Table Of ContentA
IGIENE
O
& SICUREZZA
S
P DEL LAVORO
I
e-book
Andrea Rotella
Guida alla
prevenzione incendi
nei luoghi di lavoro
QUESTO VOLUME È ANCHE ONLINE
Consultalo gratuitamente ne “LA MIA BIBLIOTECA TECNICA”, la prima biblioteca
professionale tecnica in the cloud con le pubblicazioni del gruppo Wolters Kluwer.
Per conoscere le modalità di accesso al servizio e consultare il volume online,
collegati al sito www.lamiabibliotecatecnica.com
Grazie ad un evoluto sistema di ricerca, puoi trovare la soluzione dei più autorevoli
esperti in modo ancora più facile e veloce. Ovunque tu sia, da PC o da Tablet.
La consultazione online viene offerta all’acquirente del presente volume a titolo completamente gratuito
ed a fini promozionali del servizio “La Mia Biblioteca tecnica” e potrebbe essere soggetta a revoca da parte dell’Editore.
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
© 2018 Wolters Kluwer Italia S.r.l. Via dei Missaglia n. 97 – Edificio B3 – 20142 Milano, Italia
ISBN: 978-88-598-1846-5
Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità di carattere personale. I diritti di commercializzazione, traduzione, di memorizzazione
elettronica, di adattamento e di riproduzione totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi.
La presente pubblicazione è protetta da sistemi di DRM che identificano l’utente associandogli username e password e non consentono opera-
zioni di copia del testo e di stampa. La pubblicazione può essere scaricata e consultata su un numero massimo di dispositivi (computer, tablet,
e-reader o smartphone abilitati), associati allo stesso utente, specificato in occasione dell’acquisto. La manomissione dei DRM è vietata per legge
e penalmente sanzionata.
L’elaborazione dei testi è curata con scrupolosa attenzione, l’editore declina tuttavia ogni responsabilità per eventuali errori o inesattezze.
Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro
PRESENTAZIONE
La Collana “ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro e-book” mette a disposizione dei professionisti
del settore i Corsi, gli Inserti, gli Allegati tecnici sui temi di maggiore attualità e interesse pub-
blicati sulla rivista “ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro” e sulla rivista on line “ISL Igiene e
Sicurezza del Lavoro - I CORSI” i mensili, editi da Wolters Kluwer, di informazione, approfon-
dimento e formazione in tema di igiene e sicurezza del lavoro.
L’ebook “Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro” tratta un tema, quello della
prevenzione incendi, molto complesso e che non può prescindere da un approccio che:
- partendo dalla progettazione di strutture e impianti e la scelta dei materiali neces-
sari,
- passi attraverso la loro corretta realizzazione,
- il loro adeguato utilizzo e mantenimento,
- la consapevolezza del rischio da parte delle persone,
- la preparazione e la prontezza nella risposta da dare in caso di emergenza.
I fenomeni della combustione sono caratterizzati da una forte dipendenza dalle condizioni ini-
ziali, il che equivale a dire che piccole variazioni nei fattori originanti possono produrre risultati
completamente diversi da quanto atteso.
La gestione di uno scenario così complesso e la necessità di garantire i necessari livelli di tutela
nei confronti della popolazione non possono prescindere dall’esistenza di un adeguato corpus
normativo che definisca i requisiti necessari per il raggiungimento di tali obiettivi. Dal 1934,
anno dell’emanazione della prima norma in materia di prevenzione incendi (tuttora vigente),
ad oggi, si sono aggiunti molti altri provvedimenti, tanti dei quali sono stati oggetto di aggior-
namenti e modifiche mentre altri, in particolare quelli volti a definire i procedimenti di autoriz-
zazione, sono stati integralmente rivisti, senza dimenticare la crescente e recente tendenza a
emanare norme incentrate sull’approccio prestazionale, in alternativa al più tradizionale ap-
proccio prescrittivo.
Il presente lavoro esamina:
- i principali provvedimenti in materia di antincendio applicabili nel caso di luoghi di
lavoro, evidenziando i collegamenti tra gli stessi,
- le procedure autorizzative richieste nel caso di attività soggette al controllo periodico
da parte dei Vigili del fuoco,
- senza trascurare gli aspetti più tecnici inerenti la valutazione del rischio e la scelta
delle misure di prevenzione e protezione.
© Wolters Kluwer Italia I
Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro
PROFILO AUTORE
Andrea Rotella
Ingegnere per l’ambiente ed il territorio ed ingegnere per la sicurezza e protezione, opera come
libero professionista nel campo della prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, in qualità di
consulente aziendale, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, docente in corsi di
formazione e relatore per seminari.
Collabora come autore con le riviste ISL - Igiene & Sicurezza del Lavoro e ISL - I Corsi.
Ha scritto diversi libri specialistici in materia di sicurezza sul lavoro e, quando ha qualcosa da
aggiungere, la comunica attraverso il suo blog http://ottantunozerotto.wordpress.com.
© Wolters Kluwer Italia II
Modulo unico
Prevenzione incendi nei luoghi
di lavoro
Andrea Rotella– Ingegnere,Consulenteper la sicurezzae RSPP
Ledimensionidelfenomeno
Il 14 giugno 2017, pochi minuti prima dell’una di notte, un grande condominio di Londra
(Greenfell Tower) fu interessato da un incendio di vaste proporzioni che venne definitiva-
mente domato solo 60 ore dopo, con un bilancio di 80 vittime stimate, un quarto degli
occupantil’edificio,edecinediferiti.
L’eventoparesiastatooriginatodaunguastoelettricosuunapparecchiorefrigeranteubicato
alquartopianodell’edificiodi24pianicomplessivi,raggiungendo,inunasolamezz’ora,ilivelli
piùalti,nonostanteiprimitentatividiconfinamentodellefiammedapartedeivigilidelfuoco
giuntisulluogo6minutidopolaprimachiamata.
Il motivo della veloce propagazione dell’incendio pare sia addebitabile alla non adeguata
reazionealfuocodeimaterialicostituentiilrivestimento(alluminio-polietilene)edell’isolante
(poliisocianurato)dellafacciatadelgrattacielo,installatiaseguitodiunrecenteinterventodi
ristrutturazionedell’edificio,nonchélamodalitàdellalorostessaposainopera,produttricedi
interstizicheavrebberogeneratoun“effettocamino”facilitatoredellapropagazione.
Tuttavia,benchésianotuttoraincorsogliaccertamentinecessariperdefinireleresponsa-
bilità, non si può non evidenziare l’inadeguatezza delle norme britanniche in materia di
sicurezza antincendio delle costruzioni come la Greenfell Tower. Chi scrive, ad esempio,
consideradeterminantialcuniaspettichelalegislazioneinglesenonprevedecomeobbligatori
(nonacasoessaèattualmenteinfasedirevisione):
—testnonadeguatiperlaclassificazionedellareazionealfuocodeimateriali;
—nonobbligatorietàdellapresenzadiascensoriantincendio;
—possibilitàdiprevedereununicovanoscale(nonaprovadifumo,tral’altro)perl’interoedificio;
—nonobbligatorietàdell’installazionediimpiantidispegnimentoautomatici,interniedesterni.
Questotragicoepisodioevidenziacomeiltemadellaprevenzioneincendisiacomplessoenon
possaprescinderedaunapproccioche,partendodallaprogettazionedistruttureeimpiantie
anchelasceltadeimaterialinecessari,passiattraversolalorocorrettarealizzazione,illoro
adeguatoutilizzoemantenimento,laconsapevolezzadelrischiodapartedellepersone,la
preparazioneelaprontezzanellarispostadadareincasodiemergenza.
I fenomeni della combustione sono caratterizzati da una forte dipendenza dalle condizioni
iniziali,ilcheequivaleadirechepiccolevariazionineifattorioriginantipossonoprodurrerisultati
completamentediversidaquantoatteso(nonèuncasoche,adesempio,leschedeperlaposa
inoperadeimaterialiresistentialfuocodescrivanoneldettagliocomeessadebbaavvenireper
replicarelecondizionideitestdilaboratorioperlalorocertificazione.Unaviteinmeno,qualche
centimetrodidifferenzapossonoprodurreilcedimentopressochéimmediatodiunelemento
altrimentitestatoperduraredecinediminutisottol’azionedelfuoco).
Lagestionediunoscenariocosìcomplessoelanecessitàdigarantireinecessarilivelliditutela
neiconfrontidellapopolazionenonpossonoprescinderedall’esistenzadiunadeguatocorpus
normativochedefiniscairequisitinecessariperilraggiungimentoditaliobiettivi.Dal1934,
annodell’emanazionedellaprimanormainmateriadiprevenzioneincendi(tuttoravigente),ad
oggi,sisonoaggiuntimoltialtriprovvedimenti,tantideiqualisonostatioggettodiaggiorna-
menti e modifiche mentre altri, in particolare quelli volti a definire i procedimenti di auto-
rizzazione,sonostatiintegralmenterivisti,senzadimenticarelacrescenteerecentetendenza
a emanare norme incentrate sull’approccio prestazionale, in alternativa al più tradizionale
approccioprescrittivo.
Ilpresentelavoroesegueunadisaminadeiprincipaliprovvedimenti,inmateriadiantincendio,
applicabilinelcasodiluoghidilavoro,evidenziandoicollegamentitraglistessi,leprocedure
autorizzativerichiestenelcasodiattivitàsoggettealcontrolloperiodicodapartedeiVigilidel
fuoco,senzatrascuraregliaspettipiùtecniciinerentilavalutazionedelrischioelasceltadelle
misurediprevenzioneeprotezione.
OgniannoinItaliaunnumerorilevantediincendicoinvolgeambientidivitaedilavoro(1),
spesso con effetti catastrofici comprendenti la perdita di vite umane, distruzione di beni,
(1)Ilprosieguodelparagrafoètrattoda“Sicurezzasullavoro2017-Manualenormotecnico”,WoltersKluwer.
5
ISL - ICorsi 1/2018
Modulo unico
perditadipostidilavoro,conseguenzefisicheepsicologichegraviperisopravvissuti.Èevidente
comeciascunodinoisiaingradodiintuirel’estremapericolositàdiuneventocomel’incendio,pur
senza averne mai avuto esperienza diretta e che, pertanto, cerchi di far di tutto perché
un’eventualità del genere non accada, e questo a maggior ragione se i suoi effetti possono
ricaderesuipropricari,sullapropriacasaosulproprioluogodilavoro.Ciònonostanteilverificarsi
diunamediadi200.000incendil’annonelnostropaese(vederegraficoinFigura1)nonpuò
essere attribuito esclusivamente a fatalità, ad eventi rari, a fattori imprevedibili, ma deve
esserel’indicatorechequalcosanellafenomenologiadelfuoco,nell’osservanzadelleprincipali
misure di sicurezza e prevenzione, nella conoscenza degli effetti diretti o indiretti di alcune
azioni, sfugge all’esperienza delle persone.
Figura1-Andamentodegliinterventiperincendioedesplosionicompiuti
daiVVFdal2006al2015
Fonte:MinisterodegliInterni
Molti di questi eventi riescono ad essere facilmente domati senza ulteriori conseguenze,
tuttaviaillorostessoverificarsiindicachequalcosaèsfuggitoalcontrollo.Sipensisempli-
cementecheinunamediaprovinciaitalianaiVigilidelFuocosonocostrettiacompierecinque
interventialgiornoperchiamateinerentiilverificarsidiincendi.Aquestinumerioccorrerebbe
aggiungerei casidi principi diincendio incui iVigilidel Fuoco non sonostati chiamati ad
intervenireperchécontrollatidirettamentedallepersonepresentisulposto.
Seèverochelamaggioranzadiquestieventisiverificanoall’aperto,ilnumerodiincendiche
avvengono in ambienti “chiusi” (luoghi di lavoro, edifici a civile abitazione) nel 2015 ha
superatole35.000unitàequasi23.000diessisisonoverificatiinabitazioni,undatoche
dovrebbestupiresesipensaquantosiagraveperchiunquelaprospettivadivedererischiaredi
esseredistruttoilluogoincuivive,nelqualevivonoipropricariesonoconservatiglioggettipiù
cariepreziosi.
Tabella1-Luoghiconfrequenzadiincendio/esplosione>0,2%nell’anno2015
Luogo Dettaglioluogo Incendiedesplosioni
N° %
Ambientiaduso Altri 953 0,4%
particolare
Scuolediogniordinee 621 0,3%
grado
Ambientieluoghidi Altri 2.958 1,3%
civileabitazione
Appartamentielocali 28.941 12,3%
diabitazione
Autorimesseprivate 1.428 0,6%
Campinomadi 558 0,2%
6
ISL - ICorsi1/2018
Modulo unico
Luogo Dettaglioluogo Incendiedesplosioni
Costruzioniprovviso- 732 0,3%
rie(dormitoridioperai,
baracche,ecc.)
Edificiingenere 9.238 3,9%
Localiquadrielettrici 484 0,2%
Aziendevarie Altre 986 0,4%
Depositidicombusti- Depositidiforaggi,
665 0,3%
bilisolidi pagliaesimili
Depositidirifiuti 678 0,3%
Esercizicommerciali Altri 799 0,3%
Bar,caffè 514 0,2%
Ristoranti,mensee
999 0,4%
simili
Localitàagricoleoper
Altre 2.872 1,2%
allevamento
Boschi 5.077 2,2%
Campi 27.491 11,7%
Capannoni 777 0,3%
Fabbricatiagricoli 1.652 0,7%
Zonaalberata 824 0,4%
Zonerurali 12.155 5,2%
Nonconsiderato Nonconsiderato 7.483 3,2%
Zonadisostaetraffico Altre 2.768 1,2%
Cortili 3.806 1,6%
Giardini 1.657 0,7%
Parcheggiall’aperto 866 0,4%
Sediferroviarie 777 0,3%
Stradee/opiazze
56.835 24,2%
cittadine
Stradeextraurbane 22.204 9,5%
Zonedimontagna 2.333 1,0%
Altriluoghi Altre 965 0,4%
Fiumi,corsid’acqua,
1.055 0,4%
zonefluviali
Zonecostiere(dimare) 1.480 0,6%
* * 18.502 7,9%
Totale 94,7%
(*)schedad’interventoancoraaperta,datiparzialmenteinseriti
Fonte:MinisterodegliInterni
Perconvincersene,bastaguardarealleprincipalicausediincendio“accertate”(lastragrande
maggioranzadegliincendisonoprividipaternità,ancheacausadelladifficoltàdirilevarnel’origine
dopol’avvenutadistruzionedibuonapartedeimateriali).Tralasciandoicomportamentidolosi,nei
confrontideiqualièdifficileparlaredidisattenzione,sivedecomemoltedellecausedifficilmente
possanoessereconsideratedeiguastitecniciimprevedibili;piuttosto,dietrociascuna“causa
7
ISL - ICorsi 1/2018
Modulo unico
elettrica”,“camino”,“surriscaldamentodimotoriemacchinevarie”,“funzionamentodifettoso
dimacchinariingenere”frequentementesiannida,implacabile,ilfattoreumano.
Perfortuna,adunelevatissimonumerodieventi,corrispondeilpiùbassotassodimortalità
d’Europache,mentreperlaComunitàsiattestasu10,7vittimepermilionediabitanti,inItalia
scendea2,undatochecomunquenondeveindurreadabbassarelaguardia,poichéfruttodi
progressicompiutiancheinambitoculturale,unterrenoincuièmoltosempliceregredirein
tempirapidiconconseguenzedisastrose.
Figura2-Confrontopopolazioneconvittimedaincendio
Fonte:EUFireSafetyNetwork
Ilquadronormativoitaliano
La prevenzione incendi è definita come: “funzione di preminente interesse pubblico
diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli
obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni
e dell’ambiente…”.
Taledefinizione,contenutanell’art.13delD.Lgs.8marzo2006,n.139(2),èsostanzialmente
equipollente a quella riportata all’art. 46, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (3),
rimandandoentrambeall’“interessepubblico”insitonellosvolgimentodelleattivitàrivolte
allaprevenzioneincendi.
Taleprerogativafasìchelanormativaantincendiosisviluppisuunterritoriogiuridicobenpiù
ampiodellasolatuteladellasicurezzaesalutedeilavoratori,estendendosipertantoanchealla
protezionediopereeimpiantichepocoonullahannoachevedereconiluoghidilavoro,alfine
ditutelareilpredetto“interessepubblico”.
Edifatti,nonostantelacomunedenominazionedi“Testounico”,ilD.Lgs.n.81/2008non
contienealpropriointernoilcomplessodellenormeinerentilaprevenzioneincendi,fattisalvi
pochiriferimenticontenutiperlopiùnell’art.46enell’AllegatoIV.Laquasitotalitàdellenorme
di carattere prescrittivo è al contrario contenuta in norme “esterne”, alcune delle quali a
contenutoestremamentetecnico.
SiriportainTabella2unpossibileschemadelleprincipalinormelacuiconoscenzaèessenziale
perorientarsinelcomplessoquadronormativodellaprevenzioneincendi,riferibiliailuoghidi
lavoro:
(2)“RiassettodelledisposizionirelativeallefunzioniedaicompitidelCorponazionaledeivigilidelfuoco,anormadell’articolo11della
legge29luglio2003,n.229”.
(3)Cosiddetto“Testounicoperlasaluteesicurezzaneiluoghidilavoro”.
8
ISL - ICorsi1/2018
Modulo unico
Tabella2-Principalinormediprevenzioneincendi
Norma Argomento Aspettirilevanti
D.Lgs.n.81/2008 Normeperlatutela —Imponelavalutazionedituttiirischie,per-
dellasicurezzaesalute tanto,anchedelrischiodiincendio;
neiluoghidilavoro. —Art.46,comma3:rimandaalD.M.10marzo
1998perquantoriguardaicriterigeneralidisicu-
rezzaantincendioedigestionedelleemergenze;
—All.IV,p.to4:contiene“misurecontrol’in-
cendioel’esplosione”applicabiliatuttiiluoghidi
lavoro;
—All.IV,p.ti4.4.1e4.4.2:rimandaall’art.16del
D.Lgs.n.139/2006ladefinizionedelleaziendee
lavorazionisoggettealcontrolloperiodicoda
partedeiVigilidelfuoco,nonchéleprocedure
autorizzativenecessarieperesercitarle.
D.M.10marzo1998 Criterigeneralidisicu- —Contieneleindicazioninecessarieperlavalu-
rezzaantincendioeper tazionedelrischioincendio;
lagestionedell’emer- —Contienelemisurediprevenzioneeprotezione
genzaneiluoghidi antincendiochesiapplicanointuttiiluoghidi
lavoro. lavorononsoggettiacontrolloperiodicodaparte
deiVigilidelfuoco;
—Moltecosiddette“regoletecnicheverticali”
(4)riferibilivirimandanoperlagestionedispeci-
ficiaspetti(es.gestionedelleemergenze);
—Èunodeiriferimentiprincipaliperladefinizione
dellemisurediprevenzioneincendiperleattività
soggettealcontrollodapartedeiVigilidelfuoco,
laddovenonesistanospecificheregoletecniche
verticali;
—Contienelemisureperlagestionedelle
emergenze;
—Contieneiprogrammidiformazionedegli
addettiallaprevenzioneincendielotta
antincendio.
D.Lgs.n.139/2006 Compitiefunzionidei —Art.16:prevedel’emanazionedinormeperla
Vigilidelfuoco. definizionedelleaziendeelavorazionisoggetteal
controlloperiodicodapartedeiVigilidelfuoco,
nonchéleprocedureautorizzativenecessarieper
esercitarle;
—Art.20:prevedel’erogazionedisanzionipenali
elasospensionedell’attivitànelcasodiviolazioni
riscontrateneiprocedimentiautorizzatividicui
all’art.16.
D.P.R.n.151/2011 Regolamentodipre- —All.I:individualeattivitàsoggetteaicontrollidi
venzioneincendi. prevenzioneincendi;
—Definisceiprocedimentiautorizzativineces-
sariperl’eserciziodelleattivitàsoggetteacon-
trolloperiodicodapartedeiVigilidelfuoco;
—Precisalemodalitàperilmantenimentoditali
autorizzazioni.
Seperleaziendenonsoggetteacontrollidiprevenzioneincendilaquasitotalitàdegliobblighi
sonocontenutinelD.Lgs.n.81/2008eD.M.10marzo1998(5),perleattivitàolelavorazioni
sottoposteacontrollidaparte deiVigilidelfuoco,ilquadronormativo sisviluppaulterior-
mente,articolandositranormecheentranoneldettagliodeiprocedimentiautorizzativiedaltre
che definiscono le prescrizioni da osservare o le prestazioni che devono assicurare per
garantirnelasicurezza.
(4) Con la denominazione di “regole tecniche verticali” (RTV) si intendono norme prescrittive, specifiche per talune attività,
generalmente emanate in forma di decreti del Ministero dell’Interno. Si distinguono dalle cosiddette “regole tecniche orizzontali”
(RTO)che,alcontrario,sonoapplicabilitrasversalmentesuogniattività.SonounesempiodiRTVilD.M.22febbraio2006chedefiniscele
normediprevenzioneincendipergliufficioilD.M.1febbraio1996riguardanteleautorimesse.EsempidiRTO,alcontrario,sonoilD.M.10
marzo1998oilnuovoCodicediprevenzioneincendiD.M.3agosto2015(asuavoltacontenentealcuneRTV).
(5)Illettorepongamoltaattenzioneall’avverbio“quasi”,utilizzatonellafrase.Perquanto,sia“spesso”verocheperleattivitànon
soggetteacontrollidapartedeiVVFlenormedaseguiresianocontenuteneidueriferimentinormativicitati,questononè“sempre”vero.
Sipensialcasodinuoviufficiche,oltrei25lavoratori,sonosoggettianchealleindicazionidelD.M.22febbraio2006,benchéfinoa300
personepresentinonsianosoggettiaspecificicontrolli.
9
ISL - ICorsi 1/2018
Modulo unico
Neiprossimiparagrafisarannoesaminatiicontenutiprincipalidellesuddettenormeriferibili
allaprevenzioneincendi.
IlD.Lgs.n.81/2008
Comenoto,ilD.Lgs.n.81/2008siapplicaatuttiisettoridiattività,pubblicieprivati.Pertanto,la
valutazionedelrischioincendio,rientrantenelpiùgenericoobbligo-indelegabileperildatore
di lavoro - di valutare tutti i rischi, come imposto dagli artt. 17 e 28 del decreto, è un
adempimentocheriguardaogniazienda,trattandosidiunrischiodalqualenessunaattività
possaritenersiesente.
IlTitoloI,CapoIII,SezioneVIdelprovvedimentoèintegralmentededicataallagestionedelle
emergenze.
Disposizionigenerali
L’art. 43 ivi contenuto richiama le “disposizioni generali” che, con riguardo agli aspetti di
prevenzioneincendi,possonoessereletticomesegue.
Organizzarei“necessarirapporti”coniVigilidelfuoco:sullabasedellavalutazionedeirischi,
in particolare per aziende particolarmente sensibili alle conseguenze di un incendio (es.
strutture sanitarie, impianti industriali, aziende che manipolano esplosivi), l’adempimento
ditaleobbligoconsistenelfornirepreventivamenteaiVigilidelfuocoleinformazionineces-
sariepergarantireche,incasodiemergenza,l’interventosiarapidoemirato,limitandoirischi
perisoccorritoriepermettendodidefinirepreliminarmentelestrategieche,nell’eventualità,
dovrannoesseremesseinatto.Benchétaleobbligosiageneraleericonducibileaqualunque
tipologiaaziendale,èpareredichiscrivechetaleobbligoriguardiessenzialmenteleattivitàper
lequalilacostituzioneditalirapportisiaeffettivamente“necessaria”alconseguimentodegli
obiettiviappenadescritti.
Designazionedegliaddettiallaprevenzioneincendielottaantincendio:ilnumerodeilavoratori
dadesignarealloscopoèunadirettaconseguenzadellavalutazionedelrischioincendioedeve
permettere la completa copertura delle procedure necessarie nel caso si verifichi l’emer-
genza.Essodovràtenerconto,oltrechedelledimensionidell’aziendaedeisuoirischispecifici
(comeindicatoall’art.43,comma2),anchedieventualiassenze(perferie,malattiaoaltri
motivi). È anche possibile il ricorso a servizi esterni di professionisti specificatamente
addestrati,masirammentacheciòèconsentitoesclusivamentecomemisuraintegrativa
enonsostitutivadell’obbligodiunserviziointernodiprevenzioneincendi(Circolare8luglio
1998,n.16MI.SA.).
Informaretuttiilavoratoriinmeritoalrischiodiincendioinaziendaelemisurepreventive,
protettiveeproceduralidaadottare.
Definirelemisurenecessariepergarantire,incasodiincendio,cheilavoratoricessinol’attività
eabbandoninoilluogodilavoro:taliindicazionisonoconsiderateparteintegrantedelpianodi
emergenzaedevacuazione.
Adottareiprovvedimentinecessariperconsentirechequalsiasilavoratore,incasodiincendio
e nell’impossibilità di contattare un superiore gerarchico, sappia come evitarne le conse-
guenze:ancheinquestocasositrattadifornirepreventivamenteailavoratorileconoscenze
edimezzinecessariperfronteggiareun’emergenza,anchequaloranonvisialapossibilitàoil
tempoperricevereistruzionidaiproprisuperiori.Lerichiestedevonoesserecommisuratealle
effettivecompetenzeeabilitàdeilavoratori,attesochenonèrichiestodallanormachetuttii
lavoratori ricevano la formazione necessaria per lo svolgimento del ruolo di addetto alla
prevenzioneincendioprimosoccorso.Talepuntoassumeparticolarerilevanzaconriguardo
alavoratoridisabili.
Garantirelapresenzadiadeguatimezzidiestinzione:infunzionedegliesitidellavalutazione
delrischioincendio,dopochesianostateanalizzatelecaratteristichedeicombustibilipresenti
eillivellodirischio,dovrannoesseredefinitidaldatoredilavoro,laddovegiànonesistauna
regola prescrittiva che ne espliciti le caratteristiche, la tipologia ed entità dei mezzi di
estinzioneritenutiidonei.Taleanalisideveesserecondottaancheconriguardoalle“parti-
colaricondizioniincuipossonoessereusati”(peresempiotenendocontodellapresenzadi
impiantisottotensione).
Astenersidalrichiedereailavoratoridiriprenderelapropriaattivitàinunasituazioneincui
persistaunpericolograveedimmediato,amenocheparticolaricircostanzenonlorichiedano
(peresempioladdovepotrebberoverificarsi,incasodiinterruzionedell’attività,conseguenze
ancorapiùgravi).
Prevenzioneincendi
Ilsuccessivoart.46èrubricato“prevenzioneincendi”econtiene,essenzialmente,icolle-
gamentiallenormediriferimentoinmateria,alfinedidelineareilquadrogiuridicoapplicabile
agliambientidilavoro.Piùprecisamente:
10
ISL - ICorsi1/2018