Table Of ContentPAUL ARIÈS
I FIGLI DI McDONALD’S
LA GLOBALIZZAZIONE DELL’HAMBURGER
Strumenti/Scenari
Collana diretta da
Pietro Barcellona, Raffaele De Giorgi,
Gianluigi Palombella
Comitato scientifico
B. Amoroso, T. Blanke, A. Caillé, J.R.
Capella, S. Latouche, M. Maresca, G.
Teubner
L'89 è certamente uno spartiacque
epocale. All’euforia di una unificazione
planetaria della Storia umana è, tutta-
via, lentamente subentrata una sen-
sazione di impotenza e di ansia. Ogni
voce dissonante sembra sommersa
da un rumore di fondo pervasivo e
insistente, che impedisce di distingue-
re. Anche la produzione di libri si inse-
risce in questa atmosfera irreale. Il
mondo sembra omologarsi ad un’im-
mensa borsa finanziaria, concentrata
su tabelle che segnalano quotazioni,
sigle, cifre.
L'epilogo della pretesa «moderna» di
controllare l’esperienza, la vita e la
natura è la trasformazione dell’acca-
dere quotidiano in una specie di allu-
cinazione dove si è perso il senso del
limite e il confine fra immaginario e
reale. Bisogna allora guardare se ci
sono crepe, lacerazioni che lasciano
intravedere un ulteriore spazio menta-
le. È necessario sostenere la ricerca
di nuovi percorsi, e l'ambizione a pen-
sare il futuro.
La collana si propone di promuovere
diverse «letture critiche» del mondo
Strumenti/Scenari 11
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in 2022 with funding from
Kahle/Austin Foundation
https://archive.org/details/ifiglidimedonald0000arie
PAUL ARIÈS
I FIGLI DI McDONALD’S
LA GLOBALIZZAZIONE DELL'HAMBURGER
© 1997 L’Harmattan, Parigi
Titolo originale: Les fils de McDo. La McDonalisation du Monde
Traduzione di Maria Chiara Giovannini
© 2000 Edizioni Dedalo srl, Bari
www.edizionidedalo.it
a Catherine, a Mathilde, a Camille,
agli ultimi mangiatori
Il mondo è pieno di relitti umani educati
Ray Kroc, fondatore di MeDonald’s (1980)
Gli animali si nutrono, l’uomo mangia,
ma solo l’uomo di spirito sa mangiare
Brillat-Savarin (1820)
La cucina di un popolo è la sola esatta testimonianza
della sua civiltà
Eugène Briffault (1846)
Dello stesso autore:
- La fin des mangeurs, Desclée de Brouwer, Parigi 1997
- Le retour du diable, sectes sataniques et extrème-droite, Golias,
Lione 1997
- Déni d’enfance. Manifeste contre la banalisation de la pédophi-
lie, Golias, Lione 1997
- La Scientologie, laboratoire du futur? Les sectes d’une machine
infernale, Golias, Lione 1998
- Libération animale ou nouveaux terroristes, Golias, Lione 1999.
Prefazione all’edizione italiana
Quando / figli di McDonald è apparso in Francia, nel set-
tembre 1997, non esisteva ancora in Europa un vero e proprio
movimento anti-McDonald’s. Allora eravamo in pochi a consi-
derare quella lotta necessaria e possibile. McDonald's, autenti-
ca abbuffata unica del pensiero unico, prosegue la sua conqui-
sta del mondo, nazione per nazione, paese per paese, casa per
casa. Voleva 20.000 McDonald's per l’anno 2000, a tutt'oggi
ne possiede 23.300. Di fronte a questa invasione, l’ Europa rea-
gisce superando le sue antiche divergenze: la gente comincia a
non guardare più di buon occhio questi extraterrestri dell’ab-
buffata, vi sono resistenze ovunque, nelle città come nelle cam-
pagne, da parte di organizzazioni di studenti, di operai, di con-
tadini. McDonald’s non è una questione di gusto, ma di conce-
zione dell’uomo, è l’espressione di una tavola disumanizzata e
disumanizzante; McDonald's non è di cattivo gusto solo per il
palato, ma per la mente: ama così tanto i bambini che non vuole
diventino adulti. Non è per antiamericanismo che la gente si
oppone a McDonald's: McDonald's, per la verità, non è né ame-
ricano, né riservato esclusivamente ai giovani: è l’abbuffata di
coloro che non sanno più cosa vuol dire mangiare.
I francesi devono molto ai loro vicini, visto che l’umanesi-
mo della tavola è giunto proprio dall’Italia e dalla Spagna,
durante il regno di Francesco I. Allo stesso modo, dall’Italia e
dall'Inghilterra sono giunte le prime forme di resistenza alla
McDonaldizzazione, alla MeDominazione del mondo. Ogni
ti
anno sono organizzate giornate mondiali di lotta, il 12 e il 16
ottobre. Questa battaglia si combatte contro il simbolo più forte
della disumanizzazione e si aggiunge alle altre, volte a preser-
vare la ricchezza del mondo, la sua diversità. «Le Monde
Diplomatique» si domandava che cosa accomunasse le mie
opere, quale rapporto ci fosse tra McDonald's, le sette religio-
se e la pedofilia. La risposta è nata dalla penna di Alain Bihr:
in tutti vi è lo stesso rifiuto dell’indistinzione barbara, lo stes-
so appello alla resistenza umanista. L'infanzia è oggi minacciata
perché rappresenta il volto stesso della fragilità, in una società
globalizzante che rifiuta il ruolo del debole; il diffondersi della
pedofilia è il segno di un più profondo diniego dell’infanzia. Le
sette religiose non costituiscono un fenomeno marginale, né un
retaggio del passato, ma sono un vero e proprio laboratorio del
futuro, uno specchio delle nostre logiche. McDonald’s è un
autentico emblema della mondializzazione commerciale. Ognu-
no di questi aspetti della società rivela uno stesso rifiuto del
simbolico, delle culture. Ciascuno dice a modo suo che il pro-
blema dell’uomo è l’uomo, perché è debole, dipendente, non è
onnipotente. La convinzione secondo la quale tutto è concepi-
bile e tutto è possibile, è pericolosa. L'Italia, coni suoi pro-
grammi di educazione alla corretta alimentazione, ha iniziato a
«riumanizzare» la tavola, luogo capace di umanizzare l’uomo.
2 giugno 1999
Paul Ariès