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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 45% ART.2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – PC SUPPLEMENTO AL NUMERO ODIERNO DI LIBERTÀ
EDITORIALE LIBERTÀ S.P.A. - VIA BENEDETTINE 68 - 29121 PIACENZA - TEL 0523-39.39.39 - FAX 0523-34.79.76 - www.liberta.it PUBBLICITÀ INFERIORE AL 45%
130 anni, Libertà verso il futuro
Libertà ha 130 anni.Oggi la fe- cose buone di questa terra.
steggiamo,assieme a voi let- Libertà ama Piacenza,sin dal pri-
tori,con questo numero spe- mo giorno.La conosce bene.Libertà
ciale da collezione.In prima pagina è un giornale amico di Piacenza e
c’è la composizione del maestro smo.Oggi rinnova questo impegno ddii DDOONNAATTEELLLLAA RROONNCCOONNII ee GGAAEETTAANNOO RRIIZZZZUUTTOO informazione equilibrata,capace di dei piacentini.Un giornale patrimo-
Giorgio Milani in cui Libertà,come ed è pronta a nuove sfide. guardare al cuore dei problemi. nio di tutti perché sa garantire a tut-
una giovane Primavera,esce da 130 Libertà è un pezzo della nostra ralismo e indipendenza. insostituibile di unità del territorio. Libertà ora vuole vincere le sfide ti la libertà delle idee,perché sa
anni di storia per proiettarsi verso il storia.Da sempre,dalla sua nascita,è 130 anni non sono un traguardo. Libertà,sin dal primo giorno,ha della nuova epoca che già stiamo guardare al futuro con coraggio e
futuro.In questa immagine c’è tut- una voce autorevole.Da oggi faccia- Libertà oggi raccoglie le sfide del fu- sempre rispettato tutte le idee,ha vivendo.E qui affermiamo,con con- ottimismo,perché sa aprirsi al con-
ta la Storia di Libertà. mo insieme un viaggio dentro Pia- turo,è già dentro la rivoluzione digi- rappresentato i diversi punti di vista. vinzione,che il quotidiano del fu- fronto pacato e rispettoso.
Ha attraversato tre secoli,tre epo- cenza.Ripercorriamo,durante tutto tale,come sempre è stata anticipatri- Lo farà ancora di più nel futuro. turo non separa la carta dal web. Nel tempo di internet,quando c’è
che,da quel 27 gennaio 1883.Ha rac- il 2013,la vita e la storia incise in mi- ce dei tempi e ha avuto coraggio. Oggi siamo bombardati di notizie Entrambi sono sempre più indi- più bisogno di certezze,ci si rivolge ai
contato la storia di Piacenza e dei lioni di pagine del nostro giornale. Questi 130 anni ci insegnano che e immagini e abbiamo la necessità spensabili e il cittadino-lettore-u- marchi di qualità.Libertà,da 130 an-
piacentini.Ha contribuito,da prota- Libertà è lo specchio dei piacen- Libertà è stata testimone di una so- di saper distinguere il vero dal falso, tente ne sarà protagonista. ni,è la coscienza collettiva dei pia-
gonista,alla crescita e allo sviluppo tini,vive in simbiosi con Piacenza, cietà dinamica,volano dello svilup- l’essenziale dal superfluo,l’utile dal- Libertà è già nel futuro,è già mul- centini,la cultura storica,il marchio
della provincia.Ha saputo,in 130 an- qui e in terre lontane dove vivono po sociale e culturale,attenta interlo- l’irrilevante.C’è più bisogno di Li- timediale.Sa selezionare e scegliere di qualità della buona informazione
ni,unire il territorio e tante genera- e lavorano i Piacentini nel mondo. cutrice dell’evolversi dei tempi,inter- bertà,della sua informazione corret- per il lettore,con autorevolezza e a Piacenza.E’l’anima di Piacenza.
zioni di piacentini.Sono 130 anni di Anno dopo anno Libertà è cresciu- prete del nuovo,punto di riferimen- ta,verificata,certificata da un mar- chiarezza.Sa essere originale.Sa Buon compleanno,nostra cara e
memorabili pagine di buon giornali- ta in credibilità,completezza,plu- to per tutte le generazioni,elemento chio che da 130 anni garantisce una stupirvi ogni mattina.Sa scoprire le amata Libertà.
2 LIBERTÀ lunedì
Lunedì 28 gennaio 2013
Papà Luca Bobbi con i suoi bimbi,Gaia e Samuele, La Libartè l’é un giurnèl piasintëi ch’i vècc i lésan tan me i Mamma Antonella prima di augurare la buona notte
leggono la Libertà al bar a S.Antonio Arab:icmaisan dal fond (par vèd sübit i mort) a Giuseppe ed Anton
«Un giornale al servizio 1883
1892
della comunità piacentina»
A Piacenza e a Bettola arriva la luce
elettrica al posto del gas
◗◗ Il 1° settembre del 1885 a Piacenza si annuncia
l’inizio della messa a posa del nuovo sistema elettrico
di illuminazione pubblica:la nostra dovrebbe essere
fra le prime città in Italia a dotarsi di questo nuovo
sistema di illuminazione che di fatto va a soppiantare
Intervista immaginaria ad Ernesto Prati, il fondatore di Libertà
l’ormai tradizionale e sorpassato gas,ma in realtà
bisognerà aspettare ancora parecchio tempo prima
che il nostro capoluogo si illumini definitivamente a
giorno.Sempre nella nostra provincia invece,ossia a
di FAUSTO FIORENTINI Ernesto Prati,in due
Bettola,l’arrivo della luce elettrica coincide con un
storiche immagini.
spettacolo:in occasione della grande illuminazione
Il 27 gennaio 1883 fa la sua comparsa a Piacenza Nato a Mottaziana della borgata,infatti,la fiera di Bettola viene chiusa
di Borgonovo,nel
un nuovo quotidiano, “La Libertà” (terrà l’artico- 1853,figlio di anche con delle corse straordinarie del tram da
lo per una decina d’anni): sulla piazza ve n’è già agricoltori,giovane Piacenza fino al paese della Valnure,come
un altro, “Il Progresso”; presente anche un bisetti- avvocato,fondò il documentato dalle cronache cittadine il 20 settembre
manale radicale “Il Piccolo”. La nuova testata è di- quotidiano “La dello stesso anno.
retta da Ernesto Prati, un giovane avvocato, figlio Libertà”il 27
di agricoltori di Mottaziana di Borgonovo. Il tren- gennaio 1883.
Primogenita terra di passo
tenne direttore, il mattino del 27 gennaio 1883 Sotto:la “Sposa
quando si è trovato tra le mani la prima copia del del vento”,la prima per Verdi e Carducci
suo nuovo giornale, che cosa avrà provato? Imma- macchina da ◗◗ Nel 1887 sono ben due i grandi “maestri”che si
stampa a motore
giniamo che la redazione di oggi mandi un giorna- trovano a incrociare nel loro cammino una tappa a
lista ad intervistarlo e questo viaggia- Piacenza:il primo è Giosuè Carducci,poeta e “vate
tore del tempo trovi il direttore nel della Terza Italia”a cui Crispi chiede proprio in
proprio studio mentre sta scorrendo quell’anno di istituire una cattedra dantesca a Roma in
le colonne del nuovo foglio ancora funzione vaticana,che in veste di ispettore approda al
fresco di stampa. Regio Liceo di Piacenza e ne loda il contegno della
E’ un momento magico, proprio scolaresca e lo zelo dei professori.L’altro è Giuseppe
quello che ci vuole per alcune do- Verdi,che nell’agosto del 1887 alloggia all’Albergo San
mande di carattere generale. Il nuovo Marco salvo poi ripartire con l’omnibus per Milano e
arrivato, dopo i ringraziamenti per dirigersi infine a Sant’Agata:in febbraio il Maestro
essere stato ricevuto (il personaggio aveva già fatto avviare i lavori dell’ospedale di
non ha un carattere facile), pone una Villanova con l’obiettivo di evitare ai malati un faticoso
prima domanda trasferimento alle strutture ospedaliere del capoluogo
Direttore,perché un nuovo gior- “su infami curriculi che farebbero ammalare un sano”.
nale? Piacenza è una città di poco
meno di quarantamila abitanti ed Dalle barricate alle vetrine:
ha già altri giornali. Risorgimento in scena con Ghittoni
«Quando sono nato io, nel 1853 a
Mottaziana di Borgonovo, il 1848 era ◗◗ Nel 1892 mentre l’Italia è sconvolta dallo scandalo
già passato da tempo. Erano tornati della Banca Romana che porta alla caduta del governo
gli austriaci, ma poi se ne sono andati definitiva- sempre fedele al proprio programma». Un giornale costa e gli abbonamenti difficil- Giolitti e alla nuova nomina a capo del governo di
mente nel 1859 e il Paese è diventato pienamente li- Sul piano tecnico realizzare ogni notte un gior- mente coprono le spese,ma c’è la pubblicità:an- Crispi,a Piacenza si torna di nuovo a parlare del
bero ed ha iniziato a sperimentare la vita democra- nale è una bella impresa:lei certamente ha un so- che qui ha qualche progetto particolare? glorioso passato risorgimentale:l’occasione la offre un
tica. Occorre confrontare le idee e il giornalismo si gno,meglio un progetto nel cassetto. «Certamente: ho in mente di stimolare il lettore bel dipinto di Ghizzoni che viene esposto nella vetrina
sta rivelando uno strumento importante per dire «Non vorrei ancora parlarne, ma lei viene da un a vedere nel giornale anche un partner commer- di un negozio e raffigura una pagina del Risorgimento
come la si pensa e conoscere il pensiero degli altri». periodo che non può crearmi problemi di concor- ciale. Perché non pagare l’inserzione con propri piacentino.Nel quadro si notano infatti i patrioti
Lei ha già scritto per altri giornali piacentini, renza: ho in mente un giornale che sia certamente prodotti? Penseremo poi noi a venderli». cittadini riuniti nel Teatro Filodrammatico di Palazzo
anche per il diretto concorrente,Il Progresso.Con al servizio di un’idea, in questo caso quella monar- Un’ultima domanda:come occupa il tempo li- Mercanti la notte del 20 marzo del 1848 e intenti ad
quali idee nuove si presenta in questo confronto? chica. In fondo noi prendiamo l’eredità del giorna- bero? armarsi per scacciare gli austriaci dalla città:davanti
«Un concetto di base l’ho già detto: nel dibattito le L’Unione Monarchica, continueremo politica- «Sono nato in campagna e resto legato a questo alla vetrina,occupata quasi interamente dalla grande
non esistono limiti al confronto. Tra l’altro ho avu- mente su questa strada, ma il giornale che io sogno mondo: per me la caccia è un momento importan- tela,si ferma molta gente a guardare e ricordare quegli
to modo di conoscere bene il mondo dei giornali è al servizio della comunità piacentina. Non per- te che mi riavvicina al mondo della natura che mi anni gloriosi che avevano portato la nostra città a
piacentini e credo che ci sia spazio anche per altre ché abbiamo qualche cosa da insegnare, ma per dà nuove forze per il mio lavoro». fregiarsi del titolo di “Primogenita d’Italia”.
voci. Inoltre, come spiego nell’articolo di fondo di informarla. Una comunità cresce quando è infor- Lasciamo Prati al suo lavoro ed è già chiaro che
Cronologia 1883-2012
oggi, “libertà” è una parola che deve coinvolgere mata e partecipa direttamente all’informazione. Da ha in mente progetti che richiederanno tempi lun-
a cura di BETTY PARABOSCHI
tutte le categorie e il nostro giornale sarà in questo qui la rete di corrispondenti che intendo creare». ghi. Ma “La Libertà” ha davanti una vita lunga.
Auguri al “nostro“
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LIBERTÀ lunedì 3
Lunedì 28 gennaio 2013
Pasquale in attesa dei pannolini...pardon degli anolini Susanna,navigatrice esperta,legge Libertà per Giovanni a S.Maria di Bobbio...Ma quando arrivano gli
fatti dalle due befane Manu & Miry informare i passeggeri altri?
«Io, cittadino dell’Umanità 1893
1902
ammiro il vostro giornale»
Il piccolo e infelice caso
dello scisma di don Paolo Miraglia
◗◗ Mentre la Francia è sconvolta dal clamoroso
“affare Dreyfus”che coinvolge un maggiore di
origine ebraica accusato di spionaggio,a Piacenza i
riflettori sono tutti puntati su don Paolo Miraglia,
Il Maestro Giuseppe Verdi: «Piacenza non tema il futuro» siciliano d’origine e ottimo predicatore che contesta
la chiesa cattolica.Si susseguono atti di
intimidazione,ci sono tafferugli e un oratorio
miraglianista viene aperto in via Trebbiola,facendo
di ALFREDO TENNI A sinistra: no sottolineato il fatto che sono stato eletto nel così della nostra città la sede per eccellenza dello
Giuseppe Verdi Consiglio provinciale di Piacenza anche se poi non scisma di don Miraglia.Il prete andrà poi a Lugano e
Maestro Giuseppe Verdi,permette una pa- in uno dei ritratti ci ho mai messo piede, eccetera. Ma le confido che, Londra a predicare la sua dottrina,nella quale
rola? più noti; in realtà, simili questioni mi lasciano freddo». accuserà la Chiesa romana di avere tradito i principi
«Chi è? Chi disturba la quiete del mio ri- sotto:il Perché? di Cristo cercando il potere e la ricchezza;nel
poso eterno? » particolare «Primo, io ho creduto appassionatamente nel- frattempo il prete denuncia alcuni predicatori e un
di una foto
Sono un giornalista,maestro. del Maestro, l’Unità d’Italia anche perché speravo che ponesse canonico,che risulta l’unico condannato a 10 mesi di
«Ed è venuto a cercarmi fin qui? Devo avvertirla, facente parte fine a queste liti da campanile. Secondo, se c’è una reclusione mentre gli altri sono assolti.
lei casca male. Quando ero vivo ho rilasciato una della collezione città che davvero ho amato, quella città è Milano:
sola intervista degna di questo nome, a un giorna- del direttore non è un caso, se la mia tomba è lì. Terzo, i grandi La cocente sconfitta di Adua
lista tedesco che voleva scrivere della mia azienda d’orchesta artisti, e io, se permette, lo sono stato, non appar- “brucia”anche a Piacenza
agricola: se avesse voluto farmi parlare di musica lo Riccardo Muti. tengono né a Parma né a Piacenza e nemmeno al- ◗◗ Nel 1896 l’Italia crispina registra la definitiva
avrei cacciato via, naturalmente. Tuttavia, il mio in- l’Italia, ma all’Umanità. Tuttavia... ».
sconfitta della politica coloniale messa a punto dal
gresso nell’Eternità ha addolcito il mio proverbiale Tuttavia...?
suo governo:dopo le sconfitte all’Amba Alagi e a
caratteraccio: proviamo pure. Chi la «... tuttavia capisco che la vostra insistenza su
Macallè,la sanguinosa disfatta del nostro esercito
manda? E che cosa vuole sapere? ». “Verdi piacentino” nasce da un amore genuino per
nei pressi di Adua,in Etiopia,viene accolta malissimo
«Scrivo per Libertà, maestro. Il me e per la mia musica. Quindi la accetto volentie-
in tutto il Paese.Anche Piacenza non fa eccezione
nostro giornale festeggia il suo 130° ri. Oltretutto, in quanto residente a San’Agata, per
ovviamente:nella nostra città infatti la notizia è
compleanno e ha sguinzagliato noi l’anagrafe ero incontestabilmente piacentino».
accompagnata da numerosi disordini e si forma
cronisti a battere perfino l’Aldilà per E allora,visto che lei,dall’Aldilà,sa tutto e vede
persino un poderoso corteo di settecento persone,
raccogliere ricordi e commenti di tutto,le chiedo:come vede Piacenza e il suo futu-
che vengono successivamente disperse da una
piacentini illustri.Cominciando da ro?
furiosa carica dell’esercito,in gran parte dai
lei,che Libertà l’ha praticamente vi- «Il Piacentino, come tante altre zone d’Italia, è u-
cavalleggeri,come riportano le cronache cittadine
sta nascere:quando abbiamo inizia- na terra che ha paura del futuro. Negli scorsi de-
del 4 marzo del 1896;le proteste e i tumulti
to le nostre pubblicazioni,nel 1883, cenni la vostra provincia è stata un piccolo Bengo-
comunque sono destinati a proseguire anche nei
lei viveva a Sant’Agata di Villanova di: una provincia ricca, operosa, dove la vita era
giorni successivi,che vedono registrarsi numerosi
da ormai 35 anni ed era uno splendi- molto piacevole. Adesso le cose non sono più così
arresti e disordini repressi e tenuti sotto controllo.
do settantenne in piena attività. rosee, a cominciare dal lavoro che manca».
«Mi ricordo bene della Libertà. La Dovremmo cercare di tornare a questo passa-
Assalto ai forni manzoniano
leggevo sempre all’albergo San Mar- to? Lei stesso,in una sua frase citatissima,scrisse:
co di Piacenza quando ero di passag- “Torniamo all’antico,sarà un progresso”. contro il caro-pane in città
gio in città per andare a trovare gli a- «Non ne posso più di sentir citare quella mia fra- ◗◗ Il 3 maggio del 1898,ossia qualche giorno prima
mici che avevo lì, come il deputato se! L’avevo scritta in una lettera a un amico in cui che il generale Bava Beccaris ordini all’esercito di
Giuseppe Manfredi o come Giovanni Zaffignani, il volta che qualche centenario mi ha tirato in ballo. parlavo di musica. Ma poi tutti si sono messi a tirar- sparare sulla folla milanese in protesta,anche
calzolaio in via Garibaldi che mi faceva le scarpe su E poi, in fin dei conti, è il quotidiano della mia pro- la fuori a sproposito, facendomi passare per un vec- Piacenza insorge contro le misure oppressive e
misura. E la leggo ancora adesso». vincia». chio trombone abituato a rimpiangere il passato l’aumento delle tasse imposti dal governo che
Ancora adesso? E come fa? Quindi lei si sente piacentino,maestro? È uno quando invece io ero l’esatto contrario: un uomo vanno a colpire anche generi di prima necessità
«Qui nell’Aldilà, a rigore, non avremmo bisogno scoop:tanti,a Piacenza,amano sostenere che che ha vissuto il suo tempo fino in fondo, sempre come il pane:oltre due secoli dopo l’assalto ai forni
di giornali: una volta che raggiungiamo la Grande «Verdi è piacentino»,ma è la prima volta che que- pronto a correre dei rischi e a cogliere le nuove op- raccontato da Manzoni nei “Promessi sposi”,anche
consapevolezza, sappiamo da soli tutto quello che sta teoria è confermata dalla viva voce dell’inte- portunità che ogni situazione presentava. Se pro- nella nostra città si registrano cortei,manifestazioni
succede. Ma, proprio perché sappiamo tutto, sap- ressato. prio vuole citarmi, le ricordo quello che canta il più e tafferugli,oltre che sassaiole e saccheggi di negozi.
piamo anche che cosa c’è scritto sui giornali. E de- «Come sarebbe a dire, “viva”? ». simpatico dei miei personaggi maschili, il Riccardo In via San Nicolò l’esercito interviene e si registra il
vo dire che Libertà non mi dispiace». Scusi,un lapsus. di “Un ballo in maschera”: Di ciò che può sorger/ primo morto,un calzolaio di cinquant’anni.Nei
Grazie.Che cosa non le dispiace,in particolare? «Vede, so che sono stati spesi tesori d’ingegno per dal fato qual sia/ nell’anime nostre/ non entra ter- giorni successivi il Comune si accorda con 25 negozi
«È forse il quotidiano italiano che dedica più spa- dimostrare che io non sono parmigiano, ma pia- ror. Detto in parole povere: non bisogna avere pau- affinchè venga venduto pane a prezzo calmierato e
zio alla musica e all’agricoltura, le due attività che centino: hanno ricordato che mio padre era di Vil- ra. Sarà questo spirito a salvare Piacenza, perché è man mano la situazione torna a calmarsi anche nei
più mi sono state a cuore. È stata molto gentile con lanova e mia madre di Saliceto, hanno insistito sul solo con questo spirito che si può combinare qual- paesi della Valtidone e della Valdarda.
me quando sono morto, il 27 gennaio 1901, e ogni fatto che Sant’Agata è in provincia di Piacenza, han- cosa di buono».
4 LIBERTÀ lunedì
Lunedì 28 gennaio 2013
Allo specchio:Alessandro prima del caffè Lorenzo,Lucy e Libertà La piccola Giulia vicina al caminetto
«Le mie poesie su Libertà? 1903
1912
Un patrimonio piacentino»
Al Politeama di Piacenza arriva
finalmente il cinematografo
◗◗ I primi anni del nuovo secolo sono quelli che
vedono moltiplicarsi le ricerche sui mezzi di
comunicazione e di intrattenimento:sono questi gli
anni dei fratelli Lumière,del cinema muto,delle
Incontro con Valente Faustini. Con finale a sorpresa grandi dive immortali come Eleonora Duse che fanno
sognare l’Italia.Anche Piacenza dunque non è da
meno e infatti il 20 giugno del 1903 le cronache
cittadine registrano l’arrivo del cinematografo al
di LUIGI PARABOSCHI Due immagini Politeama:l’evento è segnato dalla rappresentazione
del poeta di alcune “azioni”da parte del Reale Cinematografo
Piacenza, 18 marzo 1916. Il professor Valente Fau- dialettale Gigante come “La bella addormentata nel bosco”con
stini, classe 1858, docente presso il nostro Regio Valente Faustini: scenari e ballerine.Non è l’unica rappresentazione in
Ginnasio, mi riceve per una breve intervista nel- «Io scrivo per il programma:nei giorni successivi infatti al Politeama
la sala insegnanti dello stesso Liceo. È un uomo alto, popolino e mi approdano alcune proiezioni dell’Esposizione di
studio di
diritto, con i baffi e il bastone, curato nel vestire, ele- rendergli più Parigi,“La fata al camposanto”e “Viaggio dalla terra
gante e distinto, molto cordiale. Mi accoglie esclaman- spiccia la alla luna”tratto dal romanzo di Verne.
do: “Giuvnott, trumla zù ‘sta sinteinza, e prima ad tütt lettura».
viva Piaseinza! “; mi stringe vigorosamente la mano e Muore Monsignor Scalabrini,
dice: “Allura, c’al m’interruga parché agh n’ho tant da il vescovo degli emigranti
parlä tre ur bundant! “ ◗◗ Nel 1905,mentre la Russia affronta la prima
Illustrissimo Professor Faustini,lei sa che i nostri
rivoluzione che da lì a poco più di dieci anni porta alla
concittadini la stimano come il più grande poeta dia-
caduta del regime zarista,anche Piacenza si trova ad
lettale piacentino.Come mai lei ha scelto di espri- vocalizzazioni, con quelle cadenze così galliche, con u-
affrontare un piccolo dramma:il 1° giugno di
mersi poeticamente in dialetto anziché in italiano, na fonetica così ostrogota, a stento si piega ad espri-
quell’anno infatti le cronache locali riportano la
dato che è professore di italiano e conosce il latino e mere sentimenti fini e gentili. Eppure se il popolo li ha
notizia della morte di monsignor Giovanni Battista
il greco? questi sentimenti, se queste gioie intime lo scaldano,
Scalabrini,indimenticato vescovo di Piacenza la cui
«Me so mia sa sum…, scusi… io non so se sono il più se questi dolori profondi lo travagliano, il suo linguag-
consacrazione episcopale era avvenuta il 30 gennaio
grande poeta piacentino, non so nemmeno se sono gio deve saperli esprimere. Sta al poeta lo studiarne le
del 1876 a soli 36 anni.Proprio in quell’anno,ma
un poeta, so solamente che nell’800 c’erano buoni espressioni genuine, caratteristiche, le frasi scultoree.
qualche giorno prima,monsignor Scalabrini aveva
poeti dialettali che io ho letto con attenzione e con In fondo al cuore piacentino c’è sempre un pochino di
fatto il suo ingresso a Piacenza,dove nel 1887
piacere. Di uno, Agostino Marchesotti, ho assunto an- dolce mestizia: quella nebbietta azzurra, terra terra,
avrebbe fondato l’Istituto “Cristoforo Colombo”per
che lo pseudonimo: lui Maccäri al savattein e me, e io, che anche d’estate regna sempre nelle boschine del
l’aiuto agli emigranti curati dall’ordine chiamato
Al Garzon ‘d Maccäri». Po. Togliere al popolo nostro questa mestizia, toglier-
appunto degli sacalabriniani.Nel 1895 aveva messo
Ha pubblicato molte poesie su Libertà e so che ha gli la sua religione e la sua superstizione, prescindere
mano ai lavori di restauro della Cattedrale ed era stato
un buon rapporto con il suo direttore Ernesto Prati… un momento dai sui attrezzi di lavoro, che cosa rima-
insignito di una medaglia al valor civile.
«Qualche tempo fa avevo pubblicato alcune rime ne? Povera poesia! Con questi pochi mezzi c’è da fare
su Il Gotico e su Il Progresso. Non so se Prati le abbia a salire alle stelle! Eppure anche la poesia dialettale si
Una fortunata crociera sul fiume Po
mai lette, fatto sta che gli è capitato di ascoltare alcu- è conquistata il diritto di vivere! È una forma d’arte an-
ne mie composizioni presentate in pubblico. I gh’enn ch’essa e, purché non invada il campo altrui, essa sa e- ai tempi del Titanic
piasì, gli sono piaciute, le ha apprezzate e mi ha invi- sprimere quelle cose e quei sentimenti che assoluta- ◗◗ Nella notte fra il 14 e il 15 aprile del 1912,al largo di
tato a mandarle a Libertà per farle conoscere ad un mente non saprebbe riprodurre con nativa vivacità la Terranova nell’oceano Atlantico,il transatlantico della
pubblico più vasto. Ci siamo incontrati in diverse oc- cia di rugiada. Io scrivo per il popolino e mi studio di lingua classica, perché ci sono vocaboli e frasi e senti- White Star Line Titanic si scontra con un iceberg e si
casioni ed Ernesto ha dimostrato di apprezzare le mie rendergli più spiccia la lettura. Ne ho viste incollate menti che il linguaggio degli studiosi deve scrivere sot- inabissa:la notizia rimbalza come un boomerang in
povere… (posso dire “poesie”?...) che cadono sulla car- sui muri, in osterie e in casupole delle più alte monta- tolineandoli». tutto il mondo,suscitando sconcerto e meraviglia.La
ta. Ultimamente, in una lettera, gli ho scritto: “… esse gne nostre; debbono leggersi assai bene, perché le san- Professore,come possiamo concludere questa no- nave infatti è considerata inaffondabile,è al suo
poesie sono tue perché le stampi e col tuo giornale le no a memoria. Il popolino rimane muto e rispettoso stra chiacchierata? primo viaggio inaugurale e soprattutto affonda con
diffondi e col tuo credito le fai apprezzare. Esse sono davanti al libro che egli non osa aprire; ma spiega la «La m’è piazì, la ciacciaräda c’um fatt… mi è pia- oltre 1500 passeggeri,mentre a salvarsi sono poco
minuscole cose che nascono in casa mia, trasvolano, carta stampata della poesia vernacola, e sorride al sen- ciuta la chiacchierata ch’abbiam fatto, soprattutto per- più di settecento persone riuscite a salire sulle
si riuniscono, si agglomerano come… come, non sa- tirsi ripetere le sue proprie frasi, a sentirsi lodare il suo ché lei ha stimolato i miei pensieri sul dialetto e sulla scialuppe risultate insufficienti.Nel Piacentino invece,
prei dire… come i “gait” che si formano nelle nostre paesello che è tutto il suo mondo, e il suo buon pane “sua” poesia e mi ha dimostrato acume, simpatia e di un paio d’anni prima,le cronache locali riportano la
stanze e poi la scopa li spazza”». fatto col suo frumento, che è il meglio dei dintorni, e sapersi destreggiare con conoscenza nella nostra lin- notizia di una crociera svoltasi sul Po a bordo della
Professore,scusi la banalità della domanda… ma il suo vino religiosamente riguardato in cantina, un gua di piacentini. Ne parlerò con piacere ad Ernesto “Pavia”:la motonave è scesa lungo il fiume da
come nascono le sue poesie? toccasana per tutti i malanni». Prati. Scusi, giovanotto, non ricordo il suo nome…» Piacenza a Casalmaggiore passando per Cremona,
«Quelle povere cose che lei chiama poesie sono un Ma il nostro dialetto le sembra adatto a far poesia? «Mi chiamo Egidio,Professore,Egidio Carella. suscitando consensi ed entusiasmo a una velocità di
prodotto spontaneo dell’ambiente, nascono sponta- «Il nostro dialetto, così rozzo, così incisivo, rimasto Carella…» 15 chilometri orari.
neamente, colle loro rime come i fiori colla loro goc- così isolato fra gli altri dialetti con quelle sue strane «... Ne parlerò a Prati».
g.28.01.13
1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970
Un ringraziamento sincero
1971 1972 1973 1974 1975 1976 a tutti i Clienti che ci hanno 1977 1978 1979 1980 1981 1982
preferito per 60 anni,
scegliendo Lodigiani - Volkswagen
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
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Lunedì 28 gennaio 2013 LIBERTÀ lunedì 5
6 LIBERTÀ lunedì
Lunedì 28 gennaio 2013
Sergio e il nuovo modo di leggere Libertà:sarà il Nel 1985,militare alla Cecchignola (Roma),tutti i giorni Alberto e Letizia Albertini,di Castelsangiovanni,da 60
futuro? ricevevo e leggevo Libertà e la leggo tuttora anni fedeli lettori di Libertà
«Libertà ha sempre messo 1913
1922
davanti il bene dei lettori»
Alla “Filo”si recita poco
ma si festeggia e si balla molto
◗◗ Il 1913 è l’anno in cui ci sono le prime elezioni a
suffragio universale maschile e nel governo entrano
dei ministri dichiaratamente cattolici;l’emigrazione
tocca il tetto delle 873mila persone e Ford inventa la
Il cardinale Ersilio Tonini racconta il rapporto con il giornale catena di montaggio delle auto,mentre le
suffragette inglesi scioperano per il voto.Alla Società
Filodrammatica Piacentina,invece,in marzo scoppia
la polemica sul fatto che poco si reciti ma tanto di
di FEDERICO FRIGHI Il cardinale Ersilio balli:è il presidente del sodalizio Riccardo Douglas
Tonini è nato nel Scotti a rispedire le critiche al mittente.E pochi mesi
«Libertà ha avuto la fortuna di avere un 1914:tra i suoi più tardi a inaugurare una nuova festa,come
gruppo di giornalisti formidabile che nei ricordi quando, riportano le cronache cittadine del 10 maggio:è
momenti difficili ha saputo rispondere dopo la Guerra, quella “delle ova e delle rose”e si tiene nel Teatro
mettendo davanti a tutto il bene dei lettori. Ecco Ernesto e della “Filo”con la collaborazione della Società
Marcello Prati
perchè questo giornale è entrato nella storia di Pia- gli offrirono Filodrammatica con l’obiettivo di raccogliere fondi a
cenza». la redazione favore dell’ospizio marino.
Il cardinale Ersilio Tonini ne è profondamente di Libertà per
convinto. L’arcivescovo piacentino, il grande comu- poter realizzare Aria di guerra a Piacenza:
nicatore della Chiesa italiana nominato cardinale il settimanale Libertà fa gli auguri al fronte
dal Beato Giovanni Paolo II, il prossimo 20 luglio cgaiottronlaicleo”. “Il nuovo ◗◗ Il 24 maggio del 1915 l’Italia entra in guerra:
toccherà il traguardo dei 99 anni. Con Libertàha
qualche mese più tardi sui muri delle vie cittadine
sempre avuto un rapporto particolare ma la me-
viene affisso un manifesto del Comune per la difesa
moria di oggi va all’immediato Do-
della città da possibili attacchi aerei.In Luglio
poguerra e al grande regalo dei fratel-
Piacenza viene dichiarata zona di guerra,in agosto si
li Ernesto e Marcello Prati. Allora il
svolge in Piazza Cavalli una grande “Fiera di
giovane don Ersilio era direttore del
beneficenza”per un posto di ristoro alla stazione per
settimanale cattolico della diocesi di
i soldati di passaggio o in arrivo.Dalle zone di guerra
Piacenza, il Nuovo Giornale.
invece continuano ad arrivare profughi:in un solo
Che rapporto c’era con il quoti-
giorno a Villanova ne giungono 212,in tutto 41
diano cittadino?
famiglie.L’aria della guerra soffia anche in via
«Eravamo in difficoltà, terminata la
Benedettine:il primo Natale in trincea viene accolto
guerra, e non riuscivamo a stampa-
da Libertà con una prima pagina speciale che reca
re. Libertàci offrì la sua redazione e
gli auguri ai soldati delle autorità,dei familiari e degli
potevamo chiedere ai giornalisti il lo-
amici,oltre a una poesia scritta da Faustini e
ro tempo per comporre il nostro gior-
intitolata “Nadal da magar”.
nale. Non dimenticherò mai Ernesto
e Marcello Prati che mi hanno offer-
Spoglie di Soldato ignoto a Roma
to questo grande aiuto con un affetto
e una libertà interiore splendida. Er- e scambi di salme a Piacenza
nesto era più composto e più riserva- ◗◗ Nel 1921 l’Altare della Patria di Roma accoglie le
to, un giornalista autentico; Marcello spoglie del Soldato Ignoto,cerimonia che il poeta
più giocoso, un grande amministratore. Tutti e due teatri a fare i grandi dibattiti sui temi della politica, tata un museo,il Museo della stampa.Che ne dice? piacentino Faustini saluta con una poesia dialettale
avevano un cuore grande. Bloccavano la trasmis- ma abbiamo sempre cercato il rispetto della li- «E’ stata una grande idea, hanno fatto bene: la pubblicata il 4 novembre su Libertà.Qualche giorno
sione degli articoli dei loro giornalisti per ricevere le bertà». storia non si fa solo con i grandi racconti, la storia più tardi le cronache cittadine riportano la notizia di
nostre. Quando era finita la guerra c’era chi si vole- Difficile fare i giornalisti con quel fermento? si fa anche richiamando la memoria dei testimoni uno scambio di tombe denunciato dalla madre di un
va appropriare di Libertà. Ernesto Prati si battè con «No perchè c’era la partecipazione della gente. Si del passato con fatti concreti». giovane sepolto pochi giorni prima:la riesumazione
grande coraggio per tenere il giornale. E ci riuscì». dibatteva nei teatri, nei cinema; il compito del gior- Che cosa augura per il 2013 e gli anni futuri? dimostra l’errore fatto durante la sepoltura.Nella
Erano anni difficili in Italia e a Piacenza ma la nalista era agevolato da questa grande vivacità. Pia- «Spero cheLibertàcontinui ricordandosi della tomba infatti c’è un altro cadavere e in quella dove è
solidarietà non si risparmiava.Anche verso la cenza ha vissuto un momento di grande partecipa- sua tradizione. Libertàha sempre avuto dei riguar- sepolto il figlio della piacentina è riportato un altro
stampa,è così? zione civile. Il giornalismo del Dopoguerra aveva di e delle attenzioni nei confronti dei piacentini. nome.Muore invece qualche mese più tardi Faustini,
«Certamente, tra l’altro devo ringraziare anche la una sua libertà interiore; sarò un po’ passionale, ma Quando torno a Piacenza? Eh mi muovo meno, ho che il 24 aprile viene definitivamente salutato dalla
libreria Stucchi (si commuove, ndr.). Lo faccia sape- hanno avuto il coraggio di presentarsi, sia Libertà compiuto 98 anni e vado per i 99. Ma, stia a senti- cittadinanza e da Libertà con una notizia in prima
re: nei confronti miei furono di una grandezza infi- sia il Nuovo Giornale, con una libertà totale, pen- re, il cuore è il cuore e il mio è piacentino. Io devo pagina,la foto e la poesia dedicata a “L’angil dal
nita». sando al bene dei lettori e alla solennità del mo- tanto al mio seminario, alla mia città. Piacenza ha Dom”:la “Filo”ne rappresenta due commedie,“Suor
Che ricordo ha di quei tempi? mento storico che si stava vivendo». saputo rispettare se stessa e Libertàha avuto la ca- Lucia”e “Naranci dulci”.
«Un grande fermento. Andavamo in piazza e nei La redazione della Libertàdi allora oggi è diven- pacità di entrare nella storia di Piacenza».
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a L i b e r t à
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Lunedì 28 gennaio 2013 LIBERTÀ lunedì 7
8 LIBERTÀ lunedì
Lunedì 28 gennaio 2013
Gianfranco:“Libertà di mare” Eugenio,tra una discesa e l’altra la “nostra informazione” Fabio:sole,mare e Libertà in Romagna
«Dopo la guerra un giornale 1923
1932
per poter tornare a vivere»
Mussolini acclamato dai piacentini
ma non dal sindaco Lanza
◗◗ La marcia su Roma è già un ricordo nel giugno del
1923,quando Mussolini riceve “entusiastiche
accoglienze”a Piacenza con un discorso in Piazza
Cavalli,le sfilate sul Facsal,le regate nazionali sul Po,la
Ettore Carrà, partigiano e scrittore: speranza di un nuovo mondo serata di gala al Municipale e la fiaccolata di
mezzanotte.Neppure un anno dopo però,nel
febbraio del 1924,il sindaco Lanza manda una lettera
al giornale in cui lamenta la falsa notizia riguardante
di FABRIZIO ACHILLI Ettore Carrà la sua fedeltà al fascismo.“A Roma non ho neppure
è nato nel 1925. parlato con l’onorevole Mussolini”si legge nella
Libertà, si sa, non ebbe un buon rapporto con il Eccolo missiva dove Lanza nega anche la consegna della
fascismo. Assorbita dalla Scure, il giornale u- (da sinistra) tessera del Partito Fascista e l’abbraccio al duce,“non
nico dei piacentini fu la voce del regime, e nell’aprile 1945 solo,ma nel passato ho avuto con il Presidente del
quando ricomparve, dopo il 25 luglio 1943, fu per e oggi; Consiglio soltanto dei rapporti insignificanti.Io sono
sotto:
poco: l’11 settembre, l’occupazione tedesca prostrò partigiani e rimango un “prelevato”e per scopi tutto affatto
la città e con i fascisti ritornò La Scure. sfilano chiari,locali e limitati”.
Ettore Carrà,nato nel 1925,che partigiano e an- in piazza Cavalli
tifascista sarebbe diventato e più tardi autore di il 5 maggio Fantasmi in via Beverora
brillanti pezzi,nel giornale di via Benedettine in del 1945. e miracoli a Lourdes
qualche modo si era già imbattuto prima,nell’e- ◗◗ Nel 1925,mentre l’ex deputato socialista Tito
state del ’39.
Zaniboni tenta invano di assassinare Mussolini,a
«Avevo 14 anni, facevo le Magistrali e volevo guada-
Piacenza si repira aria di mistero:le cronache
gnare qualche soldo nelle vacanze. I Prati erano come
cittadine danno infatti ampio risalto alla notizia di un
me originari di Mottaziana e mio padre era amico di
fantasma impressionante,“alto e dondolante”che i
Marcello Francesco. Insieme andavano a pescar le ra-
cittadini assicurano di vedere intorno alle due di ogni
ne di notte. Per questa via trovai da la-
notte nei pressi di San Giovanni e più
vorare nella tipografia del “signor Fili- «Il mio primo articolo su Libertà lo scrissi nel 1953.
specificatamente in via Beverora.Qualche mese
berto”, lo Stabilimento tipografico pia- Piacque al direttore. Fu un pezzo di colore, la scoper-
dopo è invece la notizia di un miracolo a Lourdes che
centino. Ero alle dipendenze del bur- ta di un villaggio naturistico all’ Ile de Levante in Fran-
vede protagonista una piacentina a far discutere:la
bero “signor Pepe” e mi aiutava, nel la- cia. L’ accattivante titolo era “L’isola dei nudisti non è
signorina Ines Cattivelli di Vanni infatti,curata senza
voro di incisione e di versamento del- un’invenzione turistica”».
esito a Cremona e a Desenzano e infine trasportata a
l’acido su un cilindro ruotante, il figlio Dopo di allora le pagine del quotidiano furono un
Lourdes in barella perché affetta da tubercolosi ossea
di Filiberto, Marcello». punto di riferimento e di approdo per gli originali
e paralisi a una gamba,“si è alzata e ha camminato da
Non poteva immaginare il giovinet- reportage e gli scritti storici,che rappresentarono il
sola durante il pellegrinaggio”,come si legge sul
to Carrà che da quelle macchine sa- successivo cimento di un ricercatore di talento.Con
giornale del 10 settembre che ne riporta la notizia.
rebbero uscite,un lungo tempo stori- le società operaie e prima degli studi sull’età napo-
co dopo,parole scritte da lui.Dopo la leonica,Carrà escogita una delle sue perle.
Calcio:le signorine battono
Liberazione,la censura militare ces- «Nell’antica tipografia Pennaroli di Fiorenzuola rin-
sò e il 22 agosto 1945 Libertà tornò a venni i legni che riproducevano i tipi dei Pianeti del- i giornalisti due a zero
rivedere la luce,in uno scenario visi- la fortuna, con canzoni e vignette popolari. Lodovico ◗◗ Il 1927 è l’anno in cui Lindbergh compie il suo volo
vamente e moralmente segnato dalla Mosconi, l’amico pittore, mi aiutò nella scelta e nell’ senza scalo da New York a Parigi a bordo di un
guerra.Leggeva molto il giovane Ettore e in quell’ nosco da parecchi anni ma non finisce di stupirmi): impaginazione. Ne risultò una pubblicazione presso monoplano,scoppia il caso dello “smemorato di
ansia di conoscenza giaceva la stoffa di un acuto os- lui in costume da bagno accanto a una splendida ra- l’editore Scheiwiller di Milano, con prefazione del Collegno”e Libertà e “La Scure”si fondono in un unico
servatore.E in più l’esperienza resistenziale,un pro- gazza:è Wanda Maccagni,figlia del federale cattura- musicologo Roberto Leydi, esperto di canti etnici». giornale che prende il titolo del quotidiano fondato
cesso accelerato di maturazione civile,che il suo to e giustiziato dai partigiani della stessa divisione di Su Libertà ha scritto molto e di tutto, ma ha pure da Bernardo Barbiellini Amidei,che ne è il direttore
Diario,di recente pubblicato,ha tracciato con scru- Ettore Carrà. scritto di Libertà: nel volume celebrativo dei Cento (anche se la tipografia resta quella di “Libertà”).Ma
polo sincero. «Mi chiese un aiuto per il suo lavoro, eravamo ami- anni del giornale un suo studio traccia la storia di questo 1927 è anche l’anno in cui si registra una
«Leggevamo di preferenza, noi partigiani, Piacenza ci prima e continuammo ad esserlo anche dopo». mezzo secolo di pubblicità sulle sue colonne. E ancor notizia bizzarra:il 19 aprile infatti le cronache
nuova, l’organo del Cln. Su Libertà, entrata dopo nel- Nel 1946 il maestro Carrà va insegnare a Pradove- oggi, che esce in bicicletta e transita con la sua barba cittadine riportano la vittoria calcistica di una
le mie abitudini, ricordo che lessi i profili dei caduti ra.Legge i numeri arretrati di Libertà,che ancora risorgimentale nei corridoi della Biblioteca comuna- squadra di signorine su quella dei giornalisti.
della Resistenza. Della sorte di amici seppi da quelle non arriva lassù,quando torna in città.Discute di le, la simbiosi con l’anima più profonda della città è L’occasione della partita l’ha offerta la Festa della
righe. C’era voglia di vivere, e di dimenticare, i conflit- politica con gli ex partigiani:vi sono le prime elezio- tale che con Carrà è come sfogliare il giornale. Il con- Primavera e dell’Eleganza,durante la quale si è svolta
ti ci avevano troppo segnato dentro. Non c’era odio, ni,il referendum,si entra nella vita della democra- nubio tra ricerca del passato e curiosità del presente la singolar tenzone fra giornalisti e signorine (che
almeno in me, c’era solo la speranza di un nuovo zia.Ma l’orizzonte degli interessi si allarga ed Erne- continua ad essere la cifra del bisogno di comunica- hanno giocato in dieci),conclusasi con la vittoria
mondo in cui convivere in pace». sto Prati coglie in questo giovane curioso l’opportu- re la realtà attraverso il quotidiano, da parte di un co- femminile per due a zero.
Ed estrae dal portafoglio una vecchia foto (lo co- nità per quello che è il suo esordio giornalistico. municatore più moderno di quanto egli stesso pensi.
e.23.01.13
Onestà
e Serietà
da più di
115 anni
gira, gira,
compro oro e argento
gira...
pagamento immediato
e poi torni
prima che passino
da noi!
loro, passa da noi
pagamento immediato
Lunedì 28 gennaio 2013 LIBERTÀ lunedì 9
Auguri
Libertà
a
130 anni
che da
racconta
la nostra
avola
una provincia da
L’Amministrazione Provinciale
di Piacenza
10 LIBERTÀ lunedì
Lunedì 28 gennaio 2013
Alessia e Scrat leggono con attenzione Libertà Caterina e Maurizio Arzani I nuovi lettori...Junior Carraro
«Dal primo film, con Libertà 1933
1942
un rapporto vero e sincero»
Sanzioni:si compra in via Roma
il pane preferito del duce
◗◗ “Sanzionami questo,sanzionami quello…”
cantava proprio nel 1934 Rodolfo De Angelis,
protestando contro le sanzioni della “Perfida
Albione”all’Italia dopo la guerra d’Etiopia.Nello
Marco Bellocchio: il ricordo di Gino Macellari e Giulio Cattivelli stesso anno,mentre vedono la luce i primi dischi a
78 giri con effetto stereo e il chimico inglese
Harworth sintetizza la vitamina C,“La Scure”avverte
i piacentini della possibilità di gustare il pane
di MAURO MOLINAROLI A sinistra: preferito da Mussolini.“C’è un pane italiano che il
un primo piano Duce stesso preferisce”avverte il quotidiano,“ed è
E’un filo ininterrotto quello che lega il gran- di Marco quell’ottimo pane bruno che si può dividere in
de cineasta piacentino Marco Bellocchio Bellocchio; larghe fette morbide e appetitose”.Continua “La
al quodiano “Libertà”. Tutto comincia nel a destra:durante Scure”:“Anche a Piacenza esiste questo pane che si
1965, quando in un gennaio di neve e di brina e di una lezione vende a lire 1,20 al chilogrammo:l’abbiamo trovato
di “Fare cinema”
notizie piccole, quel giovane nato nel 1939, il vol- a Bobbio ed apprezzato nella rivendita sita in via Roma 95.È
to intellettuale, i capelli neri e un mondo dentro, nel 2003; molto più nutriente e appetitoso di quello bianco”.
decide di girare il suo primo film, “I pugni in tasca” a sinistra sotto:
proprio a Bobbio, borgata dal passato partigiano il regista in Arriva la Lupa capitolina,
tra Genova e il Po, che è una metafora della provin- occasione scompaiono gli “animali nocivi”
cia italiana e che Bellocchio sente completamen- da iL uibnear vtàis.ita ◗◗ Nel marzo del 1938 si riporta la notizia di un dono
te sua. Il film è un lavoro di scavo che dovrebbe ti-
fatto a Piacenza da parte del duce:è la statua
rare fuori una storia mai vista tra ribellione e con-
bronzea della Lupa capitolina destinata a essere
testazione, tra rivolta e genio.
collocata sul monumento “che sorgerà a Porta
«Si trattava - spiega oggi Belloc-
Roma in occasione della prossima celebrazione del
chio - di un film vero, completo, che
bimillenario augusteo.Della riproduzione della
parlava non solo di Bobbio, della
Lupa è stato incaricato il Governatorato di Roma”.In
provincia italiana, ma soprattutto
settembre invece l’Associazione Provinciale
della rabbia dei ragazzi usciti come
Cacciatori indice una campagna per la distruzione
proiettili dagli anni Cinquanta».
degli animali nocivi:“Nell’intento di combattere gli
E Cinecittà si spostò in riva al
animali nocivi”si legge nella nota diffusa da “La
Trebbia, dolci acque che d’estate ti
Scure”(che un mese più tardi farà sparire la
fanno sognare: «Il primo cronista a
soprascritta “Libertà”senza alcuna spiegazione),
seguire i lavori del film - commenta
“vengono pagate 15 lire per ogni volpe abbattuta e
- fu Gino Macellari, incuriosito dal
2 per ogni falco e per ottenere il premio bisogna
fervore attorno ai “Pugni” e soprat-
presentare la testa delle volpi e le zampe dei volatili.
tutto attento a quello che stavamo
realizzando. Con Gino, il rapporto u-
Guerra e fame:giardini come orti
mano è sempre stato vero, autenti-
co, quando ci si incontrava, discute- e pranzi spartani al ristorante
vamo, si parlava». C’era un’affinità ◗◗ Nel 1941,in pieno clima bellico,anche Piacenza si
che veniva da lontano, perché Gino Macellari ha li fu tra coloro che lo apprezzarono moltissimo; mentata” - e da allora “Libertà” ha sempre segui- adegua con una serie di misure che vanno nella
conosciuto Marco Bellocchio che era un ragazzi- più avanti con altri lavori fu critico, diffidente, ma to tutto questo lavoro con grande interesse e con direzione dell’autarchia e del risparmio:si prescrive
no quando andava a Bobbio in vacanza, adole- è sempre stato in buona fede e intellettualmente competenza, soprattutto si è intensificato il rap- infatti che tutti i parchi pubblici e privati debbano
scente, molto prima del suo successo. molto preparato e onesto». porto tra il giornale e ciò che ogni estate viene pro- essere utilizzati per la produzione di ortaggi e
«Ma al di là di Macellari, un amico - prosegue - Il tempo emigra: Marco Bellocchio a Bobbio lo posto a Bobbio. “Sorelle Mai” ha avuto in “Libertà” saranno concessi incentivi a chi impianterà pollai,
ricordo in quegli anni le attenzioni di Giulio Cat- si vede sempre meno e sembra esserci con quella un compagno di viaggio molto prezioso, così co- conigliere e colombaie domestiche.Nei pubblici
tivelli, il critico cinematografico di “Libertà”, mol- borgata, che è stata per anni il luogo dell’anima, u- me tutte le stagioni del festival sono state caratte- esercizi invece entra in vigore una nuova disciplina
to attento e molto rigoroso. Non regalava nulla. na cesura inevitabile. Gli amici non se ne vanno, rizzate da una forte presenza del quotidiano pre- che introduce il prezzo fisso:il menu è composto da
Anzi, a volte toglieva qualcosa. Quando “I pugni in anzi, Gianni Schicchi e Beppe Ciavatta sono un sieduto da Donatella Ronconi e diretto da Gaeta- minestra,pietanza con contorno e frutta da
tasca” uscì e fu accolto al Festival di Locarno, con- punto di riferimento indissolubile, ma la vita è al- no Rizzuto, un forte impulso sul territorio, a que- sostituirsi con il formaggio.Risulta vietato servire
quistando a sopresa nell’agosto del 1965 la “Vela trove e “Vacanze in Valtrebbia” girato negli anni sta manifestazione, cui oltre a me, lavorano mio fi- antipasti o “sovra porzioni”,minestre con uova,olio e
d’argento”, il film venne presentato sia a Bobbio Settanta sa tanto di addio a una stagione. glio Pier Giorgio e Paola Pedrazzini. A questo gior- burro a parte,dolci di qualsiasi genere.Al sabato,
che a Piacenza; si capì allora che quei giovani che Poi tanto silenzio e finalmente il ritorno negli nale che sento anche un po’ mio, i più sinceri domenica e lunedì sono anche vietate le minestre
per otto settimane avevano girato metri e metri di anni Novanta: “FareCinema” e il Bobbio Film Fe- auguri di buon compleanno. Ci vedremo questa e- con riso e pasta o con altri beni razionati (in pratica
pellicola, non avevano scherzato e attorno al film stival: «Da 15 anni andiamo avanti con un lavoro state a Bobbio per una nuova edizione del Film resta solo il minestrone).
nacque una curiosità inaspettata. Giulio Cattivel- importante - commenta il regista di “Bella addor- Festival e di “FareCinema».
p.28.01.13
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