Table Of ContentCLAUDIO TOLEMEO
ARMONICA
CON IL COMMENTARIO
D I PORFIRIO
A cura di Massimo Raffa Testo greco a fronte
BOMPIANI
IL PENSIERO OCCIDENTALE
BOMPIANI
Il PeNsIerO OccIdeNtAle
Direttore
GIOvANNI reAle
claudio tolemeo
armonica
con il commentario di porfirio
Testo greco a fronte
Saggio introduttivo, traduzione, note e apparati di
Massimo Raffa
Bompiani
il pensiero occidentale
ISBN 978-88-587-72085-0
© 2016 Bompiani/RCS Libri S.p.A. Milano
Realizzazione editoriale: Alberto Bellanti – Milano
I edizione digitale 2016 Il Pensiero Occidentale marzo 2016
S
ommario
S
aggiointroduttivo xi
di Massimo Raffa
Sommari analitici dell’Armonica di Tolemeo
e del Commentario di Porfirio lxxiv
Notizia biografica xcv
Nota editoriale xcvii
a
rmonica
Libro primo 3
Libro secondo 83
Libro terzo 171
Note al testo 239
c ’A c t
ommentarioall rmonicAdi laudio olemeo
Libro primo 305
Libro secondo 631
Note al testo 699
a
pparati 833
Σιλβίᾳ
θυγατρὶ φίλῃ
In questo libro propongo una nuova versione interamente riveduta
e con testo greco a fronte di quella che fu, più di dieci anni or sono, la
prima traduzione integrale in lingua italiana con commento dell’Ar-
monica (La Scienza Armonica di Claudio Tolemeo, Messina, EDAS,
2002), con l’aggiunta della traduzione annotata con testo greco a fronte
del Commentario di Porfirio – anche in questo caso, la prima in lingua
italiana. Desidero esprimere la mia gratitudine a Giuseppe Girgenti e
al Professor Giovanni Reale, scomparso mentre il libro era in lavora-
zione, per aver voluto accogliere il volume in una sede editoriale così
prestigiosa. Sono grato inoltre all’Università della Calabria, presso la
quale ho svolto il Dottorato in Scienze Letterarie che mi ha consentito
di dedicarmi a tempo pieno allo studio del commentario porfiriano, e
ai miei supervisori Antonietta Gostoli e Andrew Barker. In partico-
lare, da Andrew Barker, che stava preparando la sua edizione inglese
del Commentario – ora pubblicata per i tipi di Cambridge University
Press, 2015 – negli stessi anni in cui lavoravo alla mia, ho imparato più
di quanto riuscirei a dire. All’Università della Calabria sono debitore,
ancora, per il finanziamento che mi ha consentito di trascorrere un in-
tero anno come Visiting Academic presso il Department of Classics &
Ancient History dell’Università di Warwick.
Sarebbe impossibile menzionare tutti gli amici e colleghi dei cui
consigli ho beneficiato. Voglio qui ricordare almeno David Creese, Ste-
fan Hagel, Egert Poehlmann, Eleonora Rocconi e soprattutto Angelo
Meriani, che ha letto ampie parti del manoscritto e mi ha salvato da
più di un imbarazzante scivolone.
Il mio lavoro sarebbe stato molto più difficile senza l’efficienza e
la cortesia del personale delle biblioteche presso le quali ho studiato.
Mi piace ricordare, tra tutte, la Biblioteca di Area Umanistica dell’U-
niversità della Calabria, la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filoso-
fia dell’Università di Messina, la Biblioteca Regionale Universitaria di
x maSSimoraffa
Messina e, last but not least, lo Staff della Humanities Library e del
Wolfson Research Exchange di Warwick, luoghi che sono stati di fatto
la mia casa durante il mio soggiorno nel Regno Unito.
Un grazie, infine, ad Alessandra Matti e ad Alberto Bellanti per la
professionalità impeccabile con la quale hanno seguito l’iter editoriale
e l’editing del volume.
Ai miei familiari e amici è invece toccato di misurarsi con il ver-
sante a bacìo di questi anni di studio. Su di loro sono ricadute le mie
ansie improvvise, le altalene dell’autostima che accompagnavano gli
alti e bassi della ricerca, i lunghi periodi di assenza fisica da casa e
mentale dalle faccende domestiche; e a loro va tutta la mia gratitudine
per essere stati così splendidamente all’altezza di un compito non fa-
cile. Ma tra i volti a me cari impressi in queste pagine, come in una fi-
ligrana visibile solo a me, il più luminoso è quello di mia figlia Silvia,
che con Tolemeo e Porfirio ha dovuto convivere, suo malgrado, per
un buon lustro, quasi metà della sua giovane esistenza. Giunto il mo-
mento di prendere congedo da questi nostri ospiti – invisibili certo, ma
non per questo meno reali e ingombranti – non riesco a fugare il pen-
siero ch’ella non abbia ancora del tutto perdonato loro di averle con-
teso troppo spesso le attenzioni del suo papà. A parziale riparazione di
quel torto, questo libro è dedicato a lei.
Milazzo, dicembre 2015
S
aggio introduttivo
di Massimo Raffa
We find ourselves in a bewildering world. We
want to make sense of what we see around us and
to ask: what is the nature of the universe? What
is our place in it and where did it and we come
from? Why is it the way it is?
S h
tephen awking
A Brief History of Time, p. 205
ἐν ἅπασι γὰρ ἴδιόν ἐστι τοῦ θεωρητικοῦ
καὶ ἐπιστήμονος τὸ δεικνύναι τὰ τῆς φύσεως
ἔργα μετὰ λόγου τινὸς καὶ τεταγμένης αἰτίας
δημιουργούμενα καὶ μηδὲν εἰκῆ, μηδὲ ὡς ἔτυ-
χεν ἀποτελούμενον ὑπ’ αὐτῆς [...]
In tutti i campi è proprio del teorico e dello
scienzato dimostrare che le opere della natura
sono congegnate secondo una ragione e un prin-
cipio ordinato, e che nulla è a caso, né è stato
compiuto dalla natura in modo improvvisato...
c t
laudio olemeo
L’armonica, I, 2, p. 5.19-22 D.
i
l :
a Scienza armonica greca
,
razionalità empiriSmo e loro Superamento
1. Alla ricerca di un principio: suoni e ordine matematico
L’idea che esista una chiave unica di accesso alla molteplicità
del reale esercita sugli esseri umani, e in particolare sui filosofi e
gli scienziati, un fascino insopprimibile. Essa ha indotto e induce
il ricercatore ad aprire le finestre di cui dispone – siano esse quelle
fornitegli dalla natura, come gli occhi e le orecchie, o quelle arti-
ficiali di cui nel tempo si è dotato, come il monocordo, il telesco-
pio e l’acceleratore di particelle – per cogliere le tracce di un or-
dine la cui esistenza non riesce a fare a meno di postulare. Sotto
questo profilo, non vi è molta differenza tra la ricerca presocra-
tica dell’ἀρχή e il desiderio degli scienziati moderni di combinare
la relatività generale con la teoria quantistica per formulare, come
ha scritto Stephen Hawking, «a complete, consistent, unified the-
ory that would include all [...] partial theories as approximations»1.
Dalla convinzione dell’unicità di tale chiave discende l’idea che si-
ano molteplici le strade per accedervi. Una tra le più care ai Greci
fu appunto la ἁρμονική, la scienza armonica. È il caso di sgombrare
subito il campo dalle sedimentazioni che la storia delle idee e delle
parole ha depositato sul termine: l’armonica greca non ha nulla a
che vedere con vaghi ideali di pace o armonia interiore o univer-
sale; ancor meno ha in comune con la nozione di armonia nella mu-
sica moderna, che riguarda la combinazione simultanea di gruppi
di note (bicordi, triadi, quadriadi ecc.) aggregati secondo determi-
nati principî, gli effetti compositivi che ne derivano e le modalità
della loro concatenazione. Essa è, invece, scienza delle relazioni tra
le note (suoni di altezza definita, φθόγγοι) e delle loro sequenze dia-
croniche accettabili all’orecchio (ἐμμελεῖς) e quindi utilizzabili sia
1 Hawking, A Brief History of Time. From the Big Bang to Black Holes, Lon-
don 1988, p. 187.