo sviluppo della qualità ed effi-
cienza della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali.
Quaderni IAI
Direzione: Natalino Ronzitti
Redazione: Sandra Passariello
Istituto Affari Internazionali
00186 Roma – Via Angelo Brunetti, 9
Tel. 39-6-3224360 Fax 39-6-3224363
http://www.iai.it –
INDICE
Prefazione, 5
Piergiorgio Cherubini
Lista delle abbreviazioni 9
1. Esperienze apprese ed efficacia delle missioni civili Pesd, 13
Giovanni Grevi
2. Formazione e reclutamento del personale civile, 37
Annalisa Creta e Nicoletta Pirozzi
Allegato I: Questionario per le Amministrazioni centrali dello Stato 66
3. Aspetti normativi e finanziari della partecipazione dell’Italia alle mis- 71
sioni civili Pesd,
Luigi Gianniti
4. Civilian crisis management in the EU: the German experience, 91
Jens Behrendt
5. Sweden’s contribution to civilian operations: structures, routines and 121
experiences,
Folke Bernadotte Academy
Appendix I: Example of model contract for service abroad 141
Appendix II: Sample Curriculum of Pre-deployment Training for Eulex 145
Rapporto del seminario “L’Italia nelle missioni civili dell’Ue. Criticità e 149
prospettive”, Roma, Ministero degli Affari esteri, 4-5 novembre 2009,
Valérie Vicky Miranda
Report of the workshop “Italy’s participation in EU civilian missions: criti- 173
cal aspects and future perspectives”, Rome, Italian Ministry of Foreign
Affairs, 4-5 November 2009,
Valérie Vicky Miranda
Mappa delle missioni civili Pesd in corso e del personale italiano impiegato 181
Agenda del seminario “L’Italia nelle missioni civili dell’Ue. Criticità e pro- 182
spettive”, Roma, Ministero degli Affari esteri, 4-5 novembre 2009
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PREFAZIONE
Piergiorgio Cherubini
Un giudice italiano è a capo della componente giustizia della missione Ue
in Kosovo, agenti penitenziari in Iraq sono formati in Italia, osservatori ita-
liani (militari disarmati e civili) sorvegliano la tenuta della tregua dopo il
conflitto georgiano dell’agosto 2008, personale italiano specializzato è
pronto a riprendere il suo posto al valico di frontiera israelo-palestinese di
Rafah, e così via.
Le missioni civili che l’Unione europea organizza nell’ambito della Politica
europea di sicurezza e difesa (Pesd), divenuta Politica comune di sicurezza
e difesa (Pcsd) con il Trattato di Lisbona, costituiscono ormai da alcuni anni
una delle forme di intervento tra le più originali a favore della stabilità e
della pace internazionali.
Intervenendo a sostegno delle funzioni essenziali dello Stato in situazioni di
crisi e di grave disordine post-conflitto, esse svolgono un ruolo importantis-
simo nell’assicurare la sostenibilità nel tempo degli altri interventi interna-
zionali, che di solito le hanno precedute, soprattutto di quelli armati.
L’Italia, tradizionalmente sensibile al richiamo della solidarietà internazio-
nale ed impegnata nel peacekeeping, vi partecipa fin dalla loro origine in
misura considerevole, rappresentando ormai in termini di uomini e risorse
il secondo Paese contributore in assoluto.
Non deve destare stupore, perciò, che nel decimo anniversario della nasci-
ta della Pesd, il Ministero degli Affari esteri - Direzione generale per
l’Integrazione europea e l’Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma abbia-
no organizzato il 4 e 5 novembre 2009 alla Farnesina un seminario su “La
partecipazione italiana alle missioni civili dell’Ue. Criticità e prospettive”.
L’evento si è avvalso anche dell’importante contributo di altri centri di
ricerca come la Scuola Sant’Anna di Pisa, il Center for International Peace
Operations (Zif) di Berlino e la Folke Bernadotte Academy di Stoccolma.
Nell’organizzarlo, abbiamo avuto ben a mente due paradossi: il primo è che
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Piergiorgio Cherubini
la partecipazione italiana a tali missioni è assai poco conosciuta dal pubblico
italiano, pur attento in genere alle problematiche dell’intervento italiano
all’estero. Essa sconta, infatti, una diversa “visibilità” (anche mediatica) rispet-
to alle operazioni militari, ed una diversa “comunicabilità” dei suoi contenuti
sostanziali. Il secondo paradosso è quello per cui l’Italia, pur piazzandosi
come secondo Paese contributore in ambito Ue, non dispone di una propria
“strategia nazionale di partecipazione”, intesa come un complesso di orienta-
menti, regole, disposizioni normative, amministrative e finanziarie dedicate.
Tale partecipazione, in altri termini, è affidata ad un coordinamento di fatto
del Ministero degli Affari esteri ed all’impegno straordinario degli uffici
responsabili delle altre amministrazioni coinvolte, mancando invece quasi del
tutto un’adeguata strutturazione, sia in termini normativi che funzionali.
L’accento posto dalla presidenza svedese dell’Unione, anche attraverso con-
crete iniziative di approfondimento “a 27”, e la costante sollecitazione degli
organi di pianificazione del Segretariato del Consiglio dell’Ue sulla necessi-
tà da parte di tutti gli Stati membri di accrescere e migliorare la loro parte-
cipazione alla Pesd civile, ci ha ulteriormente convinti della bontà e tempe-
stività della nostra iniziativa.
Il seminario, strutturato in due momenti distinti - uno di riflessione tra gli
addetti ai lavori, e l’altro di apertura mediatica al pubblico - ha voluto
rispondere quindi ai due paradossi di cui sopra.
La ricca documentazione contenuta in questa pubblicazione darà testimo-
nianza della concretezza dei temi affrontati e della serietà dell’impegno
profuso dai numerosi partecipanti. Una chiave del successo sta anche nella
loro varietà: siamo riusciti infatti a riunire rappresentanti delle amministra-
zioni interessate (i Ministeri dell’Interno, della Giustizia e della Difesa, i
Comandi delle tre Forze di Polizia) e della Magistratura - sia quelli respon-
sabili del reclutamento in Italia, sia quelli impegnati nelle missioni all’este-
ro - esperti civili del Ministero degli Affari esteri, accademici e ricercatori,
rappresentanti delle strutture Pesd a Bruxelles, funzionari delle competen-
ti Commissioni parlamentari di Camera e Senato, esponenti della società
civile e dei media.
Il seminario non ha fornito risposta a tutte le questioni sollevate, ma ha
senza dubbio accresciuto la consapevolezza della necessità ed urgenza di
una migliore strutturazione della partecipazione italiana alle missioni civili
della Pesd, ed ha individuato delle piste di lavoro valide in larga misura
anche per l’impegno civile in contesti differenti, e che andranno seguite con
maggiore determinazione.
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Prefazione
Desidero ringraziare tutti i partecipanti per l’apporto costruttivo alla riusci-
ta del seminario, e soprattutto gli organizzatori - l’Unità di Analisi e
Programmazione del Ministero degli Affari esteri e in particolare lo Iai, con
il supporto della Compagnia di San Paolo e dell’Institute of European
Democrats di Bruxelles - per averlo reso possibile. Esprimo infine l’auspicio
che gli Atti del Seminario raccolti in questa pubblicazione non restino la
rappresentazione, seppur valida, di un’esercitazione isolata, ma costituisca-
no al contrario un documento vivo di lavoro per i prossimi anni, che ci per-
metta di progredire tutti insieme verso la messa a punto di una vera e pro-
pria Strategia nazionale di partecipazione dell’Italia alle missioni civili
dell’Ue (e di altre organizzazioni internazionali) all’estero.
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LISTA DELLE ABBREVIAZIONI
ACCORD African Centre for the Constructive Resolution of
Disputes
ÅM Swedish Prosecution Authority
AMM Aceh Monitoring Mission
AU African Union
BICC Bonn International Center for Conversion
C3MC Certified Civilian Crisis Management Course
CAGRE Consiglio affari generali e relazioni esterne
CCM Cellula civile-militare
CESS Center for European Security Studies
CFC Calls for Contribution
CFSP Common Foreign and Security Policy
CHG 2008 Civilian Headline Goal 2008
CHG 2010 Civilian Headline Goal 2010
C-IED Countering Improvised Explosive Devices
CIMIC Civil-Military Cooperation
CIVCOM Comitato per la gestione civile delle crisi/Committee
for Civilian Aspects of Crisis Management
CMC Crisis Management Concept
CMCO Civil-Military Coordination
CMPD Crisis Management and Planning Directorate
COESPU Centre of Excellence for Stability Police Units
COPS Comitato politico e di sicurezza
CPCC Civilian Planning and Conduct Capability
EUPOL COPPS European Union Police Mission in the Palestinian
Territories
CPCC Civilian Planning and Conduct Capability
CRTS Civilian Response Teams
DDR Disarmament, Demobilization and Reintegration
DPKO United Nations Department of Peacekeeping
Operations
DRC Democratic Republic of the Congo
DV National Courts Administration
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