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PER LO STUDIO DEL MEDIOEVO LATINO
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) DI MEDIOEVO LATINO (cid:127)«>n»’SXyVtivy.\«f(cid:127)f Saggio sulle idee di un alchimista *
acuradi f-lvf:;f: ‘à
) RinoAvesani, FerruccioBerlini, Giuseppe Cremascoli, Francesco Del Pun- ,‘r del Trecento
) vtaa,nLniouOirslaHnodli,tzA,gMosictihnaoePlaLraapviicdignei,BCalgaluiadnioi,MLeaornioarPdiic,cEinninriic,oGiMuseenpepsetòS,cGaliioa-, a jJ&yVf
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primaedizione:giugno1992
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©Copyright1992by «Centro italianodistudisull’altomedioevo»,Spoletoand by :y
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«Societàintemazionaleperlostudiodelmedioevolatino»Firenze * S3»
3 PRIMAPARTE
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CAPITOLO PRIMO-Perunainterpretazionedell’alchimia .
)
A 1)Iterminidel problema
2)L'alchimia dascienza della materiaaimmagina- )
zione materiale » 13
3)L'alchimia come iniziazione » 20
fjÍMCíHBAAMDAED«AîPpCHa' .,. ï<4 NOT4A)CLR'IaTlIcChAimia comericercasimbolica »» 2353
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V EX (cid:127)3 ;(cid:127) CAPITOLOSECONDO-Alchimiae filosofia
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PRSÇO 4)Materia primaequintessenza » 62
IID.AJA .ji.líftl&Ç.*: :,À NOTA CRITICA » 71
K°CPD I )
BISUK.HHPM.O..... (cid:127) SECONDAPARTE
CAPITOLOTERZO-//Testamentume l’alchimiatulliana
I 1)Alla ricercadel MagisterTestamenti » 87 )
2)Alchimia teorica e sviluppo del corpus pseudo-
L’opera si pubblica anche con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche *- 3)lLu’ollpiaunsoalchemico ... »» 19041 ;.>*: ! )
NOTACRITICA ... » 113 :
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vi INDICE
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CAPITOLOQUARTO-Alchimiae filosofianelTestamentum
) 1)Il rapportofraartee natura Pag. 123 PREMESSA
2)Lascienzadeiralchimista » 134
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3) «Instrumentum philosophicum » » 144
) NOTA CRITICA » 149
CAPITOLO QUINTO-La filosofia naturale del Magister Te-
stamenti .... L’oggettivitàscientificaèilmanto
1 concuil’Occidentevelaasestessoil propriocuore
1)Iprincipidella natura » 157 (cid:127) I
) 2)«Medium,sai,amor» » 166 (C.G.Jung)
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) 3)Materia » 173 i
4)Laruota deglielementi » 180
NOTA CRITICA » 193 Ilsegretodell'alchimiaèdinuovoattuale:come nelXIIseco-
lo, quandolanovitas raggiunseicentridellaculturaoccidentale
) CAPITOLOSESTO-Naturaearte all’opera û attraversoletraduzionidall'arabo, ricongiungendosiforseatemi
1)L'energia » 203 sopravvissuti nellesettedualiste; ocome nell'età rinascimentale,
2)« Virtutesnaturales » » 210 incuisi ripresentòattraversoladiffusionedellafilosofiaermeti-
3)Anima » 214 ca con le sue istanze di rinnovamento religioso e scientifico, il
) 4)Uncorpoperfetto » 218 fascinodi questosegretosi puòintuireoggi nellafioritura di un
NOTACRITICA » 225 interessechesiespìrme nei modi più vari.
)
La mia personalevia d'accessoalla ricerca delsegretodell'al-
CONCLUSIONE » 229 chimia sièaperta moltiannifa, nella grandesalaacupola della
British Library. Mi trovavo a Londra per completare unostudio
) FONTI » 233 sulleopere mediche di Raimondo Lullo, e sapevo bene, natural-
mente, che esisteva tutta una letteratura alchemica conosciuta
BIBLIOGRAFIA » 235 nei secoli col suo nome; avevo inoltre presentechel'editore set-
tecentescodegliOperaomniadiLullo,IvoSalzinger, nell'indica-
) INDInICdIiceanalitico »» 224475 (cid:127)4 lrae suunaa pmoesdsiibciinlealeatltl'uarlacheismoiteariicnamdeaìnYiaerrsaluelslpialincait,aa.vPevearcciòolldeegcaitsoi
Indicedei nomi » 261 che non potevo completare il mio studio prima di aver letto le
Indicedei manoscritti » 265 dueoperechevenivanocomunementeconsiderate centrali nella
produzionealchemica pseudolulliana, ecioè ilTestamentume il
Liber de secretis naturae seu de quintaessentia.Questo mi portò
da una partealla scoperta-che avrebbe fecondatogliannisuc-
) cessivi della mia ricerca accademica - che le due opere erano
) molto diverse nella loro impostazione; e, dall’altra, mi mise a
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contattocon unatradizionedi pensierocheniente nella miafor
) mazioneavrebbefatto presagirecheavrei maiincontrato.
Addentrandomi nellostudiodellatradizionealchemica,infat-
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) !(cid:127);
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2 L'ORODEIFILOSOFI < PREMESSA 3
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ti, non mi era possibile evitare di confrontarmi con l'inteipreta- metendenza oggettivache persegue unoscopobendeterminato,
zione junghiana dell'alchimia che, rinnovando le basi stesse su (cid:127)1 ma ancora soggettivamente sconosciuto), perché la perfezione a
cui era possibile guardare a questo « oggetto misterioso » della I cui tendono è la perfezione dei corpi, che consiste in ultima
storia,avevaasuotemporicevuto un'accoglienzaentusiastapro- istanza nel tentativo di conferire alla materia la incorruttibilità
prio da parte di uno degli storici della scienza a cui guardavo che è attribuita allo spirito-tentativo che certo agli alchimisti )
con più interessedalpuntodi vista metodologicoe deicontenu- % - non è riuscito, ma che si ripresenta di continuo nella storia del
ti,Walter Pagel.Cosìaffrontaila letturadi Psicologia ealchimia: ì rapportofra gli uominiela natura.
le suggestioni che ricavai da quella lettura furono numerose e Questo caràttere simbolico rende tendenzialmenteconflittuale,
importanti, perla miavita primacheperi mieistudi.Mal'inter- ì senonimpossibile,ilconfrontofral'alchimiaelatradizionefiloso-
pretazionedell'alchimiacheJungformulava,perquantomicon- ficaoccidentale,costruitasulladicotomiadimateriaespirito,sog-
vincesse nei suoi termini generali, non riusciva a contenere sen- ? gettoeoggetto:einfatti,dopounprimoperiododiattenzionedegli
za residui le tematiche che avevo colto nei testi alchemici pseu- Scolastici per la novità e l'oscurità dell'alchimia (i cui libri, come
dolulliani, considerati fra i più importanti da tutta la tradizione quelli di medicina, Gastrologia, di filosofia, erano stati importati
ermetica. (cid:127)i nell'Occidente latino durante quel XII secolo, in cui il patrimonio
Per alcuni anni ho continuato con ostinazione le mie ricer- scientificomedievalesiarricchìadismisura)lascienza,oarte,del-
cheele mieletturealchemiche,allargandoledal campo pseudo- latrasmutazionevenneesclusadallaculturaistituzionale,efinìcol
lullianoatuttalatradizionemedievaleeoltre:einsiemeinsegui- diventare una «scienza occulta», vivendo a fianco, o piuttosto ai
vo tuttele possibili tracce per capire il senso dei testi di cui ve- margini,dellosviluppo del pensiero e delle scienze nell'Occidente.
nivoindagandolevicissitudinistoriche.Da questitestiavevoca- Afferriamo così un capo del filo che collega il fallimento degli al-
pito che ciò che gli alchimisti facevano nei loro laboratori era chimistioccidentaliel'espulsionedell'alchimiadallascienzascola-
una ricerca di concreto perfezionamento della materia (si espri- stica, il duplice processo che ha privato ima seconda volta il pen-
messe nella ricerca dell'«aurum nonvulgi »,dell'elixirodellapis sierooccidentale(laprimavoltaerastatoconlavittoriadelcristia-
philosophorum),mentretrovavoin Jung-esoprattutto, devodi- nesimosulle «eresie» gnostiche)delcontattocolsuolatooscuro-
re, neisuoiseguaci-unasottolineaturadelcaratterespiritualee- ;(cid:127) ; quello che nell'ultimosecolo la psicoanalisi ela psicologia dell'in-
metaforico di questa attività, che forse si addiceai testi d'alchi : conscio hanno riportato alla luce a partire da una «materia pri-
mia post-quattrocenteschi, ma non alle ricerche contemporanee : ma» sordida come il piombo, l'oro lebbroso degli alchimisti, ma
allascolastica medievale. che,a differenza diquesto,siorigina dall'intemodell'uomo:la ne-
La ricerca degli alchimisti, rivolta a trasformare la materia, vrosi,oildisagiodell'anima.
richiede certo, da parte del ricercatore/operatore, atteggiamenti C'è però- ed è questa la tesi centrale di questo libro- un
e pratiche intesi a superare il tabu del contatto con la materia momento di passaggio, in cui la tradizione alchemica sembra
stessa:inquestoaspettodell'alchimia,chesiriallacciaalletradi- cercare il dialogo conla filosofia,delineando un'immaginedella
zioni metallurgiche analizzate da Mircea Eliade, sta la matrice propriastrutturateoricaedoperativa mediantel'usodistrumen-
cdhelelm'initcear,peredtaezlliaoncoempuurnaemleetntuterare«lisgpioirsiatudailetu»t,taolmaettraafdoirziicoan,edaell-- 4>5 ftiiadenlatpuernaslieersocodloasmtiicnaandtiemdealtlr'iecpeocaaris-tonteellliacafa-ttiespceecricea,ldaifdiliomsoo--
l'interpretazione junghiana.Inveritàperòneitestideglialchimi- strarela verità della propria ricerca e dei suoi risultati in questi
sti medievali farel'oro ol'elixir non è una metafora del proprio i termini. La necessitàdiadeguarsialla definizionediscienza na-
perfezionamento interiore: è invece un'operazione rivolta fuori turale vigente nell'ambito della filosofia scolastica opera sull'al-
da sé, di carattere simbolico (intendo qui «simbolo» nel senso chimia nelsensodiunatendenzaalladeterminazioneconcettua-
della formulazione junghiana, nel Mysterium Coniunctionis, co- le,leggibile, neltestocheanalizzeremo,attraversol'adozionedel
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4 L'ORODEIFILOSOFI PREMESSA 5
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linguaggio aristotelico e di uno dei «linguaggi della misurazio- Il libro si sviluppa attorno ad un tema centrale, l'elaborazio- 3
ne», in cui L E. Murdoch ha visto l'elemento caratterizzante .; ne di una «filosofia alchemica» nel Testamentum pseudolullia- dli
della scienza tardo medievale. Ma il segreto della materia che no,e adue temidicontorno,omegliointroduttivi:leinterpreta- iHl
prende vita, l'unione di « materia » e «spirito» - la coniunctio : zioni moderne del fenomeno alchemico e l'alchimia di Ruggero
oppositorum - non può venire espresso nel linguaggio della Bacone. Poiché nessuno di questi temi è stato fatto oggetto di
scienza aristotelica (o forse della scienza tout court). Il coerente studi specifici nella storiografia contemporanea, mi è sembrato
esqncsuooie,tlosaitbsontrieiscdgaaoapt-eivvrmeeondodnaseeltllrloraaigsl«'etiamtQttauupttaoooesssaetilpiboiidsltiideteàmfuadoolilrcoihdgiedimfceioiinaiicrn»eocn-elf'ariitnlnocihbodia,mesqlieluaaaancnleutqoilutmtuaerelrae-- 3!! ovsipipraeipnfcoedirfroiitmcuahnedeonavtcipoopblstioetbsrluaiitoiermge«reaintfltioecmtrieeidociirniodtirriscdechliaonezresi»ooganeldenlaiersreifanitlntgeaeo,mlsdieiiaanortlgegeonsnmiuocietaantpzetiiistootdnil,eoilrpsitinieùa--
emliimniininalcauliocreorceasivgaennozad.i farlo gli alchimisti « teorici », ma non fsitaoncaotnuraaslpeedtteildMeleddiiobeavttoi.toLeinncootersaopsiuèlldailcphaigminiaadoesiuclalapiftiololis2o--*
Il corpo a corpo degli alchimisti col problema della materia 6rinvianoperciòesclusivamenteai testi.Nel primocapitolo,che
può essere letto come uno dei tentativi, che la storia ha cono- costituisce una sorta di introduzione estesa, le poche citazioni
sciuto, di operare la salvezza della materia, cioè dei corpi, in sonoinvecedirettamenteintessutenelcorpodeltesto,edirinvii
una prospettiva escatologica. È questo,secondo me, ilsenso più fra parentesi sono da intendersi alle traduzioni italiane indicate
profondo del perdurare del fascino del segreto alchemico e del in bibliografia (oalla pagina del testooriginale, quandosi tratta
suo ripresentarsi alla luce del sole in momenti particolarmente di una mia traduzione).
critici nella storia umana. E lo sforzo compiuto per definire in- Perquei testi alchemici medievali di cui non esistonoedizio-
tellettualmente questo tentativo testimonia di una profonda esi- nicritiche houtilizzatol'ultimagranderaccoltadiscrittid'alchi-
genzadi unificareil bisognodiconoscenza elalotta per vincere ! mia curata da J.J. Manget nel 1702, che costituisce, insieme a
ildivenireela morte. A quelle del Gratarolo, del Perna e dello Zetzner unodei canali di
Questo, almeno, è quanto io leggo in questi testi lontani: le -ï: trasmissionepiù diffusidellatradizionetestualedell'alchimia,ed
idee espresse in questo libro sono dunque le mie idee, ed i testi hailpregiodiunarelativamentefacilereperibilità,ancheperes-
deglialchimisti, insiemea ciò percui concordano col miovede- serestata ristampatain edizioneanastatica in anni recenti.Il te-
re, mantengonoancheuna irriducibile autonomia.Seèvero,pe- stodelTestamentumvienecitatosecondoquestachiave:I,segui-
rò, che questi testi possono essere considerati come un aspetto to dal numero del capitolo e dalla pagina, si riferisce alla
dgn'oeOlnmombaorlncauddnoee,llcdauotimradadaninzdineoonfoernifsdiplaoomssoteefnictfaailloioscroicsfiipdcehetent,otaslaeelp,l'epèsuspreeerrecfhodénedlsla'iutpoeomsnuo- Sp-> mf«uTumhmies;o»rL,iMcaedr»ii;tnaIvIicasoiamrlifeLerisbiseeccreoMnadlelaracu«praPiorrtraeucmtdicea(lc»h>T;eeIsIftIaaampllaearnt«teuPmdrealclnatoicvteaisrsdziae-
una matrice diversa da quella del pensierofilosofico tradiziona- parte dell'opera), non riportato dal Manget, e stampato in due
loep:enraozniolnai rmazaitoenriaalliitàecchoenasletraime,mmaaginilicdoainevsoslegismuesnctiotatceo.nPeler 1 eddelilz'oiopneiradivvieernseepterracilòorcoitaetapedralloMpSiùOxifnoarfdfi,dCaobrilpiu:sqCuehsrtiastipCarotle-
questo, accanto alla mia lettura, altre sono, saranno, possibili, lege 244, ff. lra-81ra. Tutte quante le citazioni sono state co--
senza cheforsesi possa mai esaurireil «segreto» dell'alchimia. munqueconfrontatecoltestodiquestomanoscritto,dicuisiso
Proporne unaletturasignificadunque nulla di più cheriportare nosegnalateleeventualidivergenzesignificativerispettoaltesto
all'attenzione una tradizione che mostra che « c'è dell'altro » nel ;ii astampa.
campo del pensiero, rispetto a quello che è stato definito « filo- , La bibliografia sull'alchimia è vastissima e diseguale: ripre-
sofia» nelcorsodella nostrastoria occidentale. Î sentarla senza discussione avrebbe avuto scarso significato, di-
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6 L’ORODEIFILOSOFI :>v«^-m-s.di-mú
scuterla con pretesedi completezzaavrebbecomportatoscrivere
unlibroaltrodaquestoemoltodiversamenteorientato. Misono mWYy1"
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perciòlimitata ad indicareitestida meeffettivamente utilizzati, >V
evitando di aggiungere una bibliografia vera e propria, per la ;
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quale il lettore può utilizzare le appendici alle opere di R. Hal- :
leux e di R.P. Multhauf citate nella « Nota critica» al primo ca- I
mpiteonltoo;spuelrlelaribciebrlciohgerpaifùiarceocrernetni,tedesvuell'easlscehriemciaonesupletratuanlaorriievnistata- 1(cid:127)ii:f\V> i'1
specialistica Ambix.The Journal of the Society for the History of WÆÊ: '
Alchemyand Chemistry (Heffer's Printers,London). .*:.
1 'ï 1 ‘ PRIMA PARTE
L'elaborazione delle ideecontenute in questolibro è avvenu-
ta durante molti anni, lungo i quali ne ho discusso spesso - e
talvoltaanimatamente-conChiaraCriscianiecon Fabrizio Mo-
neschi,che hannocontribuito,da punti di vista radicalmentedi- K
versi, a farle venire alla luce: per questo sono profondamente
grata ad entrambi, così come a Mila Busoni e a Michele Ran-
chetti, che hannolettoil dattiloscritto, econi lorosuggerimenti
e incoraggiamenti mi hannoaiutatoa migliorarnelaformafina-
le. Ringrazio infine Claudio Leonardi e Agostino Paravicini Ba-
gliani,chehannovolutoaccoglierequestolavoronellacollanadi )
studi medievalidella S.I.S.M.E.L.Illibroèdedicatoa mio mari-
)
toFrancesco ea miafiglia Rossella.
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Pistoia,maggio1990-ottobre1991 I
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) CAPITOLO PRIMO
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PER UNA INTERPRETAZIONE DELL'ALCHIMIA
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) WXr ; ÉS./H‘1T1'r. 1)1TERMINI DEL PROBLEMA
) ;> Nei testi della tradizione latina medievale l'alchimia viene
Wfe’V.' spesso presentata come filosoìfa o sapienza: l'affermazione di
M unaidentitàfra duetipidisaperecosìlontaniai nostriocchiap-
) . pareestremamenteproblematica:eppureproprioquestosirivela
) mf•vt'iÿXt.mX'.t'V; eLsuslelore, tielstteomcaelceebnretraeleridteenluTteostaaumtoernetvuomleadttaribtuutittaolaaRtraaidmizoinodnoe
I A YxxX.,M ermetica fino al XVIII secolo. In esso è detto chiaramente che
!®X «l'alchimia è una parteocculta della filosofia naturale»-e pro-
; prioa partireda tale affermazioneilsignificatofilosoficodell'al-
) chimiavenneacostituireuncarattererilevantedituttoilcorpus
pseudolulliano,checontribuisceaspiegarneilsuccessoinetà ri-
) m XX/X nascimentaleeancheoltre.Perquestaragionemisonoproposta
, dianalizzareafondoilTestamentum,indagandola presenza ela
)
- . ?Vi rilevanza di tematiche filosofiche al suo interno, allo scopo di
) chiarire i termini del problema e offrire un contributo di qual-
) :* (cid:127)(cid:127) cherilievo perunadefinizionedell'alchimia.
Le opere attribuite a Raimondo Lullo dal XIV secolo in poi
. costituiscono unodeifilonipiùimportantinell'ambitodell'alchi-
) Xm'aiclMfeVvi-XX/'- dminiaeosctocridiceon:tainlepmriemdioevluaoleg.oLloacvoansftaeremcaonmopdaivttearstirafdaitztoiorinedimoar--
) noscritta,ela presenza non marginale di questi scritti nelle rac-
colte alchemiche dei secoli XVI-XVIII, dalle edizioni curate da
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seguacidi Paracelso, comeMichaelToxiteseJannosHuemii,al-
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10 L'ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 11
chemica curiosa di Jean Jacques Manget; altrettanto si dica per Arnaldo da Villanova; suddivisione che riflette il movimento
la rilevanza che proprio la tradizione pseudolulliana mostra di pressochécontemporaneoall'internodella tradizione medica,le-
avere come un precedente delle ricerche di Paracelso, nella cui gato alla affermazione della medicina comedoctìrna,scienza in-
farmacologia spagirica trova sbocco uno degli aspetti più vitali tegrata nel sistema della Scolastica. È questa caratteristica che
delle pratiche degli alchimisti medievali, la preparazione di me- fa sì che gli scritti alchemici latini del '200e del'300 non possa- )(cid:127)
dicine basate sulla «quintessenza »; infine, la centralità della fi- no essere totalmente spiegati all'internodelle interpretazioni co-
gura di Lullo (non il Lullo autentico, ma il supposto autore del dificate dell'alchimia; ed è proprio questa, però, che li rende in- >
Testamentum,del Codicillus,del Liber de secretis naturae seu de n teressanti a mio avviso come esempio del tentativo di confronto
quinta essentia) nelle ricostruzioni della tradizione alchemica fra la mentalità scientifica occidentale in un momento cruciale
operatealsuointerno:dagli esempi piùantichi(la Summa seda- della sua formazione (l'aristotelismo della Scolastica) e le tema-
cinadiGuglielmoSedacer,l'anonimaConversalo philosophorurn ticheespressesimbolicamente nefl'alchimia.
del 1475), fino ai Symbola aureae mensae duodecim nationum di
Michael Maier nel XVII secolo e al Dictionnaire mytho-herméti- Quest'ultima affermazione implica, come evidente, un taglio
que diAntoine Pemety nelXVIII. interpretativo che va reso esplicito: infatti non è possibile oggi
Nonostante la sua diffusione e l'importanza accordatagli al- j procedere come se la definizione di alchimia e di testo alchemi-
l'interno della tradizione, però, lo pseudoLullo alchemico, ed in cofosse unconcettostoriograficocosìlineare,comesipoteva ri-
particolare l'opera più importante e fondante rispetto alcorpus, - tenereancoraall'iniziodelnostrosecolo.Anchevolendo prescin-
il Testamentum, non sembra trovare uno spazio adeguato all'in- (cid:127)3 dere da una considerazione articolata dell'alchimia orientale, la
terno delle interpretazioni dell'alchimia: da parte degli storici consapevolezza che l'alchimia in Occidente non è riducibile al
della scienza, il corpus alchemico pseudolulliano viene valutato : suo aspetto di proto-chimica ha infatti portato ad un ampio di-
perlo più negativamente, per la sua scarsa rilevanza come con- battitosull'argomento, che ha potenzialmenteallargatoilcampo
tenitoredi innovazioni tecniche nel sensodella proto-chimica, e di ciò che è definibile come alchimia, fino a renderne incerti e
per l'ampio spazio dato alle speculazioni teoriche, necessaria- sfumatiiconfini. Misembra necessarioperciòripercorrerealcu-
menteinadeguateeoscureperchiguardiadesseconl'occhiori- ne tappe significative del dibattito storiografico ed ermeneutico
volto alle categorie della scienza chimica moderna. In questo del nostrosecolo, per chiarire in via preliminareche cosa inten-
senso i testi pseudolulliani vengono generalmente svalutati ri- Vi do per « alchimia », così da poter mettere questa definizione a
spetto alle opere alchemiche del XIII secolo (Geber latino, le confronto con il contenuto dei testi pseudolulliani e rendere ri-
opere attribuite ad Alberto Magno). D'altra parte, nemmeno le conoscibile la prospettiva incuileggoquesti ultimi.
interpretazioniche portano in primo pianoilsignificato iniziati- 1
-
co, religioso e simbolico dell'alchimia possiedono un «luogo» : Nel cercaredi circoscrivere i confini del nostrooggettodi in
teoricoperleargomentazioniscientificheefilosofichecontenute dagine, occorre innanzitutto sottolineare che ciò che oggi chia-
in questi testi, di cui sottolineano soltanto aspetti marginali, miamo «alchimia » èunsaperecheda unlatoconsistein unfa-
quandononlitrascuranodel tutto. 1 re, un operare-nel latino degliscolasticiè un'ars e l'alchimista
La caratteristica fondamentale delle opere alchemiche pseu- . j. èartifex.-,e dall'altro in una tradizionescritta, costituita da nu-
dolullianeconsiste,comevedremo, nell'accentuareil rilievodella merosi testi di varia dimensione e vario carattere, nei quali le
teoria alchemica, a partire dalla suddivisione dell'alchimia in esperienze degli alchimisti sono depositate: di questo occorre
una parte teorica e una parte pratica od operativa, già praticata sempre tener conto nell'interpretazione dei testi e delle immagi-
da Ruggero Bacone e in almeno due testi di alchimisti, laTheo- nicheliaccompagnanonellatradizioneoccidentale,a partireal-
rica et practica di Paolo di Taranto e il Rosarium attribuito ad %: meno dal XTV secolo, tenendo presente che il limite di ogni in-
;;
.
1,
; 12 L’ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 13
terpretazione dell'alchimia è costituitodallo scartochecèfra il 2)L'ALCHIMIADASCIENZADELLAMATERIAAD IMMAGINAZIONE MATERIALE
testoel'esperienza, realeoimmaginale, acui esso rinvia.D'altra
parteilricorsoallasuppostacontinuitàdella tradizionealchemi- La riprese dell'interesse per l'alchimia al di fuori dei circoli
ca esoterica nella interpretazione dei testi ignora la diversità im- esoterici è avvenuta nell'Ottocento, grazie soprattutto all'opera
posta dallo svolgimento temporale e gioca sullo spiegare « igno- pionieristica di Marcelin Berthelot, uno storico della chimica di
tum per ignotius», invocando fattori che non possono essere impianto positivista,seguitoda numerosi altrichevedevano nei
) sottoposti acontrollo. testidegli antichialchimistiiprimi tentatividiindaginechimica
Ma che cose l'alchimia? Tutti sannoche gli alchimisti cerca- sulla materia.Icontributi diquestotipoallastoria dell'alchimia
sonoassai numerosi:non tuttiperò raggiungonoilivellidelleri-
vanodifarel'oroa partiredai metallivili, edunque ladomanda cerchedellostesso Berthelot, di von Lippman, di Ganzenmiiller,
sembra invocare una risposta ai limiti dell'owietà. La cosa però di Ruska(pernonfarecheinomiclassici).
cambia aspetto se mettiamo a fuoco alcuni elementi: prima di Ladefinizionedell'alchimiacomescienzadella materiacosti-
tutto, fin dall'antichità gli alchimisti erano almeno potenzial- tuisce il risultato più avanzato delle ricerche degli storici della
menteconsapevolicheilmetallodelcoloredell'orocheproduce- scienza sull'argomento, e come tale si presenta nella sintesi più
I vano nei lorolaboratori non era la stessa cosa che l'oroquale si recente legata a questa impostazione storiografica, il volume di
estraedalleminiere.Esistevanoinfattidei metodidisaggio, frai R. P. Multhauf,The Originsof Chemistry.Accogliendo i risultati
quali il sistema della coppellazione, i cui risultati erano inequi- di un secolo di ricerche, esso vuol essere una storia di questa
vocabili; questo tuttavia non significa che gli alchimisti fossero scienza (e dunque, in prospettiva moderna, della chimica), che
semplicemente dei falsari-anzi, essi usano sottolineare la con- presti attenzione a tutta la sua complessità, e parte dal ricono-
sapevolezza della diversità del loro prodotto nel definire il loro scimento che la chimica prima del XVIII secolo ha ben poco in
orocomeorodei filosofi,oronon comune(«aurum philosopho- comune negli obiettivi e nella terminologia con ciòchesi cono-
rum », «aurum non vulgi»). Inoltre, almeno nell'Occidente me- sce nella scienza moderna. «Essa non si adatta al modello che
dievale, la pratica degli alchimisti comprendeva anche la prepa- glistorici hannocostruito perlascienzain genere » (p.11).Per-
razionedifarmacibasatisulla «fermentazione» (termineimpie- ciòla ricerca delle origini della chimica deve confrontarsi con il
gato, come vedremo, da Ruggero Bacone) e, più tardi, sulla di- significatodell'alchimia:maquestoconfrontovienepostoin atto
stillazionedisostanzeperlopiùvegetali,macomunquediorigi- seguendo un criterio costruito a posteriori, cioè la rilevanza o
neorganica, alla ricerca di quell'agentedisaluteelongevità che, meno di una determinata sostanza nel contesto di ima virtuale
) con terminearabo,venivachiamatoelixir.Prendendoallalettera «scienza della materia » cheè rintracciabile di volta in volta nei
la ricerca alchemica,si deveconcluderecon la constatazionedel dominidell'alchimia,della filosofia,della chimica:
suo fallimento, perché né l'oro artificiale né l'elixir che conferi-
sqcueell'eaterirsnpaosgtiaovailnlaeznzoasterasadloumteasnodnaoinstiaztiailmeafoispseroddiottitpi.oSleetdteurna-- Iguluncearnidzteeerteinoremèlicnsotaanttatoessqotuosteadlnliozaudniaavceossncsiseeidoneznraaorndeealsvleaesumsneaapteprreaicaretidcreiognluatiareerdciadonentaeseo-i
le,si presenterebbe immediatamente un'altra domanda,più insi- materialiterrestri(p.12).
)
diosa: come si può pensare che uomini almeno mediamente in-
telligenti, e talvolta geniali (Newton, ad esempio, si è occupato Sinoticheconlacoppia «antecedents/consequences » ciri-
assiduamentedialchimia),persecolisisianodedicatiad unari- troviamo pericolosamente vicini al tema duhemiano dei «pre-
cerca i cui scopi erano manifestamente impossibili? Si dovrà corrimenti».
dunque cercare in un «altrove» il significato della pratica del- L'alchimia, per Multhauf, è dunque la prima forma in cui
l'alchimia-ilsuosegreto. l'uomo pone la materia ed i suoi cambiamenti al centro della
)
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14 L'ORODEIFILOSOFI PERUNAINTERPRETAZIONEDELL'ALCHIMIA 15
propria attenzione, e in ogni cultura che l'ha ricevuta conosce sforma in una lettura poetico-simbolica delle tematiche alche-
una nascita e un declino successivi, iniziando il proprio ciclo in miche:è il percorsodi Gaston Bachelard, dalla Formation de l’e-
stretto collegamento con la tecnologia e la fabbricazione dell'o- sprit scientifique alla tetralogiadeglielementi.
I
ro, e terminandolo in forme di occultismo che non hanno più V La consapevolezza che un elemento basilare per definire l'al-
niente a che fare con la scienza della materia. Del ciclo dell'al- 11 chimia èla penetrazionedellinguaggio usatonei testialchemici
chimia fa parte anche la farmacologia alchemica, che porta ad è dovuta ad una crescente sensibilità nei confronti del significa-
una nuova teoriadellapreparazionedelle medicine,derivata dal- I : to dei «rifiuti» (nel senso in cui lo storico della medicina Wal-
la preparazionedell'elixire affine ad essa, e all'introduzione nel- I!' ter Pagel aveva usato questo termine, rubbish, in un suo breve
la farmacopea di nuove sostanze artificiali. Questo aspetto del- m11 scritto del 1945) nella storia della scienza-cioèalla consapevo-
l'alchimia, generalmente considerato una novità introdotta da iÍ i;. lezza che nelle scienze del passato non si possono operare tagli
Paracelso (e indicato col nome particolare di spagina, o arte $> netti imposti dall'epistemologia contemporanea, ma cheanziso-
spagirica), in realtà ha origini più remote. Dallìslam nel XII se- 1' no propriole « deviazioni» o i lati oscuri nell'opera degli scien-
colo l'alchimia con tutti i suoi aspetti passa in Occidente. Qui :r# ziati del passato che ci permettono una comprensione più ap-
dapprima genera entusiasmo per la preparazione dell'oro, poi profondita del significatodelle loro ricerche. L'attenzione al lin-
compie quelloche Multhauf definisce ilsuo « usual tum » verso r guaggio degli alchimisti però è anche dovuta ai problemi impo-
l'occultismo (cheegli non riesce aspiegare, o non vuole). Ma gli : stidalconfrontoconleinterpretazionisimboliche(inprimoluo-
alchimistilatinitrovano unavia d'uscita nellascoperta dell'elixir ã goquella diJung), chefanno «esplodere » la definizione di «te-
della vita, riconoscendo una identità di fondo nella procedura I ; sto alchemico», «immagine alchemica », «linguaggio alchemi-
dellafabbricazionedell'oroein quelladella medicinaalchemica, $ CO». Alle tematiche del linguaggio degli alchimisti si intreccia
la cui efficacia finisce per imporsi, nonostante la mancanza di ï dunque strettamente la definizione della tradizione alchemica,
una teoria corrispondente del corpo umanochespieghi il modo intesa nel senso del corpus testuale e iconografico che ne costi-
di agire dei rimedi. Nella medicina chimica sta dunque, per a tuiscela tracciavisibile nellastoria.
Multhauf, il contributo storicamente rilevante dell'alchimia, il 1 L'interesse di Crosland èsempre rivoltoalle originidella chi-
cui lato occulto rimane estraneo alla sua ricerca. Di fatto egli . ' mica moderna, di cui considera l'alchimia come uno dei fattori,
non si discosta dalle posizioni degli storici della scienza prece- =1- essendo l'altro le pratiche artigianali associate alla metallurgia,
denti, se non in quanto sostituiscela medicina chimica alla chi- ì alla fabbricazione del vetro, alla tintura, alla distillazione e alla
mica tout-court come «criteriodi verità» dell'alchimia, e nonsi $ farmacia (p.xv):mailfattochel'alchimia inquantotalenonab-
poneaffattoilproblemadellavaliditàdeglielementinonscienti- 3 bia un linguaggio tecnico, è già un elemento che la distingue
fici (in senso moderno) dell'alchimia, e dunque della sua com- dalle tecnologiechimiche,sia pure rudimentali.Illinguaggiode-
Í
plessità. 3 gli alchimisti è essenzialmente un linguaggio analogico, il che
L'attenzione per il significato dell'alchimia, considerata nella 1 crealasituazione paradossale,perla qualeèpossibileche un te-
totalità della sua fenomenologia storica - attenzione stimolata sto d'alchimia non sia riconoscibile come tale, mentre si può
anche dalle ricerche religioso-comparatistichee psicologiche, su I leggere un testo allegorico come alchemico. Caratteristica del
cui torneremo nelle pagine seguenti-si è comunque sviluppata I£ linguaggio degli alchimisti è la sua oscurità, che ha secondo
nell'ambito storico-scientifico in due direzioni: da una parte fo- Í Crosland unaduplicefonte:intenzionale,in quantola conoscen-
-
calizzandosi sul tentativo di comprensione del linguaggio degli : za alchemica nonèfatta perillettoreoccasionale;ma anchele
alchimisti (penso soprattutto allo studio di Crosland), dall'altra gata agli errori che è possibile commettere nel trasmettere le
operando una sottileanalisi epistemologica dell'alchimia, chefi- S idee da un linguaggio o da una cultura ad un altro. Alla proble-
niscecon un superamentodell'atteggiamentoscientifico esi tra- (cid:127)i matica legata all'origine araba (e greco-araba) della tradizione
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(cid:127)A
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