Table Of ContentBauman.qxp 20-11-2007 16:26 Pagina I
Economica Laterza
455
Bauman.qxp 20-11-2007 16:26 Pagina II
Bauman.qxp 20-11-2007 16:26 Pagina III
Zygmunt Bauman
Vita liquida
Traduzione di Marco Cupellaro
Editori Laterza
Bauman_XP8_Bauman 17/01/13 12.38 Pagina IV
Titolo dell’edizione originale
Liquid Life
Pubblicato nel 2005 in prima edizione
da Polity Press, Cambridge
© 2005, Zygmunt Bauman
Il diritto di Zygmunt Bauman a essere
riconosciuto come autore di questa
opera viene affermato in accordo
con il U.K. Copyright, Designs
and Patents Act 1988
Proprietà letteraria riservata
La presente traduzione viene Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari
pubblicata secondo gli accordi presi
Questo libro è stampato
con Polity Press Ltd, Cambridge
su carta amica delle foreste
Edizioni precedenti:
Stampato da
«i Robinson/Letture» 2006
SEDIT - Bari (Italy)
Nella «Economica Laterza» per conto della
Prima edizione 2008 Gius. Laterza & Figli Spa
ISBN 978-88-420-8570-6
www.laterza.it
Edizione
9 10 11 12 13 14
Anno
2013 2014 2015 2016 2017 2018
È vietata la riproduzione, anche
parziale, con qualsiasi mezzo effettuata,
compresa la fotocopia, anche
ad uso interno o didattico.
Per la legge italiana la fotocopia è
lecita solo per uso personale purché
non danneggi l’autore. Quindi ogni
fotocopia che eviti l’acquisto
di un libro è illecita e minaccia
la sopravvivenza di un modo
di trasmettere la conoscenza.
Chi fotocopia un libro, chi mette
a disposizione i mezzi per fotocopiare,
chi comunque favorisce questa pratica
commette un furto e opera
ai danni della cultura.
Bauman.qxp 20-11-2007 16:26 Pagina V
Indice
Introduzione
Vivere in un mondo liquido-moderno VII
1. L’individuo sotto assedio 3
2. Da martire a eroe, da eroe a celebrità 33
3. La cultura: ribelle, ingestibile 49
4. Rifugiarsi nel vaso di Pandora.
Ovvero: paura, sicurezza «and the city» 69
5. Il consumatore nella società liquido-moderna 84
6. Imparare a camminare sulle sabbie mobili 131
7. Pensare in tempi oscuri
(rileggendo Arendt e Adorno) 147
Note 179
Indice analitico 187
Bauman.QXD 9-03-2006 12:09 Pagina VI
Bauman.QXD 9-03-2006 12:09 Pagina VII
Introduzione
Vivere in un mondo liquido-moderno
Pattinando sopra il ghiaccio
sottile, la nostra speranza di
salvezza sta nella velocità
Ralph Waldo Emerson
Prudenza
«Vita liquida» e «modernità liquida» sono profondamente
connesse tra loro. «Liquido» è il tipo di vita che si tende a vi-
vere nella società liquido-moderna. Una società può essere
definita «liquido-moderna» se le situazioni in cui agiscono gli
uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano
a consolidarsi in abitudini e procedure. Il carattere liquido
della vita e quello della società si alimentano e si rafforzano a
vicenda. La vita liquida, come la società liquido-moderna,
non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in
rotta a lungo.
In una società liquido-moderna gli individui non possono
concretizzare i propri risultati in beni duraturi: in un attimo,
infatti, le attività si traducono in passività e le capacità in in-
capacità. Le condizioni in cui si opera e le strategie formula-
te in risposta a tali condizioni invecchiano rapidamente e di-
ventano obsolete prima che gli attori abbiano avuto una qual-
che possibilità di apprenderle correttamente. È incauto dun-
que trarre lezioni dall’esperienza e fare affidamento sulle
strategie e le tattiche utilizzate con successo in passato: anche
se qualcosa ha funzionato, le circostanze cambiano in fretta e
in modo imprevisto (e, forse, imprevedibile). Provare a capi-
VII
Bauman.QXD 9-03-2006 12:09 Pagina VIII
re come andrà in futuro sulla base di esperienze pregresse di-
venta sempre più azzardato e sin troppo fuorviante. Fare ipo-
tesi attendibili diventa via via più difficile, e le previsioni in-
fallibili ormai sono fuori dal mondo: le variabili dell’equazio-
ne sono tutte, o quasi, incognite e non esistono stime delle lo-
ro tendenze future che si possano considerare completamen-
te e realmente affidabili.
La vita liquida è, insomma, una vita precaria, vissuta in
condizioni di continua incertezza. Le preoccupazioni più
acute e ostinate che l’affliggono nascono dal timore di esser
colti alla sprovvista, di non riuscire a tenere il passo di avve-
nimenti che si muovono velocemente, di rimanere indietro,
di non accorgersi delle «date di scadenza», di appesantirsi
con il possesso di qualcosa che non è più desiderabile, di per-
dere il momento in cui occorre voltare pagina prima di supe-
rare il punto di non ritorno. La vita liquida è una successio-
ne di nuovi inizi: ma è proprio perciò che le fini rapide e in-
dolori, senza cui nuovi inizi sarebbero impensabili, tendono
a rappresentare i momenti di massima contestazione e a pro-
curare i mal di testa più insopportabili. Tra le arti del vivere
liquido-moderno e le abilità che esse richiedono, sapersi sba-
razzare delle cose diventa più importante che non acquisirle.
Per dirla con il cartoonist dell’«Observer», Andy Riley, è
irritante «leggere sui giornali quanto è bello ‘rallentare’ pri-
ma ancora di aver potuto ‘accelerare’»1. Bisogna affrettarsi ad
‘accelerare’ se si vogliono godere le delizie del ‘rallentare’.
‘Accelerare’ ha senso solo come preparazione al ‘rallentare’,
che ne è il principale scopo; la qualità dell’‘accelerazione’, in
ultima analisi, verrà valutata in base al sollievo di un ‘rallen-
tamento’ dolce e indolore...
Come porre termine, come chiudere: è su questo, e non
certo su come iniziare o aprire qualcosa, che chi vive la vita
liquido-moderna ha bisogno urgente d’istruzioni, e questo è
ciò che offrono, nella maggior parte dei casi, i consulenti nel-
le arti del vivere. Un altro collaboratore dell’«Observer», tra
il serio e il faceto, elenca le regole aggiornate per «riuscire a
VIII
Bauman.QXD 9-03-2006 12:09 Pagina IX
chiudere» una relazione: senza dubbio la più difficile delle si-
tuazioni da «chiudere», ma anche quella che più di ogni altra
i partner sperano, e cercano, di chiudere, e per la quale si ri-
scontra, ovviamente, una richiesta particolarmente pressante
di assistenza tecnica. L’elenco delle regole inizia con «Ricor-
dati dei momenti brutti e dimentica quelli belli» e termina
con «Fa’ nuovi incontri», passando dall’ordine «Cancella tut-
ta la corrispondenza elettronica». Ovunque l’accento cade su
atti come dimenticare, cancellare, mollare, sostituire.
Forse la descrizione della vita liquido-moderna come una
serie di nuovi iniziè l’appendice involontaria di una sorta di
complotto, e riproducendo un’illusione condivisa da tanti
contribuisce a proteggerne il segreto meglio nascosto (in
quanto disonorevole, sebbene solo in parte). Forse un modo
più adeguato di raccontare la vita liquido-moderna è snoc-
ciolare la storia di fini successive. E forse l’apoteosi della vi-
ta liquida di successo emerge meglio se le tombe di cui è la-
stricato il suo cammino si notano poco, invece di sfoggiare la-
pidi commemorative.
In una società liquido-moderna l’industria di smaltimento
dei rifiuti assume un ruolo dominante nell’ambito dell’eco-
nomia della vita liquida. La sopravvivenza di tale società e il
benessere di coloro che ne fanno parte dipendono dalla rapi-
dità con cui i prodotti vengono conferiti alla discarica e dal-
la velocità e dall’efficienza con cui gli scarti vengono rimossi.
In una società simile nulla si può sottrarre alla legge univer-
sale della esitabilità e a nulla può essere concesso di restare
più dello stretto necessario. La costanza, la resistenza e la vi-
schiosità delle cose, inanimate e animate, costituiscono il più
sinistro e grave dei pericoli, sono la fonte delle peggiori pau-
re e il bersaglio delle aggressioni più violente.
La vita nella società liquido-moderna non può mai fer-
marsi. Deve modernizzarsi (leggi: continuare a spogliarsi
quotidianamente di attributi giunti alla propria data di sca-
denza, e a smontare/togliere le identità di volta in volta mon-
tate/indossate) o perire. Spinta dall’orrore della scadenza,
IX