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CORPO E RELIGIONE
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Testatina 3
Gaspare Mura - Roberto Cipriani (edd.)
CORPO E RELIGIONE
presentazione del card. Paul Poupard
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In copertina:
Scena di sacrificio umano azteco.
Madrid, Museo d’America.
© 1996, Foto Scala, Firenze.
Grafica di Rossana Quarta
© 2009, Città Nuova Editrice
Via Pieve Torina, 55 - 00156 Roma
tel. 063216212 - e-mail: [email protected]
ISBN 978-88-311-7355-1
Finito di stampare nel mese di maggio 2009
dalla tipografia Città Nuova della P.A.M.O.M.
Via S. Romano in Garfagnana, 23
00148 Roma - tel. 066530467
e-mail: [email protected]
Testatina 5
Presentazione
Percepisco con chiarezza e con forza la necessità e l’urgenza di un
dialogo tra le religioni, tra i credenti di tutto il mondo, per promuove-
re un futuro di pace per l’umanità e una convivenza che sia davvero se-
rena e solidale, da costruire all’insegna di un nuovo umanesimo plena-
rio e planetario. Nell’incontro del 25 settembre 20061, il Santo Padre
lo ha riaffermato con chiarezza: «Il dialogo interreligioso e intercultu-
rale costituisce una necessità per costruire insieme il mondo di pace e
di fraternità, ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona vo-
lontà».
Il centro, il cuore di questo nuovo umanesimo non può che esse-
re costituito da alcuni fondamentali elementi culturali, a cominciare
proprio da una visione dell’uomo, accolta e condivisa da tutti. E nel-
la visione della persona umana, nell’antropologia adottata da ciascu-
na religione, il senso, il valore, l’importanza del corpo umano è deter-
minante.
Mi viene in mente l’espressione del famoso poeta statunitense
Walt Withman, che scriveva: «If anything is sacred, the human body is
sacred [Se c’è una cosa che è sacra, questa è il corpo umano]».
In ambito cristiano la riflessione sul corpo è assolutamente essen-
ziale, a motivo della Incarnazione di Cristo. Incarnandosi, Gesù non
perde affatto la sua divinità. Egli rivela così che non c’è incompatibili-
tà assoluta tra la trascendenza divina e la mortalità corporea umana.
Riflettendo su questo mistero, cuore e nucleo essenziale della fede
cristiana, l’Autore della Lettera agli Ebrei, riprendendo le parole del
Salmo 40, riportate nella versione dei Settanta, afferma: «Entrando
nel mondo Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrifico né offerta, un
corpo invece mi hai preparato» (Eb10, 5).
1 Il 25 settembre 2006, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ha avuto luogo
l’Udienza concessa dal Santo Padre agli Ambasciatori dei Paesi a maggioranza musul-
mana accreditati presso la Santa Sede e agli esponenti della Comunità musulmana in
Italia.
6 Presentazione
Sappiamo bene come, sia nella tradizione cristiana, sia nelle altre
tradizioni religiose, il dibattito sul valore del corpo umano sia stato, e
rimane, sempre vivace e determinante per la vita morale e per il com-
portamento in genere.
Per questo ritengo veramente opportuna e significativa una tale
opera scientifica che verta sulla concezione del corpo nelle religioni
universali e che consenta, al di là di banalizzazioni e luoghi comuni,
purtroppo semprefrequenti, di confrontare i diversi sistemi antropolo-
gici e le diverse considerazioni del corpo umano, per capire se e fino a
qual punto sia possibile una comprensione comune alle religioni e una
condivisione dell’attenzione e del rispetto per il corpo umano. Tale la-
voro comune ci consente di focalizzare l’attenzione su aspetti e ambiti
in cui il corpo umano è, in qualche modo, protagonista.
È una prospettiva di studio che reputo non solo affascinante dal
punto di vista della ricerca scientifica e filosofica, oltre che religiosa,
ma anche e, direi, soprattutto opportuna e urgente nella nostra realtà,
segnata dal pluralismo culturale e religioso e dal fenomeno della glo-
balizzazione, in cui si rischia di appiattire tutto, di sopprimere le iden-
tità e le diversità in un processo di omologazione che favorisce il sin-
cretismo e promuove una visione dell’uomo, e delle sue dimensioni, si-
curamente riduttiva e insoddisfacente. Per averne una riprova, baste-
rebbe analizzare la pubblicità martellante proposta dai media per ren-
dersi conto di quale peso abbia il corpo umano nella comunicazione e
nella cultura di massa, e di come esso sia considerato, facendone a vol-
te un idolo assoluto, a volte l’elemento più insignificante e disprezza-
to, un prodotto di consumo alla stregua di tanti altri.
Proprio per questo, il dialogo interculturale e interreligioso, per es-
sere davvero fecondo ed efficace, deve lasciare la più o meno consape-
vole genericità e vaghezza, per vertere su aspetti e contenuti concreti,
su temi culturali e sociali essenziali e fondamentali per la convivenza
umana.
Il tema scelto: “Corpo e religione”, ci aiuta molto opportunamen-
te e utilmente a sviluppare questo dialogo, a favorire il confronto tra
culture e religioni, sia guardando alle grandi tradizioni del passato sia,
soprattutto, ponendosi l’interrogativo sull’avvenire, su quale uomo vo-
gliamo per il futuro.
Dipende proprio dalla risposta a questo cruciale interrogativo il fu-
turo del nostro mondo e della nostra umanità. Sono tante, infatti, le
visioni antropologiche che variano secondo le cosmologie, le filosofie e
le teologie, come tanti, e talvolta contrastanti, sono gli approcci alle
Presentazione 7
problematiche relative alla salute del corpo, al dominio della vita, al
rapporto tra corpo e anima, alla sete di una sopravvivenza del corpo o
alla speranza di un’altra vita. Ma nonostante tutte le differenze, tali
problematiche entrano a pieno titolo nel patrimonio comune delle re-
ligioni, come ci dimostra, ad esempio, l’ultima affermazione di fede del
Credo dei cristiani, riportata dal Simbolo Apostolico, in cui recitiamo:
«Credo nella risurrezione della carne e nella vita eterna».
Ci auguriamo, perciò, molto cordialmente, che questo studio offra
a tutti, e non solo al mondo universitario, una proposta culturale che
contribuisca efficacemente, per la sua chiarezza e la sua profondità, a
costruire e a rafforzare quel nuovo umanesimo per cui ci sentiamo tut-
ti impegnati e che deve illuminare il terzo millennio appena iniziato.
PAULCARD. POUPARD
8 Introduzione
Introduzione 9
Introduzione
di Gaspare Mura
Questo ampio volume raccoglie i contributi di un importante
Convegno internazionale dedicato al tema Corpo e religione1, che ha
fatto seguito ai precedenti dedicati rispettivamente a Il fenomeno re-
ligioso oggi. Tradizione, mutamento, negazione, e Testo sacro e religio-
ni. Ermeneutiche a confronto, di cui sono stati pubblicati i testi2.
L’accoglienza favorevole da parte degli studiosi, e il successo edito-
riale dei volumi pubblicati, hanno motivato i docenti che da molti
anni, e con spirito di collaborazione interdisciplinare, si occupano
scientificamente del fenomeno religioso e provengono da diverse
istituzioni accademiche (La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Uni-
versità Urbaniana e Lateranense), appartenendo così a diverse aree
e metodologie di ricerca, ad approfondire anche l’importante tema:
Corpo e religione. Diverse provenienze accademiche e diverse meto-
dologie ed aree di ricerca: questo evento non usuale indica il carat-
tere inter-disciplinare ed inter-accademico degli studi qui proposti.
La scelta del tema – corpo e religione – è dovuta alla consape-
volezza che il rapporto con la corporeità è denso di implicazioni an-
tropologiche, filosofiche e teologiche in tutte le religioni, le quali
vanno dalla considerazione del corpo sotto un’angolatura puramen-
te morale ed ascetica, fino alla sua mortificazione estrema, all’assun-
zione del corpo come simbolo di una realtà più alta: quella dell’unio-
ne dei fedeli in una comunità e quella dell’unione sponsale di Dio
con il suo popolo. A ciò si aggiunga il fatto che se le società secola-
rizzate dell’Occidente hanno elaborato una cultura della corporeità
che si è posta in netto contrasto con il messaggio religioso, fino a di-
venire il principale pretesto di rifiuto della religione per grandi mas-
1 Il Convegno Corpo e religione si è tenuto nei giorni 5, 6 e 7 ottobre 2006 presso
il Centro Congressi dell’Università di Roma «La Sapienza» e presso la Facoltà di Scien-
ze della Formazione dell’Università Roma Tre.
2 I testi citati sono stati editi dall’Urbaniana University Press, Roma, rispettiva-
mente nel 2002 e nel 2006.